Il Dreame H15 Mix nasce con un’ambizione chiara e molto aggressiva: ridurre a uno solo una serie di elettrodomestici che normalmente occupano spazio, richiedono manutenzione separata e duplicano funzioni. Lavapavimenti, aspirapolvere cordless, dispositivo per tappeti e moquette, strumento per sporco secco e liquido: tutto ruota attorno a un unico corpo motore modulare, che può essere spostato da una configurazione all’altra.
È una promessa forte, e non banale da mantenere. Qui vediamo se ci riesce davvero.
Progetto modulare: il vero cuore dell’H15 Mix
La prima cosa da chiarire è che l’H15 Mix non è semplicemente un lavapavimenti con qualche accessorio. È un sistema modulare vero, in cui motore, batteria e unità di controllo vengono sganciati e riutilizzati su basi diverse.
Questo approccio ha due conseguenze immediate:
la prima è positiva, perché si evita di pagare più volte la stessa componentistica;
la seconda è meno comoda, perché richiede all’utente di cambiare configurazione manualmente, invece di avere tutto pronto all’uso.
Il passaggio da lavapavimenti a scopa elettrica cordless non è complicato, ma non è nemmeno istantaneo. È un’operazione che si fa volentieri per una pulizia completa, meno per interventi rapidi di pochi minuti.
Lavapavimenti: prestazioni elevate, soprattutto sullo sporco ostinato
Nella configurazione lavapavimenti, l’H15 Mix mostra il suo lato migliore. La potenza di aspirazione è elevata, e soprattutto ben gestita: non si limita a “tirare su” l’acqua sporca, ma lavora in modo coerente con il flusso del rullo.
Il rullo ruota ad alta velocità, resta costantemente inumidito con acqua pulita e viene raschiato in modo efficace. Il risultato è un pavimento che non resta bagnato a lungo, anche quando si insiste su macchie evidenti.
Molto efficace la gestione automatica dello sporco: il sistema riconosce se sta aspirando liquidi, residui solidi o una combinazione dei due, e adatta aspirazione e flusso d’acqua. Non è marketing: nella pratica si traduce in meno passaggi e meno aloni.
Sui pavimenti duri – gres, parquet trattato, laminato – il risultato è convincente. Sui bordi e lungo i battiscopa, il lavoro è buono ma non miracoloso: la pulizia è vicina al bordo, non sempre perfettamente a filo.
Aspirazione a secco: una scopa cordless vera, non un ripiego
Quando viene trasformato in aspirapolvere cordless, l’H15 Mix non dà la sensazione di essere una modalità “di contorno”. La potenza è più che sufficiente per polvere, briciole, peli di animali e sporco quotidiano.
La resa su tappeti e moquette dipende molto dalla spazzola montata, ma nel complesso non sfigura rispetto a scope elettriche dedicate della stessa fascia di prezzo.
Va detto chiaramente: non è un aspirapolvere da deep cleaning estremo su tappeti molto spessi. Ma per un utilizzo domestico realistico, fa il suo lavoro senza compromessi evidenti.
Tappeti e moquette: il modulo più interessante, ma anche il più esigente
La funzione di lavaggio dei tappeti è probabilmente quella che incuriosisce di più. Qui l’H15 Mix mostra una buona capacità di iniettare acqua, spazzolare e recuperare i liquidi, lasciando il tessuto solo leggermente umido.
Il risultato è valido su tappeti a pelo corto e medio. Su superfici molto spesse o delicate serve attenzione, e soprattutto serve tempo: non è una pulizia rapida, ma un trattamento vero e proprio.
È una funzione utile, ma non universale. Chi ha molti tappeti pregiati o molto spessi continuerà a preferire una macchina dedicata.
Autopulizia e asciugatura: uno dei punti più forti
Uno degli aspetti meglio riusciti dell’H15 Mix è la gestione della manutenzione. L’autopulizia del rullo con acqua ad alta temperatura è efficace, e soprattutto accompagnata da un’asciugatura rapida che riduce drasticamente odori e proliferazione batterica.
Il ciclo breve è sufficiente nella maggior parte dei casi. Quello più profondo ha senso dopo pulizie particolarmente sporche o con residui organici.
Non è completamente “hands free”: il serbatoio dell’acqua sporca va comunque svuotato e pulito. Ma rispetto a molti concorrenti, l’intervento manuale è ridotto al minimo indispensabile.
Autonomia: buona, ma va capita
L’autonomia dipende molto da come viene usato il dispositivo. In modalità lavapavimenti si riesce a coprire senza problemi un appartamento medio-grande. In modalità aspirazione pura, la durata aumenta sensibilmente.
Chi pensa di fare tutto al massimo della potenza per un’ora continuativa resterà deluso. Chi invece usa le modalità automatiche e alterna le funzioni, non avrà problemi reali di autonomia.
La batteria removibile è un vantaggio concreto, soprattutto in ottica di durata nel tempo.
Ergonomia e maneggevolezza: bene, ma non leggerissimo
Il peso si sente, soprattutto nella configurazione lavapavimenti con serbatoi pieni. La trazione assistita aiuta, ma non è un dispositivo leggero.
Negli spazi stretti e sotto i mobili si muove bene, anche se non sempre con la naturalezza dei modelli più compatti. Il baricentro è ben studiato, ma resta un prodotto “importante”, che richiede un minimo di adattamento.
A chi è adatto davvero il Dreame H15 Mix
Questo non è un prodotto per tutti, ed è giusto dirlo chiaramente.
È ideale per chi:
ha poco spazio e vuole ridurre il numero di elettrodomestici
pulisce spesso e in modo strutturato
vuole un sistema completo e coerente
accetta un minimo di gestione manuale in cambio di versatilità
È meno adatto a chi:
vuole solo una scopa elettrica leggera
cerca un lavapavimenti semplice ed economico
odia qualsiasi riconfigurazione manuale
Il Dreame H15 Mix non è perfetto, ma è uno dei pochi prodotti che prova davvero a cambiare approccio alla pulizia domestica, invece di aggiungere l’ennesima variante marginale.
Fa molte cose, e le fa quasi tutte bene. Richiede un po’ di apprendimento, un po’ di spazio mentale, e una certa disciplina d’uso. Ma se inserito nel giusto contesto domestico, può davvero sostituire più dispositivi senza rimpianti.
Non è un acquisto impulsivo. È una scelta di sistema. E come tale, va valutata con lucidità.


