Guida alla scoperta di Matter, il nuovo “linguaggio universale” per la smart home 2.0, e ai dispositivi che lo supportano come smart switch, prese e lampadine intelligenti, valvole termostatiche, sensori ambientali e di sicurezza, serrature motorizzate, smart speaker e display.
Le soluzioni smart home utilizzano tecnologie di connessione (Wi-Fi, Ethernet, Zigbee solo per citarne alcuni), linguaggi e strumenti di controllo (app, smart speaker, ecc.) di vario tipo, spesso “chiusi” e quindi incapaci di comunicare tra loro.
Questo significa che, ad esempio, per accendere le luci del salotto potrebbe servire una app, per quelle dalla camera da letto un’altra app e per comandare il ventilatore una terza app. Fortunatamente è possibile controllare (quasi) tutti i dispositivi grazie ai comandi vocali (se supportati) e alle piattaforme multi-brand come Alexa, SmartThings e IFTTT ma con funzionalità ridotte (on, off, dimming, regolazione temperatura e poco altro) ed altre limitazioni.
Riguardo invece alla prima configurazione, ovvero quando si tratta di registrare il dispositivo la prima volta per automatizzare luci, prese e apparecchiature varie, è quasi sempre obbligatorio utilizzare la app del produttore.

Per alcuni dispositivi e funzionalità questi limiti possono essere ininfluenti (es.: accensione e spegnimento luci smart) mentre per altri rappresentano un grosso ostacolo alla diffusione della smart home ed una complicazione per l’utente finale che vorrebbe invece una soluzione semplice, veloce e aperta a qualsiasi tecnologia e brand.
Non è un caso, infatti, che la guerra degli standard, dei protocolli e dei linguaggi abbia finora frammentato e frenato la crescita della smart home costringendo i produttori a investire risorse per lo sviluppo e l’integrazione dei singoli standard (tempo e denaro che si riflettono inevitabilmente sul prezzo finale) e generando dubbi e incertezze negli utenti finali.
La creazione di un linguaggio unico associato a un protocollo aperto, adottati da tutti i produttori di dispositivi, potrebbe invece rappresentare la chiave del successo della smart home, far crescere il mercato e semplificare la vita dei produttori, dei system integrator e degli utenti.
Matter, il linguaggio universale per la massima interoperabilità
A questi principi di universalità, trasparenza e semplificazione si ispira il nuovo standard open-source chiamato Matter, sviluppato da oltre 200 aziende sfruttando tecnologie già mature e approvato dalla CSA (Connectivity Standards Alliance) di cui fanno parte le principali aziende tech del mondo smart home.
Matter è un linguaggio universale (in gergo tecnico “application layer”) che si appoggia al protocollo IP e definisce il modo in cui i dispositivi domotici si parlano tra loro.
Non ha la pretesa di sostituirsi ai sistemi proprietari utilizzati per il controllo e la configurazione dei dispositivi ma intende affiancarsi utilizzando meccanismi operativi comprensibili da tutti i prodotti, brand e soluzioni hardware/software.

Per svolgere questa missione adotta connessioni ampiamente diffuse come Wi-Fi, Ethernet e Bluetooth, richiede la presenza di un dispositivo di controllo compatibile (es.: smartphone, smart speaker/display, hub dedicato, ecc.) e sfrutta lo stesso metodo di registrazione (in gergo tecnico “onboarding”) già visto su altri dispositivi elettronici smart come le telecamere di sorveglianza.
Ad esempio, è sufficiente alimentare il dispositivo domotico compatibile Matter, digitare un codice (setup code) oppure scansionare il QR Code, avvicinare il dispositivo allo smartphone oppure pronunciare un comando vocale per aggiungerlo automaticamente al sistema domotico e configurarlo come illustrato in questo tutorial video.

Una volta connesso e configurato, il dispositivo viene gestito in tutte le sue funzionalità sia dall’applicazione proprietaria sia da quelle multi-brand installate sullo smartphone (es.: Alexa, Google Home, SmartThings, Apple Casa, ecc.), attraverso i comandi vocali, le routine, ecc.
Il tutto anche quando la connessione a internet è offline (grazie alla rete LAN) e indipendentemente dallo smartphone e dal tablet utilizzati (Android, iPhone, iPad, ecc.).
Matter & Thread: quali differenze?
Matter non va confuso con Thread, il protocollo open-standard creato da Nest e altre aziende nel 2014, basato sullo Zigbee con connessione di rete mesh (a maglia) e supportato anche dal linguaggio Matter.

A differenza di Zigbee, però, Thread non richiede un hub dedicato ma un border router (Router Thread) presente, ad esempio, negli smart speaker/display Google Nest, Amazon Echo e Apple HomePod Mini (vedi sotto).
Thread può anche supportare più border router così da creare ridondanza in caso di guasti o malfunzionamenti, è la soluzione ideale per i grandi ambienti dove la copertura Wi-Fi è a macchia di leopardo e per i dispositivi smart alimentati a batterie grazie ai bassi consumi energetici. Per approfondimenti tecnici sul linguaggio Matter e il protocollo Thread vi invitiamo a leggere questo articolo.
Controller, router e dispositivi compatibili
In commercio esistono già migliaia di device smart compatibili con il linguaggio Matter. Per comprendere la differenza tra le varie tipologie e capire come funzionano è necessario fissare alcuni concetti base.
Innanzitutto ci sono i controller Matter (chiamati anche “hub” o “gateway”) che servono a collegare tra loro e gestire i dispositivi Matter come, ad esempio, commutatori (switch), prese, lampadine led, sensori ambientali e di sicurezza (es.: contatti magnetici e di presenza), valvole termostatiche, ecc.
Quasi tutti gli smart speaker/display, i router e gli extender Wi-Fi delle gamme Echo (Amazon), Nest/Google Home (Google) e HomePod (Apple) hanno già ricevuto un aggiornamento software per operare come controller Matter.

Le stesse aziende hanno anche aggiornato le rispettive app come Alexa, Google Home e Casa, i sistemi operativi di smartphone, tablet, smartwatch, PC e smartbox (es.: iOS, iPadOS, macOS, watchOS, tvOS, Android, Android Wear, ecc.) per supportare i dispositivi Matter in abbinamento al controller.

Matter è stato integrato anche nelle piattaforme smart home multi-brand di Samsung (SmartThings) e LG (ThinQ) ma anche nei nuovi Smart TV (gamme 2023-2024) di entrambi i produttori coreani (sempre con funzione controller) e in molti altri apparecchi ed elettrodomestici.

Se, al posto del Wi-Fi o del Bluetooth, si utilizza il protocollo Thread (vedi sopra), è necessario disporre anche di un Thread Border Router, ovvero un apparecchio esterno o integrato che permette ai dispositivi Thread di comunicare con quelli “non Thread” ed essere gestiti da controller, hub, app, comandi vocali, ecc.
Alcuni dispositivi Echo (come lo smart speaker di 4a generazione), Eero (Pro 6E, Pro 6, 6+, 6, Pro e altri) ed Apple (HomePod, Home Pod Mini e Apple TV 4K) includono il Thread Border Router mentre altri richiedono un router esterno compatibile.


Per ultimi (ma non meno importanti) troviamo i dispositivi Matter per la smart home che vengono gestiti dal controller Matter indipendentemente dalla tipologia (switch, luci, sensori, ecc.), dal produttore, ecc.
Tra le aziende produttrici di dispositivi smart home che hanno inserito a catalogo uno o più device compatibili Matter troviamo EVE, Meross, TP-Link (con i brand Tapo e Kasa), Aqara, Nanoleaf, Philips (Hue), Onvis, SwitchBot, Nuki e Sonoff.
La gamma Eve comprende la presa smart Eve Energy, la testina termostatica Eve Thermo, i sensori Eve Door & Windows e Eve Motion, tutti “Matter ready” e in vendita anche su Amazon.

Meross e TP-Link propongono diverse smart plug Matter tra cui la MSS315 e i modelli Tapo P100M, P110M e P125M con doppia Schuko (P125M anche bipasso), misurazione dei consumi energetici ed altre funzionalità interessanti a partire da soli 13 euro.


Anche le nuove serrature smart Nuki Smart Lock di quarta generazione (versioni normale e PRO) supportano Matter e permettono di automatizzare le serrature con cilindro europeo in modo semplice, rapido e sicuro come vi abbiamo spiegato in questo articolo.

Tra gli smart switch compatibili Matter segnaliamo il nuovo Sonoff Mini R4M con uscita sotto tensione (220Vca – la stessa di ingresso), morsetto per interruttore, pulsante o deviatore esterno (così da mantenere il controllo luci/presa con il comando elettromeccanico già esistente). Costa solo 22 euro si può acquistare anche su Amazon.

Aqara propone diversi smart device con Matter tra cui il sensore porte/finestre P2, la striscia led RGB+IC T1 e lo smart switch T2 a doppio relè con misurazione dei consumi energetici per luci, prese, tende e tapparelle.

Nanoleaf propone diversi sistemi di illuminazione smart come la striscia led RGB Lightstrip Starter Kit (2 o 5 metri) e le lampadine led RGBW dimmerabili con zoccolo B22 o E27.

Se state cercando un hub/gateway esterno con presa Ethernet per controllare i dispositivi Matter vi suggeriamo il modello MU3000 di A2ZWORLD compatibile anche con Zigbee e Thread.
