Una nota emessa oggi dalla pay Tv riporta che “Sky si è rivolta all’Antitrust per essere sicura che milioni di consumatori e appassionati di calcio possano continuare a sottoscrivere la serie A attraverso una pluralità di fornitori di broadband e guardarla sulla piattaforma che preferiscono – satellite, Dtt o Ott – esattamente come oggi“.
Per Sky, continua la nota, Tim in qualità di retailer dominante nella banda larga, “ha stipulato un accordo illegittimo di esclusiva con Dazn. Questo accordo preclude all’Ott la possibilità di distribuire il campionato di Serie A attraverso altri operatori, favorendo così Tim e rafforzando la sua posizione dominante nel mercato della banda larga. In un momento cruciale di passaggio per l’Italia dalla banda standard alla banda ultra larga, questo accordo di esclusiva non deve ledere la concorrenza. Per questo Sky invita l’Antitrust ad agire con urgenza per garantire che il campionato di Serie A possa essere fruito da tutti i consumatori in condizioni che favoriscono la concorrenza e la libera scelta“.
La replica di Tim
Tim affida a una nota la replica al ricorso di Sky, dicendosi “stupita dalle preoccupazioni di SKY sulla concorrenza e la libera scelta dei clienti, dopo che l’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato (Agcm) ha accertato più volte che Sky è un soggetto dominante nel settore della pay tv detenendo una quota di mercato pari a circa l’80%“.
Per Tim la modalità in streaming con cui vedere tutte le partite di Serie A anche per il prossimo triennio, si inserisce in un percorso avviato da tempo e in cui DAZN, al pari di Netflix, Amazon e Disney+ (e la stessa SKY con NOW), “rappresentano il futuro della distribuzione dei contenuti, fruibili nelle abitazioni e fuori casa con gli apparecchi tradizionali e con quelli di nuova generazione quali smartphone, computer e tablet“.
Tim affferma che la diffusione di tutto il campionato di calcio in streaming costituisce un elemento importante per la digitalizzazione del Paese, “accelerando un processo di cui beneficeranno non soltanto i cittadini ma anche l’intera struttura industriale del paese. Continuare a difendere la rendita di posizione del satellitare pay avrebbe – questo sì – l’effetto di danneggiare i consumatori e ritardare l’accelerazione della transizione verso il digitale e le reti di telecomunicazioni ad alta velocità“.
Tim conferma che continuerà a distribuire i contenuti sportivi, cosi come ad oggi sta facendo con i contenuti Now (SKY), Eurosport (Discovery) e DAZN e con qualunque altro editore interessato alla valorizzazione dei contenuti attraverso la piattaforma Timvision.