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Mary Shelley, intervista animata su Sky Arte

La serie animata “Chi si ferma è perduto” con le interviste impossibili prosegue domani su Sky Arte con l’episodio dedicato a Mary Shelley. Iniziata il 7 novembre, ha per protagonisti Marlene Dietrich, Heinrich Schliemann, Mary Shelley, Howard Phillips Lovecraft, Oscar Niemeyer, Lorenzo Da Ponte, Ludwig Wittgenstein, Agatha Christie. La serie è disponibile anche on demand e su Now.

La nuova serie animata prodotta da Tiwi con il sostegno della Regione Emilia-Romagna raccoglie interviste impossibili e resoconti di viaggio tra realtà e immaginazione attraverso il tempo e lo spazio. I protagonisti degli otto episodi sono artisti, letterati, studiosi, innovatori, personalità eccezionali che hanno lasciato il loro segno nella storia: da Marlene Dietrich a Heinrich Schliemann, da Mary Shelley a Howard Phillips Lovecraft, da Oscar Niemeyer a Lorenzo Da Ponte, da Ludwig Wittgenstein ad Agatha Christie.

La voce di Neri Marcorè

Guidati dalle domande di Neri Marcorè e animati dagli illustratori e animatori di Tiwi diretti da Raffaele Compagnoni, questi ospiti straordinari si raccontano e raccontano del viaggio che ha cambiato per sempre la loro vita: quel momento in cui il contatto con nuove culture, persone e orizzonti ha contribuito a plasmarne la visione, la creatività e le opere.

Mary Shelley

Mary Shelley e il suo viaggio in Italia

Domenica 14 novembre, alle ore 20.40, andrà in onda l’episodio 3 – con le illustrazioni di Gianmarco Veronesi e la colonna sonora originale di Stefano Pilia – dedicato a Mary Shelley e in particolare al suo viaggio in Italia dal 1818 al 1823, tra Pisa, Roma, Napoli e La Spezia.

Ci sono pochissimi scrittori che riescono a firmare un grande libro e ancora meno autori che con la loro opera danno vita a un nuovo filone di narrazioni. Mary Shelley, non ancora ventenne, è riuscita a fare entrambe le cose.

Mary Shelley

Certo è che il suo grande talento letterario non veniva dal nulla, ma da un percorso familiare unico nel suo genere: figlia di un filosofo radicale e di una delle poche pensatrici dell’epoca, Mary è immersa nell’ambiente culturale inglese al punto da conoscere giovanissima l’amore della sua vita, il poeta Percy Shelley.

Shelley la trasporta in un mondo al di fuori degli schemi, dove la passione per la scrittura si mescola a una vita vissuta fuori dalle convenzioni della morale borghese. Il loro amore è simbiotico e contraddittorio, caratterizzato da una continua ricerca di un ideale di libertà a cui però i due danno un significato molto diverso: per Mary essere liberi significa essere liberi di scegliere la direzione della propria vita e con chi condividerla, per Shelley significa poter amare più donne contemporaneamente.

Questo contrasto dinamico esplode in tre grandi viaggi, due di questi fondamentali per la storia della letteratura moderna. Nel 1816, infatti, a Villa Diodati, sul lago di Ginevra, Mary Shelley, Lord Byron e John Polidori, sfidandosi in una gara di scrittura daranno vita alla letteratura horror contemporanea. E dal 1818 al 1823 gireranno l’Italia, dando vita ad una sorta di tragico Grand Tour che terminerà con il naufragio di Percy, tra Livorno e La Spezia.

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