Emme Esse amplia la Serie XTra Line di LNB con i nuovi modelli dCSS 80190SA, SA1, SA2 e SA3. Con una spesa contenuta permettono di aggiornare un vecchio impianto satellitare e renderlo compatibile con qualsiasi decoder/Tv, vecchio oppure nuovo, utilizzando solo 1, 2, 3 oppure 4 cavi coassiali per un massimo di 19 prese SAT. Li abbiamo provati.
Come tutti gli impianti tecnologici, anche quelli satellitari richiedono un’adeguata manutenzione e diversi aggiornamenti spalmati nel corso del tempo per mantenerli efficienti e compatibili con i dispositivi di nuova generazione senza però dimenticare quelli più vecchi. Abbracciare le nuove tecnologie non significa necessariamente tradire quelle precedenti perché in ogni condominio, villetta o abitazione possono esserci decoder e televisori non più recenti, che tuttavia soddisfano ancora le esigenze dell’utente e per questo non devono necessariamente essere rottamati. La soluzione migliore, quasi sempre, è quella di ampliare la compatibilità e migliorare le prestazioni complessive dell’impianto, evitando di “tagliare fuori” i dispositivi meno recenti e di favorire la transizione verso quelli di ultima generazione.
A tal riguardo, la tecnologia dCSS si sta rivelando assolutamente risolutiva: permette infatti di mantenere la retrocompatibilità con l’SCR e, grazie agli sforzi dei produttori di LNB e centralini multiswitch, di affiancarla ai tradizionali sistemi di distribuzione che utilizzano un cavo dedicato per ogni presa utente, in gergo tecnico “legacy”. Gli LNB e le centraline dCSS/SCR con uscite e modalità legacy rappresentano quindi un upgrade prezioso e intelligente per chi vuole sfruttare le potenzialità dei moderni decoder multituner (come gli Sky Q) e portare la presa SAT in tutte le stanze utilizzando un solo cavo coassiale ma anche garantire il funzionamento di quei decoder e Tv che supportano solo l’SCR o nemmeno quello.
Quattro modelli per ogni necessità
L’azienda bresciana Emme Esse è stata tra le prime a comprendere l’importanza di questi “upgrade intelligenti” inserendo a catalogo diversi LNB di nuova generazione con il supporto legacy. Nelle scorse settimane ha ulteriormente ampliato la serie XTra Line con quattro nuovi modelli identificati dai codici 80190SA, SA1, SA2 e SA3.
XTra Line è il nome scelto da Emme Esse per i suoi LNB di livello “premium” caratterizzati da una bassa figura di rumore, dal filtro LTE 1800 MHz, dalla slitta in plastica scorrevole per la protezione dei connettori dagli agenti atmosferici e da dimensioni contenute.
A seconda dei modelli e delle uscite presenti, i nuovi LNB XTra Line permettono di rimpiazzare un vecchio LNB universale a singola, doppia o quadrupla uscita indipendente (Mono, Twin e Quad) aggiungendo anche il supporto dCSS/SCR per collegare allo stesso cavo coassiale qualsiasi apparecchio compatibile dotato di tuner DVB-S/S2 e aggiungendo semplicemente un partitore wideband (2-2400 MHz) con DC pass.
80190SA, singola uscita dCSS/SCR per Sky Q e altri decoder/Tv
L’80190SA della XTra Line è un LNB dCSS “puro”, ovvero con una sola uscita compatibile sia con lo standard CENELEC EN50494, ovvero con la tecnologia SCR (Satellite Channel Router) per gestire fino a 4 user band per altrettanti tuner, sia con il CENELEC EN50607, ovvero il dCSS (digital Channel Stacking Switch). Quest’ultimo permette di incrementare le user band a 16 di cui 12 dedicate esclusivamente ai decoder compatibili dCSS e 4 a quelli che supportano solo l’SCR. È già programmato con le frequenze “standard” delle user band (1210, 1420, 1680 e 2040 MHz per l’SCR e 985, 1050, 1115, 1275, 1340, 1485, 1550, 1615, 1745, 1810, 1875 e 1940 MHz per il dCSS) e quindi perfettamente intercambiabile con il convertitore dCSS installato dagli Sky Service.
Dal momento che la modalità SCR/dCSS non è attiva di default ma solo quando il decoder è correttamente configurato e invia il comando DiSEqC, l’LNB Emme Esse può anche operare nella modalità “standard” fornendo in uscita la IF di 1281 MHz utilizzata, ad esempio, dal transponder 58 di Sky su Hotbird. Questo significa che è possibile puntare la parabola a 13° Est anche con un misuratore di campo oppure con un decoder (tramite le barre di livello e qualità del segnale) che non sono compatibili SCR/dCSS.
È la soluzione ideale per aggiornare un vecchio impianto Mono Feed installato in un’abitazione privata o in una piccola palazzina sfruttando l’unico cavo di discesa ed eliminando quelli eventualmente aggiuntivi (o riutilizzandoli per altri scopi) qualora il vecchio LNB sia di tipo Twin, Quad o Octo, ovvero con 2, 4 o 8 uscite indipendenti. L’upgrade può rendersi necessario per l’installazione di altri decoder satellitari nelle varie stanze di casa ma anche per collegare i nuovi Tv HD, Full HD, 4K e 8K (al 99% dotati di tuner DVB-S/S2) quando vanno a sostituire il vecchio televisore incompatibile con i prossimi switch-off.
È altresì indispensabile per adeguare il vecchio impianto ai box Sky Q Platinum (che richiedono 12 segnali indipendenti) e Sky Q Black (8 segnali) garantendo l’ulteriore supporto di 4 oppure 8 tuner di decoder zapper, CAS Box, Common Interface, tivùsat, Linux, ecc.
Il box metallico che contiene la circuiteria elettronica assicura un’elevata schermatura dalle interferenze elettromagnetiche esterne e la necessaria resistenza meccanica/termica per operare anche nelle condizioni climatiche più severe e superare senza problemi gli eventi atmosferici più intensi (es.: grandine). Lo chassis è ricoperto da un guscio in materiale plastico con protezione UV dotato di carter scorrevole che copre totalmente la presa F e la relativa spina intestata sul cavo coassiale preservandoli da pioggia, umidità e sporcizia.
80190SA1, doppia uscita dCSS/SCR e universale (legacy)
Il modello 80190SA1 ripropone le stesse caratteristiche, funzionalità e ambiti applicativi dell’80190SA appena visto. In più troviamo una seconda uscita di tipo universale (legacy), adatta sia al puntamento della parabola (senza dover scollegare la discesa SCR/dCSS) sia alla distribuzione dei segnali satellitari tramite un secondo cavo coassiale. Questa uscita si comporta esattamente come quella di un qualsiasi LNB singolo universale e permette di fornire le frequenze in banda Ku (10,7-12,75 GHz) con IF 950-2150 MHz ad un singolo tuner DVB-S/S2 di decoder e Tv. I possibili ambiti applicativi di questo modello sono molteplici.
È il perfetto sostituto dell’LNB dCSS di Sky quando si vuole collegare un secondo decoder/Tv incompatibile SCR/dCSS, nel caso in cui si desidera portare i segnali SAT in un’altra stanza (o appartamento) e risulta più conveniente in termini di costo e tempo utilizzare un secondo cavo coassiale piuttosto che predisporre una derivazione da quello principale SCR/dCSS. Un’altra possibile applicazione è l’upgrade di un impianto Mono Feed a singola uscita già installato in una villetta bifamiliare quando il secondo proprietario preferisce sfruttare l’antenna parabolica già esistente per il suo nuovo Sky Q piuttosto che acquistarne e installarne una nuova.
80190SA2 e 80190SA3, 2 o 3 uscite legacy senza rinunciare al dCSS/SCR
Le altre due new-entry della linea XTra Line ampliano ulteriormente la versatilità del “combo” 80190SA1 grazie alle 2 (80190SA2) o 3 (80190SA3) uscite legacy. In pratica possono sostituire un LNB Twin o Quad mantenendo invariate le discese coassiali universali ed aggiungendo quella dCSS/SCR per Sky Q ed altri decoder, utilizzando 1 o 2 cavi aggiuntivi (80190SA2) oppure il quarto cavo che in precedenza era collegato ad una delle quattro uscite indipendenti dell’LNB Quad. Un altro possibile impiego è nei nuovi impianti satellitari per piccole unità abitative, per un massimo di 16 prese utente (stanze o appartamenti) con 2-3 uscite universali “extra” da utilizzare solo in caso di necessità (es.: decoder vecchi) prelevandole dalla scatola di derivazione nel pianerottolo. Anche questi modelli, così come l’80190SA1 appena visto, impiegano gli stessi componenti e le stesse soluzioni dell’LNB dCSS “puro” come il guscio ad alta resistenza, il filtro LTE/4G ed il carter scorrevole.
dCSS: cosa serve e come funziona
La tecnologia digitale dCSS (digital Channel Stacking Switch – CENELEC EN50607) è nata nel 2013 come evoluzione dell’SCR (Satellite Channel Router – standard CENELEC EN50494). Ripropone, ampliandolo, il concetto di “user band”, ovvero del canale in banda IF destinato ad una singola presa utente così da rendere più versatile la distribuzione monocavo. Un chipset, programmabile secondo le esigenze e facilmente integrabile nella circuiteria elettronica di LNB e multiswitch, permette di gestire ed indirizzare (routing) le richieste del decoder/Tv verso il multiswitch e l’LNB, selezionando di volta in volta la frequenza richiesta.
Le richieste simultanee corrispondenti al numero di user band a disposizione possono arrivare fino a 32, ovvero 4-8 volte la “capacità” dell’SCR (4-8 user band). Ventiquattro user band possono essere gestite unicamente dai decoder o dai Tv dotati di tuner DVB-S/S2 compatibili dCSS mentre per le rimanenti otto è sufficiente il supporto SCR (praticamente universale) che, quindi, viene inglobato e non sostituito dal dCSS. Alcuni dispositivi e operatori come Sky limitano il numero di user band a 16 (12 dCSS e 4 SCR) per evitare rischi di interferenze e garantire una maggiore affidabilità negli impianti centralizzati. Nella tabella sono riportate le 16 user band e le relative frequenze conformi alle specifiche di Sky ed utilizzate in altri apparecchi dCSS (tra cui i nuovi LNB Emme Esse Xtra Line) distribuiti e installati in Italia.
Le nostre impressioni
I nuovi LNB Emme Esse rappresentano una delle soluzioni più semplici ed economiche non solo per rinnovare ma anche per espandere un vecchio impianto satellitare, magari non più in perfetta forma per l’inevitabile invecchiamento del convertitore. Se il modello 80190SA permette di gestire su un solo cavo fino a 16 decoder mono-tuner (oppure uno Sky Q e fino a 4-8 tuner compatibili SCR/dCSS), gli 80190SA1-2-3 compiono un ulteriore passo in avanti grazie alla retrocompatibilità (legacy) con i decoder più vecchi che non supportano nemmeno l’SCR.
In questo caso, però, bisogna valutare l’eventuale possibilità di infilare 1, 2 oppure 3 cavi coassiali aggiuntivi per altrettanti decoder (in aggiunta ai 16 dell’uscita SCR/dCSS). Per quanto riguarda le performance elettriche, gli LNB si comportano egregiamente grazie alla bassa figura di rumore (solo 0,1 dB), all’eccellente guadagno (55 dB), all’elevata stabilità in frequenza ed al filtro LTE 1800 MHz che abbatte le potenziali interferenze dei ponti LTE vicini. Da segnalare anche il comodo carter scorrevole a protezione dei connettori F e dei collegamenti ai cavi coassiali. Una precisazione: gli LNB forniti da Emme Esse per il test erano modelli di pre-produzione. Quelli in commercio (versioni definitive) hanno un design leggermente differente rispetto ad alcune foto di questo articolo (es.: carter copri prese). Caratteristiche, funzioni e specifiche tecniche rimangono invece invariate.
Eccellente e straordinaria soluzione!