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Il casco smart mette in testa l’idea di sicurezza

La smart life è fatta di oggetti che entrano nel quotidiano a volte in punta di piedi, a volte imponendosi. Nel mondo ce ne sono migliaia, a tutte le latitudini. Per il mese di agosto abbiamo fatto un viaggio alla scoperta di quelli che si stanno proponendo, spesso anche sulle piattaforme di crowdfunding. Ne abbiamo trovati trenta e ve ne proponiamo uno al giorno.

Dopo il successo di un primo modello di casco smart, Livall ci riprova, perfezionando il progetto con il nuovo EVO 21, evoluzione sia sotto il profilo selle funzionalità sia sotto gli aspetti tecnici.

Protezione, visibilità e sicurezza in senso lato sono gli obiettivi di Livall, tradotti in pratica con diversi modelli di casco tradizionali e solo più di recente sfociati anche in versioni smart.

Diversi però gli ostacoli da superare. Prima di tutto la vestibilità, con peso e ingombro necessariamente superiori alle soluzioni tradizionali. Il risultato raggiunto al riguardo è a tutti gli effetti lodevole. EVO21 pesa infatti 350 grammi.

Sempre più delle versioni classiche, ma decisamente più sopportabili rispetto a soluzioni alternative. Resi comunque meglio sopportabili grazie anche alle linee riviste in ottica aerodinamica e per garnatire una migliore aerazione.

Luce sulla sicurezza

Inoltre, uno dei punti di forza, la luce posteriore rossa, è stata ridisegnata in modo da coprire una superficie maggiore, e rendere il ciclista visibile anche di lato o con la testa girata. Le luci LED rosse coprono infatti un’angolazione di 270°.

Tre gli effetti luminosi tra luce fissa e intermittente. Sfruttando però il piccolo comando senza fili da montare sul manubrio, con una importante caratteristica. È infatti possibile segnalare la direzione, in modo maggiormente visibile e sicuro rispetto alla classica indicazione con il braccio. Inoltre, un sensore è in grado di riconoscere la frenata e agire di conseguenza come il segnale di stop tipico dei veicoli a motore.

Anche sul lato anteriore, la luce bianca del casco smart Livall è stata aggiornata, In precedenza più concentrata, ora copre un cono di 45°, utile soprattutto quando all’aumentare della velocità e quindi dello sforzo in genere si tende ad abbassare la testa e piegarsi in avanti. Una soluzione di conseguenza adatta per chi pratica il ciclismo non solo per gli spostamenti ma anche a livello amatoriale.

Il casco smart riconosce anche le cedute

A tutto questo, si aggiunge un sistema di SOS. Un sensore di caduta, è pronto a lanciare  una richiesta di soccorso ai contatti di emergenza, completa di posizione GPS, novanta secondi dopo aver registrato l’evento, in assenza di una reazione del ciclista.

Interessanti anche gli accorgimenti adottati dal casco smart per ottimizzare l’autonomia. Il sensore di luce ambientale utile a regolare in automatico l’intensità e il sensore per accendere o spegnere il sistema quando indossato o riposto, contribuiscono secondo l’azienda ad arrivare fino a dieci ore.

Rispetto ai modelli professionali, il costosi rivela più accessibile di quanto si possa immaginare. Se il prezzo ufficiale è di 129 dollari, sono ancora disponibili alcune sottoscrizioni a 89 dollari.

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