Dall’A alla Z. Ecco come progettarlo

Febbraio 2009. “Si stava meglio quando si stava peggio”, recita un vecchio adagio che, trasportato nel mondo del satellite può anche essere, in parte, condiviso.
Una volta le cose erano più semplici ma solo perché i fattori da considerare erano meno e inferiori le possibilità di scelta: quando si decideva per l’installazione di un impianto satellitare, non c’erano grosse alternative da valutare.

Meno varianti sulle parabole, per il fatto che pochi satelliti trasmettevano canali interessanti, meno varianti sui ricevitori, in quanto i produttori presenti sul mercato ancora nascente erano relativamente pochi.
E del Digitale terrestre si parlava solo in fase di stesura di specifiche ma sicuramente non al bancone del negozio di elettronica, e sicuramente quasi nessuno pensava ad impianti multifeed o ad avere più di un ricevitore in casa.

Non si parlava di registrare i programmi se non su videocassetta e termini oramai di uso comune quali USALS, Enigma, settings erano assolutamente sconosciuti all’utente finale.
Il fatto che le trasmissioni satellitari possano raggiungere un bacino vastissimo di utenti ha spostato appetiti economici su questo mercato e in poco tempo si è arrivati al culmine: molteplicità di provider che trasmettono centinaia di canali distribuiti su decine e decine di satelliti raggiungibili con una ragionevole spesa anche da hobbysti e non solo da professionisti del settore.

Un incremento vertiginoso di marche e modelli di ricevitori, al quale si aggiunge ultimamente il fenomeno dei cloni cinesi, poco costosi e poco affidabili.

Decido quindi vedo… dipende!
Non dimentichiamo poi l’inizio delle trasmissioni in Alta Definizione, che ha portato nelle nostre case un nuovo modo di vivere la televisione.

Ebbene tutti questi fattori, menzionati per la verità in modo molto superficiale, se da un lato hanno portato benefici al consumatore, dall’altro stanno anche contribuendo a generare una confusione nei non addetti ai lavori.

Se una volta, tornando al parallelo col passato, bastava decidere di voler ricevere le trasmissioni satellitari e dichiararlo al proprio installatore di fiducia, oggigiorno i fattori da considerare prima di questo passo sono tanti e così variegati che si rischia di rinunciare prima di iniziare.

Per ovviare a questi problemi cercheremo di fornire gli strumenti necessari per prendere le giuste decisioni, senza la presunzione di risolvere in poche righe tutti i problemi che si possono presentare, illustrando le alternative per scegliere il migliore impianto possibile, rispondente alle più personali esigenze e possibilmente anche ampliabile in futuro.

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