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Navigazione, quattro app alternative a Google Maps

Google Maps è indubbiamente la più gettonata tra le app per la navigazione Gps, ma ci sono anche valide alternative da prendere in considerazione: Waze, Here WeGo, Moovit e Maps.me.

VITA DIGITALE

La vita quotidiana in digitale è popolata da tanti piccoli, grandi strumenti, fisici e virtuali. Li passiamo in rassegna analizzandoli per l’utilizzo che se ne fa abitualmente. Una guida alla scelta agli strumenti di base, più diffusi o più interessanti, che aggiorneremo periodicamente

Mappe e geolocalizzazione si è rivelata una combinazione vincente per aiutare chi si muove nel traffico, ma non solo, o va semplicemente alla ricerca di una destinazione. L’uso del GPS si è presto evoluto dalle semplici indicazioni durante la guida a un supporto a 360° per indicare punti di interesse, soste o semplicemente aiutare a districarsi prima di finire in un ingorgo. Le app di navigazione sono quindi cresciute rapidamente e oggi le alternative a Google Maps non mancano.

Waze

Punto cruciale delle app per la navigazione nel traffico è la raccolta dei dati sul campo. Passare cioè da un canale di informazioni a senso unico dal dispositivo all’utente a uno invece bidirezionale, raccogliendo i dati GPS per tradurli in avvisi sul traffico, lavori in corso o altri ostacoli e indicare di conseguenza percorsi alternativi.

Una delle funzioni grazie alle quali di è affermata Waze. Il supporto inizia ancora prima della partenza. Se si ha la prontezza di muoversi in anticipo rispetto all’orario previsto, l’app indica se sia meglio anticipare e quale percorso sia preferibile intraprendere.

Grazie a una community di utenti ormai di una certa importanza e disposta a condividere i dati del proprio dispositivo, riesce ad allertare per tempo anche pochi metri prima di una svolta dietro la quale si rischia di restare imbottigliati. Immediato di conseguenza il ricalcolo, per non trovarsi disorientati in mezzo a un incrocio e provare a uscire indenni da lunghe code.

Oggi però, queste funzioni non bastano più per distinguersi. Waze ha così introdotto anche una pianificazione più attenta delle soste, sia tecniche per il rifornimento sia anche solo per piacere. Guardando al contempo anche agli aspetti più piacevoli, per esempio curandosi della colonna sonora durante il tragitto, collegandosi direttamente all’app preferita per la musica e interagendo con comandi vocali.

Inoltre, ma in Italia non ancora, più di recente è stata introdotta la possibilità di trovare compagni di viaggio con il carpooling.

L’uso di queste app in genere è gratuito e Waze non fa eccezione. D’altra parte, bisogna accettare la presenza di pubblicità e soprattutto acconsentire alla raccolta dei propri dati personali, tra i più preziosi per chi va alla ricerca di profili dettagliati degli utenti.

Here WeGo, dritto per la propria strada

Una filosofia seguita anche da Here WeGo. La differenza principale, un’attenzione più mirata al percorso, senza addentrarsi in dettagli aggiuntivi. In questo caso, la priorità è permettere all’utente di arrivare a destinazione nel più breve tempo possibile, senza dubbi lungo il percorso e per quanto possibile in relax.

Tra i punti di forza, le mappe. Dettagliate e curate, ricordano molto da vicino quelle del classico atlante stradale, concentrandosi quindi sulle arterie e meno sull’orografia del territorio, non necessariamente indispensabile quando si guida. Inoltre, la disponibilità offline, come uno dei punti fermi sin dalle origini. Per essere aggiornati sulle condizioni di strade e traffico però, serve naturalmente la connessione.

La pianificazione dell’itinerario rispetta i canoni ormai standard, inserimento di partenza e arrivo nella parte sinistra della schermata, scelta del mezzo utilizzato e quindi tra eventuali opzioni proposte. Se non si è soddisfatti della proposta, è sempre possibile modificare interattivamente l’itinerario a mano e ottenere il ricalcolo immediato

Se per spostarsi in macchina tutto in genere fila liscio, un po’ più complicato è invece trovare itinerari per la bicicletta o a piedi. D’altra parte, situazioni dove le alternative specifiche non mancano.

Un po’ meno affidabile invece sfruttare le altre opzioni, a partire dall’utilizzo di mezzi pubblici e anche del taxi, dove l’assenza di supporto è maggiore di quanto sarebbe lecito attendersi.

Anche Here WeGo si allinea alla strategia dell’utilizzo gratuito, salvo inserimento di pubblicità e permesso praticamente incondizionato all’accesso ai dati personali.

Navigazione

Moovit, puntuale a ogni fermata

Per un concetto di mobilità in senso più esteso, più orientato a sfruttare i mezzi pubblici, la scelta si allarga e Moovit ne è un ottimo esempio. Entrata nel controllo Intel, ha comunque mantenuto la missione originaria di aiutare le persone ad arrivare dove vogliono nel modo più semplice e conveniente, pianificando tragitti guardando a tutte le opzioni di mobilità alternativa, con informazioni sempre aggiornate e dettagliate.

Obiettivo inseguito collaborando direttamente con amministrazioni locali, operatori del trasporto pubblico e aziende private, per ottenere dati da elaborare al servizio dell’utente. Un supporto orientato soprattutto alle aree urbane, arrivando a coprire 3.400 zone metropolitane di 112 Paesi

Fermo restando il principio della raccolta dati sugli spostamenti della propria community, si parte dalla pianificazione del percorso, a PC o su smartphone, indicando punto di partenza e arrivo secondo le modalità usiali di inserimento manuale o utilizzo diretto della mappa.

A questo punto, dopo qualche secondo, basterà scegliere il tragitto desiderato tra quelli proposti combinando treni, autobus e tratti a piedi. Nel caso sia studiato da desktop, una volta effettuata la scelta, è naturalmente possibile sincronizzarlo con lo smartphone.  All’occorrenza, una volta studiati i dettagli, può essere condiviso con i propri compagni di viaggio.

Anche in questo caso, tra i vantaggi dell’app per la navigazione nel traffico, l’utilizzo gratuito.

Maps.me, sempre ragigungibile per vocazione

Diverso invece l’approccio seguito da Maps.me. Oggi forse, a prima vista può sembrare un po’ superato, eppure la possibilità di scaricare gratuitamente tutte le mappe desiderate per poterlo usare ne ha fatto una sorta di pioniere nel settore. Portando in pratica sullo smartphone le funzioni in precedenza disponibili solo sui navigatori satellitari dedicati.

Soprattutto per chi si muove in zone dove la connessione non è sicura, o all’estero, Maps.me resta un’opzione tuttora valida. A condizione naturalmente di avere la premura di dotarsi per tempo tutte le mappe potenzialmente necessarie e avere una buona quantità di spazio libero almeno sulla scheda di memoria.

D’altra parte, sarà anche l’unica preoccupazione. Perché da quel momento in avanti si potrà solo pensare ad avviare l’app per la navigazione, scegliere l’itinerario e mettersi in movimento. Generalmente in macchina, ma all’occorrenza anche a piedi o con altri mezzi.

Caratteristiche utili non solo per i singoli spostamenti. Nel tempo infatti Maps.me si è sviluppata anche in direzione della pianificazione di itinerari di viaggio, con supporto quindi ai relativi punti di interesse o alla ricerca di ristoranti e luoghi dove pernottare.

A voler essere esigenti, si potrebbe chiedere di più nella pianificazione di tappe, massimo tre, e nella ricerca di percorso alternativi, dove però entra in gioco la necessità di una connessione.

Confermato l’utilizzo gratuito. In presenza di connessione, sarà necessario accettare la presenza di inserzioni.

 

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