In sintesi
Line@Tech Digi Motor HH120 è un motore economico ma affidabile, realizzato con componenti di qualità (come gli ingranaggi in acciaio) che assicurano una lunga durata anche se viene sottoposto a continui stress meccanici.
Può essere installato in meno di un’ora e si configura in 5 minuti, utilizzando un qualsiasi decoder satellitare capace di supportare i protocolli DiSEqC 1.2 e/o Goto X (USALS). Rispetto ad altri motori in circolazione, integra un display a led che mostra la posizione dell’antenna (non necessariamente coincidente con quella orbitale dei satelliti) e un carter che protegge i connettori, i tasti e le spie led da sporcizia e umidità. E’ indicato per qualsiasi parabola fino a 120 cm, meglio se ultraleggera (alluminio o SMC per i tagli più grandi).
Ottobre 2014
Tra i tanti sistemi per ricevere più satelliti con una sola antenna parabolica, il più completo e affidabile è senz’altro quello che impiega un apposito motore elettrico per posizionare il disco a seconda dei comandi impartiti dal ricevitore. Fino a una decina di anni fa, gli impianti motorizzati erano appannaggio di pochi appassionati: gli attuatori a pistone erano costosi e ingombranti, richiedevano “dischi” di grande diametro da installare per forza di cose sui tetti delle case oppure nei cortili e una serie di cablaggi necessari per impartire i comandi di movimento. La situazione, da qualche anno, è radicalmente cambiata, almeno per le parabole fino a 120 cm di diametro, grazie all’evoluzione tecnologica e alle nuove generazioni di satelliti ad alta potenza. Segnali più potenti hanno permesso di dimezzare le dimensioni delle antenne e quindi studiare sistemi di rotazione più semplici ed economici. Inoltre, lo sviluppo del protocollo DiSEqC da parte di Eutelsat, ha consentito di sfruttare il cavo coassiale per nuove funzionalità oltre alla quella tradizionale di trasporto dei segnali RF. Sono nati così i sistemi monocavo, motori che s’interpongono tra il palo e l’antenna, alimentati e gestiti dallo stesso cavo che trasporta il segnale dall’LNB al decoder.
Il mercato offre decine di modelli per tutte le necessità e le tasche, dai “Made in Italy” di marchi rinomati alle realizzazioni dell’estremo oriente più economiche ma, non per questo, meno affidabili. Questo mese testiamo Digi Motor HH120 di Line@Tech, brand dell’azienda veneziana Nord Est utilizzato principalmente su decoder satellitari, terrestri e misuratori di campo.
Digi Motor HH120 è un attuatore monocavo robusto e affidabile, semplice da installare e da configurare grazie a soluzioni innovative che lo differenziano dai concorrenti low-cost. Il dispositivo consente di motorizzare qualsiasi antenna parabolica fino a 120 cm di diametro e di orientarla lungo un arco di 160°, supporta i comandi DiSEqC e Go To X (USALS), memorizza fino a 100 posizioni satellitari ed è dotato di due tasti esterni per il movimento Est/Ovest e il reset, oltre che di un inedito display digitale che esamineremo in dettaglio più avanti.
Struttura in metallo per la massima affidabilità
Una delle peculiarità del Digi Motor HH120 Line@Tech è la sezione di trasmissione interamente in metallo, ingranaggi compresi, per assicurare un’elevata resistenza agli stress e una lunga durata. Come testimoniano le numerose lettere ricevute dagli utenti, la maggior parte dei motori di provenienza cinese utilizza, invece, ingranaggi in nylon che tendono ad usurarsi precocemente. Non potendo essere sostituiti, si rende necessaria la sostituzione dell’intero motore con tutte le conseguenze del caso (smontaggio, rimontaggio, riconfigurazione, ecc.). Il nuovo motore Line@Tech è inoltre dotato di un carter in materiale plastico, facilmente removibile, a protezione delle connessioni, dei tasti e degli indicatori LED da sporcizia e umidità. Il resto dello chassis è in robusto alluminio verniciato a polvere e dotato di finitura trasparente anti UV per respingere l’attacco degli agenti esterni come sole, pioggia e neve.
Installazione rapida anche per inesperti
Il manuale d’uso in italiano, corredato di numerosi schemi, spiega chiaramente tutte le fasi dell’installazione e le procedure di configurazione. Chi ha un minimo di pratica di fai-da-te e si è montato da solo l’antenna parabolica sul balcone o in spazi comodi e sicuri, non troverà alcuna difficoltà. In tutti gli altri casi, in particolare se la parabola è sul tetto, suggeriamo di rivolgersi a un professionista per ottenere un lavoro a regola d’arte nel pieno rispetto della sicurezza.
Prima dell’installazione, bisogna assicurarsi che il perno del motore, cioé il “tubo” leggermente curvato che fuoriesce dal blocco principale, sia in posizione “0” (zero). In caso contrario sarà necessario collegarlo con un cavo coassiale al ricevitore (acceso) e premere i pulsanti protetti dai tappi in silicone trasparente vicino alle prese F fino a quando l’indicatore alla base del perno (o il display come vedremo in seguito) è in posizione “0”. Se la parabola è già installata, bisogna scollegare il cavo coassiale dall’LNB e rimuovere l’antenna dal palo. Poi si fissa il motore al palo, utilizzando i morsetti, le staffe e tutta la ferramenta in dotazione, e a seguire fissare la parabola al centro del perno del motore. L’ultimo passo riguarda i collegamenti elettrici: il cavo coassiale proveniente dal decoder va collegato alla presa REC del motore mentre un nuovo spezzone di cavo, intestato con connettori F a vite (o crimpare), va collegato tra la presa LNB del motore e l’LNB. I cavi diretti al motore devono passare attraverso i fori del carter di protezione (i gommini sono removibili per facilitare il passaggio del connettore F) avendo cura di proteggere i connettori destinati alla prese REC e LNB con gli appositi cappucci in dotazione così da garantire un isolamento ottimale.
Allineamento motore e parabola
La fase successiva riguarda l’allineamento del motore e della parabola rispetto al piano orizzontale (azimut) e verticale (elevazione). Per l’azimut si deve ruotare il palo del motore insieme all’antenna verso il sud polare con l’ausilio di una bussola o delle apposite App per smartphone e tablet. Per l’elevazione, invece, si utilizza la scala graduata ricavata sul fianco della staffa di sostegno oppure un inclinometro fino a ottenere lo stesso angolo riportato nella tabella pubblicata nel manuale d’uso e correlato alla latitudine del luogo d’installazione (es. 45° per Milano, 48°-48,5° per Roma, 52° per Palermo). L’ultimo parametro da impostare è l’angolo di declinazione, ovvero l’angolo di compensazione della parabola necessario per seguire con precisione la Fascia di Clarke, ovvero l’arco sul quale sono posizionati i satelliti geostazionari. Al variare dell’angolo di declinazione, anche questo riportato nella tabella del manuale d’istruzioni, l’arco diventa più o meno pronunciato. Il valore da impostare sulla scala graduata del supporto antenna (e non della staffa motore vista sopra) è riportato nella colonna “Angolo Staffa Antenna” (es. 28,2° per Milano).
Completato l’allineamento si passa alla verifica della ricezione dei segnali da tutti i satelliti visibili lungo la Fascia di Clarke. Per quest’operazione è consigliabile ricorrere a un misuratore di campo collegato direttamente all’LNB o alla presa REC del motore. Se non si dispone di uno strumento, è necessario verificare il corretto puntamento dei satelliti direttamente sul decoder, non prima però di aver controllato a vista il corretto (e sicuro) movimento dell’antenna con i pulsanti Est e Ovest.
Posizione sotto controllo grazie al display led
Uno dei “plus” del Digi Motor HH120 è il display a LED posizionato sulla parte superiore del blocco motore. I tre moduli da 7 segmenti ciascuno indicano l’angolazione del perno così come riportato sulla ghiera alla sua base, facilitando così l’allineamento del motore e le successive fasi dell’installazione.
Il punto in basso a destra si accende per indicare la direzione Est (acceso) oppure Ovest (spento).
Se l’indicazione fornita dal display e dalla ghiera non combaciano, basta seguire la procedura “Reset Hardware da Motore DiSEqC” riportata nel manuale d’uso.
Compatibile con i comandi DiSEqC 1.2 e Go To X
Line@Tech Digi Motor HH120 supporta i comandi DiSEqC e Go To X inviati da un decoder compatibile, come la quasi totalità degli zapper, dei CAS (anche Tivùbox) e dei Common Interface venduti da qualche anno a questa parte. Anche la programmazione del decoder è semplice e intuitiva. Se si sceglie il set di comandi DiSEqC 1.2, bisogna abilitarlo nel menu del decoder e agire sui comandi di rotazione Est-Ovest dell’antenna, solitamente i tasti freccia. Quando le barre di segnale e qualità sono ai massimi livelli per quello slot orbitale, basta salvare la posizione. La voce Ricalcolo o Risincronizzazione permette, invece, di ripuntare l’antenna in caso di leggeri spostamenti causati da assestamenti o vento forte.
La funzione Go To X, compatibile con il protocollo USALS messo a punto da STAB, rende più semplice i settaggi perché calcola automaticamente le posizioni dei satelliti in base al luogo di installazione. Basta inserire i valori di latitudine e longitudine, memorizzare un solo satellite (es. Hot Bird 13° Est) e il motore memorizzerà automaticamente tutte le altre posizioni visibili. In caso di necessità è possibile effettuare piccole correzioni manuali ruotando il blocco antenna-motore in senso orario oppure antiorario fino ad ottimizzare il livello e la qualità dei segnali. Questa operazione vale anche per la modalità DiSEqC 1.2 e può essere effettuata al termine della configurazione, prima della “stretta finale” delle viti e dei dadi.
PER INFORMAZIONI
Nord Est
www.nordestsnc.com
Tel. 0421 210527
Vuoi scaricare gratuitamente il test in formato pdf:
http:///01NET/Photo_Library/1176/EUR261_motore_pdf.pdf