Home Networking Switch Ethernet: come sceglierlo, quale comprare

Switch Ethernet: come sceglierlo, quale comprare

Lo switch Ethernet non è solamente un moltiplicatore di porte LAN RJ45 ma anche uno strumento utile (a volte fondamentale) per “dirigere il traffico Ethernet” assegnando le varie priorità, collegare e alimentare telecamere e access point con tecnologia PoE (Power over Ethernet). Scopriamo come funziona, quali sono le principali tipologie di switch, da cosa si differenziano e quale modello acquistare in base alle vostre esigenze.

Con la sempre più massiccia diffusione del Wi-Fi, gran parte dei dispositivi che in passato utilizzavano unicamente l’interfaccia Ethernet per comunicare tra loro e accedere a internet (Tv, decoder, PC, NAS, stampanti, modem/router, ecc.) ora non richiedono più alcun collegamento “fisico” tramite cavo di rete (Cat.x).

Stampante Laser Samsung con Wi-Fi integrato

Le porte LAN RJ45 sono ormai scomparse da molti apparecchi, non solo “informatici” ma anche “consumer” audio/video, oppure convivono con il Wi-Fi facendo credere all’utilizzatore che siano ormai obsolete e ampiamente superate su tutti i fronti dalle nuove tecnologie wireless.

La verità è che la Ethernet rappresenta tuttora la scelta migliore in molti contesti, non solo professionali ma anche consumer, perché riesce a “dribblare” facilmente le limitazioni del Wi-Fi, garantisce connessioni veloci e stabili senza rischio di interferenze.

Se il vostro modem/router è posizionato in studio, salotto oppure nella camera dei ragazzi, vicino a PC desktop, stampanti, console videogiochi, Tv, decoder e lettore Blu-ray, potete tranquillamente rinunciare al Wi-Fi, acquistare un semplice cavo Ethernet da pochi euro e lasciare spazio (banda) agli altri dispositivi che richiedono obbligatoriamente il Wi-Fi in quanto sprovvisti della porta RJ45.

Decoder satellitare Humax con interfaccia Ethernet (presa RJ45 LAN) in aggiunta al Wi-Fi integrato

Purtroppo, però, la quasi totalità dei modem/router in circolazione, sia “customizzati” (come Vodafone Station e TIM Hub) che aftermarket (D-Link, TP-Link, Netgear, Fritz!Box, ecc.), mettono a disposizione solo 4 porte Ethernet RJ45, spesso insufficienti per collegare tutti i dispositivi “cablati” della casa o dell’ufficio. Esiste però una soluzione semplice ed economica che permette di moltiplicare le porte RJ45: lo switch Ethernet.

Switch Ethernet D-Link DGS-105B

Da 4 a 24 porte LAN aggiuntive

Lo switch Ethernet è principalmente un moltiplicatore di porte LAN RJ45, ovvero svolge la stessa funzione della “ciabatta elettrica” con le prese di corrente, dell’Hub USB con quelle USB e di uno switch HDMI con le HDMI.

Si collega al modem/router con un cavo di rete a doppini twistati (Cat.5e, 6, 7, ecc.) e mette a disposizione 4, 7 o più prese RJ45 (Base-T) per collegare qualsiasi dispositivo con interfaccia Ethernet come Tv, decoder, soundbar, PC, stampante, console videogiochi, centralina antifurto, telecamera di sorveglianza, ecc.

Schema di collegamento di uno switch Ethernet (elaborazione 01smartlife su immagine Tenda)

Si alimenta con un adattatore di rete esterno (oppure via PoE – vedi sotto) e vanta consumi ridotti, quasi irrilevanti per i modelli con “Energy-Efficient Ethernet” (802.3az). Questo standard permette infatti di minimizzare gli sprechi energetici quando il traffico dati è scarso (o assente) e le porte LAN non sono in uso (Standby Mode).

Switch “unmanaged” o “managed”: quali differenze?

Esistono due categorie principali di switch Ethernet che si differenziano per le prestazioni, le funzioni offerte e l’ambito di utilizzo (consumer domestico o professionale aziendale).

La prima categoria è quella degli switch “unmanaged”: costano poche decine di euro, sono facili da installare e svolgono la sola funzione di “commutatori/moltiplicatori”.

Switch Ethernet unmanaged Netgear GS608 a 8 porte

Non richiedono alcuna configurazione perché tutto il traffico in entrata/uscita dalla porta RJ45 collegata al modem/router viene instradato sulle altre porte occupate dai dispositivi senza poter personalizzare controlli, filtri o priorità (unmanaged significa infatti “non gestito”).

Gli switch unmanaged sono comunque dotati di circuiti elettronici che gestiscono le funzioni di connettività come la negoziazione automatica della velocità, della modalità duplex e l’Auto-MDI/MDIX per utilizzare qualsiasi tipo di cavo Ethernet (dritto, incrociato/crossover). Gli stessi circuiti servono anche a preservare la qualità dei segnali e ad instradare il traffico secondo uno schema di priorità predefinito, evitando collisioni o sbilanciamenti.

Ambiti di utilizzo degli switch unmanaged (Credit: TP-Link)

Sono la soluzione ideale per la LAN domestica o di un piccolo ufficio che non richiede controlli avanzati sul traffico dati, come moltiplicatori di porte “principali” (cioè vicino al modem/router) o “secondari” se avete portato il cavo Ethernet in altre stanze e vi servono due o più porte RJ45 per collegare Tv, decoder, console, ecc.

Gli switch “managed” sono molto più intelligenti, performanti e versatili perché offrono il pieno controllo del traffico LAN tramite interfaccia web, telnet, ecc.

Switch Ethernet managed Netgear GS110EMX

L’amministratore di rete può infatti monitorarne le prestazioni (velocità, latenza, ecc.), rilevare e risolvere i problemi rilevati senza dover accedere fisicamente allo switch, gestire il livello di sicurezza e le priorità di traffico (QoS – Quality of Service), creare gruppi di lavoro separati e indipendenti (VLAN – Virtual Local Area Network), fornire ridondanza al percorso di rete in caso di problemi (STP – Spanning Tree Protocol).

Sono più costosi e prestazionali di quelli “unmanaged”, richiedono un’attenta configurazione e vengono principalmente impiegati nelle reti aziendali, ovvero in ambito professionale.

5, 8 oppure 16 porte LAN

La stragrande maggioranza degli switch unmanaged in commercio è dotata di 5, 8 oppure 16 porte LAN (RJ45) di cui 4-7-15 utilizzabili per il collegamento dei dispositivi e una destinata al modem/router.

Se state cercando uno switch per la camera dei ragazzi o il salotto al quale collegare PC, stampante, NAS, TV, decoder e console, è molto probabile che le 3 porte LAN del modem/router e le ulteriori 4 dello switch a 5 porte siano più che sufficienti. Stesso discorso se nella vostra abitazione è presente una rete LAN “a stella” ed avete bisogno di uno o più switch per gestire i vari “hub terminali” (es.: camera dei ragazzi – Tv, console e PC; salotto – Tv, decoder, Blu-ray; studio – PC, NAS, DVR/NVR).

Se, invece, vi serve uno switch capace di gestire tante apparecchiature nella stessa stanza e le “dorsali” Ethernet destinate ai vari nodi (stanze), è probabile che 7 porte siano insufficienti e vi serva quindi uno switch da 8 o 16 porte per un totale di 10-18 prese LAN RJ45.

Porte Megabit o Gigabit: quali differenze?

Le porte Ethernet di uno switch possono essere di tipo “Megabit” oppure “Gigabit” (GbE) con differenze di prestazioni (velocità) anche abissali.

Una porta RJ45 Megabit (Fast Ethernet) supporta una velocità massima teorica di 10 o 100 Mbps (megabit al secondo), ovvero un transfer rate di 1,25/12,5 megabytes al secondo. È ormai obsoleta perché troppo lenta per supportare le prestazioni di una linea DSL in fibra da almeno 150-200 Mbps (tipicamente 1 Gbps).

Tenuto conto che uno switch Ethernet gestisce non solo il traffico “esterno” (in pratica il download e l’upload da/verso internet) ma anche quello “interno” (lettura/scrittura file nella LAN), la porta Megabit può rallentare l’accesso a foto, video, documenti e ad altri file, ad esempio dal PC al NAS, e lo streaming video Full HD/4K.

Gli switch con porte GbE sono invece più performanti perché raggiungono e superano il traguardo teorico dei 1000 Mbps (125 MB/s), ovvero permettono di scaricare e copiare i file più velocemente (sia da internet che dalla LAN), gestire lo streaming video ad altissima risoluzione e molto altro. Gli switch GbE negoziano automaticamente la velocità di connessione in base all’apparecchio collegato (con RJ45 10/100/1000 Base-T) e al cavo utilizzato.

In commercio si trovano anche switch ad alte prestazioni con porte LAN da 2,5, 5 e 10 Gbps, a bassa latenza e prioritizzazione QoS per il gaming online e lo streaming video (vedi vetrina).

Per sfruttare le potenzialità di una porta Ethernet GbE (da 1 a 10 Gbps) sono necessari cavi Cat.5e o più avanzati (Cat.6, 6a, 7, 7a) perché il “vecchio” Cat.5 arriva solo a 100 Mbps (Megabit). La lunghezza massima per singola tratta è di 100 metri, più che sufficienti anche per una o più dorsali domestiche o derivazioni verso giardini o fabbricati esterni (dépandance, garage, magazzino, ecc.).

Per ulteriori approfondimenti sui cavi Ethernet, sui connettori RJ45 e la guida pratica alla crimpatura vi consigliamo di leggere questo articolo.

Ethernet dalla A alla Z: cavi, connettori e collegamenti

Switch PoE: dati e alimentazione sullo stesso cavo

Alcuni switch Ethernet, in particolare quelli utilizzati negli impianti di videosorveglianza e networking, hanno almeno una porta RJ45 con tecnologia “PoE” (Power over Ethernet).

Questa tecnologia permette di utilizzare il cavo Cat.x non solo per trasferire i dati tra i dispositivi ma anche di alimentarli con tensioni e potenze variabili e concordate (fino a 57 volt in corrente continua e 60 watt).

Uno switch PoE, che nel gergo tecnico viene definito “PSE” (Power Source Equipment), è utile per gestire e semplificare il cablaggio di telecamere IP, router e access point (chiamati “PD” – Powered Device), soprattutto se installati all’esterno di casa dove non sono presenti (o sarebbe pericoloso utilizzare) le tradizionali prese di corrente 220Vac.

Switch Ethernet con porte RJ45 “Poe” e “normali” (elaborazione 01smartlife su immagine Zyxel)

La corrente iniettata nel cavo Ethernet dal PSE non disturba in alcun modo il traffico dati né lo rallenta, così da garantire le stesse prestazioni di una porta RJ45 “senza PoE”.

Se avete intenzione di installare a breve un impianto di videosorveglianza IP e intendete utilizzare il nuovo switch anche per collegare e alimentare 2-3 telecamere, potete valutare l’acquisto di un modello con 4 porte PoE. Nel caso di impianto con 4, 5 o più telecamere, è meglio invece valutare l’acquisto di uno switch PoE dedicato e separato da quello “solo dati” per i dispositivi di casa (Tv, decoder, PC, ecc.).

Posizionamento delle porte RJ45 e led di monitoraggio

La disposizione delle porte RJ45 e dei led di controllo variano in base al tipo di installazione (a vista o nascosta) e non secondo una scelta puramente estetica.

I modelli con pannello led frontale e prese RJ45 posteriori sono ideali quando lo switch viene posizionato sopra oppure a fianco del modem/router, su mobili o mensole. Mentre i cavi Ethernet rimangono nascosti e protetti, l’utente può verificare dalle spie led frontali l’utilizzo della porta, la sua velocità, il traffico dati, ecc.

Switch Ethernet D-Link con led frontali e RJ45 posteriori

Gli switch con prese Ethernet frontali e led integrati nel plug RJ45 sono invece adatti per le installazioni “nascoste”, ad esempio dietro a mobile, sotto le scrivanie o all’interno di una scatola di derivazione.

Switch Ethernet Tenda con prese RJ45 frontali e led integrati

Come collegare lo switch Ethernet al modem/router

L’installazione di uno switch unmanaged richiede pochi minuti di lavoro (praticamente Plug&Play) e un semplice cavo Ethernet Cat.x a volte incluso nella confezione dello switch.

Per prima cosa dovete individuare una porta LAN libera del modem/router (oppure scollegare uno dei cavi Ethernet presenti – LAN1, LAN2, LAN3 oppure LAN3 – NO WAN, NO INTERNET) e collegare il capo di un cavo Cat.x.

Collegate l’altro capo del cavo ad una qualsiasi porta LAN dello switch (LAN1, LAN2, LAN3, LAN4, ecc.) e poi gli altri cavi Ethernet dei dispositivimeno prestazionali” (stampante, Tv, decoder, ecc.) lasciando invece collegati alle prese LAN del modem/router quelli che richiedono connessioni più veloci (PC, NAS, ecc.).

Schema di installazione di uno switch Ethernet (elaborazione 01smartlife su immagine TP-Link)

Terminati i collegamenti dovete solo alimentare lo switch con l’adattatore in dotazione (es.: 220Vac-5Vcc) e controllare se i led associati alle porte RJ45 si illuminano (es.: verde con connessioni Gigabit, giallo con Megabit) e lampeggiano durante il trasferimento dei dati. Se i led rimangono spenti significa che la porta LAN corrispondente è scollegata (controllare il cavo) oppure che l’apparecchio collegato è spento.

Quale switch comprare?

Per aiutarvi a scegliere lo switch più adatto alle vostre esigenze, al numero e alla tipologia dei dispositivi che volete collegare, abbiamo selezionato sei modelli con porte Gigabit, caratteristiche e dotazioni di buon livello per l’uso domestico e semi-professionale.

D-LINK GO SW

  • Prezzo indicativo: da 13,99 euro
  • Porte: 5-8
  • Mobile: plastica
  • Spie led frontali:
  • PoE: no
  • Extra: D-Link Green, Jumbo Frame, Energy-Efficient Ethernet, QoS

Switch D-Link di fascia economica con 5-8 porte GbE, in materiale plastico bicolore (bianco-grigio) per meglio adattarsi a salotti, camere e studi.

Supporta lo standard 802.3az (Energy-Efficient Ethernet) che riduce i consumi energetici duranti i periodi di scarsa attività e mette in standby le porte LAN inutilizzate, la tecnologia D-Link Green (bassi consumi, alta efficienza e lunga durata del prodotto) e la funzione QoS.

NETGEAR GS-305

  • Prezzo indicativo: da 19,99 euro
  • Porte: 5
  • Mobile: metallo
  • Spie led frontali: no
  • PoE: no
  • Extra: QoS

Switch Netgear con mobile in metallo per una maggiore robustezza ed una migliore dissipazione del calore. È ideale per l’installazione a parete, dietro a un mobile, sotto la scrivania o all’interno di una scatola di derivazione.

Adotta l’architettura di switching Non-Blocking per il massimo throughput e supporta il protocollo QoS 802.1p per la prioritizzazione di traffico/frame.

La serie GS-30x comprende anche diversi modelli con supporto PoE (GS305P, GS305PP e GS308P), 8 porte (GS-308) e 16 porte (GS-316).

TP-LINK LS105G/108G

  • Prezzo indicativo: da 13,60 euro
  • Porte: 5-8
  • Mobile: metallo
  • Spie led frontali: no
  • PoE: no
  • Extra: QoS

Gli switch LiteWave TP-Link sono realizzati in metallo per garantire la massima resistenza, schermatura e dissipazione del calore anche in ambienti critici come scatole di derivazione e quadri di collegamento.

Sono dotati di 5 oppure 8 porte RJ45 10/100/1000Mbps Auto-MDI/MDIX e supportano i protocolli standard IEEE 802.3x Flow Control, QoS 802.1p/DSCP (prioritizzazione) e 802.3az (Green Internet) per minimizzare i consumi energetici ed estendere la vita utile.

TENDA SG-105

  • Prezzo indicativo: da 11,99 euro
  • Porte: 5
  • Mobile: plastica
  • Spie led frontali:
  • PoE: no
  • Extra: Jumbo Frame 15K, fissaggio a parete

Switch per applicazioni consumer realizzato in materiale plastico con spie led frontali (guscio superiore) e dotato di 5 porte Gigabit auto-regolanti (Auto MDI/MDIX).

Supporta la tabella degli indirizzi MAC 2K (2000 voci) e la funzione Jumbo 15K per incrementare la velocità di trasferimento dei file di grandi dimensioni.

I piedini e le asole posteriori permettono di posizionarlo su scrivanie, mobili ed anche a parete.

ZYXEL GS1005HP

  • Prezzo indicativo: da 49,99 euro
  • Porte: 5
  • Mobile: metallo
  • Spie led frontali: no
  • PoE: Sì – Max 60 watt totali (15/30 watt per porta)
  • Extra: Jumbo Frame, disattivazione ultima porta PoE collegata in caso di superamento potenza massima, spia led avviso limite potenza (50 watt)

Zyxel GS1005HP è uno switch semi-professionale in metallo con 5 porte Gigabit di cui 4 con supporto PoE+ (alimentazione via Ethernet – 802.3af/at) per un massimo di 60 watt totali.

Non richiede alcuna configurazione (Plug&Play) e permette di alimentare telecamere, access point e telefoni IP fino ad un massimo di 30 watt per ogni porta RJ45 con sistema di disattivazione automatica dell’ultimo dispositivo collegato in caso di superamento del limite dei 60 watt totali.

La serie GS è disponibile anche nella versione con 8 porte PoE (GS1008HP – max 60 watt) a partire da 69,99 euro.

D-LINK DMS-106XT

  • Prezzo indicativo: da 199,99 euro
  • Porte: 6 (2,5-10 Gbps)
  • Mobile: alluminio
  • Spie led frontali:
  • PoE: no
  • Extra: Turbo Mode con led multicolore, Jumbo Frame, QoS

D-Link DMS-106XT è uno switch “premium” a 6 porte progettato per applicazioni multimediali e gaming avanzate. Troviamo una porta Ethernet da ben 10 Gbps per connessioni uplink ad altissima velocità (Network Core, NAS, ecc.) e cinque da 2,5 Gbps per PC, console videogiochi, streamer, workstation grafiche, ecc.

La modalità turbo per la prioritizzazione QoS basata su porta con latenza ultra bassa elimina i colli di bottiglia della rete per massimizzare le prestazioni durante il trasferimento dei file/flussi più pesanti e il gaming online.

Da segnalare anche l’elegante case in alluminio con led multicolore (RGB), i bassi consumi energetici (802.3az), il supporto Jumbo Frame e MAC 4K.

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