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Da Dinobros e Novis Games, il videogioco accessibile anche ai non vedenti

Un videogame avvincente, che intrattiene grandi e piccini ma soprattutto accessibile anche a ipovedenti e non vedenti: ecco le caratteristiche che hanno portato al trionfo di “Sfida alla pari”, il videogioco realizzato da Dinobros e Novis Games, nel corso della sesta puntata di “Tu Si Que Vales” andata in onda il 22/10/2022. Il progetto ha ricevuto infatti un poker di sì dalla giuria e il 98% di apprezzamento da parte del pubblico.

Un mondo, quello videoludico – sottolineano le due società –, che diventa sempre più motivo di aggregazione e condivisione e da cui le persone ipovedenti e non vedenti sono ad oggi pressoché escluse. In Italia la percentuale di non vedenti si attesta intorno allo 0,8% sulla popolazione totale, gli ipovedenti sono invece circa un milione e seicentomila, per un totale di circa un  milione e ottocentomila persone affette da una disabilità visiva in Italia.

Il videogioco presentato da Dinobros – realtà nata a gennaio 2020 impegnata nella produzione di videogame e advergame – e Novis Games – startup innovativa a impatto sociale il cui obiettivo è rendere il mondo del gaming sempre più inclusivo – arriva proprio per colmare questa lacuna, permettendo in maniera inclusiva a tutti gli utenti di potersi sfidare ad armi pari.

Il videogioco pensato per Tu Si Que Vales, strutturato con una piattaforma “endless game”, ha visto protagonisti gli avatar dei personaggi presenti in giuria: Maria De Filippi, Gerry Scotti, Rudy Zerbi, Teo Mammucari e Sabrina Ferilli.

Per un gaming inclusivo

A cogliere la sfida sono stati Maria de Filippi e Gerry Scotti, che a turno hanno sfidato Marco Andriano, giovanissimo (classe 1998) CMO & Co-Founder di Novis Games, ipovedente dall’età di 4 anni. A spuntarla, in entrambi i casi, è sempre l’avatar di Marco, che ha sbaragliato gli avversari lasciandoli senza parole.

Novis Games
Marco Andriano e Arianna Ortelli, fondatori di Novis Games, a Tu Si Que Vales

Un match alla pari: mentre Maria de Filippi e Gerry Scotti potevano contare sulla propria vista, Marco poteva far affidamento su un sistema di impulsi sonori, detti audio 3D, capaci di avvisare della presenza di ostacoli durante il percorso di gioco.

Un videogioco, quello pensato da Dinobros e Novis Games, capace di puntare l’attenzione su quanto l’inclusione sia cruciale anche negli aspetti più ludici della quotidianità e di quanto il gioco possa rappresentare un solido punto di incontro, dove si annullano diversità e difficoltà, e dove si è tutti uguali davanti alle sfide.

“Giocare ai videogiochi, un’attività così comune per tantissimi bambini, ragazzi e non solo, diventa per tanti ipovedenti e non vedenti, una meta irraggiungibile. Privati così non solo del gioco ma anche di tutte quelle relazioni sociali anche più squisitamente amicali che il mondo videoludico porta con sé, in special modo in tenera età”, ha commentato Arianna Ortelli, CEO e co-founder di Novis Games.

Sfida alla pari” ideato da Dinobros e Novis Games, dal design e dalla storyline semplice ed intuitiva, si pone come prototipo di un’idea progettuale applicabile poi su scala più ampia a videogiochi più complessi e di diversa natura. L’obiettivo infatti è rendere sempre più inclusivo e meno abilista tutto il mondo videoludico, non solo italiano ma anche internazionale.

L’impegno sociale si fa videogioco, con Dinobros

Il progetto inizialmente è nato un po’ per caso: Samuele e Arianna si sono conosciuti tramite LinkedIn per interessi in comune e hanno così deciso di mettere a fattor comune le rispettive competenze e dare vita a questo progetto.

Dinobros

Dinobros è una realtà nata dall’incontro tra Samuele Sciacca classe ‘97, giovane programmatore informatico con un passato da youtuber, e Manolo Saviantoni, noto ai più come The_Oluk, classe ‘80, designer e pixel artist nonché mano che si cela dietro la realizzazione degli avatar del videogioco presentato.

Il nome, Dinobros, nasce dal successo ottenuto con il memegame Al Bano Vs Dinos, è in crescita e ha già inanellato importanti collaborazioni. Tra le più rilevanti: Boing, ESA (Agenzia spaziale europea), Hera, UIL (Unione Italiana del Lavoro), Skuola.net e Amazon Prime per la produzione del gioco Lol – Chi ride è fuori.

Per Dinobros mettere le competenze del team al servizio del sociale è da sempre uno dei valori fondanti. Il videogioco è infatti inteso non solo strumento di intrattenimento ma anche educativo e di sensibilizzazione come testimoniano le numerose attività in questo senso, si pensi a Zero Morti Sul Lavoro The Game, che, come fine ultimo, ha quello di ridurre a zero le vittime sul luogo di lavoro, o ECOgames, realizzato in collaborazione con Hera per sensibilizzare in maniera ludica sui grandi temi ambientali, a partire dalla raccolta differenziata.

“La realizzazione di questo videogame è stata molto stimolante per noi. La componente visiva in un videogioco, lo dice la stessa parola, è fondamentale. Riuscire quindi a creare un prodotto audiovisivo che fosse sia piacevole e accattivante per le persone normovedenti, ma anche inclusivo, quindi con un’adeguata compensazione grazie all’audio 3D, per ipovedenti e non vedenti, è stato davvero sfidante. Pensiamo però di aver decisamente vinto la sfida”, racconta Samuele Sciacca co-founder di Dinobros.

Novis Games, la startup che rende i giochi accessibili

La seconda realtà autrice del videogioco è Novis Games, la prima startup a lanciare una piattaforma di videogiochi completamente accessibili anche per persone ipovedenti e non vedenti. L’idea nasce da due giovanissimi: Marco Andriano e Arianna Ortelli inseriti nella categoria gaming degli under 30 di Forbes.

“Per questo progetto abbiamo deciso di unire le forze: Dinobros e Novis Games insieme, per un progetto in cui l’anima e gli intenti di entrambe le realtà emergessero. Nel videogioco che ha ottenuto quattro sì da parte della giuria di Tu Si Que Vales c’è la tecnica grafica di Manolo Saviantoni, con le sue pixel art inconfondibili, il talento di programmazione di Samuele Sciacca, ma anche tutto il know how in tema di inclusione che è alla base di Novis Games.

Siamo soddisfatti del risultato ottenuto e speriamo questo videogioco rappresenti un precedente, per far in modo che sempre più le aziende decidano di progettare i loro prodotti videoludici con uno sguardo che non escluda a priori nessun utente”, conclude Arianna Ortelli.

Per tutti quelli che vogliono sfidare Marco a tagliare per primi il  traguardo, il gioco è disponibile online.

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