Home Smartlife Tonor TRL-20: set con lampada ad anello e treppiede per smartphone

Tonor TRL-20: set con lampada ad anello e treppiede per smartphone

Il TRL-20 di Tonor è pensato per lo streaming, la comunicazione e la registrazione di video, quando la luce ambientale non consente di ottenere una qualità dell’immagine soddisfacente.

La comunicazione remota è diventata negli ultimi anni sempre più comune, nei contesti professionali così come a casa e in mobilità. Uno smartphone recente offre in genere una buona qualità dell’immagine, ma l’ambiente gioca ancora un ruolo decisivo: illuminare il soggetto in modo efficace è cruciale, ma non sempre possibile, e i filtri software non possono fare miracoli. Proprio per questo può essere preziosa una lampada ad anello come quella proposta da Tonor con il set TRL-20; una ring light, infatti, è una soluzione semplice per aggiungere una luce diretta e controllabile indirizzata sul volto del soggetto inquadrato.

L’offerta di Tonor spicca per la sua ricchezza: all’interno della confezione si trova una lampada ad anello da 12 pollici (il diametro esterno è appena inferiore a 30 cm), un cavalletto telescopico, un supporto per mantenere lo smartphone al centro del cerchio luminoso e un telecomando Bluetooth per controllare lo scatto o l’avvio e l’interruzione della ripresa video.

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Il set proposto da Tonor è quasi completo; manca solo un alimentatore Usb o una powerbank per avere un setup pronto all’uso.

 

 

Il set è in vendita su Amazon a 49,99 euro, ma negli ultimi mesi è stato ribassato diverse volte a 41,99 euro, o addirittura proposto in offerta lampo a 39,99 euro.

Lampada Usb

La lampada è alimentata tramite Usb, con un cavo lungo 210 cm che termina con un classico connettore di tipo A; l’unica assenza di rilievo nella dotazione riguarda l’alimentatore, a cui sono richieste caratteristiche abbastanza comuni ma non sempre scontate. Deve infatti erogare una corrente di almeno 2 A per consentire alla lampada di raggiungere la massima luminosità ed evitare possibili sfarfallii. Un’alternativa interessante all’acquisto di un alimentatore da muro è una powerbank, preziosa in particolare per utilizzare il set in mobilità (come vedremo, tutti i componenti sono facilmente trasportabili). Anche in questo caso serve una sorgente capace di garantire una buona quantità di corrente in uscita, mentre i consumi non rappresentano un problema negli scenari più comuni: anche alla massima luminosità, infatti, l’assorbimento registrato è inferiore a 2,3 A.

La lampada richiede un alimentatore Usb capace di erogare almeno 2 A per ottenere la massima luminosità; diminuendo l’intensità, i consumi si riducono moltissimo.

Il consumo della lampada è variabile: a metà del cavo, infatti, si trova un comando a filo con quattro pulsanti per controllare l’accensione, il livello di luminosità (in 10 step) e la temperatura del colore. Le modalità di funzionamento sono tre: luce calda (2.700-3.300 K), naturale (4.100-4.700 K) e fredda (5.800-6.500 K); la scelta dipende, naturalmente, dalla situazione e dall’interazione con le altre sorgenti luminose presenti nell’ambiente, ma nella maggior parte dei casi è preferibile una luce calda o naturale per dare al volto un aspetto più gradevole.

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Lungo il cavo di alimentazione è collocato un comando con quattro pulsanti, per accendere e spegnere la lampada, regolare la luminosità e selezionare la temperatura di colore.

La quantità di luce generata dalla lampada è più che adeguata: non è paragonabile a una luce da studio di posa, ma non è quello il suo scopo. La ring light non deve infatti illuminare a giorno un ambiente vuoto o un soggetto al buio, ma aiuta a correggere eventuali problemi dell’ambiente, in particolare riducendo o eliminando le ombre sul volto dovute a un posizionamento non ottimale o a una situazione poco adatta alla ripresa. La luce colpisce il soggetto direttamente, dalla stessa direzione dell’obiettivo; l’effetto è simile a quello di un flash, regolabile però a piacere sia nell’intensità sia nella temperatura del colore. La forma circolare della lampada, inoltre, rende la luce più dolce e meno puntiforme, con un risultato più gradevole specialmente nello smorzamento delle ombre.

Lungo il cavo di alimentazione è collocato un comando con quattro pulsanti, per accendere e spegnere la lampada, regolare la luminosità e selezionare la temperatura di colore.

Per la massima efficacia, quindi, la lampada andrebbe abbinata a una sorgente luminosa proveniente dall’alto e sfruttata come secondo punto luce frontale per eliminare le ombre dal viso e donare all’incarnato una maggiore luminosità e naturalezza.

Treppiede in alluminio

L’altro componente principale del set è il treppiede, realizzato in alluminio e per questo molto leggero (pesa meno di 700 g). La leggerezza e le dimensioni compatte (da chiuso supera appena i 40 cm di lunghezza) lo rendono facile da trasportare, anche grazie al pratico sacchetto con chiusura a cordoncino, ma limitano gli scenari d’uso: è infatti adatto a ospitare la lampada e uno smartphone (o una webcam), ma il peso di una fotocamera reflex o mirrorless con obiettivo separabile potrebbe rendere l’insieme poco stabile. Il produttore dichiara un carico massimo di 3 kg, che ci è parso un po’ ottimistico.

La testina del treppiede è sorprendentemente avanzata; offre tre gradi di libertà e integra una piastra a sgancio rapido. È realizzata in plastica, ma la fattura è piuttosto robusta.

Il treppiede è di tipo telescopico, con gambe divise in quattro sezioni, e può raggiungere un’altezza massima di 135 cm. Quella minima è invece pari a 41 cm, a cui però bisogna aggiungere lo spessore della lampada (circa 3 cm) e il braccio porta telefono, che aumenta ancora l’altezza. Tutto considerato, l’obiettivo dello smartphone può trovarsi anche a 60 cm rispetto al piano su cui è appoggiato il treppiede; più in alto, per esempio, rispetto al volto di una persona seduta alla scrivania.

La fattura del treppiede è piuttosto convincente: le gambe telescopiche hanno leve di sblocco rapido, facili da azionare anche con una mano, mentre la testina ha tre gradi di libertà, per regolare la posizione in modo accurato e veloce. Interessanti sono anche la piastra con leva di sgancio rapido, che velocizza il montaggio della lampada o di qualsiasi altro accessorio, e la piccola livella a bolla (sul treppiede, non sulla testina) per verificare la planarità in condizioni non ottimali.

Il treppiede di alluminio ha gambe telescopiche divise in quattro sezioni, con un sistema di blocco rapido facilmente azionabile anche con una sola mano.

Completa la dotazione un semplice telecomando Bluetooth, alimentato da una batteria a bottone CR2032, che controlla l’avvio e l’interruzione della registrazione video oppure lo scatto di una fotografia, a seconda della modalità selezionata sullo smartphone. Il dispositivo offre due pulsanti distinti, dedicati a iOS e Android, ma il funzionamento è identico per entrambe le piattaforme: dopo aver completato il pairing basta aprire l’interfaccia della fotocamera e premere il pulsante sul telecomando.

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Il semplice telecomando Bluetooth può avviare e interrompere la registrazione, o scattare una fotografia; è prezioso anche per le foto di gruppo e i selfie.

Sul campo

Il supporto per lo smartphone garantisce una presa robusta e sicura, ed è costituito da un braccio snodabile da avvitare sulla lampada, simile per forma e struttura a un portacellulare per automobile. Il braccio si è dimostrato stabile anche se abbinato a smartphone grandi e pesanti, ma è piuttosto corto (la parte flessibile non arriva a 10 cm) e non permette grande libertà di posizionamento.

Nel set di Tonor non sono previsti adattatori per il montaggio di webcam, fotocamere o videocamere; il treppiede comunque non consente di installare oggetti troppo pesanti o sbilanciati. Entrambi i fori filettati presenti sulla lampada sono di dimensioni standard (1/4 di pollice), ma quello superiore (dedicato al braccio snodabile portacellulare) è posizionato lungo il perimetro interno del cerchio; la curvatura concava rende difficile il fissaggio di accessori e adattatori di terze parti, specialmente se hanno una base larga.

Il foro superiore è conforme allo standard, ma la curvatura della lampada rende difficile il fissaggio al suo interno di accessori di grandi dimensioni.

Il Tonor TRL-20 è quindi perfetto per chi si trova spesso a comunicare o registrare video con lo smartphone e vuole ottenere una ripresa più gradevole, specialmente in condizioni di luminosità non ottimale. Il set si presta bene anche a catturare immagini di gruppo a pochi metri di distanza (sfruttando il telecomando Bluetooth), magari all’aperto o in condizioni di luce difficili; per montare il treppiede e assemblare la lampada serve comunque qualche decina di secondi.

Ottima è la portabilità: tutti i componenti possono essere alloggiati senza troppe difficoltà in uno zainetto o in una borsa da Pc, e il loro peso è sopportabile anche per un’intera giornata. Per l’uso “sul campo”, però, bisogna mettere in conto l’aggiunta di una powerbank, che può pesare e costare quasi quanto tutto il kit Tonor.

 

 

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