Febbraio 2008. Queste premesse generano una maggiore necessità di allestire impianti che colleghino prese SAT in tutte le stanze di una abitazione, facendo aumentare considerevolmente il numero totale di prese da servire in uno stesso edificio.
L’impianto centralizzato SAT, quindi, si evolve passando dalla convenzionale configurazione per un satellite ad un nuovo standard di fatto, per la distribuzione multicavo che permette a tutti gli utenti condominiali di ricevere l’intera offerta di programmi ricevuti da due satelliti.
In aggiunta i multiswitch e i sistemi di distribuzione diventano sempre più adatti a realizzare impianti flessibili per gestire grandi numeri di prese.
Sistemi per due satelliti
Technisat propone sistemi flessibili che si distinguono per la varietà di soluzioni, adattabili a qualunque tipo di edificio. Si parte dalle configurazioni tipiche di distribuzione radiale e in cascata fino a ottenere interessanti varianti che ben si applicano in quegli edifici dove servono molte prese di utente.
Nelle configurazioni tipiche per più di un satellite si può arrivare a 2 satelliti distribuiti verso 20 prese con un sistema radiale e 60 prese con un sistema in cascata.
Usando altri accessori di distribuzione come i “derivatori attivi” (mod. 9/2A) e “amplificatori di linea” (mod. 9Z), si possono realizzare impianti (GigaSwitch 9/8) per distribuire 2 satelliti fino a 144 prese totali con 32 prese per piano oppure impianti (GigaSwitch 11/20) capaci di connettere fino a 440 prese totali con un massimo di 80 prese per piano.
I multiswitch della serie 11/20 presentano alcune interessanti particolarità come l’elevato numero di prese collegabili, fino a 20 con un singolo multiswitch, un livello di uscita in banda SAT con un leggero guadagno (tipico di 4 dB) che permette di avere cavi coassiali di utente più lunghi e con regolazione dell’equalizzazione. Inoltre includono l’alimentatore di rete.
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