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Droni, guida alla scelta di cinque modelli

Per provare l’emozione del volo non è necessario essere sospesi per aria. Grazie alla recente evoluzione i droni  sono ormai alla portata di chiunque sia interessato a guardare il mondo da un punto di vista decisamente insolito, tenendo i piedi ben piantati per terra.

Diventati fondamentali in diversi ambiti professionali, dall’agricoltura alla sicurezza, i droni combinano il fascino di una visione dall’alto con una sensazione di libertà. Se per alcuni anni l’acquisto era cosa riservata a veri appassionati, oggi la varietà di modelli la rende un’opportunità molto più accessibile, soprattutto quando si parla di hobby.

DJI, liberi di volare

Affidabilità, compattezza e facilità d’uso sono aspetti essenziali per chi cerca un drone da usare nel tempo libero, oltre naturalmente al prezzo. Un messaggio recepito molto bene da DJI, affermatasi di recente come uno dei protagonisti del settore, almeno per varietà dell’offerta.

Air 2S è una buona sintesi di questi requisiti, con GPS integrato e 8 GB di memoria. I quattro bracci pieghevoli risolvono buona parte di problemi di  trasporto, ma anche di sicurezza contro incidenti. L’altro elemento essenziale, la videocamera, si affida a un sensore CMOS con diagonale di 1”. Quindi, già qualcosa di più di un semplice passatempo.

Il risultato sono video fino al formato 5,4K a 30 fps, oppure un più comune UHD salendo a 60 fps. Per le fotografie, si parla invece di una risoluzione da 20 MP, in linea con una buona macchina fotografica. Con il relativo hardware di supporto, parametri utili a ottenere registrazioni nitide anche di scene notturne.

Per chi non si accontenta, anche la possibilità di registrare timelapse o immagini panoramiche, grazie alla composizione automatica di una serie di scatti. Considerata la potenziale difficoltà nel trovare l’inquadratura giusta a metri di distanza, torna utile anche MasterShots, una funzione per filmare in automatico dopo aver inquadrato la scena, eseguendo dieci diverse manovre in sequenza, mantenendo il soggetto al centro dell’inquadratura e generando successivamente un breve video.

Il controllo è eseguito abbinando lo smartphone al comando remoto. Contando anche su una capacità di percepire l’ambiente circostante in quattro direzioni per evitare attivamente gli ostacoli negli scenari più complessi. Alla sicurezza ambientale ci pensa invece AirSense, per scongiurare ogni rischio di collisione con altri velivoli nella zona.

L’origine dai sistemi professionali spinge inevitabilmente il prezzo a valori abbastanza elevati quando si parla di droni da amatori. Chi vuole comunque contare su tutte le garanzie del caso, si parla di 999 euro. Da tenere in considerazione, anche il peso di 595 grammi, per un’autonomia dichiarata di circa mezz’ora, fino a una distanza superiore ai 18 km.

Ryze, immagini a portata di mano

Per chi ha intenzione di accontentarsi, le alternative non mancano, e senza neppure andare troppo lontano. Dietro il modello praticamente tascabile Ryze Tello infatti, si nasconde per buona parte la tecnologia dei droni DJI. Molto più adatto per chi vuole muovere i primi passi o semplicemente non è disposto a investire cifre importanti, permette comunque di apprezzarne i vantaggi.

Le dimensioni infatti, sono particolarmente contenute, meno di dieci centimetri per lato. Soprattutto, il peso è inferiore a cento grammi, rendendo Tello a tutti gli effetti un dispositivo sempre a portata di mano.

Naturalmente, è necessario mettere in preventivo anche dei compromessi. A partire dalla resa ottica. La videocamera infatti non va oltre il formato 720p per i video e una risoluzione di 5 MP per le fotografie. Limiti inferiori di quanto si possa essere indotti a pensare, dal momento che la portata non va oltre i cento metri, con un limite massimo di altezza di trenta metri.

Nel complesso, una soluzione da prendere in considerazione per chi vuole muovere i primi passi. Aiutato da una spesa minima per la dotazione di base di 109 euro.

Parrot, occhio alla qualità

Per chi invece vuole muoversi subito deciso su livelli di prestazioni maggiori, una proposta tenere in considerazione è Parrot Anafi. Marchio storico del settore, oggi si dedica soprattutto a droni professionali, pur conservando un’offerta anche per l’appassionato.

In 320 grammi di peso, il sistema offre infatti le prestazioni di un sensore Sony stabilizzato su cinque assi, tre dei quali elettronici. Aspetto non scontato, l’ottica non è fissa ma si muove di 180° lungo l’asse verticale.

Tutto questo al servizio di video 4K da 30 fps, oppure del formato Full HD se si vuole aumentare la frequenza di ripresa a 60 fps. In questo caso, viene garantita anche la qualità sfruttando lo zoom digitale a 2x. Per le fotografie infine, risoluzione massima di 21 MP.

La batteria di serie garantisce 25 minuti di attività, con sistema di sicurezza per il ritorno automatico alla base in prossimità dell’esaurimento. Per i più esperti, anche la possibilità di una serie di personalizzazioni per impostare le modalità di volo o elaborare le riprese.

Nella versione di base, con singola batteria, il costo online è intorno ai 700 dollari.

Potensic, bello ma quasi impossibile

In un settore di mercato ancora alla ricerca di un assetto stabile, è facile trovare droni  dalla vita in commercio limitata. Anche se non semplice da acquistare dall’Italia, un’alternativa da prendere in considerazione per il buon rapporto tra prezzo e prestazioni è il drone Potensic T25.

Una configurazione per certi versi più classica, con i classici quattro bracci delle eliche fissi, ma in compenso una valigetta dedicata per il trasporto, insieme ai vari accessori in dotazione.

Il sistema a nove assi va in favore di una maggiore stabilità e quindi precisione nelle riprese. Affidate a un’ottica in grado di garantire video di livello leggermente inferiore, limitato Full HD, con fotografie da 2 MP.

Il GPS integrato offre anche un’opportunità non scontata, utile soprattutto quando si opera da soli. La modalità Follow Me infatti, permette di impostare il drone in modo da seguire il proprio movimento, riprendendo sia video sia immagini fisse. Oppure, impostare un percorso a priori, così da concentrarsi sulle riprese.

Non è prevista una memoria interna, i dati vengono raccolti su una scheda MicroSD. Con una dotazione di serie superiore alla media, per protezioni delle eliche, pezzi di ricambio e batteria addizionale, la quotazione ufficiale è di 199,99 dollari, anche se online si può trovare anche a 159,99 dollari.

Xiaomi, il drone che verrà

Per completare la panoramica, merita uno sguardo anche il Mi Drone, l’interpretazione Xiaomi. Come diversi prodotti del marchio cinese però, al momento ancora solo sulla carta, almeno  per l’Italia. Conoscendo però, la strategia Xiaomi sui prezzi, una configurazione da tenere d’occhio.

Forme classici e semplici, senza bracci pieghevoli, con una videocamera modello jimbal, libera di muoversi su tre assi sono i primi aspetti a farsi notare. Il sistema promette 27 minuti di operatività con riprese in Full HD e fotografie fino a 12 MP.

Interessanti però, soprattutto le funzioni. Con operazioni di decollo e atterraggio guidate, grazie al GPS integrato è disponibile quindi il tracciamento dei percorsi di volo, o semplicemente puntare a una destinazione. In più, la possibilità di effettuare riprese circolari girando intorno a un soggetto inquadrato alla distanza desiderata.

 

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