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Tivùsat, il futuro è già adesso

Dopo undici anni e mezzo di attività, anche per tivùsat è arrivato il momento dei grandi cambiamenti. Le tecnologie avanzano, le esigenze mutano: per restare al passo con i tempi e garantire alla clientela un’offerta sempre più ricca e di qualità, è ormai giunto il momento di spingere l’acceleratore sull’alta definizione e sul 4K.

Vedere un canale a definizione sui moderni televisori in formato 4K è ormai anacronistico, sul digitale terrestre ma ancor più su una piattaforma orientata al futuro e alle innovazioni come quella satellitare.

L’azienda gestita da Tivù e partecipata da Rai, Mediaset, Telecom Italia, Associazione TV locali e Aeranti Corallo ha avuto il merito di portare la Tv digitale nelle case degli italiani non raggiunte dai segnali DTT quando le trasmissioni SD erano le uniche disponibili.

Ha anche ospitato in esclusiva i primi canali HD italiani e permesso la nascita e l’affermazione di Rai 4K. Ogni giorno, milioni di italiani che possiedono una normale parabola da 60-80 cm puntata su Hot Bird (anche la stessa di Sky), un decoder oppure una CAM inserita in un TV con sintonizzatore satellitare, possono guardare ed ascoltare gli oltre 180 canali radiotelevisivi di tivùsat, 55 dei quali in HD, 7 in 4K e decine di radio.

A questi si affianca tivùon!, l’applicazione interattiva “connessa” per rivedere molti programmi televisivi trasmessi nell’ultima settimana, accedere ai servizi on demand delle principali reti televisive (nazionali e internazionali) e consultare la EPG costantemente aggiornata, ricca di informazioni e funzionalità.

Con oltre 4 milioni di smart card attive, tivùsat è una delle piattaforme satellitari piùseguite in Europa: secondo i dati Auditel, la media giornaliera degli spettatori è di 4,5 milioni, un risultato di tutto rispetto che premia l’impegno dei broadcaster che hanno scommesso sul progetto e la qualità dell’offerta sotto tutti i punti di vista.

Tivùsat non è una pay-tv ma una “free-to-view”: non c’è alcun abbonamento mensile da pagare ma solo una CAM oppure un decoder da acquistare. Entrambe le soluzioni includono nel prezzo una smart card da attivare online o telefonicamente.

Addio SD, il futuro di tivùsat è in HD e 4K

Il 1° dicembre scorso, tivùsat ha iniziato il suo primo vero switch-off, un percorso che durerà parecchi mesi e porterà al progressivo spegnimento dei canali DVB-S MPEG-2 SD ed alla loro conversione in DVB-S2 MPEG-4 SD o HD.

Si tratta di un’importante riorganizzazione dell’offerta che punta sia a migliorare la qualità di immagini e suoni sia ad eliminare tutti quei doppioni che occupano inutilmente banda creando confusione tra gli spettatori.

Considerato che ormai i televisori “non HD” sono una percentuale trascurabile e che i benefici dell’alta definizione sono ormai evidenti e sotto gli occhi tutti, per tutti coloro che ancora possiedono un vecchio tivùbox SD è arrivato il momento della rottamazione.

Si può scegliere tra la CAM tivùsat da inserire in un TV nuovo ma anche vecchio (fino a 10 anni fa – con slot Common Interface Plus) e i decoder tivùsat certificati, collegabili teoricamente anche ai vecchissimi Tv a tubo catodico grazie alla presa Scart.

Rinunciare al DVB-S2, all’MPEG-4 e all’HD significa non poter più ricevere decine di canali vecchi e nuovi che hanno già compiuto il loro switch-off su tivùsat oppure lo affronteranno nel corso del 2021.

Dal 1° dicembre, Nove e Cielo hanno spento il segnale SD e sono ora visibili solo in HD con qualsiasi decoder o Tv DVB-S2 MPEG-4. Nei giorni successivi anche DMAX, Real Time, TV8 e TV2000 hanno abbandonato il vecchio standard, seguiti da K2 e Frisbee che, pur senza passare all’HD, hanno adottato il DVB-S2 MPEG-4 che assicura una maggiore efficienza e quindi una minore compressione del segnale a tutto beneficio della qualità video e audio.

Con l’inizio del nuovo anno, anche Mediaset ha compiuto il grande passo verso il DVB-S2 MPEG-4, sia a definizione standard che HD, facendo sparire alcuni suoi canali (come Iris, La6, Italia Due, Extra, 20 Mediaset, TgCom24, TopCrime, Boing, Cartoonito e Focus) dagli schermi dei televisori ai quali era collegato un vecchio tivùbox DVB-S MPEG-2.

Tutti i TGR Rai in esclusiva su tivùsat

Fino al 18 dicembre scorso, i canali Rai 3 e Rai 3 HD su tivùsat ospitavano a rotazione i TGR delle regioni aventi sedi di produzione nazionale (Piemonte, Lombardia, Lazio e Campania) mentre Rai 3 FVG proponeva i TGR del Friuli Venezia Giulia. Per vedere i contenuti informativi regionali in modo integrale bisognava quindi spostarsi sul digitale terrestre e sintonizzare Rai 3 in formato SD (quella HD segue le stesse regole del satellite). Per chi lavorava o studiava all’estero, invece, non esisteva alcuna soluzione “ufficiale”.

Ora anche questo ostacolo è stato finalmente superato grazie alla trasmissione integrale (H24) di tutte le versioni regionali di Rai 3 nel blocco LCN 300 di tivùsat (301-322). L’offerta include i TGR di Valle d’Aosta (301), Piemonte (302), Liguria (303), Lombardia (304), Veneto (305), Trentino Alto Adige (306-307), Tagesschau (308), Friuli Venezia Giulia (309), Furlanija Julijska (310), Emilia-Romagna (311), Toscana (312), Marche (313), Umbria (314), Lazio (315), Abruzzo (316), Molise (317), Campania (318), Puglia (319), Basilicata (320), Calabria (321) e Sardegna (322).

Dalle Morning News di Buongiorno Regione in onda dalle ore 7,40 alle 8 dal lunedì al venerdì, passando per le due principali edizioni dei TG delle 14 e 19,30 fino ad arrivare al TG della notte delle 24,10, l’informazione regionale è finalmente fruibile selezionando il proprio canale e quindi la regione di interesse, senza passare da internet oppure spostare la parabola su altri satelliti (come accaduto finora a 5° Ovest dove è presente la contribuzione Rai per il DTT). A tutto ciò si aggiunge l’informazione dedicata alle minoranze linguistiche, finora disponibile solo sul web.

Purtroppo le trasmissioni avvengono in SD e, nonostante l’adozione del codec MPEG-4 e della modulazione S2, la compressione è abbastanza spinta e crea la comparsa di evidenti squadrettamenti durante i cambi di scena più veloci. D’altronde il transponder che ospita i canali Rai regionali è ormai sovraffollato e sarà necessario trovare una soluzione alternativa che restituisca un’adeguata qualità video alle trasmissioni.

Anche per la ricezione dei canali Rai 3 regionali non sono più sufficienti i vecchi decoder tivùsat SD compatibili DVB-S MPEG-2 e diventano obbligatori quelli HD o 4K che supportano anche il DVB-S2 MPEG-4.

Sempre più ricca anche l’offerta televisiva in 4K

Grazie alla capacità dei satelliti Hotbird, di gran lunga superiore a quella delle reti terrestri soprattutto dopo il “taglio” della banda UHF avvenuto nel 2012, consente a tivùsat di includere nella propria offerta anche diversi canali in formato 4K, alcuni codificati ed in esclusiva per i telespettatori italiani, altri in chiaro visibili anche senza decoder o CAM tivùsat.

Ormai da oltre un anno Rai 4K trasmette H24 sul canale 210 film e fiction già in onda su Rai 1 e Rai 2 ma con la qualità dell’Ultra HD 4K HDR, i documentari della serie “Meraviglie” in compagnia di Alberto Angela, opere classiche come il Barbiere di Siviglia, la Bohème e la Carmen, produzioni culturali e naturalistiche come “Palermo Renaissance”, “Roma, Napoli, Venezia…in un crescendo rossiniano”, “la Valle d’Aosta in tutte le sue espressioni, la montagna, le fiere, i forti, il Gran Paradiso”.

I clienti di tivùsat in possesso di un decoder o di una CAM tivùsat 4K possono seguire anche MyZen TV (canale 222). Il canale vanta un palinsesto incentrato sull’intrattenimento Zen, spunti di meditazione, esercizi di fitness, yoga ed approfondimenti ispirazionali e pratici per vivere al meglio la propria vita, tutti girati in formato 4K in località mozzafiato in giro per il mondo. Altra esclusiva di tivùsat è il famoso canale internazionale TravelXP 4K HDR (225) con un palinsesto variegato che attinge da un archivio di oltre 1000 ore di contenuti premium, dai reportage di viaggi in giro per il mondo agli approfondimenti e alle curiosità sugli stili di vita.

Museum (220) è invece il primo canale al mondo dedicato alle arti visive. Lanciato in Francia nel 2017, offre una programmazione dedicata all’arte classica, moderna, contemporanea ma anche alla Street-Art, dai fumetti all’arte digitale, dalla fotografia alle installazioni video.

Cosa serve per vedere tivùsat?

Tivùsat richiede innanzitutto l’installazione di una parabola e il suo puntamento a 13° Est dove sono posizionati gli Hotbird di Eutelsat che diffondono il segnale, ovvero gli stessi satelliti utilizzati da Sky, Rai, Mediaset e centinaia di altri canali locali, nazionali e internazionali.

Chi possiede già l’antenna parabolica per Sky può fare una semplice modifica al convertitore LNB oppure aggiungere un divisore di segnale in casa (solo con impianti SCR e dCSS).

Chi invece parte da zero, può acquistare una qualsiasi parabola da 60/80 cm con un LNB a singola uscita oppure multipla (Twin, Quad, Octo, SCR, dCSS) se si vogliono portare i canali tivùsat in una, due o più stanze o appartamenti.

Serve poi un decoder, meglio se certificato, oppure una CAM da inserire in un Tv idoneo, dotato di sintonizzatore satellitare DVB-S2 e slot Common Interface di tipo “plus”.

Sul sito di tivùsat si trovano alcune proposte 100% compatibili e garantite come il kit antenna e LNB TE80 di TELE System, il kit parabola e LNB con installazione completa a partire da circa 135 euro, i kit Installa Tivùsat (parabola, LNB, decoder HD e installazione – da 329,00 euro – e Installa CAM (parabola, LNB, CAM 4K e installazione – da 299,00 euro).

Nel prossimo articolo concentreremo la nostra attenzione sui decoder certificati, con una vetrina completa di tutti i modelli che si possono acquistare nei negozi fisici e online.

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