Luglio 2009. Per il nostro piccolo esercizio di pratica utilizzeremo un ricevitore Linux embedded e un settings editor per Enigma: questa scelta è dettata esclusivamente dal fatto che i setting per questa tipologia di ricevitori sono molto più personalizzabili che in qualsiasi altro decoder digitale.
In ogni caso chi dispone di un ricevitore tradizionale può seguire sostanzialmente gli stessi passaggi perché non molto diversi: e proprio per questa ragione può essere utile rivedere a grandi linee i passi necessari alla compilazione di una lista canali partendo da zero.
Innanzitutto dobbiamo munirci di settings editor adeguato al nostro ricevitore, personalizzandolo secondo le nostre esigenze: i settaggi della seriale o dei parametri di rete, a seconda della tipologia di ricevitori, sono passaggi indispensabili per il funzionamento del programma.
Ogni ricevitore digitale è provvisto al suo interno di un database di frequenze, aggiornabile via telecomando dal menu specifico, oppure nella maggior parte dei casi via computer, utilizzato per la ricerca automatica: più completo e aggiornato è il database più soddisfacente sarà il risultato finale, in termini di canali trovati.
Il problema dell’aggiornamento del database dei transponder è superato se il vostro ricevitore integra un tuner blind-scan, in grado, cioè, di analizzare lo spettro delle frequenze alla ricerca di qualsiasi transponder, memorizzandone i dati e i canali ad essi appartenenti.
Non dimentichiamo, prima di qualsiasi operazione, di salvare i setting precaricati sul ricevitore, magari per un loro successivo utilizzo in attesa del completamento dei nostri setting personalizzati.
Procedure differenti
Una volta effettuata la ricerca dei canali attraverso il ricevitore provvederemo a importarli sul computer utilizzando programmi e metodologie specifiche: i ricevitori Linux embedded si collegano tramite rete, mentre per quasi tutti gli altri sarà necessario un cavo seriale null nodem.
È molto più semplice questa fase di lavoro per chi possiede un ricevitore provvisto di porta USB: in questo caso basterà passare i file dei setting sulla penna e da questa al proprio PC.
Ora che i setting, in un modo o nell’altro, sono stati trasferiti sul computer ci troveremo ad operare su un set di canali che non ha nulla di ordinato: innanzitutto dovremo stabilire alcune liste, dette “preferiti” (o “userbouquet” in Enigma), contenenti canali con le stesse caratteristiche. Stiamo parlando delle classiche “famiglie” Sport, Cinema, News che tutti conosciamo: generati questi elenchi di nostro interesse provvederemo a spostare al loro interno tutti i canali di competenza.
Per mantenere l’esempio precedente tutti i canali sportivi andranno spostati dentro gruppo Sport, quelli di cinema dentro Cinema e altrettanto per tutti gli altri.
Questo è il lavoro più lungo, anche perché, come si può intuire, è quasi impossibile ottenere un risultato definitivo, dal momento che non conosciamo in partenza i palinsesti di tutti i canali disponibili per poterli accorpare a colpo sicuro ad una determinata categoria.
Elenchi e selezioni personalizzate
I ricevitori Linux embedded utilizzano per lo zapping solo gli “user-bouquet” e mai la lista principale, che non è ordinabile in alcun modo, ma rispecchia l’ordine della ricerca iniziale.
I ricevitori tradizionali, di solito, utilizzano una lista principale che comprende tutti i canali memorizzati, e le liste favorite: in questo caso, se disponete di un ricevitore di questo tipo, dovrete sobbarcarvi un lavoro in più che consiste nel dare un ordine logico anche alla lista principale.
Quindi, se il ricevitore non è Enigma-based, consigliamo di ordinare prima la lista principale e poi di effettuare le operazioni sulle liste preferite.
Da segnalare che la flessibilità degli “user-bouquet” di Enigma, senza limiti di numero, permette delle vere e proprie finezze quali la costruzione di piccole liste con, per esempio, i canali preferiti per ogni membro della famiglia: la fantasia è l’unico limite.
Terminata la preparazione della lista provvederemo ad inviarla al nostro ricevitore, anche in questo caso utilizzando i programmi adatti, verificando il corretto funzionamento del tutto attraverso la visione dei canali.
Da qui in avanti il lavoro si evolverà per approssimazioni successive, tramite verifiche, correzioni e ripetuti invii al ricevitore sino a quando non avremo ottenuto i setting di maggiore soddisfazione.
E non dimenticate, durante la procedura, il rispetto del famoso detto inglese: “Save early save often” (Salva presto salva spesso). Potrà risparmiarvi brutte sorprese, soprattutto in caso di black-out dovuti a temporali estivi.