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Guida: come scegliere una Smart Tv

Dopo aver parlato degli schermi e dei sintonizzatori in questa guida, di componenti fondamentali come il processore video e il sintonizzatore nella seconda parte, ecco ora il punto sulle altre caratteristiche importanti di una Smart Tv: assistenti vocali, connettività, interfaccia Tv-smartphone, PVR e audio.

In un momento particolarmente delicato e confuso come questo, dove è ormai partita la corsa alla rottamazione del vecchio Tv per l’imminente arrivo degli switch-off, è più che mai necessario tenere gli occhi aperti e informarsi bene sulle caratteristiche e le funzionalità dei vari modelli.

Anche se sono sempre più infarciti di tecnologia, i televisori di ultima generazione non si comportano tutti allo stesso modo e non sono sempre in grado di soddisfare le esigenze dei singoli acquirenti. Alcune funzioni importanti per il Sig. Rossi potrebbero rivelarsi superflue per il Sig. Bianchi e viceversa. Dopo aver “radiografato” nelle puntate precedenti le tecnologie e le funzionalità prettamente video (schermi, retroilluminazione, gaming) e il sintonizzatore satellitare, in questa terza ed ultima parte della nostra guida ci occupiamo della piattaforma Smart Tv, degli assistenti vocali, della connettività (Wi-Fi e Bluetooth) utilizzata anche per interfacciare il Tv allo smartphone, del PVR e delle tecnologie audio (altoparlanti e sistemi surround).

La piattaforma Smart TV

La piattaforma Smart TV semplifica l’utilizzo del televisore integrando le voci del menu con la guida ai programmi, l’accesso alle sorgenti esterne (es.: HDMI) e i suggerimenti di visione basate sui propri gusti e abitudini. Include anche alcune applicazioni, già installate oppure scaricabili successivamente (come nello smartphone), per accedere ai servizi video on demand (VOD) a pagamento come Netflix, Amazon Prime Video, Infinity e TIMvision, a quelli gratuiti come YouTube, RaiPlay e Mediaset Play, ai canali IPTV come DAZN.

Smart Tv

La piattaforma Smart TV può essere basata su sistemi operativi proprietari (come WebOS per i TV LG, Firefox OS per Panasonic e Tizen OS per Samsung) oppure standardizzati come Android TV. Quest’ultimo è sempre più diffuso perché può contare su migliaia di applicazioni disponibili nello store dedicato (Google Play), anche le stesse già installate sullo smartphone Android per una perfetta integrazione tra Tv e dispositivi mobili.

Android Tv assicura anche un costante aggiornamento delle app, minimizza i rischi di incompatibilità e beneficia di una costante evoluzione che riduce (ma non annulla) il rischio di obsolescenza del televisore. La piattaforma Smart TV è ormai presente sulla quasi totalità dei televisori di medio e grande polliciaggio (indicativamente dai 32 pollici in su) dove, secondo noi, è una dotazione ormai irrinunciabile. È presente anche sui tagli più piccoli da cucina e camera da letto (22-26 pollici) ma, in questo caso, la sua utilità va valutata caso per caso.

Assistenti vocali e integrazioni domotiche

Gli Smart TV più evoluti, anche quelli di fascia media e medio-bassa, possono integrare gli assistenti vocali come Bixby (Samsung), Alexa e Google.  Rispetto ai vecchi televisori dove i comandi vocali erano limitati a poche funzioni (alza e abbassa il volume, metti il canale 8, ecc.), quelli di ultima generazione permettono anche la ricerca dei contenuti su YouTube, DTT, SAT, VOD e IPTV (nome, genere, cast, ecc.), forniscono suggerimenti di visione in base ai propri gusti, mostrano i programmi iniziati ad una determinata ora, ecc.

Smart Tv

Sempre con la voce si può far comparire l’elenco degli ingressi e selezionare il decoder o la console videogiochi, regolare le impostazioni video, riprodurre i contenuti multimediali e molto altro.

Smart Tv

Alcuni televisori non integrano gli assistenti vocali Alexa e Google ma possono comunque supportare i loro comandi tramite dispositivi esterni come gli smart speaker e gli smart display Google e Echo (Works with Google/Alexa). Ad esempio, se ci si rivolge a Google Mini o Amazon Echo chiedendo al televisore di sintonizzare Canale 5 (“OK Google, chiedi al TV del salotto di sintonizzare Canale 5”), il Tv esegue l’ordine senza bisogno di utilizzare il telecomando o l’eventuale comando vocale integrato.

Smart Tv

È anche possibile regolare il volume, accendere o spegnere il televisore, impostare un ingresso AV (es.: HDMI 1 per Sky Q oppure HDMI 2 per il lettore Blu-ray) e poco altro.

I modelli più avanzati integrano uno o entrambi gli assistenti così da non richiedere device aggiuntivi e trasformano il Tv in un vero e proprio “maggiordomo digitale”, per controllare i dispositivi domotici come termostati, lampadine, cancelli elettrici, telecamere, tapparelle e tende motorizzate, fornire le previsioni meteo e le ultime notizie, sintonizzare una webradio o un podcast, ecc. In pratica svolgono le stesse funzioni degli smart speaker e display (o quasi) ma anche delle app per smartphone e tablet.

Se la vostra casa è già domotizzata o prevedete di renderla a breve, il Tv con Google e/o Alexa è sicuramente una comodità. Se, invece, utilizzate il Tv principalmente per i canali DTT e SAT, potete tranquillamente farne a meno ed eventualmente sfruttare i comandi vocali di un box o dongle HDMI esterno (es.: Fire TV Stick o Chromecast Ultra).

Wi-Fi e Bluetooth

Sempre più Smart TV (ma non solo) offrono la connettività Wi-Fi in aggiunta o in alternativa alla classica Ethernet per collegarsi al modem/router domestico e quindi a internet. In questo modo si garantisce il funzionamento dei servizi VOD, dei canali IPTV e delle app connesse (Netflix, RaiPlay, DAZN, YouTube, ecc.). Il Wi-Fi è indispensabile se il Tv è lontano dal modem/router e non c’è una presa Ethernet nelle vicinanze, mentre è superfluo in tutti gli altri casi.

In parecchi Tv è presente anche il Bluetooth, sia per il collegamento di controller, mouse e tastiere esterni per giocare, navigare sul web e facilitare l’inserimento degli account, sia per trasmettere l’audio a cuffie, soundbar e speaker wireless senza bisogno di cavi. La funzione Bluetooth Audio è particolarmente utile per chi esagera spesso con il volume della Tv, sia di giorno che di notte, e preferisce non disturbare vicini e familiari scegliendo di indossare un paio di comode cuffie Bluetooth, ormai in vendita a prezzi stracciati (da 20 euro in su).

Controllo e mirroring da smartphone

Su alcuni Tv, anche di fascia media, si può utilizzare lo smartphone per replicare le funzioni del telecomando originale come lo zapping (canale +/-), la regolazione del volume e la selezione dell’ingresso AV, anche con diversi layout grafici come quello semplificato per bambini e anziani.

Smart Tv

Le app aggiungono anche altre funzioni interessanti come la condivisione in streaming dei contenuti audio/video presenti sullo smartphone (mediaplayer) e il mirroring (es.: Miracast e AirPlay2).

Smart Tv

Le app più evolute, compatibilmente con le dotazioni del Tv, permettono anche di vedere sullo smartphone i canali televisivi sintonizzati dal Tv (es.: LiveCast), impostare i parametri audio e video (anche la calibrazione avanzata sui modelli Panasonic), sfogliare i contenuti suggeriti, lanciare direttamente le app Smart TV e molto altro. Tutto questo anche da altre stanze (grazie alla connessione Wi-Fi) e con la comodità del touchscreen.

Smart Tv 

Videoregistratore e Pausa intelligente (PVR/Timeshift)

Chi è abituato a registrare i programmi televisivi per rivederli in un secondo momento anche quando non sono disponibili on demand, ad esempio su RaiPlay o Mediaset Play, deve assolutamente cercare un televisore che supporti la funzione PVR. Purtroppo, a causa delle leggi sulla copia privata che impongono una tassazione sui dispositivi con PVR, questa funzione è ormai disponibile solo su pochi modelli venduti sul mercato italiano. Oltre a registrare un programma dal tuner interno (terrestre e satellite, no streaming) utilizzando una chiavetta oppure un hard disk USB esterni, il PVR permette di stopparlo e riprenderlo in un momento successivo dallo stesso punto (pausa intelligente o Timeshift) tutte le volte che si vuole.

In alcuni modelli è possibile anche tornare indietro per rivedere una scena precedente, vedere la registrazione dall’inizio anche se è ancora in corso e molto altro. Se il Tv ha due o più tuner indipendenti (come alcuni modelli Panasonic con 1 DTT e 2 SAT) è possibile registrare e vedere due o più canali simultaneamente, ad esempio un film sul satellite mentre si guarda una partita sul DTT.

Per ragioni di sicurezza (antipirateria), alcuni Tv richiedono una chiavetta o un hard disk espressamente dedicati al PVR, ovvero formattati, partizionati e criptati per essere utilizzati solo su quel modello. Inoltre è spesso vietata la registrazione dei canali criptati come quelli di tivùsat o Sky sul DTT, soprattutto se la codifica richiede l’utilizzo di una CAM CI+ o CI+ con ECP ad alta protezione anticopia. Anche la visione dei programmi registrati è talvolta consentita solo sul dispositivo che l’ha generata, così da evitare di esportarla, editarla e condividerla su internet.

Audio e surround

L’audio è da sempre uno dei punti deboli dei televisori a schermo piatto: lo spazio per gli altoparlanti è limitato e la collocazione quasi sempre sacrificata per il design. Se il Tv è piccolo e posizionato in cucina o camera da letto, i due altoparlanti integrati sono sufficienti. Se invece si tratta di un 49” o di un 55” per il salotto, meglio orientarsi sui modelli con almeno 4 altoparlanti (woofer/midrange e tweeter separati) oppure acquistare una soundbar esterna, preferibilmente della stessa marca del Tv così da utilizzare un solo telecomando ed eventuali funzionalità di interconnessione.

Solo alcuni Tv di fascia medio-alta e alta beneficiano di sistemi audio multicanale, con vari speaker posizionati a 360°, oppure di vere e proprie soundbar perfettamente integrate nello stile del Tv.

Di norma queste soundbar riproducono un suono ricco, potente ed avvolgente grazie alla presenza di quattro o più altoparlanti per le diverse tonalità o canali (tweeter, woofer, canale destro, centrale, sinistro, ecc.). In alcuni casi è possibile aggiungere un subwoofer esterno wireless oppure dirottare l’audio sulle cuffie Bluetooth (vedi sezione “Wi-Fi e Bluetooth”).

Un sistema audio Hi-Fi o Surround è fondamentale per ascoltare le tracce codificate in Dolby Digital, Dolby Digital Plus e AAC trasmesse sui canali satellitari, terrestri ma anche in streaming.

Alcuni servizi VOD e i dischi Blu-ray UHD offrono anche una o più tracce audio in Dolby Atmos: ai 5.1 canali del Dolby Digital (frontali destro/sinistro, centrale, posteriore destro/sinistra, subwoofer) aggiunge due o più canali frontali ad emissione verticale. Lo scopo è di percepire il posizionamento spaziale di alcuni elementi della scena come il suono di un elicottero, il rumore della pioggia che cade o il rombo di un tuono.

Molti televisori di fascia media e medio-alta supportano il Dolby Atmos attraverso gli altoparlanti integrati (simulato o reale) oppure con soundbar e sistemi Home Theater esterni.

Un TV con Dolby Atmos rappresenta la scelta obbligata per chi non accetta compressi sia sul fronte video (gli stessi modelli supportano anche i vari formati HDR e integrano display Ultra HD e sistemi di retroilluminazione avanzati) sia su quello audio (per film, serie Tv, concerti musicali e documentari).

 

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