Febbraio 2008. Mentre l’Alta Definizione avanza in modo silenzioso ma costante nel mondo audio/video consumer, entrano nelle nostre case non solo nuovi apparecchi, ma anche nuovi termini, indispensabili per capire e giudicare i prodotti che il mercato propone.
A molti sarà capitato di sentir parlare di televisori HD Ready, una sigla che ruba all’inglese i termini italiani corrispondenti di Alta Definizione e Pronto e viene utilizzata per identificare le caratteristiche basilari richieste ad un televisore in grado di visualizzare segnali in HD.
Molto probabilmente però sono in pochi a sapere cosa significa esattamente e non solo in Italia, se si pensa che una recente ricerca, svolta in paesi tecnologici come Germania, Inghilterra e Francia, ha dimostrato che in pochi, pur conoscendo il logo HD Ready, avevano una vaga idea di cosa fosse un segnale in alta definizione.
Le risposte degli impreparati cittadini intervistati ci fanno anche intuire quanto sia necessario un supporto ai consumatori e il logo HD Ready, affiancato più di recente dal logo Full HD, nasce proprio con lo scopo di dare un aiuto agli utenti che, trovando l’etichetta con le due parole magiche sul proprio apparecchio video, hanno la certezza che questo prodotto sarà in grado di visualizzare correttamente i segnali in alta definizione.
HD Ready, certificato di qualità
A mettere a punto il logo HD Ready e il nuovo Full HD, creando questa sorta di certificazione di qualità, ci ha pensato la EICTA, la European Information, Communications and Consumer Electronics Technology Industry Associations, un’associazione nata all’inizio del millennio di cui fanno parte i nomi più importanti, e non solo, del mondo dell’elettronica di consumo dell’IT e delle telecomunicazioni, nonché numerose associazioni nazionali.
Per ottenere questa certificazione e fregiarsi del titolo di HD Ready per i loro prodotti, le aziende non devono necessariamente appartenere alla EICTA, ma devono ovviamente seguire una procedura di registrazione e rispettare i requisiti minimi richiesti dall’associazione.
Un primo punto da chiarire è quello che riguarda le apparecchiature interessate dal logo HD Ready.
Questo logo infatti fa riferimento, solo ed esclusivamente, alle caratteristiche dell’apparato utilizzato per visualizzare le immagini.
Questo significa che un videoproiettore potrà essere HD Ready, un retroproiettore potrà essere HD Ready, lo stesso per un plasma o un monitor LCD, ma nessun riferimento viene fatto alla sorgente video. Non possono quindi esistere lettori DVD HD Ready o ricevitori satellitari HD Ready, né è richiesto che uno schermo integri un sintonizzatore o un lettore HD per essere definito HD Ready.
Le regole del gioco
La EICTA ha stabilito alcuni requisiti minimi per la “certificazione” HD Ready, requisiti che riguardano la risoluzione, il formato dell’immagine, la tipologia di connessione disponibile e i segnali processabili, per finire con la sicurezza e i sistemi anti copia.
Schermo o matrice video
HD READY
La risoluzione nativa del display (per gli schermi) o della matrice video (per i proiettori) deve essere di almeno 720 linee in modalità widescreen 16:9
La spiegazione è piuttosto semplice: poiché è stato definito come HD un segnale con almeno 720 linee il display deve essere in grado di visualizzarlo interamente, senza comprimere o eliminare informazioni dall’immagine.
Inoltre, poiché i segnali in Alta Definizione destinati al mercato consumer sono segnali in formato Widescreen, le 720 linee richieste devono essere in formato 16:9. Se per esempio infatti prendiamo un videoproiettore con risoluzione XGA 1024×768, questo rispetta il primo requisito, quello delle “almeno 720 linee”, ma lo fa in formato 4:3.
Un proiettore XGA, infatti, in modalità 16:9 lavora sacrificando parte della risoluzione verticale, raggiungendo come massima risoluzione il valore di 1024×576, scendendo quindi al di sotto delle 720 linee richieste.
Visto quanto appena detto potrebbe nascere qualche dubbio riguardo ai Plasma, tipicamente dotati di risoluzione 1024×768 (indipendentemente dalla marca) nel caso dei pannelli 42” in alta definizione.
Il segreto che consente a questi display di rispettare le specifiche della EICTA è il fatto che i pixel sono effettivamente 1024×768, ma non essendo quadrati, ma rettangolari, danno origine ad un’immagine che è in effetti 16:9 con 768 linee, più che sufficienti per la certificazione HD Ready.
FULL HD
La risoluzione nativa del display (per gli schermi) o della matrice video (per i proiettori) deve essere di almeno 1080 linee con 1920 pixel per linea
Il concetto di base non è differente da quello utilizzato per i display HD Ready, ma per ottenere il logo Full HD il display deve avere una matrice composta da “almeno” 1920×1080 pixel.
Inoltre i segnali Full HD ricevuti dal display (nel prossimo punto vedremo in dettagli quali), devono essere gestiti a pieno formato senza riduzioni o compressioni.
Interfaccia video
HD READY/FULL HD
Il display deve essere in grado di accettare segnali HD attraverso gli ingressi video:
– Component YPbPr
– DVI o HDMI
Visualizzare un segnale HD significa prima di tutto essere in grado di riceverlo. Ecco quindi che i display HD Ready devono poter ricevere i segnali HD in formato analogico o digitale rispettivamente tramite gli ingressi Component, o HDMI (eventualmente DVI).
Differenti tipologie di ingressi video, quali Scart, S-Video, etc. non sono richiesti nelle specifiche HD, pur essendo presenti su ogni apparecchio sul mercato, poiché non sono in grado di gestire segnali in alta definizione. Gli ingressi Component sono destinati a ricevere i segnali HD analogici, mentre l’HDMI o, in alternativa, il DVI permettono la gestione dei segnali HD in formato digitale.
Non ci sono problemi ad avere una connessione o l’altra, DVI e HDMI sono interfacciabili con un semplice cavo adattatore, anche se l’utilizzo del DVI non permette di ricevere anche l’audio nello stesso cavo.
HD READY
Gli ingressi HD devono essere in grado di accettare segnali nei seguenti formati HD:
– 1280 x 720 @ 50 Hz e 60 Hz in formato progressivo “720p”
– 1920 x 1080 @ 50 Hz e 60 Hz in formato interlacciato “1080i”
Questa è la specifica apparentemente più tecnica e fa riferimento ai formati HD che il display deve essere in grado di ricevere e gestire attraverso il proprio processore video.
La scelta non è casuale, poiché 720p e 1080i sono i formati messi a disposizione dalle sorgenti video HD.
Per quanto riguarda il simbolo @ indica la frequenza di refresh del segnale video. I display HD Ready devono poter gestire segnali video 720p e 1080i sia nelle variante a 50 Hz che in quella a 60 Hz.
FULL HD
Gli ingressi HD devono essere in grado di accettare segnali nei seguenti formati HD:
Analogico Component
– 1280 x 720 @ 50 Hz e 60 Hz in formato progressivo “720p”
– 1920 x 1080 @ 50 Hz e 60 Hz in formato interlacciato “1080i”
Digitale HDMI/DVI
– 1280 x 720 @ 50 Hz e 60 Hz in formato progressivo “720p”
– 1920 x 1080 @ 50 Hz e 60 Hz in formato interlacciato “1080i”
– 1920 x 1080 @ 24 Hz 50 Hz e 60 Hz in formato progressivo”1080p”
Confrontando in questa voce le esigenze del logo Full HD rispetto al semplice HD Ready, vediamo aggiunta una riga alle specifiche dei segnali video gestiti dal display.
In particolare gli schermi Full HD devono gestire e visualizzare segnali Full HD 1920×1080 progressivi alle frequenze di 50 e 60 Hz con l’aggiunta della frequenza 24 Hz, che corrisponde al formato utilizzato da Blu-ray e HD DVD per il salvataggio dei film in Alta Definizione.
Il numero di 24 Hz non è casuale poiché rispetta il formato originale delle pellicole cinematografiche, che sono realizzate a 24 fotogrammi al secondo. Il rispetto della medesima frequenza di riproduzione consente di riportare nel modo più fedele possibile le immagini delle pellicole sui display di casa.
HD READY/ FULL HD
Gli ingressi HDMI e DVI devono supportare il protocollo di protezione dei contenuti HDCP
La tecnologia si evolve, la qualità dell’immagine migliora, l’analogico lascia il posto al digitale e anche le protezioni anticopia fanno progressi. Nel caso dei segnali video in alta definizione la scelta è caduta sul sistema HDCP (High-Bandwidth Digital Content Protection), tecnologia messa a punto da Intel.
Chiaramente se i segnali emessi dalla sorgente video HD non sono protetti, la compatibilità dello schermo con l’HDCP non è indispensabile per la loro visualizzazione. Poiché la maggior parte dei segnali digitali HD (da satellite, da DVD, etc.) sono destinati ad implementare questo sistema di protezione, la compatibilità HDCP diventa di fatto indispensabile.
Più o meno ciò che accade è che la sorgente video interroga il display per verificare la presenza o meno della compatibilità HDCP e, se questa è presente, le immagini hanno il via libera visualizzando il segnale HD sullo schermo, se invece viene a mancare la risposta da parte del display la comunicazione viene interrotta con conseguente scomparsa del segnale video.