Decoder Linux, solo fumo negli occhi?

Agosto 2011
Credo che continuando a “pompare” i ricevitori con Linux dalle pagine della vostra rivista serva solo gettare fumo negli occhi di quell’utenza  meno preparata tecnicamente e per questo più adatta ad essere raggirata dalle mille promesse, non mantenute, di questi apparecchi fantascientifici.  Non credo di essere particolarmente ignorante in materia informatica, utilizzo il computer in modo amatoriale come milioni di altre persone, eppure non sono riuscito a compiere nessuna delle operazioni che voi raccontate mensilmente nei vostri test. Il ricevitore non si collega con il computer nonostante abbia cambiato tre cavi seriali regolarmente acquistati in negozi specializzati, e questo non mi permette di effettuare alcuna operazione. Mi scuso per la mia vena polemica ma bisogna dire le cose come stanno: questi ricevitori sono impossibili da utilizzare se non da grandi esperti d’informatica e anche quando utilizzati al meglio non sono superiori ai ricevitori convenzionali.

D. Mentore

Per utilizzare un ricevitore basato su Enigma non serve assolutamente una laurea: anzi, dopo la prima (e definitiva configurazione), l’apparecchio è subito utilizzabile da chiunque, anche a digiuno di conoscenze informatiche. Non crediamo perciò di buttare fumo negli occhi a nessuno con le prove eseguite sulla rivista, anche perché non abbiamo mai sostenuto l’assoluta superiorità dei ricevitori Linux-embedded rispetto agli altri apparecchi, semmai abbiamo sollecitato l’opportuna coesistenza tra i due mondi. E non è un caso se ultimamente alcuni produttori hanno commercializzato ricevitori dual-boot, forniti sia di firmware proprietario sia di Enigma2. Per altro non scopriamo certo oggi come Linux offra una elasticità superiore rispetto ai decoder convenzionali, grazie alla gestione dei plug-in e alla miriade di impostazioni che un utente attento si ritrova a disposizione e ciò comunque non rende questa categoria di ricevitori “superiore”. Tornando al suo problema avrà già capito che effettivamente le operazioni che intendeva eseguire sono ben oltre le sue iniziali conoscenze e non per un’eccessiva difficoltà di Enigma quanto, forse, per la sopravvalutazione delle sue capacità, tant’è che confonde un collegamento seriale, quasi inutilizzato nei ricevitori Enigma, con quello Ethernet che permette al ricevitore di connettersi alla rete locale e a Internet. Provi, perciò, aiutandosi con la foto ad effettuare il collegamento alla rete locale e vedrà aprirsi un nuovo mondo ricco di interesse e da esplorare a mente aperta.

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