In prova il Huawei WATCH GT 4 nella versione a 41 mm con maglie Steel Gold, l’ultimo uscito per la serie di smartwatch sportivi del colosso cinese.

La quarta versione dello smartwatch di Huawei, lanciata da poco nel mercato italiano, porta nel mondo degli orologi digitali la sensazione che si possano avere prodotti tecnologici dal design raffinato ma dinamico, adatti a essere indossati nelle situazioni più disparate. Il tutto senza rinunciare all’eleganza, grazie alla cura riservata all’estetica e alla scelta dei materiali.

Si chiama WATCH GT 4 e rappresenta una serie di orologi composta da sette diversi modelli, differenziati per dimensione della cassa e tipologia di cinturino. Il modello che abbiamo indossato per parecchi giorni ha la cassa rotonda con un diametro di 41 mm e un cinturino a maglie Steel Gold; con lo schermo acceso su una watch face tradizionale può essere facilmente scambiato per un orologio meccanico, con la corona leggermente spostata verso l’alto e un pulsante di controllo appena visibile.

Con la medesima cassa possiamo trovare i modelli con cinturino a maglia milanese o cinturino bianco in pelle, mentre sono ben quattro i modelli dotati di una dimensione maggiore, pari a 46 mm, e una forma ottagonale che richiama quella impiegata nei cronografi meccanici. La scelta fra le due forme e dimensioni è totalmente soggettiva e dipende dai propri gusti e abitudini, più che da caratteristiche tecniche.

 

Il WATCH GT 4 possiede numerosi quadranti, troviamo quelli originali di Huawei veramente ben curati: quello mostrato nella foto include le fasi lunari e un datario, disegnati in modo da sembrare incassati come nei modelli meccanici.

Il cinturino a maglie che abbiamo indossato è molto comodo, pratico da indossare e saldo al polso: questa caratteristica è importante per permettere ai numerosi sensori a contatto con la pelle di rilevare al meglio i nostri parametri vitali, una delle funzioni per le quali questo prodotto indossabile è pensato. I materiali restituiscono leggerezza e impressione di solidità e stabilità; contemporaneamente Huawei ha implementato una serie di meccanismi molto pratici che permettono di aggiungere o rimuovere maglie senza ricorrere a strumenti appositi, oppure sostituire l’intero cinturino con altri compatibili. Nonostante la personalizzazione prevista, l’impressione è che orologio e cinturino siano un solido tutt’uno, ben ancorati per resistere alle sollecitazioni quotidiane e dell’attività sportiva più intensa, compresa quella acquatica grazie alla certificazione fino a 50 metri di profondità.

Il cinturino a maglie in acciaio è dotato di un’apertura a scatto, e può essere allungato o accorciato a seconda della dimensione del polso. Notiamo la corona di controllo e il pulsante azione personalizzabile, entrambi sul lato destro dell’orologio.

Fin dal suo primo utilizzo risulta chiaro come l’uso principale previsto per questo smartwatch sia quello di un assistente allo sport e al fitness: l’app companion è infatti chiamata Huawei Health (disponibile per iOS, Android e HarmonyOS) e misura tutti i dati che può raccogliere dal dispositivo, quali passi, temperatura al polso, battito cardiaco, SpO2 e pressione sanguigna, ma anche la qualità del sonno grazie ad algoritmi che misurano l’attività notturna e registrano i suoni emessi nella notte, per scoprire se si parla nel sonno e che cosa si dice. Particolare è anche l’algoritmo di analisi del livello di stress che, una volta calibrato con una procedura guidata, permette di riconoscere come si gestisce in ogni momento lo stress, avvisando in caso di anomalie. Nell’app sono presenti percorsi di allenamento e sfide comunitarie, ed è possibile condividere i risultati con altri amici. Tutti questi dati non vogliono essere considerati ad uso diagnostico in quanto il prodotto non è un dispositivo medico, ma se ben monitorati possono aiutare a comprendere quando può essere utile approfondire eventuali criticità con esami ufficiali.

L’anima sportiva e salutare dell’orologio è evidente nella schermata dedicata alle analisi fornite dai suoi sensori, che comprendono battito, pressione e saturazione del sangue, temperatura corporea, analisi del sonno e dello stress e il grado di allenamento raggiunto nella visualizzazione a trifogli tipica dei prodotti HarmonyOS.

Lo schermo è luminoso e dotato di una risoluzione pari a 466 x 466 pixel con densità di 352 punti per pollice. Al netto dei numeri, è ben visibile in diverse condizioni di luce grazie anche all’adattamento dinamico dipendente dalla luminosità. I quadranti disponibili fra cui scegliere per personalizzare l’orologio sono tantissimi, si stima fino a 25.000 tutti diversi: alcuni sono già installati in forma predefinita, mentre altri possono essere scaricati o acquistati nello store delle app di Huawei a prezzi che variano dai pochi centesimi a qualche euro. Ogni quadrante rappresenta un certo livello di consumo della batteria e alcuni hanno una versione semplificata always on, capace cioè di mostrare l’ora mentre lo schermo non è attivo grazie alla tecnologia AMOLED del display.

A proposito della batteria, quella installata nel Watch GT 4 è veramente notevole: la durata dichiarata dal produttore è di circa un paio di settimane con una singola carica nella versione a 46 mm e solo una in quello più piccolo; nei nostri test si è stabilizzata intorno ai 4/5 giorni con un utilizzo probabilmente più intenso del normale dovuto ai nostri esperimenti. Tale durata è comunque molto superiore a quella dei principali competitor e il fatto di potersi avvicinare alla settimana effettiva ne rende pratico l’utilizzo anche per il monitoraggio del sonno. La ricarica avviene tramite un connettore magnetico tipico di questa tipologia di prodotti.

Le numerose app sono elencate in un menu circolare facilmente navigabile con la corona rotante.

Il software è HarmonyOS 4, il sistema sviluppato da Huawei per i suoi prodotti e che ritroviamo anche sugli smartphone e i tablet dell’azienda cinese. La compatibilità non si limita però ai prodotti con lo stesso sistema, ma è ottimale anche quando accoppiato a telefoni Android o iOS, dei quali è in grado di leggere le notifiche di sistema mostrandole sull’orologio e permettendone una certa interazione dipendente dall’applicazione che le ha lanciate. Per alcune funzioni capita di trovare limiti dovuti al sistema host, ad esempio le canzoni per l’app musica possono essere caricate solo tramite un telefono Android o HarmonyOS: gli utenti iOS si perdono così una funzione utile, grazie a un discreto altoparlante integrato e alla compatibilità con auricolari Bluetooth per permettere l’ascolto in fase di allenamento. La risposta del software è sempre fluida e responsiva al tocco.

Il pulsante di controllo posto sul lato destro in basso permette di accedere direttamente a una funzione, selezionabile fra quelle disponibili. Quella predefinita è dedicata all’allenamento e ai corsi inclusi nelle funzioni dell’orologio, adatti ai neofiti come a coloro che sono già abituati a distanze impegnative.

Abbiamo veramente apprezzato questo smartwatch e la sua attitudine sportiva. Durante alcune giornate più sedentarie ha provato più volte a farci alzare e muovere, attività che effettivamente stavamo trascurando in quel momento. I dati misurati dai suoi sensori sono sempre paragonabili a quelli di altri orologi simili e l’integrazione con i vari telefoni, iOS in particolare nel nostro caso principale, non ha mostrato particolari limitazioni degne di nota, rendendo subito disponibili le notifiche e l’integrazione con il telefono. Il prezzo di questi orologi parte da 249 euro per i modelli introduttivi e arriva a 399 euro nel caso di quello provato per questo articolo, il più caro della serie ma anche quello dotato del cinturino più solido.

 

Uno dei numerosi quadranti con varie opzioni di design tra cui scegliere, qui le cifre di dimensioni differenti conferiscono allo smartwatch un’impronta informale. Può essere personalizzato ulteriormente scegliendo fra i suoi diversi stili.

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