Decoder SAT free-to-air: un balzo oltre la pay

Marzo 2013
I decoder “free-to-air”, o “FTA” come spesso si suole definirli, sono nati insieme alla TV digitale satellitare e hanno permesso a milioni di telespettatori di praticare i primi passi in questo fantastico mondo che ha aperto le porte a un nuovo modo di vedere la televisione. In questi anni, i ricevitori FTA hanno avuto una lenta ma inesorabile evoluzione che li ha portati a incrementare le proprie “performance” facendoli ormai assomigliare sempre più ai modelli Common Interface, i decoder con interfaccia comune per la decodifica dei canali criptati, ovvero a pagamento (pay tv), oppure ai TivùBox progettati per l’accesso alla piattaforma TivùSat.
La piattaforma hardware è, infatti, molto simile, così come il parco connettori, il numero dei canali ricevibili, il menu On Screen Display, le funzioni standard e avanzate, l’adattamento a qualsiasi impianto d’antenna.

I decoder FTA possono perciò rappresentare l’elemento chiave di un nuovo sistema di ricezione oppure affiancarsi a un decoder già esistente come lo SkyBox per incrementare il numero dei canali ricevibili e semplificare il loro accesso. La compatibilità con gli impianti motorizzati, ad esempio, permette di accedere a migliaia di canali stranieri con programmi spesso curiosi e interessanti.
Nonostante le funzioni di base siano più o meno le stesse per tutti i modelli (EPG, timer VCR, ecc.), ciascun produttore ha previsto alcuni addon con cui differenziare le proprie proposte da quelle dei diretti concorrenti. Tra questi, la predisposizione alla registrazione dei programmi radiotelevisivi (PVR Ready), la lettura dei file multimediali (Mediaplayer) e la sintonizzazione dei canali televisivi in Alta Definizione (tuner HD).

Compatibili con molteplici impianti
I decoder free-to-air possono gestire vari tipi di antenne paraboliche e impianti di ricezione: mono-feed (un solo LNB per la ricezione dei canali irradiati da un satellite/polo orbitale), dual-feed (doppio LNB per due satelliti), multi-feed (diversi LNB) o motorizzati. Questi ultimi si appoggiano a un rotore che permette lo spostamento Est/Ovest e quindi la copertura di un gran numero di satelliti (anche fino a 30-40). Per fare ciò, i decoder sono dotati di un sistema a toni denominato DiSEqC 1.2 grazie al quale possono impartire al motore i necessari comandi attraverso il cavo coassiale che porta il segnale dall’LNB al decoder. Lo spostamento del disco avviene automaticamente secondo il canale sintonizzato mentre per la programmazione è necessario impostare tramite il menu OSD la posizione di ogni singolo satellite oppure, grazie alla funzione USALS (DiSEqC 1.3), solamente i dati di latitudine e longitudine del luogo di installazione. Sarà, infatti, il decoder stesso a calcolare in modo automatico le posizioni di puntamento di tutti i satelliti attraverso un sofisticato sistema di calcolo.

I motori compatibili con il protocollo DiSEqC 1.2 possono essere installati su impianti esistenti oppure nuovi, si adattano a qualsiasi dimensione e tipo di antenna (piena e microforata da 80 cm a oltre due metri di diametro), occupano pochissimo spazio mimetizzandosi perfettamente nell’ambiente e, non ultimo, vantano costi decisamente contenuti.
Un numero sempre maggiore di modelli integra anche la tecnologia SCR (UniCable) con cui collegare alla stessa linea di discesa d’antenna (ovvero il tratto che va dall’LNB all’appartamento) fino a 4 o 8 decoder senza aggiungere cavi o centraline multiswitch e senza alcuna limitazione di banda o numero di canali ricevibili. Per realizzare un impianto con questa tecnologia è però necessario utilizzare LNB ed eventuali centraline di commutazione compatibili SCR.

Canali in tutta libertà
I ricevitori free-to-air garantiscono la massima libertà di sintonizzazione e gestione dei canali TV e radio ricevibili con il proprio impianto d’antenna, superando così le limitazioni dei decoder “dedicati” come gli SkyBox. In fase di ricerca è possibile discriminare i canali a pagamento da quelli gratuiti (utile se non si dispone di alcuna CAM integrata o non si ha intenzione di attivarla), effettuare ricerche mirate su un determinato transponder oppure la sintonizzazione di un singolo canale, estendere la procedura di scansione a tutti i transponder collegati (network – come ad esempio quello di un bouquet che utilizza più frequenze su uno stesso satellite). Addirittura, i modelli con funzione “Blind Scan” possono scansionare l’intera banda alla ricerca di segnali digitali senza dover inserire i tradizionali parametri di frequenza, polarità, symbol rate, PID. Questo risulta molto utile per le emissioni di servizio (feed) che sfruttano il satellite per compiere il loro viaggio dal luogo di ripresa (es. stadio) a quello di registrazione o ritrasmissione (gli studi del canale televisivo) e, per mettersi al riparo da sguardi indiscreti, modificano continuamente i parametri di trasmissione.

I canali memorizzati possono poi essere spostati, eliminati, rinominati, saltati con un semplice tocco di telecomando, inseriti in apposite liste di preferiti che contengono i canali ai quali si accede più frequentemente oppure le emittenti divise per genere di trasmissione (cinema, sport, bambini, news, documentari, musica). Molto spesso, inoltre, è possibile effettuare un ordinamento alfabetico, per bouquet, frequenza e satellite in modo da accedere istantaneamente al canale desiderato senza dover scorrere tutta la lista.

Evoluzione multimediale
Alcuni decoder FTA di ultima generazione sintonizzano i canali televisivi gratuiti in Alta Definizione trasmessi su diversi satelliti mantenendo comunque la piena compatibilità con tutti gli altri a definizione standard. Purtroppo l’offerta in “HD free” è concentrata soprattutto sui satelliti ASTRA (19,2° e 23,5° Est) e riguarda quasi unicamente i canali di lingua tedesca.

La porta USB permette invece di videoregistrare i programmi radiotelevisivi sintonizzati dal decoder su chiavette e hard disk (modelli con funzione PVR Ready), riprodurre file musicali (MP3), foto JPEG e video AVI/DivX direttamente su TV, Hi-Fi e Home Theater, aggiornare il firmware, salvare e ripristinare i dati di sistema come le liste canali e i settaggi. Queste ultime funzioni sono di grande aiuto per gli installatori durante la manutenzione del proprio parco decoder.

BUONO A SAPERSI

Cosa significa free-to-air”
È un termine anglosassone (acronimo: F.T.A.) che sta ad indicare le trasmissioni radiotelevisive “free”, ovvero gratuite, diffuse con qualunque mezzo di trasmissione. Questo termine si utilizza anche per classificare i decoder digitali adatti a ricevere questo tipo di trasmissioni.

I decoder FTA sono totalmente incompatibili
con i canali criptati?
No. Esistono sul mercato modelli con modulo di accesso condizionato (CAM) integrato che permettono anche di accedere alle pay-tv pur con alcune limitazioni e avvertenze. Abbiamo preferito classificare questi modelli come “FTA” piuttosto che “Common Interface” poiché sono sprovvisti di slot per moduli CAM esterni e aggiuntivi di tipo regolare e ufficiale.

Cos’è la CAM integrata?
È uno speciale modulo di accesso condizionato interno al decoder che può essere di tipo “fisso” (ovvero per uno specifico sistema di codifica – es. Conax) oppure “programmabile” tramite aggiornamento firmware. Quest’ultimo tipo può emulare più sistemi di codifica e, a volte, anche le chiavi di accesso ai programmi criptati. Le procedure di programmazione e inserimento delle chiavi, però, sono considerate atti di pirateria informatica e quindi severamente punite dalla legge.

A cosa serve lo slot smart card presente
su alcuni modelli?
Lo slot è abbinato alla CAM integrata e serve a leggere le tessere di abbonamento per la visione dei canali a pagamento. Qualora questo slot non sia presente nonostante il decoder disponga di una CAM integrata, la visione dei programmi pay tv avviene attraverso l’inserimento delle chiavi tramite apposito menu o applicativo software, una procedura anche in questo caso vietata dalla legge.

Cosa significa USALS?
È l’acronimo di “Universal Satellite Automatic Location System”, ossia un sistema di calcolo elaborato e registrato da STAB, azienda italiana produttrice di motori per antenne paraboliche, che permette al ricevitore di calcolare in automatico la posizione di tutti i satelliti in orbita con una elevata precisione e di configurare in modo semplice e veloce una parabola motorizzata.

Cos’è il DiSEqC?
È l’acronimo di “Digital Satellite Equipment Control”, un protocollo di comunicazione sviluppato da Eutelsat che mette in comunicazione ricevitori satellitari e periferiche come LNB, commutatori, motori utilizzando lo stesso cavo coassiale che trasporta il segnale radiotelevisivo digitale dall’antenna al ricevitore. Grazie al DiSEqC e al suo “treno di dati digitali” è possibile gestire con un solo ricevitore più LNB (e quindi permettere la ricezione di più satelliti in orbite diverse), i movimenti di un’antenna motorizzata, la commutazione di centraline, ecc. Le principali versioni di questo protocollo sono: 1.0 (per la gestione fino a 4 LNB), 1.1 (16 LNB), 1.2 (attuatori d’antenna), 1.3 (=1.2 con sistema USALS), 2.0 (bidirezionale)
e il mini-DiSEqC (2 LNB).

Posso collegare un decoder free-to-air
alla parabola motorizzata?
Sì. La quasi totalità dei decoder è compatibile con il protocollo di comunicazione DiSEqC 1.2 oppure 1.3 (USALS) e quindi può gestire un motore di tipo mono-cavo installato su un’antenna compatibile. Non servono cavi aggiuntivi in quanto i segnali di controllo del motore transitano lungo lo stesso cavo coassiale che porta il segnale dall’LNB al ricevitore.

Possiedo un impianto dual-feed per ricevere i canali di Hot Bird 13° Est e ASTRA 19,2° Est. Come devo configurare il decoder?
È sufficiente selezionare il sistema DiSEqC 1.0 e associare alla porta DiSEqC 1 (A) il satellite Hot Bird e alla porta 2 (B) ASTRA. I modelli di produzione tedesca, o destinati a questo mercato, sono solitamente pre-configurati con ASTRA alla porta 1 e Hot Bird alla 2. In questo caso basta invertire le porte o i satelliti associati all’interno del menu di configurazione che appare sullo schermo televisivo (OSD) per ripristinare il corretto funzionamento.

…E nel caso di un LNB monoblocco?
Un LNB monoblocco è uno speciale convertitore che integra in un unico corpo i circuiti di due LNB e quelli per la commutazione tramite il protocollo DiSEqC in modo da realizzare un sistema dual-feed semplificato.
Gli LNB monoblocco sono disponibili in varie versioni: a singola o doppia uscita, per satelliti distanti tra loro 4°, 6°, ecc.
La procedura di configurazione è la stessa degli LNB singoli di un impianto dual-feed ma l’associazione alle porte DiSEqC del decoder va effettuata in base alle istruzioni fornite con l’LNB monoblocco.

…E con un impianto a singolo feed come devo comportarmi?
In questo caso non è necessario selezionare alcun sistema di commutazione ma solo impostare il satellite verso il quale è puntata l’antenna parabolica (Hot Bird, ASTRA, Eurobird 9, ecc.).

Cosa si intende per SCR?
Si tratta di un sistema di distribuzione dei segnali satellitari di nuova concezione (Satellite Channel Router) che permette di collegare alla stessa linea di discesa d’antenna, ossia il tratto che va dall’LNB o dal multiswitch all’appartamento, fino a 4 decoder senza aggiungere cavi o centraline multiswitch e senza alcuna limitazione di banda o numero di canali ricevibili. Per realizzare un impianto con tecnologia SCR è necessario adottare LNB e decoder compatibili. Il sistema SCR è chiamato anche UniCable.

Quale funzione svolge l’uscita antenna passante?
La presa di antenna IF Out (Loop Through) permette di fornire a un secondo decoder il segnale proveniente dall’antenna satellitare senza dover disporre di una doppia discesa indipendente. Molto spesso, però, durante il passaggio dalla presa IF In a quella IF Out, il segnale viene filtrato impedendo così al secondo decoder di ricevere correttamente tutti i canali radiotelevisivi, anche quando il decoder “a monte” si trova in stand-by. Per ovviare a questi limiti è possibile utilizzare uno splitter esterno.

Come si aggiorna un decoder FTA?
L’aggiornamento del firmware può essere effettuato via satellite su una frequenza indicata dal costruttore e/o via computer, scaricando dal sito Internet della casa costruttrice o di altri portali i file contenenti la nuova release firmware.

Quale funzione svolge la porta seriale RS-232?
La sua funzione è di collegare il decoder satellitare a un computer o ad un altro decoder (stessa marca e modello) per l’aggiornamento del firmware o il trasferimento dei dati di canali/satelliti/transponder. Per l’aggiornamento firmware o il trasferimento settings tramite PC si utilizzano speciali programmi chiamati Uploader e Settings Editor sviluppati dalla stessa azienda costruttrice o da terze parti che permettono di trasferire il file del firmware, effettuare le necessarie modifiche alla lista dei canali e trasferirla al decoder in modo più veloce e pratico rispetto agli strumenti integrati nel decoder (taglio, copia, spostamento, blocco, ecc.).

Quale funzione svolge la porta USB?
La porta USB permette la riproduzione di file MP3/AVI/JPEG (funzione Mediaplayer) e la registrazione dei programmi radiotelevisivi su chiavette, hard-disk, ecc. Inoltre, come la seriale, consente l’aggiornamento del firmware e dei settings, il backup dei dati di sistema e l’eventuale ripristino dopo un reset.

Quale funzione svolge il modulatore RF?
La sua funzione, nei pochi modelli che ancora lo offrono, è quella di rendere disponibili i segnali audio e video dei programmi radiotelevisivi satellitari (oltre a quelli del menu e delle varie schermate generate dal decoder) su un segnale analogico in radiofrequenza nella banda UHF (canali 21-69 selezionabili da menu OSD) sintonizzabile da qualsiasi televisore, VCR o DVD-R con tuner analogico. Il segnale RF può anche essere distribuito tramite il centralino d’antenna a tutte le prese dell’abitazione, mixandolo a quello proveniente dalle antenne VHF e UHF, avendo cura di utilizzare un canale inutilizzato dai mux digitali.

Posso usare un decoder FTA per ricevere i canali DTT?
Solamente se dispone di tuner DVB-T, ovvero compatibile con lo standard digitale terrestre, o di un doppio tuner DVB-S (satellite) e DVB-T (terrestre). I modelli scelti per questa guida all’acquisto hanno solamente il sintonizzatore satellitare e non possono quindi essere utilizzati per la ricezione dei canali digitali terrestri.

Posso collegare il decoder FTA
con un videoregistratore o con un DVD Recorder?
Sì. Tutti i decoder digitali dispongono di una presa SCART dedicata (VCR/AUX) o di uscite audio/video per consentire la registrazione dei programmi con un apparecchio esterno. La SCART VCR/AUX è di solito “bidirezionale” e quindi permette il transito dei segnali audio/video verso la SCART TV in modo automatico o manuale eliminando così la necessità di collegare il VCR/DVD-R al TV tramite un cavo SCART indipendente.

Con un decoder FTA posso ricevere i canali di Sky?
No.

Posso collegare il decoder FTA e lo Skybox alla stessa parabola (o discesa d’antenna)?
Sì, ma con alcune avvertenze. Se la parabola monta un LNB universale si può utilizzare qualsiasi modello. Se, invece, monta un LNB SCR (tipicamente quando si possiede un MySky oppure MySky HD), allora bisogna scegliere un modello compatibile SCR/Unicable. Nel caso di impianti con LNB universale, il cavo d’antenna proveniente dalla parabola può essere collegato all’FTA e, in cascata (IF Out), allo Skybox o, ancor meglio, si può utilizzare uno splitter esterno con un ingresso (antenna) e due uscite (Skybox e FTA). Nel caso degli impianti SCR/UniCable è necessario deve utilizzare uno splitter per collegare alla stessa discesa fino a 4 decoder (es. 1 per l’FTA, 2 per il MySky, 1 per un terzo decoder).

Cos’è la ricerca Blind Scan?
Si tratta di un sofisticato metodo di ricerca, integrato nel tuner (Blind Scan hardware) oppure emulato dal firmware (Blind Scan software), che permette di trovare tutti i canali trasmessi da un satellite anche senza conoscere i dati fondamentali come frequenza, polarità, symbol rate, FEC, ecc. È utilissima soprattutto per i canali di servizio (chiamati “feed”) che cambiano spesso parametri di trasmissione per evitare di essere “scoperti” dal grande pubblico televisivo. La Blind Scan hardware è più efficace e funzionale rispetto a quella software.

Se un satellite viene spostato o aggiunto, come posso aggiornare la lista dei canali/transponder?
Basta accedere, tramite il menu OSD, alla sezione dedicate alla frequenze satellitari per aggiungere i dati di nuovi satelliti, transponder, frequenze o cancellare quelli non più in uso. In alternativa si può collegare il decoder a un computer tramite la porta seriale o utilizzare la USB ove presente per aggiornare e trasferire questi dati molto più velocemente grazie agli appositi programmi di gestione dei settings (liste canali/satelliti/transponder).

Perché nella guida ai programmi EPG per alcune emittenti viene mostrato il palinsesto settimanale, mentre per altre solo le informazioni sul programma in onda e su quello successivo?
La quantità e completezza di informazioni visualizzate nella EPG dipendono dall’operatore televisivo e non dal decoder. Alcune emittenti forniscono il palinsesto settimanale completo e altri servizi (età minima per la visione, catalogazione degli eventi per genere, ecc.) mentre altre si limitano alle informazioni essenziali sul programma in onda e su quello immediatamente successivo.

Esistono decoder FTA compatibili con i canali in Alta Definizione?
Sì, e permettono di sintonizzare anche i canali a definizione standard.
Posso collegare un decoder FTA al TV LCD/Plasma?
Sì, tramite le prese SCART, Composito oppure HDMI. Nei modelli con tuner a definizione standard, la SCART, soprattutto in formato RGB, assicura la migliore qualità video possibile. In quelli HD bisogna invece utilizzare la HDMI perché rappresenta l’unico mezzo per vedere i segnali in Alta Definizione.

Posso collegare un decoder FTA a un impianto Home Theater?
Sì, tramite le uscite audio analogiche (doppio Cinch RCA) o digitali (ottiche o coassiali – S/PDIF o HDMI). Le uscite digitali sono sempre compatibili con il formato Dolby AC3 e permettono quindi di ascoltare tramite un sistema HT le colonne sonore stereo (2.0) o multicanale (5.1) trasmesse in alta qualità da alcuni canali televisivi satellitari.

Cosa significa PVR Ready?
Il termine anglosassone PVR Ready sta a indicare la predisposizione hardware e software di alcuni decoder a registrare i programmi radiotelevisivi SD e HD su hard disk interni o esterni, acquistabili separatamente e installabili direttamente dall’utente.

In che formato sono registrati i programmi TV?
Nel formato originario di trasmissione, ossia MPEG-2 per i canali a definizione standard e MPEG-4 per quelli HD.

La registrazione comporta una perdita di qualità rispetto alla trasmissione originale?
No, perché è catturato il flusso audio/video nativo in MPEG-2/4 senza alcuna manipolazione successiva.

La registrazione comprende anche le tracce audio multiple (lingue) e i sottotitoli?
Alcuni decoder permettono di scegliere tra due formati di registrazione. Quello indicato con la sigla PS (Program Stream) memorizza solo la traccia video e quella audio principale e/o secondaria, mentre il formato TS (Transport Stream) comprende anche i sottotitoli, il teletext e tutte le altre informazioni trasmesse dall’emittente (come la guida EPG, l’età minima consigliata per la visione, ecc.).

Posso copiare le registrazioni su PC o DVD?
Sì. Basta copiare il file contenente la registrazione (solitamente con estensione .mpg o .ts), editarlo (per togliere la pubblicità) e masterizzarlo su disco nel formato desiderato (DVD Video, MPEG-4, DivX, ecc.). La conversione del formato permette anche di riprodurre le registrazioni su smartphone, tablet, console, MP4 player, ecc.

Consulta e scarica la rassegna dei decoder

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