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realme 12+ 5G, ottimo equilibrio tra prestazioni, design e prezzo

Combinare in un dispositivo dai tanti aspetti ormai uniformati come lo smarthpone, dettagli in grado a fare la differenza, mantenendo funzionalità di alto livello, in un prezzo concorrenziale è un’impresa oggi non facile. Il risultato raggiunto invece da realmi con la nuova serie 12 5G, composta dai modelli realme 12+ 5G, 12 5G e 12x 5G, ha tutte le premesse per andare proprio in questa direzione. Interessante in particolare, il realme 12+ 5G, modello in pratica rivisto della più ambiziosa versione Pro, con caratteristiche e funzioni interessanti.

La missione sin dalle origini dell’azienda di inserire elementi distintivi nella propria linea di prodotti, trova in questo caso ulteriore conferma. Uno smartphone destinato proprio a chi apprezza dettagli non scontati, interessante anche sotto il profilo della tecnologia.

Scatti di qualità

Al primo impatto, difficile non notare il vistoso blocco circolare dedicato alle ottiche. Caratteristico della linea, in questo caso integrata in forme leggermente meno bombate sugli angoli e senza la corona ispirata all’orologeria di precisione.

La funzione ormai principale per uno smartphone, vede nel realme 12+ 5G i segnali più evidenti dell’impegno per offrire una variante più accessibile della linea di punta senza eccessivi compromessi. Quattro sono infatti le lenti installate, su almeno due delle quali soffermarsi. Prima di tutto, quella principale, con sensore LYT 600 da 50 MP. Di costruzione Sony con sistema OIS, fondamentale per ridurre il rischio di immagini mosse, soprattutto in condizioni di luce non ottimali.

La qualità complessiva non può ancora essere al livello di una macchina fotografica digitale, ma i risultati sono sicuramente interessanti. In modalità automatica, l’esposimetro lavora effettivamente bene, anche in assenza di sole, al chiuso o di sera. Lo zoom digitale si comporta bene fino a 5X. Se si intende andare oltre, o in fase di elaborazione si prevede un ritaglio spinto dell’immagine, bisogna inevitabilmente accettare compromessi con la qualità. Tuttavia, nessun problema se la destinazione finale rimane la condivisione online e non la stampa.

Rimane invariata come disponibilità anche la modalità ritratto, in versione inevitabilmente molto più semplificata rispetto al realme 12 Pro+ 5G. In pratica, senza la lente periscopica di ispirazione reflex, tale da garantire risultati diversi ma comportare anche costi maggiori.

Anche l’occhio vuole la sua parte

A contorno del blocco delle ottiche è difficile non notare il particolare rivestimento scelto per il retro del realme 12+ 5G. Un materiale che richiama la pelle, ma completamente sintetico, studiato per rivelarsi anche particolarmente resistente all’usura. Completa il design, una linea verticale per l’intera lunghezza. L’idea è richiamare le linee degli orologi di lusso, il risultato è da valutare secondo i propri gusti.

Pochi dubbi invece sul display. Le dimensioni di 6,67” della diagonale sono ormai nella media per quasi tutti gli smartphone. Molto meno scontata, la qualità visiva, sicuramente da apprezzare. La combinazione di risoluzione Full HD+ da 2.412×1.080 pixel e tecnologia AMOLED si traduce in una eccellente visibilità, con una regolazione automatica della luminosità ben reattiva ed efficace.

L’estrema attenzione al design si traduce anche in una superficie  praticamente occupata per intero dal display, a eccezione della piccola fotocamera da 16 MP per gli autoscatti. Sempre integrato, nella parte inferiore, il lettore di impronte digitali. Scelta sicuramente a vantaggio del design rispetto alla posizione posteriore, sulla cui ergonomia si può però discutere.

Potenza quanto serve

Al cuore dello smartphone, l’architettura MediaTek Dimensity 7050 octa-core con un clock fino a 2,6 GHz. Un’altra differenza rispetto agli altri modelli della serie costruiti con architettura SnapDragon, i cui risultati pratici non sono però particolarmente vistosi. Da intendersi prima di tutto come velocità di azione, dal semplice avvio alla gestione delle app, dove non ci si può sicuramente lamentare delle prestazioni anche se si è tra i più esigenti.

Anche nella riproduzione di video a musica, tempi di caricamento e buffering sono realmente minimi, con eventuali interruzioni da ricondurre molto più alla connessione rispetto all’hardware interno. Aggiungendo inoltre la buona resa della componente audio, realme 12 Pro+ 5G diventa un valido alleato per l’intrattenimento. Per buona parte, più ancora dei 256 GB di memoria interna, merito dei 12 GB di RAM, fondamentali proprio per sfruttare al meglio le caratteristiche del processore

Completano i punti principali della configurazione la possibilità di utilizzare due SIM, a condizione però di rinunciare allo slot condiviso per la scheda di memoria MicroSD.

Fin troppo software

Come prevedibile, il sistema operativo resta allineato a realme UI, versione 5.0, sviluppata sulla base di Android 14. Disegnata su misura per lo smartphone, ha l’unico difetto, neppure tanto trascurabile, di prevedere una serie di funzionalità alternative con relativa spinta all’utilizzo e altrettante opzioni non necessariamente richieste, per indirizzare l’utente a interagire con il proprio mondo.

In sede di lancio, realmi ha messo grande enfasi anche ad AI Air Gestures, funzione pensata per eseguire alcune operazioni per via gestuale sfruttando la telecamera anteriore. L’idea è imparare i movimenti della mano utente per andare oltre i classici controlli touchless. Per esempio, scorrendo pagine, selezionando brani o video fino ad alcune decina di  centimetri di distanza, ove sia problematico toccare il display, come mentre si segue una ricetta o si è a tavola.

Una funzione sicuramente interessante, da perfezionare. A partire dalla fase di apprendimento dei gesti, non così immediata come suggeriscono le istruzioni, soprattutto se si è abituati a usare la mano sinistra invece della destra. Anche in fase di uso, la precisione ha sicuramente margini di miglioramento.

A supporto di una configurazione in definitiva di buon livello, serve infine un adeguato supporto in termini di autonomia. La scelta è ricaduta su una batteria da 5.000 mAh, utile per arrivare senza particolari problemi a fine giornata e spingersi anche almeno a due senza un utilizzo spinto di funzioni video e audio.

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