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Fotoritocco: le quattro migliori app

Sono diverse le ragioni per le quali sfruttare un’app di fotoritocco diversa da quelle in genere fornite di serie su smartphone o programmi di condivisione. Prima di tutto, anche solo perché non tutti i siti social offrono un ventaglio di funzioni abbastanza ampio. Discorso simile, per le app di serie in un sistema operativo, spesso più orientate alla raccolta dati.

VITA DIGITALE

La vita quotidiana in digitale è popolata da tanti piccoli, grandi strumenti, fisici e virtuali. Li passiamo in rassegna analizzandoli per l’utilizzo che se ne fa abitualmente. Una guida alla scelta agli strumenti di base, più diffusi o più interessanti, che aggiorneremo periodicamente

Infine, anche solo per gusti personali o esigenze particolari. un’app di fotoritocco dedicata è la strada preferita dai più esigenti nell’elaborazione e la composizione delle immagini, quando non ci si vuole limitare allo scatto e provare a distinguersi anche per la qualità del risultato finale.

PicMonkey

L’ambizione PicMonkey è mettere in grado chiunque sia interessato a ritoccare un’immagine a ottener risultati di livello professionale senza necessariamente doversi destreggiare tra strumenti complessi e nozioni avanzate. A giudicare dal consenso raccolto, risultato almeno in parte raggiunto.

La filosofia infatti, si rivela presto facile da apprezzare. Completata la registrazione, anche per la prova gratuita, si può iniziare a mettere alla prova l’app di fotoritocco. Partendo prevedibilmente dalle funzioni di base, come ritaglio, eventuale rotazione e regolazioni di base.

L’intuitività è una delle caratteristiche di PicMonkey. Dallo sguardo al tocco giusto per ottenere il risultato desiderato, il percorso è effettivamente rapido. In più, l’elenco dei filtri disponibili è decisamente completo.

Fatto questo però, si può guardare al passaggio successivo, mettendo in campo la propria creatività. Combinare  immagini, aggiungere testi o grafica aiuterà a ottenere risultati personalizzati e facilmente riconoscibili.

Se non ci si lascia trascinare dall’entusiasmo, ricavare risultati effettivamente belli anche da guardare sarà relativamente facile. Soprattutto, anche da condividere con successo. In particolare, si distinguono la funzione per cambiare i colori di un oggetto rispettando le relative sfumature, o la rimozione di uno sfondo.

L’entrata nell’orbita Shutterstock, il sito di Photostock per l’acquisto di foto con relativi diritti, rende il bacino di utenza di PicMonkey decisamente ampio. Il costo però, è più vicino a un’utenza evoluta, o comunque appassionata. Si parla infatti di almeno 10,99 dollari al mese per la versione base, con una libreria limita di funzioni. Per contare anche su opzioni come la rimozione dello sfondo, animazioni, accesso all’archivio di foto e spazio illimitato nel cloud per salvare le immagini, si sale a 16,99 dollari al mese.

Da considerare, anche la disponibilità del software solo in inglese.

Fotor

Per un’impronta decisamente più orientata al tempo libero, con rinunce minime alla libertà d’azione, un’alternativa molto apprezzata è Fotor. Uno dei vantaggi principali è una versione gratuita decisamente completa, pensata soprattutto per assecondare la creatività, a condizione di accettare un logo semitrasparente sulla foto salvata se non ci si vuole neppure registrare.

Prima ancora del campionario di filtri, comunque ricco, emerge infatti la possibilità di arricchire le proprie immagini, con testi, grafica o effetti particolari come per esempio delle cornici. In particolare, spicca la personalizzazione con un ricco catalogo di emoticon.

Anche per chi intende lavorare più di precisione tuttavia, le opzioni non mancano. Gli strumenti disponibili per intervenire sull’immagine nel suo insieme o sui dettagli sono decisamente tanti. Se non proprio a livello di software professionali più famosi, abbastanza vicino. Soprattutto, se lo scopo è di migliorare la qualità di una fotografia o trasmettere un messaggio sui social network.

Lo spazio di manovra è talmente ampio da indurre facilmente a guardare oltre le funzioni di base e il numero di immagini gestibili accessibili nella versione gratuita. La libertà di azione pressoché totale, costa ufficialmente 8,99 dollari al mese. Aspetto però interessante, con il pagamento annuale, si può scendere a 39,99 dollari. Anche in questo caso però, per quanto sia intuitiva l’interfaccia grafica, da valutare l’assenza di una versione in italiano.

BeFunky

Qusto della lingua rimane il limite di un’altra app di fotoritocco diffusa. Anche se l’ultima versione ha manifestato qualche limite imprevisto di troppo, a cui i progettisti stanno prontamente lavorando, BeFunky resta tra le più utilizzate.

Probabilmente, per la varietà di funzioni supportate. Si parla infatti di andare oltre il semplice fotoritocco, e anche della composizione, per arrivare a poter realizzare veri e propri progetti grafici, attingendo all’occorrenza anche al ricchissimo catalogo di immagini disponibili.

Importante sottolineare, si parla sempre di strumenti amatoriali, difficilmente paragonabili con i software professionali, anche se in caso di emergenza possono rivelarsi certamente utili.

Per chi decide di sfruttare BeFunky per regolare le proprie immagini e aggiungere un tocco di creatività, la serie di filtri ed effetti particolari è infatti ricca. Anche se si aspira a trasformare fotografie in immagini dal tono più artistico, sarà facile ottenere quanto desiderato. O semplicemente, esplorare svariate opportunità.

Da sottolineare, gli accorgimenti utili per rendere le operazioni più veloci. Le procedure batch aiutano a memorizzare una serie di passaggi da applicare a più immagini senza doverle ripetere ogni volta. Oppure, le procedure guidate per realizzare collage in pochi passaggi. Infine, il catalogo di modelli per il Graphic Design dai quali trarre ispirazione e modificabili a piacere.

Anche in questo caso, a parte gli strumenti di base, tutte opzioni disponibili solo nella versione a pagamento. A conti fatti, tra le più limitate nel panorama complessivo. D’altra parte, anche il canone di 4,99 euro al mese con abbonamento annuale è tra i più concorrenziali. In alternativa, se si desidera rinnovare la licenza mensilmente, il prezzo è di 9,99 euro.

Pixlr

Tra le numerose app di fotoritocco che intendono offrire strumenti dal taglio professionale a qualsiasi utente, Pixlr cerca anche di rendere la vita più semplice agli addetti ai lavori. Appare infatti evidente il taglio più sofisticato, ispirato ai software di fotoritocco. Non a caso, si parla di un’app acquisita a suo tempo da Autodesk, produttore di AutoCAD.

Non acaso, la maggiore enfasi viene posta proprio sul catalogo di modelli presenti in archivio, da sfruttare per realizzare grafica di vario tipo. Discorso simile, per la realizzazione di collage, puntando sulla velocità nel selezionare le immagini necessarie e comporle in un numero limitato di passaggi.

Subito dopo viene però il momento di apprezzare comunque gli strumenti di fotoritocco. Spesso, filtri ed effetti devono poter essere cercati, testati e applicati senza perdere più tempo del necessario ed è questo uno degli obiettivi dell’interfaccia.

Sulla versione per smartphone e tablet, come sempre l’insieme delle funzioni è ristretto. Niente però impedisce di avviare, o recuperare un lavoro eseguito sul desktop per gli ultimi ritocchi o per avere il file sempre a portata di mano.  Come sottolinea infatti l’azienda, sono oltre due milioni le combinazioni di effetti, sovrapposizioni e filtri gratuiti disponibili.

Allineamento pressoché totale invece per quanto riguarda la politica di prezzo. Alla versione di base gratuita con funzionalità molto limitate, compresa risoluzione massima delle immagini e inserzioni pubblicitarie, si affianca quella completa con canone mensile a partire da 4,90 euro al mese.

 

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