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Guerra alle interferenze 5G, ecco le soluzioni Fracarro

Come combattere le interferenze del 5G sui canali del digitale terrestre? Meglio aggiungere un filtro o sostituire il vecchio centralino Tv con un nuovo modello “5G Ready”. Ecco le proposte più recenti e performanti di Fracarro, azienda italiana leader nella ricezione e distribuzione Tv.

Dal 1° luglio scorso, Iliad, TIM e Vodafone, ovvero i tre operatori mobili italiani che si sono aggiudicati il diritto di utilizzo della banda N28 per i servizi 5G, hanno a disposizione altri 100 MHz (da 703 a 803 MHz) per incrementare la loro copertura (geografica e di popolazione).

Questo intervallo di frequenze, suddiviso in due blocchi (703-748 MHz per l’uplink e 758-803 MHz per il downlink), è di fondamentale importanza perché i segnali riescono a superare facilmente gli ostacoli, penetrare meglio nelle case e, quindi, coprire aree molto più vaste (per via della lunghezza d’onda ridotta) rispetto alle altre bande del 5G come la N78 (3600-3780 MHz) e la N257 (26,5-27,5 GHz).

Le bande N78 (alta frequenza) e N257 (onde millimetriche), sono invece strategiche nelle aree ristrette ma intensamente popolate come le grandi città perché offrono molti più canali con una maggiore velocità.

Come vi abbiamo già spiegato in altri articoli, la banda 700 MHz è stata trasferita dagli operatori televisivi a quelli mobili (secondo dividendo digitale) come concordato a livello europeo (Decisione UE 2017/899 del 17 maggio 2017) per lo sviluppo delle reti a banda ultra-larga di quinta generazione.

Riorganizzazione della banda UHF dopo il secondo dividendo digitale

Dal momento che i canali del digitale terrestre utilizzano tuttora la banda UHF (in versione “ristretta” – 474-690 MHz – canali 21-49) e che gli ultimi due canali di questa banda (48 e 49) sono molto vicini ai primi “slot” del 5G (uplink – dai 703 MHz in poi), è lecito attendersi qualche interferenza da parte dei segnali 5G sulle immagini televisive per alcune zone e impianti di ricezione.

In particolare, nel caso di ricezione con impianti centralizzati, c’è il rischio di intermodulazione dell’amplificatore a larga banda del centralino, soprattutto nelle zone ai limiti dell’area di copertura dei ripetitori DTT (dove il segnale DVB-T/T2 arriva già scarso e disturbato) e vicino a una stazione base 5G (BS – Base Station).

La situazione è paragonabile a quella del 2013 con il primo dividendo digitale (cessione della banda 800 MHz al 4G/LTE) che ha causato diversi problemi a centinaia di migliaia di telespettatori italiani.

Tra l’altro le interferenze 4G/5G possono “avvicinare” le prestazioni dell’impianto ricevente alla soglia di disservizio senza necessariamente raggiungerla: l’utente potrebbe quindi non accorgersi immediatamente del problema ma rischierà comunque di andare incontro a interruzioni del servizio (blocchi delle immagini, squadrettamenti video, click audio, ecc.) quando varierà la propagazione (a causa di umidità, temperatura, vicinanza di laghi e mari, ecc.) o in corrispondenza dei picchi di traffico sulle reti mobili.

Per questo motivo è meglio affrontare e risolvere subito la questione, non solo in presenza di interferenze conclamate e concentrate sui canali UHF vicini alla “banda di guardia” (l’intervallo “cuscinetto” che serve a separare le frequenze TV da quelle mobili 5G) ma anche quando la situazione è “potenzialmente interferente” (BS 5G vicine, zone costiere, ecc.).

Esistono varie soluzioni, tutte egualmente efficaci, per garantire una ricezione ottimale dei mux DVB-T/T2 anche nelle zone e nelle situazioni a rischio interferenza 5G.

La prima consiste nel revisionare l’intero impianto di ricezione (antenne e centralino Tv), soprattutto se molto vecchio e malandato, acquistando antenne già progettate per il 5G (come questa) e centralini con filtro 5G integrato.

Fracarro Elika PRO 700G
Antenna UHF Fracarro Elika PRO 700G

La seconda soluzione, applicabile invece agli impianti più recenti (indicativamente quelli installati dopo il 2013), è molto più veloce, semplice ed economica: si tratta di inserire un filtro 5G tra l’antenna e il centralino Tv (oppure dopo quest’ultimo). Se ciò non dovesse bastare ad abbattere le interferenze, si può procedere con la sostituzione del vecchio centralino Tv con un nuovo modello “5G Ready”.

Filtri 5G, ecco le soluzioni Fracarro

Nel ricco catalogo Fracarro sono stati recentemente aggiunti due nuovi prodotti che riguardano proprio il filtraggio dei segnali 5G negli impianti di ricezione e distribuzione televisiva.

Il primo prodotto che vi presentiamo è il filtro passante “a bussolotto” (bullet) LTE Filter 48.

Fracarro LTE Filter 48
Fracarro LTE Filter 48

Leggero, compatto e totalmente impermeabile e resistente agli agenti atmosferici (IP66), può essere collegato direttamente all’uscita dell’antenna UHF (balun) e garantisce un’elevata selettività (30 dB a 704 MHz) così da eliminare i segnali interferenti 5G e proteggere con efficacia l’ultimo mux DTT presente a 690 MHz.

Grafici di attenuazione del filtro Fracarro LTE 48

Ha una bassa perdita di inserzione (meno di 1,5 dB – da sottrarre al guadagno dell’antenna o del centralino) ed è dotato di doppio connettore F (maschio/femmina) con collegamento bidirezionale (in/out oppure out/in).

Ingresso e uscita bidirezionali (in/out oppure out/in)

La seconda novità di Fracarro è il filtro 5G da palo MX Filter 700 realizzato su meccanica MAP EVO (vedi sotto) e dotato di elevata schermatura ai disturbi grazie al telaio in zama con coperchi metallici.

Fracarro MX Filter 700
Fracarro MX Filter 700

Offre prestazioni decisamente elevate poiché selettività, reiezione e perdita di inserzione sono conformi alla norma ETSI EN 303 354.

Grafici di attenuazione del filtro Fracarro MX 700

Gli ingegneri Fracarro si sono concentrati anche sulla sicurezza e la facilità di installazione. La campana protettiva da esterno in PVC ha un sistema di bloccaggio che, insieme alla rotazione del telaio metallico, rende le operazioni di collegamento semplici e veloci.

MX Filter 700 è dotato di fascetta per il fissaggio su pali con diametro fino a 60 mm mentre i connettori in ingresso e in uscita sono di tipo F-femmina.

Centralini 5G Ready da palo e interno

L’azienda di Castelfranco Veneto propone numerose soluzioni alternative ai filtri 5G appena visti come gli amplificatori/miscelatori da palo e da interno (autoalimentati).

La gamma MAP EVO T2 comprende vari modelli da palo con uno o più ingressi dotati di amplificazioni separate (VHF/UHF), regolazioni del guadagno (es.: 0-15 dB) indipendenti per ogni banda e livello di uscita fino a 116dBμV.

Fracarro MAP EVO T2 223716
Centralino Tv da palo Fracarro MAP EVO T2 223716

Il filtro integrato 5G a 694 MHz assicura già un’efficace protezione dalle interferenze senza bisogno di aggiungere filtri esterni.

Il circuito Clipper brevettato da Fracarro limita automaticamente il guadagno dell’ingresso UHF così da garantire il massimo livello di uscita disponibile (confermato dall’accensione del led) e contemporaneamente ridurre al minimo l’intermodulazione.

Grafico di funzionamento del circuito Clipper

Da segnalare anche il telaio in pressofusione in zama con coperchi metallici per una schermatura ancora più efficace, la campana protettiva da esterno in ABS con apertura a slitta e sistema di basculamento della sezione di amplificazione per semplificare l’installazione e i collegamenti, il selettore per l’inserimento della tele-alimentazione sull’ingresso UHF oppure sull’ingresso V+U (a seconda del modello), la certificazione Red Compliant (obblighi normativi riguardanti lo spettro radio, la compatibilità elettromagnetica e la sicurezza enunciati nelle direttive europee).

Per ulteriori informazioni sui centralini da palo MAP EVO T2 (gamma modelli, schede tecniche, ecc.) vi rimandiamo a questa pagina web.

Per quanto riguarda invece i centralini Tv da interno autoalimentati, Fracarro propone la gamma MBJ EVO T2 con 1, 2, 3 o 4 ingressi (es.: III+DAB, IV, V, UHF – MBJ2r345U T2 – 223618) con guadagno fino a 35dB e livello di uscita fino a 120dBμV.

Fracarro MBJ EVO T2 223615
Centralino Tv da interno Fracarro MBJ EVO T2 223615

Anche in questi centralini ritroviamo alcune soluzioni premium già presenti sui MAP EVO T2 da palo come l’amplificazione separata con gestione indipendente dei segnali provenienti da una o più antenne (regolazione del livello di uscita con trimmer), il filtro 5G integrato per minimizzare la perdita di passaggio e l’ingombro nelle cassette di derivazione rispetto ai filtri esterni, il dip-switch per l’inserimento della telealimentazione su ogni ingresso.

La tecnologia A.B.L.A. (Automatic Building Level Adjustment) permette ai centralini MBJ EVO T2 di adattarsi automaticamente alle condizioni ambientali che influiscono sul livello del segnale ricevuto dalle antenne, stabilizzando l’uscita anche in presenza di variazioni di ingresso superiori a 25 dB e nonostante l’impostazione del guadagno effettuata con il trimmer dedicato.

Ogni ingresso (o banda) è dotato di un led che si accende quando i livelli RF si trovano nel range di lavoro ottimale, i circuiti A.B.L.A. stanno lavorando correttamente ed il livello di uscita desiderato viene mantenuto costante. Nel caso in cui il segnale di ingresso sia troppo basso per far lavorare i circuiti A.B.L.A., il centralino non smette di funzionare ma si comporta come un normale amplificatore a guadagno fisso.

I circuiti A.B.L.A sono utili quando il segnale subisce fluttuazioni (effetto “fading”) tali da compromettere la ricezione dei canali radiotelevisivi DTT (leggi qui per scoprire cos’è e come funziona l’AGC – Controllo Automatico del Guadagno).

Da segnalare anche l’alimentatore switching ad alto rendimento (> 80%) con sistema di protezione autoripristinante in caso di cortocircuiti e il guscio protettivo in ABS ignifugo e non propagante la fiamma (Classe V0).

Per ulteriori informazioni sui centralini da interno MBJ EVO 2 e gli altri modelli della gamma Fracarro vi rimandiamo a questa pagina web.

 Leggi tutti i nostri articoli su Fracarro 

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