Canali DTT – La LCN mi ha stancato

Secondo me sarebbe ora di smettere con questa faccenda della LCN: ognuno si sceglie comunque un ordinamento di canali di suo gradimento e gli operatori televisiva diano la numerazione voluta.

Alberto

La funzione LCN, acronimo dei termini anglosassoni “Logical Channel Numbering”, permette di assegnare automaticamente a ogni canale e servizio radiotelevisivo una posizione predefinita all’interno della lista che li ospita. Lo scopo è di organizzare i canali secondo le abitudini dei telespettatori, il genere tematico oppure le scelte dell’operatore televisivo (pensiamo soprattutto alle pay-tv) e facilitarne l’accesso su molteplici apparecchiature (TV, decoder, ecc.). Se cerco il canale La7, lo troverò, infatti. sempre al numero 7 sul TV del salotto e della cucina, sul decoder della taverna, a casa di amici e parenti, ecc. anche dopo un aggiornamento del firmware, un reset o una nuova sintonizzazione. Non siamo d’accordo sul fatto che gli operatori dovrebbero scegliere la numerazione desiderata perché sarebbe il caos e né i telespettatori né i broadcaster trarrebbero giovamento da tutto questo.
È pur vero, d’altro canto, che l’implementazione della LCN nelle trasmissioni digitali terrestri, a differenza di quelle di TivùSat, ha dovuto affrontare molte critiche e ostacoli. La FRT – Federazione Radio Televisioni, associazione di categoria degli imprenditori radiotelevisivi privati italiani, ha sempre sostenuto che la LCN, così come è stata inizialmente concepita, penalizza fortemente l’emittenza locale perché relega questi canali in posizioni difficilmente raggiungibili durante lo zapping sequenziale. Le posizioni più ambite, infatti, vanno dalla 1 alla 10 perché corrispondono al richiamo diretto con i tasti numerici del telecomando, e dalla 11 alla 20 perché accessibili rapidamente.
Alcune emittenti locali hanno risolto la questione ignorando colpevolmente la posizione assegnata dall’Agcom e scegliendosi uno slot più favorevole (in alcuni casi, addirittura, il numero 1 al posto di RaiUno) mentre altre, rispettose della legge, hanno visto ridurre considerevolmente la propria audience perché troppo “nascoste”. La situazione attuale vede pochissimi “conflitti” di numerazione e quasi tutti relegati alla stessa emittente in quanto ricevibile su 2 o più frequenze. Ciò non toglie che la LCN abbia, comunque, bisogno di un rinnovamento.
A tal riguardo, il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha recentemente approvato uno schema di provvedimento da sottoporre a consultazione pubblica riguardante il nuovo piano di numerazione automatica dei canali digitali terrestri. Il provvedimento fa seguito alla decisione adottata lo scorso settembre con cui l’Agcom ha prorogato, fino all’adozione del nuovo piano, quello attuale annullato dal Consiglio di Stato con sentenze depositate lo scorso 31 agosto. La bozza di provvedimento sottoposta a consultazione pubblica tiene conto dei rilievi formulati dal Consiglio di Stato e dell’esigenza di revisionare il piano alla luce dello sviluppo del mercato intervenuto dal 2010 ad oggi.
La consultazione pubblica servirà a raccogliere gli orientamenti di tutti i soggetti interessati e sarà affiancata da un’indagine conoscitiva sulle abitudini e propensioni degli utenti della televisione. E’ probabile, quindi, che la futura LCN sarà migliore rispetto all’attuale, anche se è ovviamente impossibile che possa soddisfare le richieste di tutti gli attori del mercato.

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