Acquistare un televisore di ultima generazione ad altissima definizione, infarcito di tecnologie e funzionalità “smart”, non significa automaticamente ottenere la migliore qualità di visione possibile appena tolto dalla scatola e appeso al muro o sistemato su un mobile. Solitamente la procedura di installazione iniziale si concentra principalmente sulla sintonizzazione dei canali radiotelevisivi digitali e sulla ricerca di un collegamento internet per i servizi “connessi”. Quasi mai vengono invece suggeriti i passi per regolare il TV al fine di avere una corretta calibrazione video. Eppure si tratta di un aspetto importante, addirittura fondamentare non solo per sfruttare al meglio le tecnologie e le funzionalità presenti nei moderni TV LCD e OLED, dal più economico Full HD al più prestigioso Ultra HD 4K, ma soprattutto per preservare la fedeltà originale dell’immagine e le intenzioni di coloro che hanno creato il contenuto, come per esempio il regista di un film, una serie TV o un documentario. Il discorso vale ovviamente anche per i TV già acquistati e utilizzati da tempo, sprovvisti delle tecnologie più recenti ma non per questo non in grado di visualizzare immagini naturali e di alta qualità.

Un televisore calibrato male o per nulla fa apparire il prato di un campo di calcio di un innaturale verde fluorescente, l’incarnato (il colore della pelle) di una persona troppo intenso, le scene più chiare troppo abbaglianti e quelle più scure senza sfumature oppure di un colore grigio chiaro al posto del nero. Senza parlare poi dei sistemi di correzione video che, se mal impostati e dosati, rendono le immagini eccessivamente artificiali e rumorose.

Se nei televisori di 10-15 anni fa le regolazioni video erano poche e semplici, in quelli più recenti la calibrazione può rivelarsi lunga e complessa per chi non “mastica” la tecnologia e non conosce il significato delle voci che appaiono nel menu OSD. In questo articolo illustreremo il significato dei principali parametri di regolazione video disponibili in tutti i televisori e come ottenere i migliori risultati. Inoltre, accenneremo ai sistemi di correzione dei segnali video, quando (e come) utilizzarli e quando no, e alle tecnologie più importanti come l’HDR presenti nei modelli di ultima generazione.

Profili video predefiniti e personalizzabili

Tutti i TV sono dotati di un menu grafico (OSD – On Screen Display) che, tra le tante voci, mette a disposizione quelle relative alle regolazioni video di base e avanzate. Nelle regolazioni di base, sono quasi sempre presenti anche alcuni “profili” predefiniti e preimpostati chiamati in vari modi (Cinema, Film, Sport, Dinamico, Naturale, Esperto, ecc.) a cui si aggiunge quello chiamato “utente”. Di norma, è possibile modificare i parametri presenti non solo del profilo “utente” ma anche degli altri, così da adattarli alle proprie preferenze, alle sorgenti utilizzate (che solitamente non hanno regolazioni video proprie) e alla luce ambientale.

Sia i profili sia le personalizzazioni sono spesso indipendenti per il singolo tuner o l’ingresso AV disponibili sul TV (DVB-T, DVB-S, HDMI1, HDMI2, AV analogico, USB, ecc.). Questo significa che la procedura va ripetuta per ogni sorgente, con parametri differenti oppure uguali a seconda dei casi, meglio se riportati su un foglio così da averli sempre disponibili senza dover continuare a navigare nel menu con il telecomando.

regolazione TV Immagini artificiali
Alcuni TV appena tolti dalla confezione non sono correttamente regolati e fanno apparire il prato di un campo di calcio di un innaturale verde fluorescente, il viso di una persona di un rosa acceso, le scene chiare troppo abbaglianti e quelle scure senza sfumature oppure di colore grigio al posto del nero

Le regolazioni principali: luminosità e contrasto

I primi parametri da impostare nel TV appena acquistato sono quelli di “base” come la luminosità, il contrasto e il colore, presenti in tutti i modelli, anche quelli ultra economici di piccole dimensioni usati in cucina o nella cameretta dei ragazzi. È bene sottolineare che alcuni di questi parametri, soprattutto la luminosità e il contrasto, sono influenzati dalla luce ambientale e dalla posizione del TV rispetto a sorgenti di luce naturali e artificiali. Nelle regolazioni che vedremo tra poco è quindi fondamentale tenerne conto simulando le due (o più) condizioni in cui si guarda il TV: giorno, notte con luci spente, notte con luci accese, ecc.

La regolazione della luminosità incide sulla “rotazione” dei cristalli liquidi e quindi sul passaggio della luce generata dal sistema di retroilluminazione adottato nei TV LCD (ormai quasi esclusivamente a Led) oppure sulla potenza luminosa delle tecnologie “self-emitting”, ovvero auto-illuminanti, come l’attuale OLED e il futuro Micro LED. In alcuni TV LCD possono esserci quindi due regolazioni relative alla luminosità: la prima riguarda il segnale vero e proprio mentre la seconda il livello della retroilluminazione.

Regolazioni TV Luminosità
La luminosità può essere regolata agendo sia sul livello del segnale video sia sulla potenza della retroilluminazione. Quest’ultima è presente nei TV LCD LED che utilizzano strisce o pannelli LED ma non nei Plasma e negli OLED che, per loro natura, sono auto-illuminanti (self-emitting)

È bene sottolineare che alcuni TV di fascia media e alta adottano sistemi di retroilluminazione dinamici (Local Dimming) che regolano la loro potenza automaticamente per illuminare di più le aree chiare dell’immagine e meno quelle scure. In questo caso è meglio lasciare immutato il valore di default della voce “retroilluminazione”, modificandolo eventualmente solo al termine delle altre tarature.

Il corretto livello di una o entrambe le regolazioni fa sì che l’immagine non appaia né troppo luminosa né troppo buia. Un livello troppo elevato fa apparire grigi gli elementi neri della scena, generando quasi un effetto “nebbia”, mentre se troppo basso si perdono i dettagli nelle aree più scure. La luminosità deve essere impostata insieme al contrasto, altro parametro di base ma altrettanto importante.

Il contrasto in un’immagine può essere definito come il rapporto tra il valore più alto della luminosità (punto o area più luminosi della scena) e il valore più basso (punto più scuro). Se il contrasto è troppo basso, l’immagine risulta meno dettagliata e più “nebbiosa” mentre se troppo alto si ottiene un maggior livello di dettaglio e brillantezza ma le aree più chiare potrebbero “bruciarsi” e quelle più scure scomparire per via dell’appiattimento delle sfumature.

Regolazioni TV Contrasto
Il contrasto in un’immagine è il rapporto tra il valore più alto (punto o area più luminosi della scena) e il valore più basso (punto più scuro) della luminosità. Se è troppo basso, l’immagine risulta meno dettagliata e più “nebbiosa” mentre se troppo alto le aree più chiare potrebbero “bruciarsi” e quelle più scure scomparire per via dell’appiattimento delle sfumature

Un corretto bilanciamento tra contrasto e luminosità fa sì che l’immagine appaia naturale su tutta la gamma, con bianchi non troppo brillanti né “sfocati” e neri reali, indipendentemente dal contenuto visualizzato (film, documentario, cartone animato, evento sportivo, ecc.), dalla sorgente collegata oppure dal canale sintonizzato attraverso i tuner digitali interni (terrestre e satellite).

Livello e temperatura del colore

Altra regolazione importante è quella del colore, declinata su due aspetti: livello e temperatura. Un’errata regolazione del livello del colore può rendere le immagini troppo sature (e quindi innaturali) oppure troppo tenui. Anche qui l’optimum sta nel mezzo, esattamente nel punto in cui gli elementi “chiave” della scena (erba del prato, cielo, incarnato) sono al massimo del loro realismo. Chi preferisce immagini più “pompate” può alzare il livello di qualche punto ma senza esagerare. La temperatura colore si misura in gradi Kelvin e definisce la riproduzione del bianco dell’immagine, da calda (circa 6.500 gradi) a fredda (4.000 gradi). Una temperatura alta esalta i colori caldi (rosso, giallo, ecc.) mentre quella bassa i colori freddi (blu, verde, ecc.). Se impostata di concerto con il livello del colore permette di rendere più naturale l’immagine e rilassante la visione. Nei TV più semplici ed economici, la temperatura colore può essere impostata su tre livelli: calda, naturale e fredda. Nelle ore notturne, in assenza di luminosità ambientale, è consigliabile selezionare il livello caldo (di solito più realistico) oppure quello naturale (più rilassante).

Regolazioni TV TemperaturaColore
La temperatura colore può essere impostata su tre livelli predefiniti (calda, naturale, fredda) oppure regolata con precisione in termini di guadagno (dominanti sulle alte luci) e offset (ombre) dei colori primari (RGBCMY)

Per una regolazione efficace bisognerebbe visualizzare un’immagine in bianco e nero, meglio se con diverse sfumature (es.: monoscopio test). Se il bianco vira sul giallo/rosa allora la temperatura colore è troppo bassa mentre se appare azzurrognolo significa che è troppo alta. Altri TV permettono di regolare la temperatura colore in modo più preciso per consentire agli esperti di agire sia sul guadagno (dominanti sulle alte luci) sia sull’offset (ombre) dei colori primari (RGBCMY – Rosso, Verde, Blu, Ciano, Magenta e Giallo). I principianti possono tranquillamente fare a meno di queste impostazioni avanzate e limitarsi a scegliere uno dei livelli predefiniti appena visti (freddo, naturale o caldo). Altro settaggio relativo alla risposta cromatica è quello chiamato Tinta (Hue) che regola il colore dell’immagine tra gli estremi rosso (R) e verde (V). Di norma non va toccato (valore 0) a meno che i colori tendano eccessivamente al rosso o al verde nonostante una corretta impostazione del livello e della temperatura colore.

Per una regolazione del colore e della tinta ancora più precisa ed efficace senza ricorrere a sofisticati e costosi strumenti professionali, si possono anche utilizzare gli speciali occhiali con filtro blu venduti qualche anno fa in abbinamento ai dischi DVD per la calibrazione video. Ora sono piuttosto difficili da trovare ma su alcuni televisori Samsung e LG esiste un’opzione specifica, chiamata “Solo blu” o “Filtro Colore”, che filtra tutti i colori a eccezione del blu e permette, sempre e solo con una schermata test (pattern), di ottimizzare le regolazioni.

Regolazioni TV LivelloColore
Per modificare i colori riprodotti dal TV bisogna agire sia sul livello sia sulla temperatura fino ad arrivare al punto in cui gli elementi “chiave” della scena, come l’erba del prato, il cielo e il volto delle persone, appaiono il più possibile naturali e bilanciati

L’ultimo settaggio di base si chiama Nitidezza e rende i contorni degli elementi dell’immagine più o meno definiti e incisivi. Non aggiunge dettagli a un’immagine che ne è povera (per esempio se a definizione standard) ma applica semplicemente una maschera di contrasto. Per questo motivo, la nitidezza andrebbe impostata su valori molto bassi con le sorgenti Full HD e Ultra HD e medi con quelle SD. In quest’ultimo caso, un livello troppo basso rende l’immagine troppo “morbida” e poco dettagliata mentre se è eccessivamente elevato possono comparire artefatti come sfocature, doppi bordi e rumore video. Anche la nitidezza, così come gli altri parametri, può variare in base al tipo di immagine e contenuto, oltre ovviamente alle preferenze personali.

Regolazioni dinamiche e calibrazioni professionali

Alcuni televisori sono dotati di un sensore di luminosità capace di rilevare la quantità di luce ambientale e di regolare di conseguenza i parametri video ottimali, in particolare luminosità e contrasto. A seconda del posizionamento del Tv e dell’incidenza della luce, il sensore può funzionare più o meno correttamente, influendo quindi sulla qualità delle immagini. Il nostro consiglio è di attivarlo e valutare il suo comportamento. Se è soddisfacente, ovvero se i parametri video durante la visione diurna e notturna vengono impostati correttamente garantendo un’esperienza confortevole e appagante, si può lasciare attivo. Se così non fosse, è meglio disattivarlo insieme a tutte le funzioni video per il risparmio energetico (modalità ECO) che possono essere tranquillamente sostituite (con gli stessi risultati) da una corretta calibrazione manuale come spiegato sopra.

Oltre alle pre-impostazioni video tradizionali (Cinema, Film, Sport, Dinamico, Naturale, ecc.), i TV più sofisticati mettono a disposizione alcuni profili avanzati (come ISF e THX) che rispettano le specifiche indicate da enti e società che promuovono l’alta qualità delle immagini non solo su TV ma anche su videoproiettori, schermi cinematografici e così via.

In questo caso, le regolazioni video richiedono personale esperto (certificato dalle stesse società) e strumenti professionali di calibrazione (sonda colorimetrica) che permettono di sfruttare le potenzialità del televisore e preservare le intenzioni di coloro che hanno creato il contenuto, per esempio il regista di un film, dopo l’inevitabile correzione della colorimetria (color-grading) effettuata per la trasmissione televisiva (lineare e on demand) oppure la copia su dischi DVD e Blu-ray.

I risultati ottenibili con queste calibrazioni sono davvero impressionanti ma per apprezzarli appieno bisogna avere un occhio esperto e allenato, un TV di alto livello collocato in posizione ottimale nell’ambiente di visione.

Altre regolazioni avanzate

Alle regolazioni di base se ne aggiungono altre di tipo avanzato dove è possibile “rifinire” e migliorare ulteriormente la riproduzione delle immagini sfruttando le tecnologie e i sistemi di elaborazione digitale presenti nei singoli modelli di TV.

La più comuni sono il filtro rumore, che riduce l’effetto “neve” nelle immagini più compresse e disturbate, il sistema di enfatizzazione dei contorni che esalta il contrasto e rende l’immagine apparentemente più nitida, la regolazione “Gamma” che agisce simultaneamente su luminosità, contrasto e colore, l’impostazione del livello del nero sugli ingressi HDMI (che regola la luminosità per le sole sorgenti esterne – es.: decoder DTT/SAT, MySky HD, Sky Q, lettore Blu-ray, console videogiochi, ecc.) e il Motion Processing.

Quest’ultimo, chiamato con diverse sigle a seconda del produttore del TV, agisce sui fotogrammi reali che compongono il segnale video (50/60 al secondo) aggiungendone di “virtuali” in base alle informazioni del fotogramma precedente e di quello successivo, anche con sofisticati calcoli basati sull’intelligenza artificiale. Lo scopo è quello di rendere più fluide le immagini in rapido movimento, come le scene di un film di azione o di una gara automobilistica, evitando la perdita di dettaglio e riducendo la “scattosità”. Gli esperti consigliano quasi sempre di disattivare i filtri e i sistemi di elaborazione digitali (oppure di limitarne al massimo l’utilizzo), lasciando anche immutati gli altri valori o variandoli di pochi punti.

Regolazioni TV MotionProcessing
I sistemi di Motion Processing incrementano artificialmente il numero di fotogrammi per rendere più fluide le scene in rapido movimento (es.: eventi sportivi). Talvolta, però, rendono innaturali le pellicole cinematografiche girate a 24 fps (frame rate standard)

Un discorso a parte merita l’HDR, ovvero la tecnologia che permette di “amplificare” i colori, la luminosità e il contrasto con picchi luminosi che assicurano immagini più reali e profonde, con tutte quelle sfumature che altrimenti andrebbero perse perché oscurate dalla compensazione con le luci più forti. Di norma, i televisori HDR riescono a rilevare automaticamente lo standard adottato dal singolo contenuto (HDR10, HDR10+, Dolby Vision, HLG) e si settano di conseguenza. Se ciò non è possibile oppure se il Tv supporta solo alcuni standard, bisogna impostare manualmente l’opzione “HDR ON”.

Immagini, video e app per una regolazione ottimale

Regolazioni TV App calibrazione
Alcuni TV possono essere gestiti e regolati da remoto anche tramite app. L’immagine ritrae quella di Panasonic (TV Remote 2 per iOS/Android) con tanto di regolazione fine dello spazio colore (gamut)

Gli utenti più esigenti potranno rendersi conto facilmente che i programmi televisivi non permettono quasi mai di effettuare una taratura precisa dei parametri video. Per questo motivo si utilizzano spesso immagini e video creati ad-hoc e scaricabili dal web (es.: http://www.mytvtestpatterns.com e www.w6rz.net). Se il TV è dotato di mediaplayer via USB, basta copiarli su una chiavetta e riprodurli sul TV mentre si impostano i parametri video. Chi possiede uno smartphone e un TV recente che supporta la funzione Miracast (Mirroring) oppure un dispositivo esterno compatibile (es.: dongle HDMI – Chromecast, Fire TV Stick, ecc.) può sfruttare una delle numerose app dedicate alla calibrazione dei display, come per esempio Display Tester. Una Smart TV dotata della app YouTube permette anche di effettuare una ricerca tra i video pubblicati e visualizzare quello desiderato.

Gli strumenti che facilitano le regolazioni video sono talvolta presenti negli stessi televisori, sotto forma di schermate test (come il Picture Wizard di LG) o di calibrazione vera e propria all’interno della app che gestisce anche il controllo remoto, il mirroring, il second screen e i comandi vocali (es.: TV Remote 2 per alcuni LCD e OLED Panasonic).

Calibrazione professionale a partire da 200 euro

Una calibrazione professionale richiede strumenti dedicati, competenze e conoscenze tecniche specifiche. Si può scegliere di affidare l’operazione ad un tecnico qualificato spendendo circa 200-300 euro oppure acquistare una sonda colorimetrica ed il relativo software investendo, più o meno, la stessa cifra, almeno per le soluzioni entry-level. La sonda va appoggiata sul display ed ha il compito di misurare l’immagine visualizzata interagendo con il software di gestione e fornendo le indicazioni per correggere i parametri video. Anche un semplice appassionato, grazie alle numerose guide presenti sul web ed ai software semplificati, può ottenere eccellenti risultati. Tra le sonde più economiche segnaliamo la Datacolor Spyder 5 e la X-Rite EODIS3 . Il software di gestione è quasi sempre fornito in bundle ma ci si può affidare anche ad altre soluzioni gratuite open-source (come DisplayCAL  e HCFR) oppure a pagamento, come Calman.

Regolazioni TV sonda

Esiste anche un’applicazione Android chiamata ArgyllPro Colorimeter che permette di collegare la sonda direttamente a smartphone e tablet tramite un adattatore USB OTG, evitando così l’utilizzo del PC.

I TV più avanzati della gamma LG, Samsung e Panasonic sono già in grado di interfacciarsi automaticamente con i software di calibrazione, semplificando e velocizzando le operazioni di taratura. Nei prossimi mesi arriveranno sul mercato anche diversi modelli già predisposti per il collegamento diretto via USB della sonda colorimetrica, fornita in dotazione oppure come opzione, così da evitare l’acquisto e l’utilizzo di software ed altri strumenti dedicati. La calibrazione video diventerà così un’operazione alla portata di tutti anche grazie alla totale automazione di gran parte delle procedure.

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