Non sempre servono idee rivoluzionarie per migliorare la qualità della vita. Nel caso della webcam centrale, basta applicare una sorta di braccio flessibile all’accessorio ormai nel corredo di ogni smart worker per migliorare la sensazione di naturalezza durante un dialogo.
Soprattutto quando si usa un notebook infatti, la posizione della webcam è tale da costringere a visuali poco realistiche. L’obiettivo grandangolare inoltre, tende ad esasperare ogni distorsione, creando spesso effetti poco gradevoli.
Una webcam al centro dello schermo
Center Cam affronta questo problema è lo risolve in modo efficace. Fermo restando caratteristiche tecniche di prim’ordine per l’ottica, l’attenzione del progettista Ian Foster si è concentrata sul supporto. Al posto della classica clip o dell’adattatore per monitor, una sistema sempre composto da clip ma al quale aggiungere una prolunga flessibile lunga circa tre centimetri. Posta alla fine di un comune cavo USB lungo invece dieci centimetri, permette di collocare la webcam centrale nel mezzo del monitor. O, più in generale, in modo da trovarsi in asse con i propri occhi.
Così facendo, durante una videoconferenza sarà nettamente migliore la sensazione di guardarsi direttamente negli occhi. Se non come in un incontro dal vivo, sicuramente più di quando si usano gli strumenti tradizionali integrati nel monitor o appoggiati su uno dei lati.
Una soluzione utile anche quando si tratta di leggere un testo mentre si tiene lo sguardo fisso nell’obiettivo. Aspetto importante mentre si tiene un discorso davanti a un pubblico virtuale, per tenere alta l’attenzione.
La webcam centrale usa un’ottica di dimensioni estremamente compatte, 1,5 cm di diametro. Questo non impedisce di integrare un obiettivo con risoluzione Full HD, con video a 30 fps, abbastanza per garantire la fluidità nei movimenti, connettività permettendo.
La Center Cam è in mezzo anche alla visuale
Non manca però una controindicazione nella webcam centrale. Per definizione, viene a trovarsi al centro del monitor, o comunque nei paraggi. Questo significa naturalmente avere un ingombro, compreso di prolunga flessibile, sulla visuale delle immagini. Anche se nella maggior parte dei casi è solo qualcosa a cui abituarsi, non è da escludere il rischio di un reale intralcio.
Questo non ha impedito di raccogliere un numero decisamente alto di consensi. Sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo, dove è possibile prenotare la propria webcam centrale per una cifra intorno ai 115 euro, la fiducia nei sostenitori ha già superato il milione di euro nella raccolta di finanziamenti.
