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Le migliori app per la manutenzione dello smartphone

CCleaner, Avast Cleanup, AVG Cleaner e AMC Cleaner: quattro buone app tra cui scegliere la preferita per la manutenzione dello smartphone.

Non importa quanto sia potente il proprio smartphone o il tablet. Prima o poi accuserà evidenti rallentamenti. Non importa quanto grande sia lo spazio di memoria. Prima o poi, finirà e sarà difficile anche solo aggiornare le app. Un processo irreversibile e per buona parte fisiologico nei dispositivi elettronici, ai quali però non è necessario rassegnarci.

VITA DIGITALE

La vita quotidiana in digitale è popolata da tanti piccoli, grandi strumenti, fisici e virtuali. Li passiamo in rassegna analizzandoli per l’utilizzo che se ne fa abitualmente. Una guida alla scelta agli strumenti di base, più diffusi o più interessanti, che aggiorneremo periodicamente.

Se non scongiurare del tutto, l’utilizzo regolare di app per la manutenzione può almeno allontanare questo spauracchio e aiutare ad aspettare qualche tempo prima di dove passare a un modello più recente.

CCleaner

Si tratta di una delle più diffuse app per la manutenzione dello smartphone. Buona parte del problema risiede nell’accumulo progressivo di file non indispensabili. Dalla cache per rendere più veloci caricamenti successivi al primo o guidare la navigazione, ai dati delle varie app fino a quelli per profilare l’utente, praticamente è un continuo scaricare byte anche quando si è fermi su una pagina Web.

Per questo, è buona abitudine effettuare regolari operazioni d pulizia. Operazione comunque delicata, dove non bisogna esagerare e dove CCleaner sa come farsi apprezzare.

La pulizia è però solo la prima fase. Effettuata comunque sotto il controllo e l’approvazione dell’utente, il passo successivo è riordinare i file nella memoria fisica per eliminare la frammentazione. Una delle ragioni meno evidenti ma più importanti per l’impatto sulle prestazioni.

Inoltre, CCleaner si può occupare della rimozione sicura e totale di app non più necessarie, in modo da eliminarne anche le tracce. Analogamente a quanto può fare anche con elementi ormai inutili, come file doppi o residui di vecchie applicazioni o ancora aggiornamenti.

Anche in tema di prestazioni ci sono margini di manovra. Per esempio, sospendendo quelle in background non necessarie. Questo può comportare qualche istante in più in fase di caricamento, ma in generale il risparmio di autonomia può diventare significativo.

Ultimo aspetto impostante, con un’interfaccia chiara dove è difficile avviare operazioni non desiderate. La versione di base gratuita si limita a un’ottimizzazione generale. Passando a aquella Pro da 24,95 euro si può contare su aggiornamento dei driver (nella versione PC) e in operazioni eseguite in automatico e programmate.

Avast Cleanup

Spesso, l’ottimizzazione di un dispositivo è inclusa nei pacchetti per la sicurezza. In questo caso, intesa in senso più esteso. È la strategia anche di Avast con Cleanup. Un’altra app per la manutenzione delle smartphone ampiamente sfruttata per la facilità d’uso, la sua efficacia e non da ultimo il modello d’uso gratuito per un singolo dispositivo.

Il concetto di fondo è svolgere le operazioni con meno passaggi possibile. Un po’ come le pulizie di casa, difficilmente qualcuno è disposto a dedicarci più tempo del necessario. Così, in un paio di click o tocchi è possibile prima di tutto avviare la scansione per valutare la situazione.

Quindi, decidere se eseguire tutte le operazioni oppure scegliere dove intervenire. La schermata iniziale mostra infatti una sintesi delle informazioni più importanti.  Oltre alla pulizia dei file inutili, si può scegliere di andare oltre.

Per esempio, sospendere temporaneamente le app per prolungare la durata della batteria, o salvare i dati mobile.  Inoltre, la pulizia non si limita alle cache, ma va anche alla ricerca di dati non necessari, come per esempio i file temporanei non cancellati alla chiusura di un’app.

A tutela della sicurezza, è anche possibile indicare espressamente app da escludere da ogni forma di scansione e intervento. Di recente, è stata inserita anche la funzione per il caricamento diretto nel cloud, a scelta, dei dati da proteggere.

Con la versione Premium è possibile tra l’altro affidarsi alla funzione avanzata per verificare la corrispondenza tra foto e trovare eventuali doppioni, anche con nomi diversi, oppure programmare esecuzioni automatiche, oltre naturalmente a rimuovere la pubblicità.

AVG cleaner

Molto simile per principio, consensi, modalità d’uso e funzioni è un’altra app per la manutenzione dello smartphone, AVG Cleaner. Anche in questo caso infatti, si tratta di un modulo spesso proposto in abbinamento all’impiego del più noto antivirus.

Le linee di fondo restano naturalmente immutate. Dopo una prima analisi, vengono evidenziati gli interventi ritenuti necessari. A partire dalla rimozione di file inutili, fino alla cancellazione di app e documenti considerati di troppo. Per le fotografie in particolare, viene valutata anche la qualità e quando troppo bassa consigliata la cancellazione.

In particolare, può rivelarsi utile la strategia di analisi a tutto campo delle app. Non si parla infatti solo di spazio occupato e relativa cache. AVG Cleanier prende in considerazione anche l’impatto complessivo sulle prestazioni. In pratica, quanta RAM e quanto processore impiega per il tempo in esecuzione.

Sta poi naturalmente all’utente prendere la decisione definitiva, se rassegnarsi a un rallentamento, sospendere l’app quando non in uso oppure cercare un’alternativa. Da non dimenticare, decisioni con ripercussioni importanti anche sull’autonomia.

In questo caso, non è prevista una modalità completa a pagamento. Tutte le funzioni sono disponibili, in una sorta di demo sul potenziale delle altre offerte AVG per gestire tutti i dispositivi.

AMC Cleaner

Forse un po’ meno popolare, probabilmente per un maggiore utilizzo della lingua inglese, ma comunque da tenere in considerazione per le prestazioni e i consensi raccolti è AMC Cleaner

In questo caso, una concezione allargate del concetto di app per la manutenzione. È infatti attivo anche un plugin di difesa contro il phishing, solitamente incluso nei programmi di sicurezza più completi.

Particolare la scansione, disponibile in due modalità. La Scansione intelligente va alla ricerca di  cache, spazzatura varia, frammenti di file sensibili come la cronologia, APK inutili e neutralizza i programmi non necessari aperti nella RAM. Quella invece approfondita si occupa dei file extra come quelli scaricati inutilizzati, anteprime delle immagini e oggetti simili.

Un primo passo verso l’obiettivo di migliorare le prestazioni, analizzando anche i processi in esecuzione in background, con l’obbiettivo di non toccare quelli fondamentali e intervenire invece solo su quelli inutili e di terminarli.

Collegato in qualche modo al modulo per il phishing, anche una forma di protezione nei pagamenti, per non cadere nel tranello della app non originali. Ogni volta ne viene avviata una con privilegi di pagamento, la protezione è attivata. Inoltre, al momento stesso di accedere a un sito Web, viene verificata la potenziale presenza di malware.

Una serie di funzioni per la manutenzione dello smartphone insolitamente estesa, buona parte delle quali però a pagamento, con un canone intorno ai venti euro.

 

 

 

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