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Le migliori quattro app per pianificare un viaggio

Per pensare al prossimo viaggio, ogni momento è quello giusto. Se in ogni caso si preferisce girare al largo da imprevisti e brutte sorprese, non è mai abbastanza presto prendersi tutto il tempo per programmare la prossima meta. Un’operazione decisamente facile grazie alle diverse possibilità di sfruttare un’app per gestire un viaggio presenti sul Web. Oppure, anche solo, un’occasione sempre valida per una prima ricognizione virtuale e iniziare ad assaporare il piacevole clima di una vacanza.

VITA DIGITALE

La vita quotidiana in digitale è popolata da tanti piccoli, grandi strumenti, fisici e virtuali. Li passiamo in rassegna analizzandoli per l’utilizzo che se ne fa abitualmente. Una guida alla scelta agli strumenti di base, più diffusi o più interessanti, che aggiorneremo periodicamente

Fino a qualche tempo fa, cercare una meta, pianificare un itinerario, programmare le soste e cercare punti di interesse con relative informazioni di accesso era una delle tante funzioni offerte anche da Google con Trips, di recente invece abbandonata. Anche se risultati simili possono essere comunque raggiungibili combinando le altre opzioni Google (oltre naturalmente a Maps, anche Travel e Planner), la praticità di affidarsi a un’unica app per gestire un viaggio in ogni aspetto resta una via da preferire.

Tripit, affidabile primo passo

Tra le più sfruttate, Tripit. Nonostante qualche difetto non manchi, tra le ragioni principali da apprezzare la capacità di lavorare quasi sempre in autonomia. Per esempio, basta inoltrare le e-mail relative alle prenotazioni di trasporti e pernottamenti per ottenere in programma di viaggio e relativo itinerario.

In più, aspetto molto importante, con tutti gli aggiornamenti del caso tempestivi. Fondamentali quando si tratta di mezzi pubblici, in modo da conoscere per tempo eventuali cambi di programma o ritardi. Per i meno attenti, anche la possibilità di impostare promemoria, così da mettersi in moto per tempo e non arrivare in aeroporto o in stazione affannati.

L’integrazione con Google Map aiuta a intervenire sull’itinerario proposto secondo modalità che dovrebbero risultare più familiari. In particolare, possono rivelarsi utili opzioni con l’assistenza al’interno di un aeroporto per muoversi più agilmente, senza perdere tempo a trovare check-in o imbarco.

Le caratteristiche di condivisione, capacità di gestire anche i documenti di viaggio all’occorrenza digitalizzati, lo rendono uno strumento molto usato soprattutto anche per i viaggi di lavoro. D’altra parte, sono diversi gli utenti ad accusare limiti nella capacità di riconoscere le prenotazioni.

La versione gratuita ha un insieme di funzioni limitate, ma comunque sufficienti per una buona parte dei viaggi. Per 49 dollari all’anno, si ottiene invece il passaggio a Tripit Pro, dove tra l’altro si può essere informati della disponibilità di un posto migliore sull’aereo, la possibilità di memorizzare i documenti in digitale, aggiornamenti sullo stato dei voli o i tempi di attesa ai controlli per la sicurezza e la stima dei tempi di trasferimento.

Tripcase, sempre sulla strada giusta

Un’alternativa abbastanza simile per caratteristiche è TripCase. L’assistenza parte in fase di  organizzazione, dove in effetti l’app per organizzare un viaggio da il meglio di sé. È infatti pronta a tenere traccia di prenotazioni e relativa documentazione. Una volta completato il quadro, viene fornito un itinerario di massima, al quale spetta naturalmente all’utente decidere se adattarsi o elaborare invece una strada diversa.

Soprattutto quando si viaggia per lavoro, ma pensando anche a chi vuole tenere sempre sotto controllo ogni spesa, è certamente utile la possibilità di caricare e salvare in cloud tutti i giustificativi di una spesa, all’occorrenza catalogate.

D’altra parte, TripCase accusa alcuni limiti sulla flessibilità. Impossibile per esempio stabilire tappe aggiuntive con piccole deviazioni per visitare una meta secondaria. Così come intervenire sui tempi e gli orari di viaggio stabiliti. In pratica, un’app ideale per chi vuole avere il controllo totale di un viaggio e decisamente meno per chi invece va un po’ più alla ricerca di avventura, esplorando le zone attraversate e aggiustando di conseguenza il programma.

Il meccanismo di base resta l’inoltro delle e-mail di prenotazione. Segnalate però alcune difficoltà nel riconoscere i dati in automatico e soprattutto nell’inserimento manuale.

L’aspetto gratuito di TripCase si fa sicuramente apprezzare. D’altra parte, questo porta probabilmente anche da alcune limitazioni da non sottovalutare, come per esempio l’impossibilità di utilizzarla in assenza di connessione. Anche l’inserimento automatico delle prenotazioni sembra accusare qualche difficilità più del levito.

Sygic Travel, il piacere di viaggiare

Se l’aspetto turistico prevale su quello organizzativo, allora Sygic Travel è una delle app per gestire un viaggio da prendere in considerazione. Uno dei punti forzi è infatti puntare su mappe gestite in prima persona sfruttando la cartografia OpenStreet quindi disponibile anche offline senza dover prendere particolari accorgimenti.

La pianificazione parte preferibilmente proprio dalla mappa, dove sono già indicati alcuni potenziali punti di interesse. Naturalmente, nessuno vieta di inserirne di propri, ma per una prima idea delle tappe da mettere in preventivo, è certamente un buon aiuto. Una serie di opzioni aiuterà inoltre a visualizzare solo gli elementi di interesse personale

Una volta scelta la destinazione, eventualmente indicando espressamente l’alloggio (solamente in modalità manuale), si può iniziare a viaggiare, almeno con la fantasia. In base alla durata indicata, si possono segnare eventuali preferenze sui giorni e orari di visita dei singoli posti.

Utile inoltre, verificare la disponibilità di servizi aggiuntivi, come per esempio noleggio di veicoli. Oppure semplicemente tenere sotto controllo le previsioni del tempo. Interessante anche la possibilità di acquistare per tempo, o durante il viaggio, i biglietti di ingresso e scongiurare in questo modo il pericolo di file agli sportelli.

Tra i punti deboli, la traduzione parziale dei contenuti. Buona parte dei video e dei testi sulle attrazioni non sono ancora disponibili in italiano.

Tra le opzioni disponibili nella versione gratuita, non ci sono le mappe offline e c’è invece un limite di 150 punti di interesse. È infatti una delle modalità previste per l’abbonamento di 3,99 euro per un mese, oppure di 19,99 euro con licenza illimitata. Può però essere sfruttata, e sincronizzata su tutti i dispositivi intestati allo stesso utente.

Wanderlog, il piacere di viaggiare in gruppo

Anche se con qualche limite, soprattutto di gioventù, e qualche malcontento per il recente passaggio a pagamento di alcune funzioni chiave, Wanderlog rappresenta un buon compromesso. Anche in questo caso infatti, si parte dalla programmazione dell’itinerario sulla mappa.

Una volta definito il tracciato di massima, si può intervenire naturalmente per apportare modifiche utili per una sosta imprevista o semplicemente per un pernottamento nel posto desiderato. Eventualmente, scegliendo tra quelli indicati direttamente dall’app.

Tra gli aspetti interessanti, dopo una prima stesura, la possibilità di condividere il programma di viaggio e mettere a punto una vacanza tra amici anche quando non si può incontrare di persona, o anche solo per piccoli aggiustamenti.

A vantaggio di Wanderlag, la possibilità di importare via e-mail anche le prenotazioni e includerle nella stesura del primo itinerario. Un volta completata la bozza, l’app per gestire un viaggio offre un aiuto per mettere a punto l’itinerario ideale con la successione di tappe migliore per risparmiare tempo.

Una delle funzioni, insieme alle mappe offline, all’esportazione dei dati da integrare su Google Maps e alla connessione automatica con le prenotazioni su Gmail, e disponibili solo con la versione a pagamento a 49,99 dollari all’anno.

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