In sintesi
Il QboxHD-Mini è il ricevitore che completa il parco macchine della nota ditta italiana: a due anni dall’uscita del piccolo Qbox-One, che segnò l’esordio della Duolabs tra i produttori di ricevitori, e ad un anno dall’esordio del fratello maggiore Qbox-HD ecco un nuovo prodotto che, pur non rinunciando a soluzioni tecnologiche avanzate non “pesta i piedi” ai suoi fratelli. Mantenute le scelte progettuali e di processore del prodotto top pare proprio che gli sforzi dei progettisti si siano concentrati ad evitare taluni errori del passato, dando alla luce un prodotto di elite ad un prezzo estremamente competitivo: il mondo dei ricevitori Enigma è complicato e restare a galla avendo la forza di proporre sempre nuovi prodotti non è senz’altro facile. Al momento del test il decoder QboxHd-Mini non è ancora stato messo in commercio, segno di una lunga fase di debug volta proprio ad evitare la commercializzazione di un ricevitore poco stabile: la versione “customizzata” di Enigma2 integrata è risultata infatti affidabile e performante.
Novembre 2010. Un anno può sembrare un ragionevole lasso di tempo soprattutto se si parla di tecnologia: più che da vere e proprie innovazioni siamo abituati dal consumismo più spinto, ad immaginarci prodotti sempre più “performanti” mentre moltissime volte basterebbe migliorare il parco macchine esistente per soddisfare qualunque esigenza, anche le più esasperate. Ed è proprio questa finalità che deve avere ispirato la Duolabs con il piccolo QBoxHd-Mini: non più hardware fantasmagorici ma che coprono le esigenze di una piccolissima fetta del mercato. Basta con le dotazioni “esagerate” che si riflettono soltanto sulla loro difficile gestione e sul costo finale, avanti tutta invece con la ricerca minuziosa delle reali esigenze di un mercato che, pur se in continua evoluzione, presenta alcuni punti fermi da cui partire. Queste riflessioni hanno portato alla progettazione di un ricevitore Linux-embedded, come nella filosofia del costruttore, con un ottimo rapporto prezzo/prestazioni e senza grosse rinunce in termini di dotazioni hardware.
Il ricevitore è, infatti, ad Alta Definizione, dotato di doppio tuner (opzionale) di tipo plug and play, e di funzione PVR-ready via USB: la versione integrata di Enigma2 è stata “customizzata” da Duolabs, attraverso il rinnovo degli obsoleti menu di gestione. A questo punto viene da domandarsi quali possano essere le rinunce di cui parlavamo. Vediamole. Innanzitutto mancano gli slot Common Interface e che le CAM siano sul viale del tramonto non è certo da imputare al costruttore ma alla spinta proliferazione degli emulatori, strumenti illegali sviluppati per contrapporsi all’indisponibilità di SKY, il principale provider “pay” italiano, a concedere l’acceso via CAM alla propria piattaforma digitale. Anche la rinuncia alla gestione di un hard disk interno o esterno che non sia USB, non è cosa da poco, specie in considerazione del crescente utilizzo di HD di questo tipo, arrivato allo sbalorditivo taglio di 2 TeraByte e oltre. E poi la presenza di una sola Scart e l’assenza di connessioni Component completano le (volute) “mancanze”, se così vogliamo considerarle, dell’apparecchio in esame. La connessione di rete Wi-Fi sarà garantita da un modulo aggiuntivo, acquistabile a parte ma di cui nulla sappiamo al momento del nostro test.
Per prima cosa aggiorniamo il firmware
Il ricevitore QboxHD-Mini è commercializzato con un’elegante scatola nera, al cui interno possiamo trovare, oltre al ricevitore, il telecomando con relative pile, l’alimentatore esterno completo di cavo, un cavo HDMI, una penna USB da 2GB per il firmware di sistema e un piccolo manuale d’uso in lingua inglese.
Ciò che appare subito evidente è che lo sforzo progettuale della
Duolabs è stato rivolto anche alla parte meccanica: ben diversa la sensazione di robustezza del sistema specie se rapportata al fratello maggiore, con troppe parti in plastica. Un altro aspetto importante è dato dal telecomando che regala una ventata di novità nella parte forse più globalizzata dei sistemi Enigma: finalmente una nuova estetica pur preservando le classiche scelte di disposizione dei tasti.
Come di consueto la cosa migliore da fare, prima di accendere il ricevitore, è procedere all’installazione dell’ultima versione del firmware: dopo l’aggiornamento, il QboxHD-Mini proporrà la scelta della lingua per poi permettere la sua configurazione tramite una procedura guidata (wizard) o attraverso i normali passaggi da eseguire con le voci proposte dai menu. Naturalmente stiamo parlando dei firmware “ufficiali” distribuiti dal produttore, perché all’atto della prova il ricevitore non è ancora in commercio e quindi non sono disponibili distribuzioni alternative, sicuramente più interessanti e performanti.
Fortunatamente la Duolabs ha introdotto miglioramenti anche nella versione ufficiale di Enigma, sia con uno “skin” decisamente più accattivante sia con l’inserimento di voci di menu “customizzate”.
Innanzitutto, come consuetudine, procediamo alla configurazione del ricevitore per quanto riguarda l’impianto di antenna, la rete e le impostazioni audio e video.
La navigazione tra le varie voci di menu è veloce e senza tentennamenti, peccato per una certa direzionalità del telecomando, che va rivolto sempre verso il ricevitore: una “pecca” che avvertiranno solamente i più pigri, abituati a puntare il telecomando in ogni direzione, pur di non doversi muovere, pretendendo di cambiare canale.
Ampio ventaglio di configurazioni
L’impostazione dell’impianto d’antenna è quella classica alla quale siamo abituati: naturalmente il ricevitore gestisce i protocolli d’antenna DiSEqC e USALS permettendo di sbizzarrirsi nelle più svariate configurazioni. Questa fase, anche se semplice da eseguire, svolge un ruolo basilare nel successivo caricamento dei setting. E’ infatti consuetudine per gli utilizzatori di sistemi Enigma utilizzare liste di canali preconfezionate (settings) scaricabili in rete e inviati al ricevitore tramite computer con un apposito programma (settings editor). Chi ha poca familiarità con queste operazioni può comunque usufruire di questa comodità semplicemente scaricando, tramite il ricevitore stesso, i settings dal sito del produttore. Per procedere con questa operazione è necessario procedere al settaggio dei parametri di rete, dal relativo menu: operazione che richiede solo alcuni minuti a patto di conoscere i dati della propria rete locale.
A questo punto consigliamo di procedere al settaggio dei parametri audio video e il ricevitore sarà pronto a svolgere il suo lavoro. Per prima cosa, come già detto, possiamo scaricare dei settings aggiornati semplicemente utilizzando la voce add-on del menu Installazione. Da qui possiamo selezionare il server remoto a cui collegarsi per scaricare i contenuti aggiuntivi: naturalmente la versione del firmware originale è impostata con il server del produttore e i contenuti scaricabili da qui sono limitati: settings, skin giochi e poco altro. Ben altra cosa quando si aggiungono server di sviluppatori esterni, dove si possono trovare diverse altre applicazioni, quali i famosi emulatori, gioia degli utilizzatori ma considerati illegali e quindi non forniti dal produttore.
Una volta scaricati i settings di nostro interesse il ricevitore compirà in automatico il riavvio di Enigma consentendo il loro pronto utilizzo: l’adozione di questa consolidata procedura e il caricamento dei settings non rende ovviamente impossibile la ricerca automatica o manuale direttamente dal ricevitore. Dal menu d’Installazione la voce relativa alla ricerca canali ci porta nella classica sezione di ricerca da cui effettuare le scansioni personalizzate, senza dimenticare che il ricevitore è in standard DVB-S2 e che l’impostazione dei parametri per una ricerca su transponder di questo tipo è più complessa. Peccato che, al momento del test, non sia ancora disponibile il tuner DTT che permetterà una gestione davvero completa di tutti i canali in un unico ambiente.
Operativo in pochi istanti
Ora il QBoxHD-Mini è configurato e pronto per essere utilizzato: pochi e semplici passi in barba all’opinione che i ricevitori Enigma siano diavolerie complicate. Lo zapping tra i canali è piacevole e ragionevolmente veloce e qui va aperta una piccola parentesi per sfatare un mito oramai decennale che affligge il giudizio su di un ricevitore equiparando la bontà di un decoder alla velocità del cambio canale. Agli albori del digitale servivano parecchi
secondi per passare da un canale all’altro e i firmware alternativi, a partire dal “mitico” DrOverflow per Nokia 9500, apportarono migliorie significative proprio a questo aspetto: col passare degli anni, come è facile intuire, il potenziamento dell’hardware e la convergenza computer-ricevitore ha ridotto in modo drastico questo tempo di attesa. Attualmente con i ricevitori dual-tuner e in Alta Definizione si è ritornati ad una (più che accettabile) attesa di 2/4 secondi: questo non è dovuto ad un peggioramento del firmware ma soltanto alla maggior mole di dati che il decoder deve trattare quando ci si posiziona su di un canale. Il QboxHD-Mini dichiara un tempo di latenza che va dai 2 ai 3 secondi, tempo ben speso in quanto non abbiamo mai riscontrato un errore, tipo il mancato aggancio dell’audio o errori nella EPG: c’è da dire che questo tempo è relativo alla prima volta che ci si posiziona su di un determinato canale mentre per le volte successive, e sino a che il ricevitore non viene spento, il cambio è più veloce in quanto il ricevitore ricorda i dati essenziali.
Immediata confidenza
Come abbiamo avuto modo di puntualizzare siamo in sintonia con la scelta di semplicità che sembra aver guidato lo sviluppo di questo ricevitore, specialmente dopo aver toccato con mano le procedure relative agli
hard-disk esterni: basta inserire nella porta USB un hard disk prontamente riconosciuto dal ricevitore che provvede a fornire i dati salienti. Una procedura plug & play alla quale siamo abituati con il computer e che evita grossolani errori ai meno esperti, specie quando obbligati ad un’installazione interna. L’hard-disk così connesso potrà poi essere gestito dal menu dedicato per consentire ad esempio il setup dei parametri di sleep, la formattazione del disco fisso e il check sull’integrità dello stesso. Davvero procedure semplici, come del resto facili e intuitive sono le operazioni da svolgere (grazie ai tasti personalizzati sul telecomando) per far partire una registrazione quando non si utilizza il timer: alla pressione del tasto rosso appare una finestrella con le scelte possibili, relative alla durata della registrazione.
Anche la gestione delle registrazioni è semplice: basta premere infatti il tasto Video per accedere immediatamente alla libreria. La qualità delle registrazioni effettuate è molto buona, sia sui canali in Alta Definizione sia sui classici SD. Ed è anche presente un intero menu dedicato al controllo dei contenuti registrati multimediali: filmati, foto, canzoni, ecc. Troviamo anche una sezione dedicata alle funzioni di VLC, il popolare player gratuito, un efficiente menu per la consultazione delle previsioni del tempo e Mytube, ovvero la gestione di YouTube personalizzata da Duolabs. Ed infine è stata annunciata, in una delle prossime versioni del
firmware, anche la possibilità di gestire i file musicali contenuti in un I-pod o I-phone collegati al ricevitore.
Ottima la qualità delle immagini, anche se questo è sempre un dato soggettivo destinato – se non suffragato da prove tecniche – a lasciare il tempo che trova. Buona, anche se da migliorare, la parte multimediale e ottima la qualità delle registrazioni. Va puntualizzato che, in configurazione dual-tuner, è possibile effettuare una registrazione mentre si guarda un qualsiasi altro canale della propria lista senza alcun decadimento delle prestazioni: peccato che il modulo Wi-Fi non sia ancora disponibile così come il tuner DTT, in quanto avrebbero dato una superiore completezza alla prova.
Come aggiornare il firmware
L’aggiornamento del firmware sul decoder QBoxHD-Mini è piuttosto semplice e immediato, grazie alla scelta di far risiedere il firmware di sistema su di una penna USB, tra l’altro fornita in dotazione. Una volta scaricato dal sito del produttore il file contenente l’aggiornamento sarà sufficiente copiarlo su di una seconda pennetta USB inserita in una delle due prese USB del ricevitore, e quindi riaccendere l’apparecchio. Il display frontale indicherà le varie fasi dell’operazione in corso alla fine della quale il ricevitore si riavvierà e sarà necessario reimpostare i dati personali.
La comodità di questo tipo di aggiornamento è sostenuta dal fatto che la stessa procedura viene utilizzata anche per l’installazione dei backup, ossia file reperibili su Internet contenenti il firmware farcito con add-on, plug-in, emulatori, skin e quanto altro. Una vera manna per chi non ha tempo o capacità per caricare manualmente le parti di firmware aggiuntive: vero punto di forza dei ricevitori Enigma. A volte, però, può capitare che l’aggiornamento non vada a buon fine a causa di qualche inconveniente sul file di sistema, in questo caso si può ricorrere al programma QboxHD Updater (giunto alla versione 1.1.0) con cui, tramite una connessione di rete, è possibile risolvere la maggior parte dei problemi legati all’aggiornamento
Emulatori: legalità a rischio
Chiunque segua con interesse il mondo del Sat ha probabilmente già sentito parlare degli emulatori: parti di software con cui configurare i lettori di card per il funzionamento con i più diffusi sistemi di codifica conosciuti.
Il fenomeno è molto più accentuato nei ricevitori Linux-embedded, perché dotati di un vero e proprio sistema operativo su cui sviluppare. Ma anche i ricevitori con firmware proprietario possono beneficiare di modifiche. A prescindere dall’illegalità di tali software per i noti motivi di copyright e focalizzando il nostro interesse soltanto sul valore tecnico, gli emulatori sono dei piccoli capolavori di programmazione, utilizzati con grande soddisfazione come add-on da molti appassionati. Nell’immagine a lato si può osservare una “prima bozza” del pannello di controllo recuperata in tempo per la prova: nonostante persistano ancora problemi nella lettura delle card e la “release” sia ancora in fase di test, è praticamente certo che almeno l’emulatore principale per i decoder QBox (RADAR), sarà pronto per l’inizio della commercializzazione dell’apparecchio. RADAR è senza dubbio l’emulatore che più si avvicina alle esigenze del pubblico italiano: nato per il modello maggiore QboxHD abilita la lettura non solo delle card satellitari ma anche di quelle del Digitale terrestre come Mediaset Premium, TivuSat e Dahlia TV.
Collegamenti possibili
Buona la dotazione di connessioni esterne: partendo da sinistra troviamo il connettore a vaschetta DB9 per il modulo Wi-Fi esterno, quindi l’immancabile porta RS232, utilizzata più che altro per il debug e i log di sistema, quindi le connessioni audio/video analogiche e la presa ottica S/Pdif per l’audio digitale. Proseguendo verso destra ecco le tre prese USB, una delle quali è sempre occupata dalla penna USB contenente il firmware, quindi la connessione di rete (vero valore aggiunto di questa categoria di ricevitori), la HDMI per l’Alta Definizione e un’unica presa Scart. Appena più in alto troviamo le connessioni di antenna, che variano in numero e tipo a seconda dei tuner installati, e un minuscolo interruttore. In ultimo la presa per i 12V dell’alimentazione esterna.
Dati tecnici dichiarati
Ingressi antenna IF SAT: 1 o 2 dipendente dalla configurazione
Uscite antenna IF SAT: 1 o 2 dipendente dalla configurazione
Banda Operativa SAT: 950÷2150
Banda Operativa Terrestre: 178÷226 MHz (ch 5-12 VHF) 474÷858 MHz (ch 21-69 UHF)
Canali memorizzabili: dipendente S.O.
Modulazione: DVB-S, DVB-S2(QPSK-8PSK), DVB-T (QPSK-QAM)
Decodifica Video: Mpeg-2/Mpeg-4 AVC-H.264
Symbol Rate: Fino a 45 Msym/s (DVB-S)
Comando LNB / Motori: DiSEqC 1.0,1.1,1.2,1.3 USALS
Memoria Sdram / Flash: 128 RAM – 8 MB ROM – 2 GB USB Flash
CPU: STi7101 266Mhz
Sistema Operativo: Linux – Enigma2
Formati HDTV compatibili: 1080i,720p,480p,576p,480i,576i
Formati SDTV compatibili: 480i,576i
Connessioni Video: 1 SCART (RGB out,FBAS e S-Video) 1 cinch (CVBS out), 1 HDMI
Connessioni Audio: 2 cinch / 1 SCART (analogico stereo out) 1 SPDIF (igitale ottico), 1 HDMI
Presa RS232: D-Sub 9
Altre prese: 3 USB 2.0, RJ45 Ethernet Connessione per dognle WiFi 802.11 g
Modulatore RF: No
Teletext: Integrato
Altre funzioni: PVR Ready Via USB, TFT Display 2.0 inch, 65536 colori
Slot CAM CI: no
CAM integrata: Programmabili con doppio, lettore smart card
Alimentazione: 100-250 VAC 50/60 Hz
Consumo: < 1 Watt in standby
Dimensioni mm (LxAxP): 260x45x190
Peso: circa 1 kg
Colore: nero
Euro 209,00
Da segnalare
+ Connettività
+ Display TFT
+ Supporto HD USB
+ Telecomando
– Modulo wifi e tuner DTT non ancora disponibili
Dati apparecchio in prova
Firmware 0.0.10 Beta
Per informazioni
Duolabs SPA
www.duolabs.com
39-0424-1951.000