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Ecco AirTag, il tracker di Apple che rispetta la privacy

Apple ha arricchito l’ecosistema Dov’è, di recente aperto anche a terze parti, con l’introduzione di AirTag, un accessorio per iPhone che fornisce un modo privato e sicuro per individuare facilmente gli oggetti persi.

Dopo tante voci insistenti, è dunque stato svelato il tracker della società di Cupertino. Sarà ordinabile dalle ore 14:00 del giorno 23/4 e sarà disponibile poi a partire dal 30 aprile, con un costo a partire da 35 euro.

AirTag Apple

Apple AirTag è piccolo e leggero, di forma circolare, ed è resistente all’acqua e alla polvere con livello di protezione IP67. Un altoparlante incorporato riproduce suoni per aiutare l’utente a localizzare il tracker, mentre un coperchio rimovibile rende facile sostituire la batteria.

AirTag offre la stessa esperienza di installazione di AirPods, molto semplice: basta portarlo vicino a un iPhone per stabilire il collegamento. Gli utenti possono poi assegnare un AirTag a un oggetto e dargli un nome predefinito, come “Chiavi” o “Giacca”, o uno personalizzato a propria scelta.

AirTag

Oltre a essere molto utile, AirTag offre anche diverse possibilità di personalizzazione, per farlo proprio e integrarlo nel proprio stile. I clienti possono ordinare AirTag con un’incisione gratuita che includa un testo e una selezione di 31 emoji, se acquistano il prodotto da apple.com o dall’app Apple Store.

Gli utenti possono anche utilizzare una vasta gamma di accessori AirTag progettati da Apple (ed è facile prevedere che numerosi altri ne usciranno proposti da aziende terze). Tra gli accessori: il laccetto in poliuretano, leggero e resistente, il Leather Loop e il portachiavi in pelle.

AirTag Apple

L’involucro di ogni accessorio si adatta saldamente all’AirTag e può essere agganciato comodamente ai propri effetti personali, in modo che il tracker sia sempre insieme agli oggetti importanti che è meglio non perdere.

Una volta che l’AirTag è configurato, l’accessorio apparirà nella nuova scheda Dispositivi nell’app Dov’è di iPhone, dove gli utenti possono visualizzare la posizione attuale o l’ultima posizione nota dell’oggetto su una mappa.

Se un utente smarrisce il suo oggetto ed esso è nel raggio d’azione del Bluetooth, può usare l’app per riprodurre un suono dall’AirTag che lo aiuta a localizzarlo. Gli utenti possono anche chiedere a Siri di trovare il loro oggetto, e l’AirTag emetterà un suono se è nelle vicinanze.

AirTag Apple

Ogni AirTag è dotato del chip U1 progettato da Apple che utilizza la tecnologia Ultra Wideband e abilita la funzionalità Precision Finding per gli utenti di iPhone 11 e iPhone 12. Questa tecnologia sofisticata può determinare in modo più accurato la distanza e la direzione di un AirTag perso, quando esso è nel raggio d’azione.

Quando un utente si sposta, Precision Finding unisce l’input della fotocamera, ARKit, l’accelerometro e il giroscopio, e poi lo guida verso l’AirTag usando una combinazione di suoni, feedback aptico e visivo.

Se l’AirTag è separato dal suo proprietario e fuori dalla portata del Bluetooth, la rete Dov’è di Apple può aiutare a rintracciarlo. Questo network globale si sta avvicinando a un miliardo di dispositivi Apple e può rilevare i segnali Bluetooth da un AirTag perso e trasmettere la posizione al suo proprietario, il tutto in background, in modo anonimo e privato.

AirTag Apple

Gli utenti possono anche mettere l’AirTag in Lost Mode e ricevere una notifica quando esso è nel raggio d’azione o è stato localizzato dalla vasta rete Dov’è. Se un AirTag perso viene ritrovato da qualcuno, l’utente che l’ha trovato può usare il suo iPhone (o qualsiasi dispositivo con capacità NFC) per essere indirizzato a un sito web che mostrerà un numero di telefono di contatto del proprietario, se questi ne ha fornito uno.

Apple ha sottolineato che AirTag è progettato sin dalle fondamenta per mantenere i dati di localizzazione privati e sicuri. Nessun dato di posizione (o cronologia) è fisicamente memorizzato all’interno del dispositivo. La comunicazione con la rete Find My è crittografata end-to-end in modo che solo il proprietario di un dispositivo abbia accesso ai suoi dati di localizzazione e nessuno, compresa Apple, conosce l’identità o la posizione di qualsiasi dispositivo che ha aiutato a trovarlo.

Oltre al suo tracker, all’evento speciale di primavera Apple ha svelato anche i nuovi iMac e iPad Pro con chip Apple M1.

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