Home Startup Fybra Home aiuta a migliorare la qualità dell’aria in casa

Fybra Home aiuta a migliorare la qualità dell’aria in casa

In occasione dell’ultima Milano Design Week, Fybra ha messo sotto i riflettori il nuovo prodotto Fybra Home, progettato per rispondere alle esigenze della vita domestica in tutte le sue sfaccettature: il dispositivo è stato arricchito con una nuova, inedita funzionalità.

Fybra è una startup innovativa che ha brevettato il sensore intelligente in grado di migliorare la qualità dell’aria nei luoghi chiusi come scuole, uffici e abitazioni.

Fybra Home di recente è stato anche premiato in Germania dall’iF Design Award, uno dei più rinomati premi nel campo della progettazione a livello mondiale, nella disciplina Product, categoria Prodotti per la casa.

Funzioni intelligenti per monitorare la qualità dell’aria

Per quanto riguarda la nuova funzionalità, ora il sensore del dispositivo è ancora più sensibile, grazie alla capacità di tracciare non solo i dati della qualità dell’aria indoor, ma anche quelli outdoor, tenendo conto dell’andamento dei parametri esterni di temperatura, di umidità e di inquinamento (come il PM10 e altri).

Fybra Home

I dati outdoor vengono ottenuti in tempo reale tramite l’accesso a database già disponibili in rete da fornitori specializzati, e vengono integrati nell’algoritmo. Le informazioni si vanno ad aggiungere ai quattro parametri di qualità dell’aria interna già misurati dal sensore, ovvero anidride carbonica, temperatura, umidità e Voc (composti organici volatili).

In questo modo, quindi, gli algoritmi predittivi e dinamici che rendono Fybra “intelligente” sono in grado di prevedere in modo ancora più preciso quale sarà lo scambio d’aria che si otterrà con l’apertura della finestra oppure, nel caso sia in funzione un impianto di ventilazione meccanico, sono in grado di farlo lavorare in modo più efficiente.

Il produttore fa questo esempio: immaginiamo che l’algoritmo calcoli che sia necessaria una ventilazione di un minuto per arrivare al livello ottimale di qualità dell’aria e di comfort termico.

Se però Fybra prevede che tra un’ora la condizione di inquinamento esterno peggiorerà sensibilmente – per esempio per il traffico dell’ora di punta che, secondo gli andamenti storici, fa schizzare in alto il PM10 – allora l’algoritmo aumenterà la necessità di ventilazione subito, portandola a 1 minuto e mezzo, riducendo a 30 secondi l’apertura delle finestre nell’ora successiva.

Come funziona Fybra

Fybra rileva una serie di parametri – anidride carbonica, temperatura e umidità interne ed esterne, Voc (composti organici volatili) – che vengono integrati con altri dati sull’inquinamento dell’aria esterna.

Nel tempo, attraverso algoritmi predittivi e dinamici, ne “impara” l’andamento e definisce di volta in volta le soglie ideali rispettando le quali, in uno specifico ambiente, si può prevenire il deterioramento della qualità dell’aria e mantenere temperature di comfort.

Con una semplice luce led comunica quando bisogna aprire la finestra per aerare il locale e quando la si può chiudere perché l’aria è tornata di buona qualità e lo rimarrà per un periodo di tempo adeguato.

La luce rossa indica la necessità di ventilare la stanza, quella viola indica un progressivo miglioramento, quando infine la luce diventa azzurra, significa che la qualità dell’aria è buona ed è quindi possibile richiudere le finestre, evitando sprechi di calore e raffreddori.

Il sensore fisico è integrato da un avanzato sistema di monitoraggio attraverso app (sia per iOS che per Android) e dashboard proprietarie, che consente di analizzare in tempo reale la qualità dell’aria.

Ad oggi sono quasi 50.000 gli utenti quotidiani di Fybra, facendone uno dei più importanti database al mondo sulla ventilazione naturale.

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