Sul sito tivùsat, nella sezione dedicata ai decoder Strong SRT 7840, Thomson THS840 (gemello dello Strong) e Opentel HD 4000 TVS, viene specificato che “con il 4K Ultra HD la visione è spettacolare e coinvolgente, 4 volte superiore al normale HD. Sono visibili tutti canali 4K presenti su tivùsat tranne eventuali contenuti 4K protetti con ECP”. Su internet ho letto invece che questi decoder supporterebbero l’ECP. Chi ha ragione?
In occasione dell’evento di presentazione alla stampa specializzata della CAM tivùsat 4K, organizzato a Milano nel dicembre 2019, avevamo scambiato quattro chiacchiere con i responsabili di tivùsat presenti ed anche con il direttore vendite di Nagra Kudelski, società svizzera che ha progettato il sistema di accesso condizionato Nagravision per tivùsat e altri operatori pay e free-to-view. La CAM tivùsat 4K opera in un sistema “aperto”, ovvero si interfaccia con un dispositivo esterno (televisore), e quindi il supporto ECP è subordinato all’implementazione della stessa protezione anche sullo slot CI+ (1.4). Nel caso dei decoder, invece, ci era stato riferito che l’ECP era già integrato e predisposto in quanto si tratta di un sistema “chiuso”, cioè senza bisogno di appoggiarsi a dispositivi esterni per completare il processo di decodifica.
L’ECP non è ancora stato implementato
Ciò premesso, non sappiamo ancora se i decoder tivùsat 4K siano al 100% incompatibili con l’ECP oppure, caso più probabile, che lo saranno in futuro con un aggiornamento firmware. Ricordiamo che, ad oggi, nessun contenuto in formato Ultra HD, trasmesso su tivùsat da Rai 4K, MyZen 4K, Museum e TravelXP 4K, è protetto con ECP. Al momento non si conoscono nemmeno le roadmap ufficiali per la sua futura implementazione.
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