“Vorrei saperne di più sul decoro unico…” (decoder)
“Ho ancora il vecchio decoder, quello meccanico” (analogico)
“Scusate, vendete ricevitori common-rail?” (Common Interface)
“Il ricevitore non funziona. Che sia una valvola?” (i ricevitori non sono valvolari)
Gennaio 2010. Ancora errori di terminologia e un errore che ci apre la strada ad alcune precisazioni sul decoder unico che agli appassionati dell’ultima ora magari sono sfuggite: la legge, oramai abrogata, recita: “I decodificatori devono consentire la fruibilità delle diverse offerte di programmi digitali con accesso condizionato e la ricezione dei programmi radiotelevisivi digitali in chiaro mediante l’utilizzo di un unico apparato. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni determina gli standard di tale apparato entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Dal 1 luglio 2000 la commercializzazione e la distribuzione di apparati non conformi alle predette caratteristiche sono vietate”.
In pratica, per evitare che ogni provider costringesse ad utilizzare il proprio decoder e considerata l’esistenza di uno standard comune tramite le CAM e la Common Interface, si imponeva, in via di fatto, ai provider satellitari di mettere a disposizione una CAM per la fruizione dei propri programmi. Una legge logica e per nulla penalizzante per i provider ma nello stesso tempo di ampio respiro per l’utenza comune: un qualsiasi ricevitore risultava compatibile con qualsiasi provider.
Purtroppo, ciò presupponeva lo sviluppo di una CAM dedicata e SKY non aveva alcuna intenzione di concedere i diritti a terze parti per il suo sviluppo ma, per contro, neppure di svilupparla in seno alla propria struttura opponendosi alla legge, dichiarando che con quella tecnologia i pirati satellitari avrebbero avuto vita facile per la sprotezione del sistema.
La legge è stata abrogata qualche anno fa con il risultato che ad oggi per vedere SKY serve ancora il decoder in comodato (tralasciamo le scorciatoie).
Oggigiorno per avere il Digitale terrestre abbinato a SKY e al nuovo “pacchetto” satellitare TivùSat servono 3 decoder: situazione paradossale, da terzo mondo tecnologico.