Home TV Satellite Cablaggio parabola-decoder-Tv: 10 risposte alle vostre domande

Cablaggio parabola-decoder-Tv: 10 risposte alle vostre domande

Dieci domande sul cablaggio tra la parabola satellitare (anche Dual Feed o motorizzata) e il decoder-Tv. Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.

Per una parabola Dual Feed o Multi Feed servono due o più cavi di discesa?

Ne basta uno solo per il cablaggio. Gli LNB di un sistema Dual Feed devono essere collegati a un “miscelatore” (lo switch DiSEqC) dotato di una sola uscita destinata al decoder o al televisore con sintonizzatore DVB-S/S2.

Questo switch non teme le intemperie e può essere installato anche dietro l’antenna (meglio se all’interno di un box di protezione) oppure nel sotto-tetto vicino al centralino Tv.

Gli LNB Monoblocco per sistemi Dual o Triple Feed (2-3 satelliti/slot orbitali) hanno già al loro interno lo switch DiSEqC e, di conseguenza, l’uscita destinata al decoder/Tv è sempre singola.

Posso mischiare i segnali SAT e DTT sullo stesso cavo coassiale?

. I segnali satellitari e quelli terrestri occupano bande di frequenza differenti (950-2150 MHz per le prime, 5-860 MHz per le seconde) e possono convivere sullo stesso cavo senza disturbarsi a vicenda.

L’operazione di cablaggio richiede una coppia di miscelatori/demiscelatori TV/SAT (chiamati MIX/DEMIX o Diplexer). In realtà non esiste in commercio un modulo chiamato “miscelatore” ed uno “demiscelatore” perché lo stesso modulo può svolgere entrambe le funzioni a seconda di come viene collegato.

Basta acquistare due moduli identici e rispettare le serigrafie riportate sui connettori F, ovvero MIX/DEMIX, I/O oppure IN/OUT dedicati al cavo coassiale di discesa, TV/TERR (5-860 MHz) e SAT (950-2150 MHZ).

Il miscelatore installato sul tetto o in soffitta va collegato all’LNB della parabola (SAT), al miscelatore terrestre da palo (TV/TERR) e al cavo coassiale già presente che arriva in casa (MIX/DEMIX).

Il demiscelatore svolge l’operazione contraria, ovvero accoglie i segnali SAT+TERR che transitano attraverso il cavo coassiale (presa MIX/DEMIX) e li separa (SAT e TV/TERR).

Al posto del demiscelatore esterno, da posizionare in una scatola di derivazione, consigliamo di utilizzare le prese antenna dotate di uscite per TV (presa IEC) e SAT (presa F). Si tratta di una soluzione più pratica e funzionale perché permette di distribuire i canali SAT in tutta la casa senza dover aggiungere altri cavi.

Se voglio portare il SAT in altre stanze posso dividere il cavo come si fa con il terrestre?

Cablaggio parabola

Dipende dal tipo di impianto e dall’LNB utilizzato. A differenza di quello terrestre che usa sempre le stesse bande (VHF/UHF – miscelabili) e polarità (verticale oppure orizzontale in base a come viene orientata l’antenna), quello satellitare può richiedere fino a 4 combinazioni (banda alta e polarità orizzontale, banda alta e polarità verticale, banda bassa e polarità orizzontale, banda basse e polarità verticale) per garantire la ricezione indipendente di tutti i canali con due o più decoder.

Questo è vero se l’LNB utilizzato è di tipo universale oppure l’impianto di distribuzione in cascata utilizza i tradizionali multiswitch.

Con gli LNB di tipo SCR o dCSS, il cavo satellitare può essere invece “splittato” con uno o più partitori, gli stessi impiegati per i segnali DTT, fino ad esaurimento delle user band (bande utente) a disposizione, 4 per l’SCR e 16 per il dCSS.

L’unica accortezza è quella di impostare su ogni singolo decoder o TV con sintonizzatore DVB-S/S2 una diversa user band (ad esempio UB1-1210 MHz per il TV del salotto, UB2-1420 MHz per il decoder della cucina, 1680 MHz, UB3-1680 MHz per il decoder della camera, ecc.).

Esiste una tecnologia wireless per collegare il cablaggio della parabola al decoder senza utilizzare cavi?

No. Il segnale satellitare così come quello terrestre opera in radiofrequenza con l’aggiunta di vari comandi (tensione per la polarità, tono per la banda, DiSEqC, ecc.) che non è possibile trasferire con soluzioni alternative al cavo coassiale a o alla fibra ottica.

Esistono però tecnologie DVB Over Ethernet come il SAT>IP che convertono i segnali satellitari in pacchetti IP da trasmettere su reti cablate e wireless a decoder e Tv compatibili.

Alcuni televisori Panasonic, ad esempio, possono fungere da server e client per trasmettere e ricevere via IP i canali satellitari sintonizzati dal tuner DVB-S/S2 integrato o da altri apparecchi dotati di questa funzione (altri Tv Panasonic, centralini di conversione, ecc.).

Esistono anche transmodulatori IPTV (vedi Auriga, Offel e Mediasat) che convertono i canali DTT e SAT, anche criptati (es.: tivùsat), in pacchetti IP per la ricezione in hotel, villaggi e altre strutture comunitarie.

Posso collegare l’uscita dell’LNB al centralino Tv terrestre per portare i canali satellitari in casa?

Non direttamente. I centralini Tv non supportano le frequenze satellitari perché sono molto più alte di quelle terrestri.

Però si può collegare l’LNB all’uscita del centralino utilizzando un miscelatore TV+SAT e sfruttare così lo stesso cavo coassiale del terrestre.

In casa serve poi un demiscelatore che divide nuovamente i segnali SAT da quelli DTT per le rispettive prese a muro (vedi FAQ sopra “Posso mischiare i segnali SAT e DTT sullo stesso cavo coassiale?”).

Per ruotare la parabola con un motore DiSEqC servono cavi aggiuntivi?

No. I motori monocavo si alimentano e si comandano direttamente dal decoder o dal televisore utilizzando lo stesso cavo coassiale che trasporta il segnale dall’LNB al decoder.

Segnali e tensioni possono infatti convivere nello stesso cavo coassiale così come già succede sul digitale terrestre dove la tensione necessaria ad alimentare le antenne attive e gli amplificatori di segnale viene “iniettato”.

L’aggiunta del motore monocavo richiede solo due piccoli interventi di cablaggio: il vecchio cavo che in precedenza era collegato all’LNB della parabola fissa dovrà andare al motore (ingresso DEC – Decoder) mentre l’uscita LNB del motore dovrà essere collegata all’LNB della parabola con uno spezzone di cavo coassiale intestato con connettori F.

I motori a pistone e i rotori per le parabole più grandi richiedono cavi aggiuntivi?

Cablaggio parabola

Sì. Servono 4 cavi oltre a quello coassiale del segnale. Due cavi servono a portare l’alimentazione a 36 Vcc dal decoder o dal posizionatore (MOTOR), altri due per rilevare, tramite un sensore, la posizione del motore (SENSOR) così da visualizzare sul display del posizionatore/decoder lo slot orbitale verso il quale è puntata la parabola.

Se si possiede un decoder di nuova generazione sprovvisto dei morsetti di uscita alimentazione/posizionatore, è necessario acquistare un’interfaccia DiSEqC tipo questa che potrà anche essere posizionata nel sotto-tetto, in un luogo protetto da pioggia e umidità, per evitare di posare i 4 cavi oltre a quello coassiale.

Esistono prese antenna a muro con le uscite DTT e SAT? Come funzionano?

SAT, FM e DAB
Presa multipla Vimar

Sì. Accolgono in ingresso il cavo coassiale proveniente dal tetto e al loro interno è presente un demiscelatore che divide i segnali DTT da quelli SAT che sono stati miscelati dopo il centralino Tv terrestre (vedi FAQ “Posso mischiare i segnali SAT e DTT sullo stesso cavo coassiale?”).

Nei negozi di materiale elettrico e antennistica sono disponibili prese DTT+SAT da esterno oppure incasso “generiche”, quelle compatibili con le principali serie civili (es.: Bticino Living/Matix, Vimar Arké/Plana, ecc.), per uno o due frutti, con presa antenna radio FM/DAB aggiuntiva, ecc.

Cosa consigliate per semplificare l’infilaggio dei cavi dal tetto all’appartamento?

L’infilaggio dei cavi è un lavoro che richiede un po’ di manualità ed esperienza. Servono almeno due persone, una sonda passacavi, l’apposito gel e gli attrezzi tipici dell’elettricista e dell’installatore di antenne (nastro isolante, forbici, pinze, ecc.).

Esistono vari tipi di sonde che si differenziano per la lunghezza (5, 10, 20, 50 metri, ecc.), la qualità e lo spessore del cavo trainante in nylon, la possibilità di invertire i capi (uno con la molla flessibile e l’altro con l’occhiello di traino) svitandoli e riavvitandoli.

Il gel serve a far scivolare meglio il cavo coassiale all’interno della canalina superando eventuali ostruzioni come curve strette e riducendo gli attriti con gli altri cavi già presenti.

Un capo della sonda, quello con la testa a molla flessibile, va infilato nella canalina dalla prima persona mentre la seconda collegherà il capo opposto (con occhiello) all’anima e alla calza del cavo coassiale. A questo punto la prima persona mantiene in tensione la sonda di nylon mentre la seconda spinge il cavo nella canalina fino alla completa fuoriuscita dal capo opposto.

Si parla da tempo di fibra ottica per gli impianti satellitari: che vantaggi offre rispetto al cavo coassiale?

I vantaggi della fibra ottica per il cablaggio sono numerosi ed evidenti. Ha una banda passante molto più ampia (da 5 MHz ad oltre 5 GHz), un’attenuazione molto più bassa (0,4 dB per km contro i 18-38 dB per 100 metri del coassiale) che la rende perfetta per i cablaggi molto lunghi e con gli impianti con centinaia di prese utente, dimensioni microscopiche che facilitano l’infilaggio nei corrugati più vecchi, tortuosi e affollati.

Inoltre è resistente agli agenti atmosferici, non irradia né subisce disturbi elettromagnetici, non ha problematiche relative alle scariche atmosferiche e alle correnti di dispersione, può correre parallela a linee elettriche ed essere utilizzata in ambienti umidi.

Una sola fibra permette di distribuire i segnali SAT di un satellite (es.: Hotbird) evitando la posa in opera di 4 o 5 cavi coassiali.

Gli unici difetti sono il costo, superiore rispetto al coassiale ma ormai in fase di discesa, e la sua preparazione. Tuttavia, sono ormai disponibili soluzioni economiche per le reti condominiali e nuovi sistemi di connessione che semplificano le problematiche e le criticità tipiche del taglio e della connettorizzazione della fibra (il collegamento fisico tra fibra e connettore). Per approfondimenti: https://www.emmeesse.it/fibra-ottica e https://fracarro.com/wp-content/uploads/PDF_vari/Folder_Soluzioni_FibraOttica_2021.pdf.

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