Il club dei fuoriclasse

Settembre 2008. A quasi due anni dal debutto dell’Alta Definizione sul satellite si possono fare i primi bilanci di quella che, a tutti gli effetti, è stata una vera e propria rivoluzione.
I canali sono aumentati notevolmente e l’offerta è ormai decisamente ricca e variegata, anche se la parte del leone la fanno le piattaforme televisive a pagamento che offrono la “creme” dell’High Definition satellitare.

Si tratta di emittenti molto note che hanno sviluppato una versione in alta definizione ad-hoc (come ad esempio National Geographic Channel e Discovery Channel), nuove emittenti nate per l’HD (Luxe.TV, Melody Zen, BBC HD, Euro1080) oppure di canali cinematografici dei principali bouquet europei in versione HD (SKYCinemaHD e molti altri).

Anche l’hardware ha beneficiato di un rapido sviluppo e tutti i principali attori del mercato, soprattutto tedeschi e asiatici, hanno presentato il loro primo decoder HD, mentre i prezzi puntano ad una decisa riduzione.

Ovviamente non siamo ancora ai livelli dei decoder SD (Standard Definition – definizione standard PAL) di tipo free-to-air o Common Interface, disponibili in centinaia di modelli per tutti i prezzi e le esigenze, ma la strada è ormai spianata e il decoder HD diventerà presto il naturale sostituto del compassato ricevitore digitale SD.

SD e HD, differenza quasi abissale
Le trasmissioni in Alta Definizione occupano molta più banda rispetto a quelle tradizionali a definizione standard per via del maggior numero di pixel che compongono l’immagine (1280×720 = 921600 per il formato HD 720p, 1920×1080 = 2.073.600 per l’HD 1080i, 768×576 = 442.368 per il Pal SD).

Per ovviare al problema è stato necessario escogitare sistemi di compressione del segnale più efficaci rispetto al caro vecchio Mpeg-2, come l’Mpeg-4 AVC (H.264) adottato anche da altri sistemi digitali HD come i supporti ottici Blu-ray e le riprese videoamatoriali (camcorder).

Per ottimizzare la capacità dei satelliti, inoltre, i canali di nuova generazione (HD ma anche SD), hanno iniziato a trasmettere con lo standard di seconda generazione DVB-S2 che assicura un notevole risparmio di banda e significativi miglioramenti nelle prestazioni del segnale digitale radiotelevisivo rispetto al DVB-S.

Tutti questi cambiamenti, però, se da una parte hanno permesso il moltiplicarsi dei bouquet HD senza eccessivi aggravi di costi per i broadcaster, dall’altra hanno reso praticamente inutilizzabili i tradizionali set-top-box digitali Mpeg-2 DVB-S.
Per questo motivo, chi desidera compiere il grande passo verso l’Alta Definizione deve obbligatoriamente acquistare un nuovo decoder compatibile con le nuove tecnologie ma comunque in grado di assicurare la retrocompatibilità con i formati di trasmissione e gli standard utilizzati finora.

Common Interface e CAM integrata
Tutti i decoder HD attualmente disponibili sul mercato sono di tipo Common Interface, ovvero dotati di una piattaforma hardware standardizzata che permette l’accesso ai canali a pagamento attraverso speciali moduli CAM compatibili con i principali sistemi di codifica adottati dai broadcaster come Nagravision, Seca, Irdeto, Cryptoworks, Viaccess e così via.

I moduli CAM possono essere anche di tipo multistandard e programmabile (come Dragon, Matrix, PowerCam, ecc.) in modo da poter integrare più sistemi di accesso condizionato in un solo modulo pure se in modo non perfettamente legale.

I decoder HD C.I., quindi, hanno la possibilità di ricevere non solo i canali radiotelevisivi gratuiti ma anche quelli criptati per i quali sono disponibili sul mercato i moduli CAM che vanno utilizzati con la smart card fornita dal provider pay-tv.
La scelta da parte di SKY di adottare il sistema NDS (indisponibile su moduli CAM Common Interface) non permette però a questi decoder di accedere “ufficialmente” alla ricca offerta di contenuti sia SD sia HD.

Esistono però CAM multistandard programmabili per funzionare con SKY (sempre, ovviamente, se si dispone della smart card ufficiale) oppure firmware alternativi che devono essere caricati al posto di quello ufficiali (es. Clarke-Tech 5000, Vantage 7100S).
Entrambe le procedure, però, infrangono la legge perché comportano la programmazione di un modulo o di un apparecchio con i codici di un sistema, l’NDS, senza disporre delle necessarie autorizzazioni.

Gli abbonati a SKY devono quindi rassegnarsi, almeno per ora, ad utilizzare lo Skybox (normale, MySky, HD) potendolo comunque affiancare ad un Common Interface HD per ampliare i propri orizzonti e ricevere migliaia di altri canali e bouquet senza le ben note limitazioni dello Skybox.

La maggior parte dei modelli offre due slot per altrettanti moduli CAM Common Interface, mentre altri dispongono anche di una CAM interna preprogrammata con un sistema di codifica “fisso” (es. Conax per Technisat Digicorder e Golden Interstar) oppure programmabile tramite PC con gli applicativi disponibili su Internet.

In quest’ultimo caso si tratta di CAM multisistema che offrono il grande vantaggio di gestire molteplici sistemi di accesso condizionato (Irdeto, Conax, Cryptoworks, Seca, Viaccess, ecc. anche contemporaneamente) anche in questo caso, però, infrangendo la legge.

Compatibili con qualunque antenna
I decoder Common Interface HD sono in grado di gestire qualsiasi tipo di antenna parabolica: single-feed (un solo LNB per la ricezione dei canali irradiati da un satellite/polo orbitale), dual-feed (doppio LNB per due satelliti), multi-feed (diversi LNB) o motorizzata, dotata di rotore per lo spostamento Est-Ovest e quindi garantendo la copertura di un gran numero di satelliti (anche fino a 30-40).

Per fare questo i decoder devono essere dotati di un sistema di commutazione DiSEqC 1.2 grazie al quale impartire al motore i necessari comandi attraverso il cavo coassiale che porta il segnale dall’LNB al decoder.
Lo spostamento del disco avviene automaticamente a seconda del canale sintonizzato, mentre per la programmazione è necessario impostare tramite il menu OSD la posizione di ogni singolo satellite oppure, grazie alla funzione USALS, solamente i dati di latitudine e longitudine del luogo d’installazione dell’impianto satellitare.
In questo caso sarà, infatti, il decoder stesso a calcolare in modo automatico le posizioni di puntamento di tutti i satelliti attraverso un sofisticato sistema di calcolo.

I motori compatibili con il protocollo DiSEqC 1.2 possono essere installati su impianti esistenti oppure nuovi, si adattano a qualsiasi dimensione e tipo di antenna (piena e microforata da 80 cm a oltre due metri di diametro), occupano pochissimo spazio mimetizzandosi perfettamente nell’ambiente e, non ultimo, presentano costi molto contenuti.

Alcuni decoder HD sono disponibili anche in versione “combo”, ossia con un secondo tuner digitale questa volta di tipo terrestre che affianca quello satellitare. In questo modo, con lo stesso decoder, si avrà accesso anche ai canali DTT in chiaro e a pagamento (per i modelli compatibili SmarCAM) trasmessi non solo in definizione standard ma anche in Alta Definizione, come i test RAI HD disponibili in alcune zone del Paese.

Ricerca personalizzata
Altro grande vantaggio dei set-top-box Common Interface HD (ma anche di quelli standard) rispetto a decoder “dedicati” come gli Skybox risiede nell’estrema liberta di sintonizzazione e gestione dei canali Tv e radio ricevibili con il proprio impianto d’antenna.

In fase di ricerca è possibile discriminare i canali a pagamento da quelli gratuiti (utile se non si dispone di alcuna CAM e abbonamento e non si desidera riempire inutilmente la memoria del decoder), effettuare ricerche mirate su un determinato transponder oppure la sintonizzazione di un singolo canale, estendere la procedura di scansione a tutti i transponder collegati (network – come ad esempio quello di un bouquet che utilizza più frequenze su uno stesso satellite).

I canali memorizzati possono poi essere spostati, eliminati, rinominati, saltati con un semplice tocco di telecomando, inseriti in apposite liste di preferiti che contengono i canali ai quali si accede più frequentemente oppure le emittenti divise per genere di trasmissione (Cinema, Sport, Bambini, News, Documentari, Musica).
Molto spesso possiamo anche effettuare un ordinamento alfabetico, per bouquet, frequenza e satellite in modo da accedere istantaneamente al canale desiderato senza far scorrere tutta la lista.

Altro elemento da non sottovalutare è la possibilità di gestire l’elenco dei canali, dei transponder e dei satelliti tramite la porta seriale RS232 o USB di un computer utilizzando gli appositi applicativi gratuiti scaricabili da Internet (es. Settings Editor).

Hard Disk e funzioni multimediali
I decoder HD compatibili PVR (Personal Video Recorders) possono contare sul disco fisso integrato oppure esterno (modelli PVR Ready) per la registrazione digitale diretta dei programmi via satellite SD oppure HD e sulla pausa intelligente (Time Shif) per mettere in pausa un programma “live”, riprendendolo in un momento successivo, senza perdere nemmeno una scena.
I PVR possono anche registrare e riprodurre due programmi differenti oppure, nel caso dei modelli con doppio sintonizzatore (tuner), registrare contemporaneamente due programmi Tv sat senza alcuna limitazione.

Alcuni modelli, anche non necessariamente di tipo PVR, sono inoltre dotati di piattaforme multimediali per la riproduzione di foto Jpeg, musica MP3 e video Mpeg direttamente sul Tv o tramite l’impianto audio domestico attraverso supporti di memoria integrati oppure esterni (pen disk, HDD portatili) grazie alla presa USB o S-ATA.
La stessa porta può essere anche utilizzata, nel caso dei PVR, per trasferire le registrazioni sul PC, archiviarle, editarle e, se possibile, anche masterizzarle su CD, DVD o Blu-ray.

Uscite video ad Alta Definizione
Peculiarità dei decoder HD è la presa HDMI (High-Definition Multimedia Interface) per collegare Tv LCD, plasma e videoproiettori visualizzando nel miglior modo possibile le immagini in Alta Definizione.

Questo grazie al fatto che il segnale video della trasmissione televisiva non viene convertito in analogico e poi di nuovo in digitale (dal Tv) come succede con i segnali analogici RGB, Composito, S-Video e Component disponibili tramite Scart,Cinch o mini-Din.
Con la HDMI, quindi, il segnale arriva al Tv senza alcuna elaborazione e, nel caso delle payTv che trasmettono in Alta Definizione, con la protezione anticopia HDCP che assicura la corretta abilitazione nei TV HD Ready o Full HD compatibili con questa tecnologia.

Un altro vantaggio offerto dalla presa HDMI è la presenza del segnale audio digitale (oltre a quello video) di tipo stereo o multicanale tramite un solo cavo per il collegamento al Tv.
I segnali in Alta Definizione possono transitare anche attraverso l’uscita Component (tranne quelli “protetti” dall’HDCP). Per quanto riguarda invece le risoluzioni video, sia la Component sia l’HDMI possono gestire i formati da 576 linee progressive (576p – Pal progressive), 720p e 1080i (interlacciati).

I canali satellitari HD utilizzano entrambi i formati 1080i e 720p ma è comunque possibile, attraverso il menu del decoder o il suo telecomando, selezionare il formato video in uscita a seconda della risoluzione del Tv o del videoproiettore.
L’adattamento della risoluzione del programma televisivo a quella dell’apparecchio incaricato di visualizzarlo è definita scaling, elaborata da uno specifico circuito elettronico integrato nel decoder.
Grazie a questo dispositivo possiamo anche trasformare un segnale PAL di un canale televisivo SD in uno HD (operazione di “upscaling”) ottenendo qualche miglioramento rispetto al tradizionale collegamento via Scart.

I decoder Common Interface compatibili con i segnali HD non sono tutti uguali: ogni modello può vantare funzioni, caratteristiche e dotazioni differenti, rendendosi così idoneo per un determinato tipo di impianto o esigenza da parte del telespettatore.

Ecco il motivo della guida all’acquisto presentata in queste pagine, che illustra le caratteristiche e le funzionalità dei modelli oggi disponibili sul mercato: da quello più semplice ed economico al top di gamma con videoregistratore integrato, CAM programmabili e altre funzioni multimediali.

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