Novembre 2007. Un impianto collettivo Tv per definizione permette di condividere una sola antenna tra più utenti.
Nel campo della Tv satellite si possono collegare più decoder ad una stessa antenna, ma con modalità ben diverse da quelle della Tv terrestre.
Grazie ai componenti e agli accessori oggi disponibili sul mercato, possiamo realizzare facilmente impianti in grado di servire con una sola antenna da due fino a decine di utenti, con i rispettivi decoder.
Non mancano allo scopo speciali LNB con i quali allestire senza complicazioni impianti multiutente, per due e quattro decoder, senza l’aggiunta di centralini d’amplificazione, a patto di non impiegare cavi troppo lunghi.
Per superare il limite dei quattro decoder possiamo poi ricorrere a LNB con 8 uscite e per i sistemi ancora più complessi prevedere centralini SAT radiali o in cascata con cui collegare anche svariate decine di decoder.
Ovviamente, si possono anche realizzare impianti per condividere in condominio tutti i programmi ricevuti da due o più satelliti, utilizzando un’antenna dual feed o ricorrendo a più antenne.
Una “stella” per amica
L’impianto centralizzato Sat può assumere, nella distribuzione dei segnali due diverse configurazioni: a stella (radiale) oppure in derivazione (in cascata).
La configurazione “a stella” è quella più flessibile e facilmente aggiornabile, che meglio si adatta alla realizzazione di piccoli impianti, fino a 20 decoder, dove ogni decoder dispone di un proprio cavo indipendente proveniente dal tetto. Per questo motivo presentiamo a seguire tutte configurazioni “radiali”.
La configurazione “in cascata” è invece la soluzione tipica in quegli edifici dove vi è una tubazione centrale che si sviluppa in verticale (calata, linea di discesa, montante) dalla quale si derivano quelle di utente. Un esempio di impianto in cascata per 8 decoder è riportato nella figura 15.
Uno o due satelliti per due decoder
La configurazione radiale più semplice è quella che permette a due decoder di ricevere programmi da un solo satellite in modo del tutto indipendente, pur essendo connessi alla stessa antenna. Questa configurazione è rappresentata in figura 1 e la sua peculiarità consiste nell’impiego di uno speciale LNB universale dotato di due uscite e classificato normalmente come LNB twin out.
Una versione evoluta di questo impianto è rappresentata dalla condivisione di un’antenna dual feed per la ricezione da due satelliti. Anche in questo caso si possono utilizzare LNB twin out ma si devono aggiungere ulteriori dispositivi di commutazione, come si può osservare dallo schema di figura 2a.
Un’alternativa più “pulita” è l’impiego di LNB “monoblocco” già completi di tutti i circuiti di commutazione necessari e collegabili direttamente a due decoder (figura 2b).
Per ricevere satelliti distanti tra loro 6° o meno (4°, 3°) sono presenti sul mercato anche speciali LNB “monoblocco” con una, due o quattro uscite indipendenti, rispettivamente per uno, due o quattro decoder.
Fino a 4 decoder per uno o due satelliti
Operando sempre intorno all’LNB si può facilmente estendere la connessione da due a quattro decoder utilizzando al posto di un LNB twin out una versione dual twin out chiamato anche “QUAD”, ovvero un LNB che integra i circuiti di commutazione per quattro decoder. Questo tipo di convertitore presenta quattro connettori di uscita, collegabili direttamente ad altrettanti decoder come rappresentato nella figura 3a.
L’evoluzione dual feed di questo sistema prevede sempre l’impiego di un commutatore aggiuntivo per il passaggio da un satellite all’altro, come nello schema di figura 4.
Grazie alla presenza sul mercato di speciali LNB SCR si possono oggi realizzare impianti per quattro satelliti e per altrettanti decoder usando un solo cavo di discesa dall’antenna, come rappresentato dallo schema di figura 3b, dove con un semplice divisore o splitter si realizza una configurazione radiale a partire da un punto centrale dell’appartamento.
In questo caso i decoder devono disporre della funzione SCR, diversamente non si potrebbe ricevere nulla.
Più di 4 decoder
Come già anticipato, quando i decoder sono più di quattro non basta più montare l’LNB adatto ma occorre aggiungere un vero e proprio centralino di commutazione chiamato comunemente “multiswitch”.
Questo centralino rappresenta sostanzialmente un apparecchio che sfrutta i segnali di comando (14-18 Volt e 0-22 kHz) forniti dai decoder attraverso il cavo coassiale di antenna per assegnare ad ogni utente un preciso gruppo di canali all’interno del quale è presente il programma richiesto.
Ciò è possibile grazie all’impiego di uno speciale LNB chiamato anche “QUATTRO” oppure “LNB a bande e polarizzazioni separate” che suddivide tutti i canali ricevibili in quattro gruppi e li rende disponibili contemporaneamente ai suoi connettori di uscita.
Anche se questo LNB dispone di quattro connettori non è come quello utilizzato nella figura 3 ma al suo interno monta circuiti molto differenti che hanno il compito di assegnare ad ognuna delle quattro uscite uno dei quattro gruppi di canali ricevuti (V-Lo, H-Lo, V-Hi, H-Hi).
Lo schema è quindi quello della figura 5 nel quale viene utilizzato un multiswitch che fornisce i segnali a più di quattro decoder. Ci sono in commercio multiswitch che possono arrivare fino a 16 uscite.
Per arrivare ai 20 decoder, come ci siamo prefissati in questo articolo, può essere necessario utilizzare una coppia di multiswitch collegati in modo da sfruttare i segnali forniti dallo stesso LNB.
Lo schema di questa possibile configurazione è illustrato nella figura 6.
Ci sono tuttavia alcuni costruttori che propongono anche multiswitch che possono avere più di 16 uscite per gestire con un solo centralino fino a oltre 20 decoder (foto 5).
L’ulteriore evoluzione verso la ricezione da due satelliti necessita di un secondo LNB a quattro uscite e multiswitch dotati di almeno 8 ingressi.
La figura 7 mostra lo schema di un impianto per due satelliti verso venti decoder.
Miscelare la TV terrestre
In alcuni impianti può essere conveniente mescolare la banda dei canali Tv terrestri in modo che possano essere distribuiti con gli stessi cavi provenienti dall’antenna parabolica. Per l’impianto più semplice che usa l’LNB twin out ciò è possibile utilizzando due accessori miscelatori, come nello schema di figura 8. Se i decoder sono quattro si può adottare lo stesso criterio (figura 9). Vi sono in commercio, ma difficilmente reperibili, versioni di LNB a quattro uscite che hanno un ingresso di miscelazione dei segnali Tv terrestri (figura 10) che facilitano la realizzazione di piccoli impianti fino a 4 decoder e 4 televisori o decoder DTT. Negli impianti più grandi per più di quattro decoder è più conveniente un centralino miscelatore (figura 11) che dispone di ciò che serve al suo interno e rende il cablaggio meno caotico.
Aumentare il numero di satelliti
È possibile realizzare un impianto per più decoder e per più di due satelliti, pur mantenendo la completa “trasparenza” alla ricezione della totalità dei canali ricevibili, ma occorre utilizzare configurazioni di impianto più complesse e meno “universali” che richiedono precise prestazioni dei decoder collegati.
I decoder che oggi sono più idonei alla realizzazione di impianti per la ricezione da più satelliti sono quelli che generano segnali DiSEqC e che, con l’aggiunta di un commutatore o switch esterno, possono commutare fino a 4 o più LNB.
Nello schema di figura 12 è riportato un’impianto di questo tipo per due decoder. Si possono quindi installare due antenne dual feed o più antenne collegate a più decoder sia per impianti individuali che collettivi. Per fare ciò si usa un multiswitch già pronto che dispone degli ingressi necessari per collegare fino a 4 LNB.
Si possono tuttavia collegare in modo opportuno più multiswitch per realizzare impianti come quello di figura 13 dove quattro decoder sono collegati a 4 antenne paraboliche per la ricezione da 4 satelliti.
Più satelliti, più decoder
Combinando tra loro accessori, multiswitch, antenne e LNB si possono realizzare molteplici configurazioni. Quelle qui descritte sono le più comuni ma, adottando gli stessi criteri, possiamo aumentare il numero di satelliti ricevibili e il numero di decoder collegabili: tutto ciò mantenendo la completa “trasparenza”, ossia potendo ricevere da ogni satellite la totalità dei canali ricevibili.
Non ci sono centralini o multiswitch predisposti per più di 4 satelliti, perché richiederebbero comandi aggiuntivi che nella maggioranza di decoder in commercio non sono implementati. Alcuni decoder, tuttavia, sono in grado di generare comandi DiSEqC più evoluti (DiSEqC 1.1 committed e uncommitted) per commutare fino ad un massimo di 16 LNB e ricevere da altrettanti satelliti (figura 14) ma questa configurazione è realizzabile solo per impianti individuali con un solo decoder.
Rimanendo nelle configurazioni di antenna per più decoder di tipo standard (dotati di DiSEqC 1.0) si può oggi arrivare con un solo centralino multiswitch ad un massimo di 4 satelliti e 16 decoder.
In tutti i casi in cui sia necessario realizzare impianti per molti decoder pur mantenendo limitato il numero di satelliti ricevibili si potrà optare per una configurazione in cascata, a partire da quella rappresentata in figura 15. Da questa si possono ricavare altre configurazioni per condomini provvisti di cavedi capienti, disposti nel vano scale e scatole ai piani dalle quali derivare i cavi degli utenti.
Con questa struttura di base si possono raggiungere svariate decine di decoder, arrivando fino a 100 decoder, disposti anche in più unità per ogni appartamento. Ci occuperemo di queste configurazioni in un’altra occasione.