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Macchina per caffè connessa, scelta tra sei modelli

Quando si parla di cibo, sono ben pochi gli argomenti con i quali buona parte degli italiani è disposta a scendere a compromessi. Certamente, il caffè non è uno di questi. Da quando le macchine espresso hanno fatto la propria comparsa nelle case, la richiesta di prestazioni sempre più vicine a quelle professionali da bar è diventata sempre più pressante. Un ottimo banco di prova per sperimentare la portata di una macchina per caffè connessa.

Sperimentare in effetti è il termine più corretto. Perché al momento per quanto dinamica l’offerta non ha ancora trovato un assetto definitivo. A dimostrazione, i diversi modelli lanciati e presto usciti di produzione. Per chi vuole valutare l’opzione, qualche offerta comunque interessante non manca.

Nespresso pensa a tutto, tranne degustare

Come facile prevedere, se si parla di caffè espresso, uno dei primi nomi a venire in mente è Nespresso, con la relativa tecnologia a capsule. La voglia di innovare Nestlè non si ferma, e anche in questo caso, la volontà di confermarsi pionieri si ritrova nella Prodigio.

All’apparenza, un modello come tanti altri ormai abituali quando si parla di capsule. All’interno però, anche una componente smart per trasformarla in vera e propria macchina per caffè connessa. Punto di contatto naturalmente, un’app per iOS e Android

Se intervenire sulla qualità del risultato finale in questo caso è ancora un’impresa per buona parte da scoprire, il supporto per rendere la vita semplice ed evitare di restare senza il proprio caffè preferito non manca. Collegata alla Prodigio, l’app permette di tenere sotto controllo la scorta di capsule ed eventualmente ordinarle direttamente.

Oppure, più semplicemente programmare l’erogazione all’ora preferita, così da assaporare il piacere di scegliersi con l’aroma del caffè che si diffonde nell’aria. Inoltre, la possibilità di ricevere una notifica quando sarà necessaria la manutenzione. In pratica, tutto quanto possa aiutare a concentrarsi solo sulla degustazione.

Come ormai abitudine in situazioni del genere, il costo della macchina è piuttosto contenuto, contando più sulla fedeltà del cliente nell’acquistare dal produttore anche le capsule. Prodigio costa infatti 119 euro nella versione standard e 149 euro per quella in grado di preparare anche il cappuccino.

Philips, il bar Saeco a portata di app

Più articolato il discorso invece in casa Philips, al momento forse l’unica vera rivale diretta di Nespresso in materia di macchina per il caffè connessa da casa. La Baristo Series 3200, modello tra i più attuali di quelli ereditati da Saeco, è un vero e proprio sistema da casa.

Quindi, una riproduzione in scala dei modelli da bar. Dove le possibilità di scelta non mancano. Non si parla in questo caso di capsule, quanto invece di caffè vero e proprio, anche in grani, da lavorare e utilizzare secondo una serie di parametri in grado di soddisfare svariate esigenze. Solo per tipo, consistenza e quantità, le scelte di base sono cinque, per un totale di diciotto bevande.

La connessione Bluetooth con l’app , e da qui eventualmente a Internet, permette di accedere prima di tutto a video sulla manutenzione. Ma anche a indicazioni su come ottenere il meglio dal proprio dispositivo, memorizzando anche le impostazioni preferite.

Per chi vuole spingersi oltre, con la possibilità di fare belle figure con gli ospiti. Passando di mano lo smartphone o il tablet collegato, ciascuno può scegliere direttamente la propria bevanda.

Per i più sofisticati, è possibile anche azionare direttamente la macchina da caffè connessa e tenere sotto controllo lo stato di utilizzo. All’occorrenza, anche una serie di procedure video guidate per la manutenzione.

La natura completamente diversa rende anche difficile un confronto sul prezzo, in questo caso ben superiore. Si parla infatti di 529,99 euro.

Siemens, gusto da incasso

A Siemens, e agli altri marchi della stesa galassia, va il merito di aver introdotto un concetto nuovo di macchine per il caffè connessa. L’idea è considerarla infatti come un elettrodomestico al pari degli altri ormai indispensabili in una cucina. Di conseguenza, con una versione da incasso, la iQ700.

Oltre alla ricerca su tutte le tecnologie del caso per ottenere un caffè all’altezza delle attese, questo permette tra l’altro di inserirla nel raggio d’azione di Home Connect, il sistema domotico spesso usato dai produttori.

Nel caso specifico, si parla prima di tutto naturalmente del controllo remoto. L’integrazione diretta del Wi-Fi, la rende inoltre accessibile ovunque ci sia una connessione, senza restare vincolati alla portata limitata del Bluetooth.

Spazio quindi ad accensione da remoto per selezionare e configurare la bevanda preferita e far coincidere il rientro a casa con la tazza, o la tazzine, appena preparata, scegliendo tra diciassette preparazioni. Con in più la possibilità di aggiungerne di nuove, anche personalizzate.

Di serie inoltre nell’app, il manuale di istruzioni e l’assistenza tecnica, con la possibilità di autorizzare un tecnico ad accedere alla macchina da remoto.

Di un altro livello anche l’ordine di spesa. Anche se sui siti online si può trovare a poco oltre i 1.500 euro, la media è più vicina ai 2.000 euro.

Gaggenau, il caffè è un piacere anche da vedere

Per chi desidera spingersi ancora oltre, si può guardare alla proposta Gaggenau. Nella Serie 400 si trova infatti Il modello CM450100. Prima ancora di una macchina per caffè connessa, un vero e proprio oggetto di arredamento, concepito per integrarsi in una cucina a tema con tutti gli altri elettrodomestici.

Dietro l’apparenza di un semplice erogatore, Gaggenau nasconde infatti una tecnologia completa, dalla macinatura alla combinazione degli altri ingredienti, fino alla manutenzione. Compresa naturalmente la componente smart.

Anche in questo caso di parla di Home Connect. Quindi, grazie al Wi-Fi, il controllo totale da remoto, con accensione spegnimento ed erogazione vera e propria. In più, la manutenzione sotto controllo, con la possibilità di consulenza remota, contando su una connessione cifrata.

L’attenzione al design e la cura quasi maniacale per ogni dettaglio spingono il prezzo a valori ancora più alti, abbondantemente al di sopra dei 3.000 euro.

Smarter, l’altra faccia del caffè

Anche se ai puristi dell’espresso verrà inevitabilmente da storcere il naso, il caffè è da intendersi anche nella versione in tazza, con il metodo di preparazione diverso a filtro e relativa brocca in vetro. Anche in questo caso, si può quindi parlare di macchina per caffè connessa, e in particolare con la Smarter Coffee.

Anche perché gli spazi di manovra non mancano. Dalla scelta se usare il filtro o inserire i chicchi direttamente nella tazza, dalla durata del processo di caduta dell’acqua e il tipo di filtraggio stesso e la quantità desiderata, il risultato finale può dipendere da un buon numero di combinazione. Se gestite via app, più precise e verosimilmente pratiche.

Ancora più della versione espresso, in questo caso è frequente e utile il controllo a distanza della caffettiera. Accensione e relativa preparazione possono essere gestire in liertà, dalla camera da letto al risveglio oppure lungo la strada del ritorno a casa. In presenza di uno smart speaker, sfruttando anche i vocali di Amazon Alexa o google Assistant.

Per gli appassionati del genere, il prezzo può rivelarsi anche interessante. Quotata in sterline, la Smarter Coffee costa circa 210 euro.

Lavazza con Alexa

Della macchina per caffé Lavazza integrata con Amazon Alexa, venduta a 249 euro, abbiamo scritto in questo articolo:

“Alexa fammi il caffè” con Lavazza A modo mio Voicy

 

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