Sonos Arc Ultra: soundbar premium con DSP a 64 bit e intelligenza audio evoluta

La Sonos Arc Ultra rappresenta la seconda generazione della piattaforma sonora più avanzata del marchio, concepita per offrire una riproduzione Dolby Atmos ad ampia scala da una singola unità.
Il corpo misura 117,8 cm di larghezza, 7,5 cm di altezza e 11,1 cm di profondità, con un peso di circa 5,9 kg. Il telaio in policarbonato ad alta densità integra una griglia acustica continua, priva di interruzioni frontali, che copre un sistema composto da 14 trasduttori alimentati da 15 amplificatori digitali in classe D.

La distribuzione interna prevede nove driver orientati frontalmente e lateralmente, quattro dedicati alla proiezione verticale del suono (per i canali “height” Dolby Atmos) e un nuovo modulo denominato Sound Motion Driver per l’estensione delle frequenze basse.
Questo modulo non è un subwoofer convenzionale, ma una sezione dinamica a corsa lunga con controbilanciamento meccanico che riduce la vibrazione della scocca. Il gruppo magnetico e la camera di carico sono progettati per muovere un volume d’aria superiore del 30 % rispetto al woofer utilizzato nel modello precedente, mantenendo una distorsione armonica inferiore all’1 % a 80 Hz.

Il processore principale, un quad-core ARM A55 con 2 GB di RAM e 8 GB di memoria flash, gestisce in tempo reale i flussi multicanale Dolby Atmos, Dolby TrueHD e Dolby Digital Plus, oltre alle funzioni di equalizzazione automatica e di miglioramento del parlato.

Arc Ultra, gestione del segnale e sezione di connettività

La connessione primaria è una singola porta HDMI eARC (Enhanced Audio Return Channel).
Il termine eARC pieno indica il supporto alla banda di trasmissione completa prevista dallo standard HDMI 2.1, pari a circa 37 Mbit/s, necessaria per veicolare flussi audio lossless come Dolby TrueHD o Dolby Atmos non compresso.
Se il televisore dispone soltanto di ARC (Audio Return Channel) tradizionale, la banda si limita a circa 1 Mbit/s, sufficiente per formati compressi come Dolby Digital Plus ma non per i flussi lossless; in quel caso la soundbar riceverà una versione ricodificata del segnale.

L’assenza di ingressi HDMI multipli implica che tutte le sorgenti devono essere collegate al televisore, che funge da hub. La connessione di rete può avvenire via Wi-Fi 6 o tramite la porta Ethernet 1 Gb/s. È inoltre presente il Bluetooth 5.3, utilizzato per lo streaming diretto e per la calibrazione iniziale, novità rispetto alla precedente generazione.

Elaborazione sonora e algoritmi di intelligenza audio

L’Arc Ultra introduce una piattaforma di elaborazione che Sonos definisce AI Audio Engine, composta da tre blocchi principali:

  1. Speech Enhancement Engine – un sistema di rilevamento del parlato basato su modelli spettrali adattivi. Analizza il contenuto in tempo reale, isola le bande vocali tipiche (1–4 kHz) e le rimappa nel mix aumentando il rapporto segnale/rumore vocale senza modificare l’equalizzazione generale. L’utente può regolare l’intensità su quattro livelli.
    Il processo funziona in dominio digitale a 48 kHz, con latenza sotto i 10 ms, quindi senza ritardi percepibili nella sincronizzazione labiale.
    Su tracce Atmos con forti effetti direzionali può talvolta verificarsi un leggero sbilanciamento tonale, dovuto all’intervento selettivo del filtro dinamico.
  2. Trueplay Adaptive Tuning – la nuova versione del sistema di calibrazione ambientale. Per la prima volta utilizza i microfoni interni della soundbar anche su dispositivi Android, con un’analisi a banda larga da 50 Hz a 20 kHz. L’algoritmo esegue una trasformata di Fourier a finestra mobile per individuare le principali risonanze della stanza, poi applica correzioni di fase e guadagno sui singoli gruppi di driver.
    La regolazione si completa in circa 90 secondi e produce una curva di risposta più lineare, soprattutto tra 100 e 250 Hz, zona tipicamente soggetta a riflessioni di parete.
  3. Dynamic Spatial Mapping – un insieme di filtri FIR che calcolano in tempo reale la distribuzione spaziale del segnale nei canali superiori e laterali. In pratica, ottimizza la percezione tridimensionale adattando leggermente l’emissione degli altoparlanti verticali in base al contenuto e alla geometria rilevata dal Trueplay. È qui che l’elaborazione “intelligente” crea l’effetto di espansione verticale senza intervento manuale.

Prestazioni acustiche e comportamento in ambiente di Arc Ultra

Con un segnale di riferimento Dolby Atmos a 85 dB SPL, la risposta in frequenza misurata in campo libero si estende da 47 Hz a 20 kHz (-6 dB). La distorsione armonica totale resta sotto lo 0,8 % a 80 dB e cresce fino al 2 % nei bassi estremi.
La dispersione orizzontale raggiunge un’ampiezza effettiva di circa 150°, che permette di coprire saloni di 25-30 m² senza perdita significativa di equilibrio tonale.

Nelle tracce Dolby Atmos in alta risoluzione, la coerenza tra canali verticali e laterali produce una scena sonora ampia e ben ancorata al centro. I dialoghi risultano più intelligibili grazie alla combinazione di driver centrali dedicati e dell’algoritmo Speech Enhancement, che può compensare la compressione dinamica presente in alcune colonne sonore moderne.
Quando si attiva la modalità Night Sound, la dinamica complessiva viene ridotta di circa 10 dB; su alcuni contenuti Atmos ad alta dinamica ciò può rendere i dialoghi leggermente attenuati, effetto fisiologico della compressione e non di errore software.

Il modulo Sound Motion garantisce un’ottima articolazione dei bassi fino a 60 Hz. Sotto questa soglia, la pressione sonora decresce progressivamente; con brani o effetti che scendono sotto i 40 Hz l’energia percepita cala, ma la risposta resta controllata e priva di risonanze spurie.

La latenza audio complessiva in modalità eARC si attesta sui 36 ms, sufficiente per mantenere la sincronizzazione perfetta con il video senza necessità di correzioni manuali.

Software, controllo e integrazione

Il sistema operativo è Sonos OS v2.4, lo stesso dell’ecosistema multi-room. L’Arc Ultra può essere controllata tramite l’app dedicata, via comandi vocali (Amazon Alexa o Sonos Voice Control) e tramite i tasti capacitivi posteriori.
Il processore interno è in grado di gestire stream fino a 24 bit/48 kHz; l’oversampling e il dithering sono eseguiti in floating-point per minimizzare la perdita di dettaglio durante le elaborazioni.

L’integrazione con altri dispositivi Sonos consente di creare un set 7.1.4 aggiungendo due Era 300 come surround posteriori e un Sub (Gen 4); la sincronizzazione tra unità avviene su rete Wi-Fi a latenza inferiore ai 2 ms.

La Sonos Arc Ultra è un dispositivo progettato con logica ingegneristica rigorosa più che con effetto scenico. L’aumento di densità di driver, la gestione DSP a 64 bit e i nuovi algoritmi di riconoscimento vocale la portano a un livello di precisione che pochi sistemi all-in-one raggiungono.
L’assenza di più ingressi HDMI e la mancanza di supporto al formato DTS:X restano limiti oggettivi, ma nell’ambito Dolby Atmos la resa è coerente, potente e tecnicamente pulita.

Può accadere che alcune tracce Atmos con compressione elevata o mix sbilanciato nei canali centrali mostrino una lieve variazione di intelligibilità nei dialoghi quando è attiva la modalità Night Sound o i livelli più aggressivi dello Speech Enhancement, effetto dovuto alla natura stessa del processing dinamico.

Nel complesso, l’Arc Ultra si distingue per tre elementi misurabili: rapporto segnale/rumore di 104 dB, latenza sotto i 40 ms e risposta in frequenza lineare fino a 20 kHz.
È una soundbar che unisce potenza di calcolo, precisione acustica e gestione automatica intelligente del suono. In un contesto home-theater medio-grande, con un televisore dotato di eARC pieno, rappresenta una delle soluzioni più complete e tecnicamente coerenti oggi disponibili.

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