Dopo anni di incertezze dovute alle limitazioni imposte dall’ecosistema software occidentale, Huawei torna con una missione chiara: riconquistare la leadership nel campo dell’imaging mobile: Il Pura 80 Pro non è soltanto un aggiornamento della linea P70, ma una dichiarazione d’intenti: dimostrare che l’innovazione fotografica e il design artistico possono convivere in un unico corpo, senza compromessi tecnici.
Design: la grazia del vetro e la forza dell’ingegneria
Huawei non si è limitata a riproporre la formula estetica dei modelli precedenti.
Il Pura 80 Pro è la perfetta incarnazione del concetto che la casa cinese chiama “Grace of Glaze” — una filosofia che unisce la purezza della ceramica orientale alla precisione del design industriale occidentale.
La superficie posteriore, disponibile nelle varianti Glazed Red, Glazed Black e Glazed White, è trattata con un processo di lucidatura multistrato che ricrea l’effetto della porcellana smaltata.
Alla vista, il riflesso è profondo e armonioso; al tatto, sorprendentemente morbido.
L’isola fotografica posteriore, leggermente rialzata, ospita tre lenti disposte con geometria simmetrica. È un elemento distintivo e audace, ma perfettamente integrato nella linea del telaio in alluminio lucido.
Non è solo estetica: l’intero chassis è protetto dal vetro Kunlun Glass di seconda generazione, che secondo Huawei migliora la resistenza a cadute e graffi fino al 100% rispetto alla prima generazione.
L’assemblaggio è impeccabile: bordi perfettamente raccordati, tasti solidi, nessun gioco o scricchiolio.
A completare il pacchetto, la certificazione IP68/IP69, che assicura resistenza non solo all’acqua, ma anche a spruzzi ad alta temperatura e pressione — un livello di protezione superiore persino a molti flagship occidentali.
È un telefono grande (6,8 pollici, 219 grammi), ma non mastodontico.
Le curvature del display e del retro alleggeriscono la presa e, grazie al bilanciamento dei pesi, l’ergonomia resta sorprendentemente buona. Non è pensato per chi cerca un device “compatto”, ma per chi desidera un oggetto importante, da mostrare e da usare come uno strumento creativo.
Display: il piacere visivo della precisione
L’esperienza visiva è uno dei punti più convincenti del Pura 80 Pro.
Il pannello OLED LTPO da 6,8 pollici, con risoluzione 2848 × 1276 pixel, garantisce una densità di circa 460 ppi.
Ciò che colpisce non è solo la definizione, ma la naturalezza cromatica.
Huawei ha calibrato il display sullo spazio colore DCI-P3 con una profondità a 10 bit: i gradienti sono fluidi, i neri assoluti, le tonalità della pelle morbide e realistiche.
Il refresh rate adattivo da 1 a 120 Hz permette al sistema di passare in modo fluido dalla massima reattività durante lo scrolling o il gaming, al minimo consumo energetico nella lettura statica.
La frequenza di dimming PWM a 1440 Hz riduce lo sfarfallio, garantendo comfort anche nelle lunghe sessioni notturne.
Sotto la luce diretta del sole, il Pura 80 Pro resta perfettamente leggibile: la luminosità di picco dichiarata è di circa 3000 nit, ma i test indipendenti hanno rilevato valori reali intorno a 1300-1500 nit, comunque più che sufficienti per un’ottima visibilità outdoor.
Il vetro Kunlun agisce inoltre come filtro antiriflesso naturale, migliorando il contrasto percepito.
Nel complesso, è uno dei migliori schermi oggi disponibili sul mercato mobile: vibrante ma mai eccessivo, fedele ma mai freddo.
Hardware e prestazioni: potenza controllata
Sotto la scocca, il Kirin 9020 muove tutto con compostezza e coerenza.
Si tratta di un chip proprietario Huawei, realizzato con processo a 7 nanometri.
Non è il più recente in termini di miniaturizzazione — i concorrenti diretti come Snapdragon 8 Gen 3 e Dimensity 9300 usano già il nodo a 3 nm — ma la differenza nell’esperienza reale è molto meno marcata di quanto i numeri possano far pensare.
Durante l’uso quotidiano, il sistema è fluido, privo di lag e perfettamente reattivo.
Le app si aprono con rapidità, il multitasking gestisce decine di processi in background senza cedimenti.
In ambito produttivo (editing foto o video, rendering grafico), il telefono regge con dignità, e il throttling termico è ben controllato grazie a una camera di vapore interna ridisegnata.
I benchmark raccontano una storia coerente:
- AnTuTu v10: circa 1,15 milioni di punti, in linea con i top del 2025.
- Geekbench 6: 1260 in single-core e 3610 in multi-core, valori che garantiscono un’ottima capacità di calcolo generalista.
- 3DMark Wild Life Extreme: intorno ai 1700 punti, segnale che la GPU Maleoon-910 è efficiente ma non un device pensato per il gaming.
Nel gaming prolungato, la frequenza resta stabile e le temperature si mantengono sotto i 42 °C: un ottimo risultato, che testimonia la cura nell’ottimizzazione del firmware.
È un processore che privilegia l’equilibrio: meno picchi assoluti, ma maggiore costanza.
Batteria e autonomia: intelligenza e rapidità
Il modulo da 5170 mAh garantisce un’intera giornata d’uso anche intenso: circa 6 ore di schermo attivo in uso misto (navigazione, social, streaming e fotografia).
Il merito è dell’efficienza del Kirin 9020 e del sistema di gestione energetica basato su IA, che adatta dinamicamente i consumi in base alle abitudini dell’utente.
Ma è la ricarica a fare davvero la differenza:
con l’alimentatore da 100 W SuperCharge, bastano 39 minuti per passare da 0 al 100%.
La ricarica wireless da 80 W è tra le più rapide mai viste, e la funzione di reverse charging permette di alimentare accessori o altri dispositivi.
Durante la ricarica, la temperatura non supera mai i 40 °C, un segno di ottima gestione termica.
Il cuore del Pura 80 Pro: la fotografia
Huawei ha sempre fatto della fotografia il suo biglietto da visita, ma con il Pura 80 Pro si è spinta ancora più in là.
Il sistema Ultra Lighting XMAGE Camera rappresenta la sintesi più evoluta delle tecnologie sviluppate negli ultimi anni.
Il sensore principale da 1 pollice da 50 MP, con apertura variabile f/1.6–f/4.0, è il più grande mai montato su un dispositivo Huawei e permette una cattura di luce superiore del 120% rispetto al Pura 70 Pro.
A questo si affiancano un teleobiettivo macro da 48 MP con OIS e zoom ottico 4×, un ultra-grandangolare da 40 MP e un sensore multispettrale da 1,5 MP che calibra i colori con 1,5 milioni di canali cromatici.
Il risultato è impressionante.
Le foto scattate in condizioni di luce difficili mostrano un livello di dettaglio e di pulizia straordinario.
Le luci al neon mantengono saturazione e contrasto senza generare aberrazioni; i ritratti notturni sono realistici, con una resa naturale della pelle e un bokeh progressivo grazie alla variabile apertura fisica.
Nei test comparativi suggeriti dalla stessa Review Guide Huawei, il Pura 80 Pro ha superato rivali diretti come l’iPhone 15 Pro Max in fedeltà cromatica e gamma dinamica.
L’algoritmo TCG-HDR, con una gamma di 16 EV, cattura tre esposizioni simultanee (zone scure, medie e luminose), evitando sia bruciature nelle alte luci sia perdita di dettaglio nelle ombre.
La modalità Ultra-Clear Moving Pictures aggiunge un tocco di creatività: registra 1,5 secondi prima e dopo lo scatto, permettendo di scegliere il frame migliore o creare effetti dinamici con scie di movimento.
In video, la resa è cinematografica: la modalità 4K a 60 fps con stabilizzazione ottica e algoritmi AI Cinematic Engine offre filmati fluidi, stabili e ricchi di profondità.
Audio, connettività e intelligenza artificiale
Il comparto sonoro è stato completamente ridisegnato.
I doppi speaker stereo hanno un’escursione da 0,85 mm e una camera acustica dieci volte più ampia rispetto alla serie precedente.
Il risultato è un suono corposo, ben bilanciato, con bassi profondi e voci limpide.
La scena stereo è ampia e coinvolgente, ideale per streaming o gaming.
Le chiamate beneficiano del sistema AI Noise Cancellation, che filtra efficacemente i rumori ambientali anche in ambienti rumorosi come metropolitane o aeroporti.
La funzione AI Privacy Call riduce la dispersione vocale, mantenendo la conversazione udibile solo per chi ha il telefono in mano: un’innovazione davvero utile nella vita reale.
La connettività 5G è stabile, il Wi-Fi 6+ velocissimo, e la geolocalizzazione precisa anche in ambienti urbani complessi.
Software e usabilità quotidiana
Il sistema operativo EMUI 15, derivato da HarmonyOS 5.1, rappresenta una delle interfacce più mature mai viste su Huawei.
La navigazione è intuitiva, le animazioni fluide, e il sistema di personalizzazione offre grande libertà, dai temi dinamici ai widget interattivi.
Tuttavia, la mancanza dei Google Mobile Services rimane il punto più controverso: AppGallery è cresciuto molto, ma alcune app bancarie e di produttività occidentali necessitano ancora di workaround o versioni web.
In Cina, invece, dove HarmonyOS è nativamente integrato, il Pura 80 Pro offre un’esperienza piena e coerente.
Giudizio finale: equilibrio tra arte e ingegneria
Il Huawei Pura 80 Pro non è semplicemente un altro flagship: è un manifesto tecnologico.
Nasce per un pubblico che apprezza la fotografia, l’estetica e l’attenzione ai dettagli.
La qualità costruttiva è di livello premium, la fotocamera principale è tra le migliori mai realizzate su uno smartphone, e l’esperienza utente è fluida e raffinata.
I limiti?
Il processore, pur efficiente, non raggiunge le vette dei chip 3 nm concorrenti; e l’assenza nativa dei servizi Google ne riduce l’immediatezza per alcuni utenti europei.
Ma nel complesso, il Pura 80 Pro è un prodotto maturo, potente e ispirato: uno smartphone che fotografa come una mirrorless e si presenta come un gioiello.
Valutazione finale
| Categoria | Voto |
|---|---|
| Design e costruzione | 9.5 |
| Display | 9.0 |
| Prestazioni | 8.3 |
| Fotocamera | 9.8 |
| Audio e connettività | 8.7 |
| Batteria e ricarica | 9.0 |
| Software ed esperienza | 7.5 |
| Valutazione complessiva | 9 / 10 |

