La Connectivity Standards Alliance (CSA) ha rilasciato Matter 1.4.2, l’ultima versione dello standard aperto di comunicazione per la smart home.
Fondata nel 2002 con il nome Zigbee Alliance e poi rinominata nel 2021 in Connectivity Standards Alliance per includere nuovi protocolli e un ambito più ampio di attività, CSA è un’organizzazione internazionale che riunisce aziende del settore tecnologico per sviluppare e promuovere standard aperti di interoperabilità per la smart home e l’Internet of Things (IoT).
Con Matter 1.4.2, CSA afferma di compiere un altro significativo passo avanti nella sua missione di consentire ai produttori di dispositivi di realizzare prodotti affidabili e sicuri per la smart home e aiutare gli utenti ad avviare e ampliare facilmente le loro case connesse.
Questa versione rafforza le basi dello standard Matter introducendo miglioramenti chiave incentrati sul potenziamento della sicurezza, sulla semplificazione della certificazione, sull’ottimizzazione dell’infrastruttura e sulla creazione di esperienze utente migliori attraverso un coordinamento più stretto all’interno dell’ecosistema. Gli aggiornamenti di Matter 1.4.2 si basano sia sulle migliori pratiche del settore sia su quanto appreso dal mondo reale dai prodotti Matter già presenti sul mercato.
CSA sottolinea che, sebbene Matter 1.4.2 mantenga la piena retrocompatibilità, molti dei suoi miglioramenti richiedono un supporto coordinato tra i produttori di dispositivi e le piattaforme dell’ecosistema. Gli sviluppatori sono incoraggiati a collaborare strettamente con i propri partner per implementare e distribuire queste funzionalità, massimizzandone l’impatto per gli utenti.
Per prima cosa, Matter 1.4.2 introduce il supporto per il commissioning Wi-Fi-only utilizzando Wi-Fi Unsynchronized Service Discovery (USD). Questo aggiornamento consente ai dispositivi di essere integrati negli ecosistemi Matter tramite Wi-Fi senza richiedere radio Bluetooth Low Energy (LE).
Per i produttori di dispositivi, ciò offre l’opportunità di ridurre i costi e la complessità hardware eliminando la radio e lo stack Bluetooth LE nei progetti in cui il Bluetooth LE viene utilizzato esclusivamente per la messa in servizio. Consente inoltre ai prodotti esistenti solo Wi-Fi di adottare Matter tramite un aggiornamento del firmware, senza necessità di revisioni hardware. Per i consumatori, ciò significa una maggiore scelta di dispositivi e la stessa esperienza di configurazione semplice e coerente che si aspettano da Matter, anche quando il Bluetooth LE non è disponibile nel dispositivo.
Anche se ci vorrà del tempo per raggiungere la massa critica necessaria di supporto da parte di dispositivi come telefoni, hub, smart speaker e così via, per CSA questo aggiornamento offre un percorso verso dispositivi più convenienti, una più ampia disponibilità di prodotti e la stessa esperienza di configurazione affidabile e semplice, anche senza Bluetooth LE.
La sicurezza rimane un pilastro fondamentale di Matter e, per rafforzare questo pilastro, Matter 1.4.2 introduce e migliora diverse funzionalità di sicurezza.
Verifica dell’ID fornitore (Vendor ID, VID): i controller Matter possono ora verificare crittograficamente che gli Admin installati su un dispositivo provengano effettivamente dai fornitori che dichiarano. Ciò rafforza la fiducia negli ambienti multi-amministratore e previene potenziali attacchi di impersonificazione da parte di malintenzionati.
Cosa significa per gli utenti: gli Admin, che gli utenti riconoscono tipicamente come “ecosistemi” o “controller”, possono controllare completamente i dispositivi domestici intelligenti su cui sono installate le loro credenziali. Questo aggiornamento garantisce agli utenti una maggiore tranquillità, poiché i loro dispositivi per la smart home sono collegati solo ad amministratori affidabili.
Elenchi di restrizioni di accesso (Access Restriction List, ARL): per i dispositivi di infrastruttura di rete come router e access point (noti in Matter come Network Infrastructure Manager o NIM), gli ARL forniscono un meccanismo per limitare l’accesso alle impostazioni e ai dati sensibili solo ai controller affidabili e verificati. Il supporto di test avanzato per gli ARL incluso nella versione 1.4.2 garantisce che le implementazioni siano robuste e sicure.
Per gli utenti, ciò significa una protezione più forte contro la manomissione o la configurazione errata da parte di app o servizi non affidabili.
Elenchi di revoca dei certificati (Certificate Revocation List, CRL): utilizzando l’infrastruttura a chiave pubblica (PKI), Matter ora supporta meccanismi standard per la revoca dei certificati di attestazione dei dispositivi inutilizzati o compromessi. Gli ecosistemi possono utilizzare i CRL per segnalare i dispositivi potenzialmente rischiosi, avvisando gli utenti durante la messa in servizio e impedendo ai dispositivi non sicuri di accedere alla rete.
Per gli utenti, ciò significa una protezione dall’aggiunta inconsapevole di dispositivi non sicuri o fraudolenti alla propria casa.
L’aggiornamento migliora poi la gestione delle scene: Matter 1.4.2 rende certificabile il supporto delle scene, fornendo un modo standardizzato per i controller di definire e attivare scene su più dispositivi Matter. Le scene Matter consentono agli utenti di controllare intere stanze o ambienti, come impostare l’illuminazione d’atmosfera o avviare le routine della buonanotte, con un unico comando. L’aggiornamento aggiunge il supporto per comportamenti basati sul tempo, come l’attenuazione delle luci nel tempo, e può ridurre il numero di comandi necessari per sincronizzare più dispositivi. Ogni ecosistema può definire e utilizzare le proprie scene.
Per gli utenti questo si traduce in una attivazione delle scene più fluida, veloce e affidabile con un miglior coordinamento tra i dispositivi. La maggior parte degli utenti crea esperienze come le scene nelle interfacce native delle app del proprio ecosistema, che possono coordinare sia i dispositivi Matter che quelli non Matter. Per molti utenti, questo miglioramento, se implementato da un ecosistema, può migliorare la reattività e le prestazioni delle scene che coinvolgono dispositivi Matter.
Con l’aumento del numero di dispositivi Matter nelle abitazioni, aumenta anche il volume dei dati che essi generano. Matter 1.4.2 estende il “Quieter Reporting”, un’ottimizzazione del modello di dati che definisce quando e con quale frequenza i dispositivi devono segnalare le modifiche degli attributi, a una gamma più ampia di funzioni e dispositivi.
Evitando aggiornamenti non necessari, come la segnalazione ripetuta del tempo rimanente su un timer o dei valori intermedi durante una transizione lunga, i dispositivi possono ridurre l’utilizzo della rete e prolungare la durata della batteria. Ciò porta a reti più efficienti e meno rumorose e a case più reattive. Di conseguenza, ciò significa per gli utenti una maggiore durata della batteria e tempi di risposta più rapidi, soprattutto nelle case più grandi con molti dispositivi.
I dispositivi domestici intelligenti spesso acquisiscono nuove funzionalità dopo la configurazione iniziale, tramite aggiornamenti del firmware o modifiche apportate dall’utente. Lo standard Matter 1.4.2 standardizza il modo in cui i dispositivi comunicano ai controller le modifiche alle loro caratteristiche o alla loro configurazione.
Ora, quando le funzionalità di un dispositivo cambiano, esso può inviare un aggiornamento degli attributi, consentendo ai controller di rivalutare la sua configurazione. Cosa significa per gli utenti che le nuove funzionalità diventano disponibili automaticamente, senza richiedere il riavvio del dispositivo o una configurazione da zero.
I dispositivi Matter hanno spesso più endpoint indirizzabili, ad esempio singole prese su una ciabatta o pulsanti su un controller. Prima della versione 1.4.2, gli ID degli endpoint potevano essere diversi tra gli amministratori o dopo la riconfigurazione, causando confusione agli utenti e potenziali duplicazioni.
Gli ID univoci degli endpoint risolvono questo problema garantendo che ogni endpoint abbia un identificatore persistente e indipendente dall’amministratore. Supponiamo – sottolinea CSA – che i dispositivi siano collegati agli ecosistemi tramite una connessione cloud esterna non Matter. In tal caso, gli ID univoci dei loro endpoint possono essere comunicati anche attraverso quella connessione, per evitare più istanze dello stesso dispositivo. Ciò consente agli ecosistemi di tracciare e gestire in modo affidabile dispositivi complessi su più interfacce.
E ciò significa per gli utenti: niente più dispositivi duplicati o confusione quando si riconfigurano i dispositivi o si aggiornano le loro connessioni a Matter.
Per supportare l’integrazione coerente dei robot aspirapolvere (Robot Vacuum Cleaner, RVC), Matter 1.4.2 standardizza il comportamento previsto, in particolare per quanto riguarda i comandi sequenziali. In precedenza, le risposte dei dispositivi variavano; ad esempio, alcuni richiedevano l’annullamento del lavoro corrente prima di avviarne uno nuovo, creando attrito per gli utenti e i controller.
Il nuovo standard comportamentale garantisce prevedibilità e coerenza tra i vari fornitori, consentendo un’integrazione più rapida da parte dei controller e interazioni più intuitive per gli utenti. Per gli utenti questo ha come conseguenza prestazioni dell’aspirapolvere più prevedibili e affidabili, indipendentemente dalla marca, e una configurazione più semplice nel proprio ecosistema domestico intelligente.
Con la diffusione delle smart home, Matter 1.4.2 stabilisce requisiti aggiornati per i Network Infrastructure Manager (NIM) come router e punti di accesso:
- I router Thread Border inclusi nei NIM devono supportare almeno 150 dispositivi ed essere certificati per Thread 1.4.
- Gli access point Wi-Fi devono supportare 100 associazioni simultanee e Target Wake Time (TWT) per l’efficienza energetica.
Cosa significa per gli utenti: la certezza che la loro rete domestica intelligente possa crescere senza raggiungere i limiti di prestazioni.
Infine, la versione 1.4.2 di Matter prevede processi di certificazione migliorati: include numerosi aggiornamenti relativi a piani di test, script e strumenti, tra cui casi di test nuovi e perfezionati per valvole, ventilatori, controllo degli accessi e modello di dati di interazione. Questi aggiornamenti migliorano l’automazione dei test, riducono al minimo le ambiguità e semplificano i processi di certificazione per una maggiore efficienza e ripetibilità.
Per gli utenti ciò si traduce in prodotti più affidabili e meglio testati che entrano più rapidamente sul mercato.
Con Matter 1.4.2, la Connectivity Standards Alliance ribadisce il proprio impegno a rendere la smart home più semplice, più sicura e più interoperabile. Questa versione rafforza lo standard dalle fondamenta, affrontando le sfide chiave individuate dalle implementazioni nel mondo reale e gettando le basi per le versioni future, tra cui la 1.5 prevista per l’autunno di quest’anno.
La CSA incoraggia i produttori di dispositivi, i fornitori di piattaforme e gli sviluppatori a collaborare per adottare queste nuove funzionalità, già implementate e testate nell’SDK open source Matter, e continuare a plasmare il futuro della casa intelligente interoperabile.
Gli sviluppatori interessati a saperne di più su questi miglioramenti possono accedere alle seguenti risorse:
- Specifiche e test plan di Matter 1.4.2
- Release SDK di Matter 1.4.2
Sul sito della CSA è possibile saperne di più su Matter e sulla sua continua evoluzione come base per gli oggetti connessi.




