Agosto 2012
Solitamente nel nostro paese i tempi di transizione tra due diverse fasi tecnologiche tendono a dilatarsi oltre i limiti accettabili, e il lungo e articolato processo dello switch-off dal vecchio sistema televisivo analogico a quello digitale di oggi ha confermato questa regola. Anche in questa occasione, infatti, nonostante la tecnologia fosse pronta e collaudata, i tempi di realizzazione del progetto hanno subito intollerabili allungamenti, soprattutto a discapito dell’utente finale: un lungo periodo dimostratosi ancora insufficiente a fornire un minimo di stabilità operativa, senza ripetuti cambiamenti nella numerazione dei canali e nelle frequenze assegnate. Questa reiterata turbolenza ha influito negativamente sul mercato degli accessori per il Digitale terrestre, sino ad oggi appannaggio degli installatori professionisti, e molto meno per l’utenza privata più “smanettona”, molto attiva, invece, nel mercato del SAT.
Ora che lo switch-off è in dirittura d’arrivo è lecito attendersi una nuova ondata d’installazioni per così dire “minori” rivolte soprattutto a postazioni sino ad ora non ritenute prioritarie (seconda presa in camera, tavernetta, giardino, ecc.) ma che con l’avvento del nuovo sistema televisivo e l’allettante crescita dell’offerta dei canali ricevibili tendono a essere prese in considerazione.
Ampio ventaglio di opportunità
E proprio a queste installazioni si rivolge il progetto Breti, senza nulla togliere a un prodotto che potrebbe tranquillamente essere rivolto a utenze professionali: l’acuta intuizione del costruttore lombardo sta proprio, come già anticipato, nella semplicità. Peso e dimensioni contenute e modelli omnidirezionali studiati per semplificare al massimo l’impegno degli installatori non professionisti, invogliati a cimentarsi sia per puro divertimento sia per aumentare le possibilità di ricezione del proprio impianto TV domestico. La gamma di antenne è ripartita in due gruppi:
– i modelli Breti 35, Breti 35 HD e Breti 35 HDR non necessitano di alimentazione e sono perciò consigliate in locazioni dove il segnale sia ragionevolmente forte;
– i modelli Breti 40, Breti 40HD e Breti 40HDR sono, invece, provvisti di alimentazione esterna a 5Vcc e perciò consigliate nelle installazioni dove il segnale DTT risulti piuttosto basso. All’interno di queste due categorie troviamo modelli direzionali, dotati di riflettore, 35HDR e 40HDR, che necessitano quindi di un puntamento con l’aiuto di un misuratore di campo o di uno strumento analogo. Come facilmente verificabile dalle foto le antenne Breti sono tutte costituite da un cilindro, coadiuvate da un adattatore d’impedenza su alcuni modelli e da un riflettore sui citati modelli direzionali.
Pronta all’uso in poche mosse
Come in altri casi analoghi l’unico modo di verificare le proprietà dichiarate dal costruttore è di procedere con un piccolo test che permetta di verificare di persona pregi e difetti del prodotto. E’ assolutamente innegabile che, abituati a ben altre dimensioni e pesi, miscelatori di segnale e amplificatori esterni la possibilità di installare un’antenna così piccola, con tutto il necessario integrato, sembra un sogno: le antenne Breti sono distribuite con tutti i fermi necessari al loro ancoraggio ai classici pali di sostegno, ed è veramente facile adattarle a qualunque impianto precostituito. La nostra postazione di test è posta distante dai ponti che irradiano il segnale del Digitale terrestre, nonostante ciò le antenne Breti si sono comportate egregiamente, specialmente seguendo le indicazioni fornite dal produttore in relazione al modello da installare, secondo la potenza del segnale.
Vuoi scaricare gratuitamente il test in formato pdf:
http://www.01net.it/01NET/Photo_Library/982/eur235_AntBreti_pdf.pdf