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Le quattro migliori App per nascondere i file

In uno smartphone che può capitare nelle mani sbagliate è opportuno nascondere i file che non devono essere assolutamente visti da estranei. Ecco quattro buone App per metterli in “cassaforte”.

VITA DIGITALE

La vita quotidiana in digitale è popolata da tanti piccoli, grandi strumenti, fisici e virtuali. Li passiamo in rassegna analizzandoli per l’utilizzo che se ne fa abitualmente. Una guida alla scelta agli strumenti di base, più diffusi o più interessanti, che aggiorneremo periodicamente.

La tentazione e l’istinto di scattare immagini o video con lo smartphone sono spesso così alte da mettere in secondo piano le potenziali conseguenze legate alla loro presenza sul dispositivo. Con il rischio di vederli presto dimenticati, sono in genere tuttavia pronti a tornare al centro dell’attenzione nei momenti meno opportuni. Meglio quindi premunirsi per tempo, adottando una delle, non a caso, numerose app per nascondere file.

Dalla semplice foto venuta male, al video girato quasi per scherzo fino al materiale più compromettente, sono diverse le ragioni per aggiungere un ulteriore livello di protezione alla  visibilità di quanto contenuto nello smartphone. Al riparo da occhi discreti, relazioni sociali, se non addirittura familiari, possono solo guadagnarne.

Vault

L’idea da cui parte un’app per nascondere file è la creazione di una sorta di area riservata all’interno del proprio smartphone. Qualcosa di più di una semplice protezione con password. Come ispirato dal nome usato di frequente, una sorta di cassaforte, meglio se ben nascosta.

Vault sposa questo principio a dovere. Nella maggior parte di casi, prima di tutto si tratta di mettere al riparo da occhi indiscreti foto e video. Protetti di base da una password, come ulteriore livello di sicurezza possono anche essere copiati nel cloud.

La protezione si può estendere direttamente alle app, comprese rubrica e gestione delle chiamate. Con la possibilità sempre apprezzata di verificare l’origine di chi chiama e non essere costretti a rispondere ai molestatori di turno. Inoltre, anche il browser privato aiuterà a non lasciare tracce della navigazione sul Web. Perfino i segnalibri possono essere tenuti nascosti.

Anche una volta individuata la porta d’accesso ai documenti riservati, l’intruso di turno potrebbe trovarsi di fronte a una brutta sorpesa. Oltre a permettere la creazione di più zone protette, alcune possono essere di fatto solo delle esche, casseforti puramente virtuali.

Solo una delle opzioni disponibili nella versione a pagamento. Come la possibilità di nascondere del tutto l’app dallo schermo e recuperarla solo via password, o l’originale scatto di una fotografia a chiunque inserisca una password sbagliata, salvata insieme al PIN usato per il tentativo fallito.

Keepsafe

Punto cruciale di un’app per nascondere file è il livello di protezione garantito. Per buona parte, dipende anche dal tipo di cifratura utilizzato, utile a respingere gli attacchi dei più esperti di tecnologia. Keepsafe al riguardo non va tanto per il sottile, adottando soluzioni ai masismi livelli. Per intendersi, non molto lontane da quelle impiegate nelle comunicazioni militari.

Concentrata soprattutto su foto e video, li sposta in un’are riservata, accessibile via password o impronta digitale. Molto lineare la procedura; una volta selezionate dalla galleria dello smartphone, si può avviare la procedura e renderle visibili solo dopo un regolare accesso alla cassaforte digitale.

Un ulteriore livello di protezione è anche in questo caso offerto dal cloud privato dell’azienda, a tutela anche di furto o smarrimento dello smartphone o qualsiasi problema tecnico.

Particolare un accorgimento per attivare l’opzione nei momenti più delicati. Di fronte a una situazione imprevista con visualizzata una foto compromettente, sarà infatti sufficiente girare lo schermo verso il basso per attivare l’app e di conseguenza l’occultamento.

Anche nel caso di condivisione, si può sempre tenere sotto controllo l’attività. L’opzione Safe End è infatti una sorta di visualizzazione a tempo. Il destinatario potrà sì vedere l’immagine inviata, destinata però a cancellarsi da sola dopo venti secondi.

Anche in questo caso, alla versione base con semplice inserimento di immagini e video nella zona protetta e test in cluoud dalla durata limitata, si affianca la versione più completa a pagamento.

LockMyPix

Dove non espressamente indicato, un’app per nascondere file opera prevalentemente con immagini e video. Anche se in linea di principio, nulla vieta di applicare la procedura a qualsiasi file, spesso in pratica risulta troppo complicato.

Al riguardo, LockMyPix non lascia spazio a dubbi, assicurando di poter mettere al sicuro tutto quanto desiderato. In più, viene assicurata anche la massima trasparenza. Mentre la galleria pubblica resterà visibile a chiunque metta mano allo smartphone, di quella privata si può nascondere anche la minima traccia.

La stessa app può essere camuffata, sotto le spoglie di un’altra qualsiasi installata. Se la soluzione spesso adottata di passare dalla calcolatrice non è considerata abbastanza sicura, si può sceglierne un’altra. Anche la cassaforte stessa può essere nascosta da altre finte, e aumentare così le possibilità di convincere a non aver niente da nascondere.

Tutti i dati possono essere conservati anche sulla scheda SD, liberando spazio nella memoria principale, ma favorendo all’occorrenza anche la rimozione dl dispositivo.

Allineato invece il modello di licenza. Gratuita per le funzioni di base, con inserimento di pubblicità, e a pagamento con canone annuale per usufruire di tutti i servizi

Hide Pictures & Videos

Per i più attenti a privacy e difesa dei propri contenuti da sguardi indiscreti, rendere difficile l’accesso allo smartphone non è sufficiente. Poter sapere se ci sono stati tentativi di accesso andati a vuoto è altrettanto importante.

Quanto promette di fare con successo Hide Pictures & Videos di FotoX, accessibile sugli store Google e Apple anche con la traduzione Armadietto Foto / Foto Blocco.

Immagini e video selezionati, vengono resi privati e cifrati. Aspetto quest’ultimo molto importante, ma non sempre scontato. Da verificare. In più, tutto quanto viene replicato nel cloud Amazon Web Services, a ulteriore garanzia in caso di incidenti o furti. O anche solo per agevolare l’accesso e la sincronizzazione da più dispositivi.

Particolare invece una sorta di autodifesa dell’app per nascondere file. In caso di tentativi di accesso indesiderato, la funzione Fake Crash simula una sorta di problema del sistema, visualizzando una finta finestra di errore di Android, del tutto fedele all’originale. In ogni caso, i tentavi di accesso vengono registrati.

Un ulteriore livello di difesa è la protezione dalla disinstallazione, potenziale strumento per liberare l’accesso alle immagini nascoste. La soluzione è impedire l’attivazione della procedura da telefono, con la possibilità di agire solo attraverso la pagina Web dell’installazione.

Anche in questo caso viene confermato il modello d’uso con pubblicità nella versione base e canone annuale per quella completa. Lo sviluppatore ci tiene però a sottolineare la totale astensione dalla raccolta di dati personali se non nel contesto dell’app.

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