Parte 1. Impianto “radiale” per due satelliti

Dove installarlo

Negli edifici dove è possibile predisporre i collegamenti tra centralino e prese Tv, in modo che vi sia un cavo indipendente per ogni presa e che questo cavo parta direttamente dal centralino, senza interruzioni (rete radiale o “a stella”).

Cosa offre

Questo impianto fornisce a tutte le prese Tv collegate l’intera offerta di canali trasmessi da due satelliti, così come avviene normalmente con un impianto individuale dotato di antenna dual feed oppure di due antenne orientate su due satelliti differenti e tanto distanti tra loro da richiedere due antenne separate.
L’impianto è concepito per non subire modifiche in futuro perché offre già tutti i canali ricevibili, senza esclusioni.
La configurazione rimane valida anche se i canali si dovessero spostare di frequenza, di banda o di polarizzazione o se semplicemente si dovessero aggiungere nuovi canali.
Alle singole prese Tv si possono collegare decoder satellitari di qualunque genere, sia free to air per i canali in chiaro sia IRD per ricevere i canali pay-tv.

Lo schema

Per ricevere e distribuire tutti i canali trasmessi da due satelliti si utilizzano due LNB a quattro uscite montati su una sola antenna dual feed (se i satelliti sono distanti tra loro 6°), oppure su due antenne indipendenti (se i due satelliti sono distanti tra loro più o meno di 6°).
Dall’antenna si ottengono otto gruppi di canali relativi alle differenti polarizzazioni e bande ricevibili dai due satelliti.

La gestione di questi otto gruppi di canali è affidata ad un multiswitch radiale di tipo più evoluto rispetto a quello utilizzato nell’impianto della scheda precedente, dove la rete di distribuzione non subisce alcuna variazione ma dove è il centralino che fa la differenza.

La gestione di ben otto ingressi richiede l’impiego di comandi aggiuntivi DiSEqC. Ogni decoder satellite collegato all’impianto deve, quindi, poter fornire comandi di tensione 13/18 volt per commutare le polarizzazioni, tono a 22 kHz per commutare le bande e circuito DiSEqC per commutare i due LNB e quindi i due satelliti.
Nello schema viene utilizzato un multiswitch a 9 ingressi e 16 uscite, dotato anche di ingresso per i segnali Tv terrestri, al fine di miscelare e rendere disponibili a tutte le prese dell’impianto sia segnali Tv satellitari sia quelli terrestri.

Si possono realizzare varianti per edifici con più (impiegando più multiswitch) e con meno (utilizzando una versione con meno uscite) di 16 prese oppure configurazioni per edifici che richiedono la disponibilità di due o più prese Tv per ogni appartamento.

Il multiswitch utilizzato può essere di tipo “passivo” per servire meno prese oppure “attivo” per servire più prese.
Le singole prese Tv devono anche funzionare a ritroso per quanto riguarda i segnali di controllo prodotti dal decoder satellite. I singoli cavi e le connessioni non devono presentare tratti isolati elettricamente.
Presso ogni utente si può installare una presa Tv “demiscelata”, provvista di due connettori separati per il televisore e per il decoder Sat.

DATI TECNICI DICHIARATI
Impianto: MSW multicavo in 1ª IF per un satellite

Frequenze dei canali ricevuti: 950 ÷ 2150 MHz (sat); 40 ÷ 862 MHz (tv)

Frequenze dei canali distribuiti: 950 ÷ 2150 MHz (sat); 40 ÷ 862 MHz (tv)

Modulazione dei canali distribuiti: QPSK, FM-TV (sat); AM-TV, COFDM (tv)

Cavi di linea: 8 solo in testa

Cavi di utente: 1 per ogni presa Tv-Sat

Prese di utente: demiscelate TV-SAT con doppio
connettore IEC-F e c.c. passante lato Sat

PRO E CONTRO
+ Ricezione trasparente, tutti i programmi provenienti da due satelliti sono disponibili a tutte le prese di utente.

+ Ricezione sia di programmi in chiaro sia a pagamento.

+ Ricezione di servizi digitali interattivi e pay per view.

+ Singolo cavo di utente
con canali Tv e canali sat.

+ Sistema espandibile
alla ricezione di altri
satelliti (fino a 4).
– È obbligatorio avere un collegamento indipendente per
ogni presa d’utente.

– Il numero delle prese servite è limitato
dal numero di uscite del multiswitch

– Occorre sostituire i cavi tv esistenti se non sono idonei a operare fino a 2150 MHz.

Schema 1

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