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Televisione satellitare: come scegliere l’LNB

Il convertitore LNB, componente principale di un impianto per la televisione stallitare, trasforma i segnali ricevuti dalla parabola, li converte in frequenza e li invia a decoder e Tv attraverso il cavo coassiale. La scelta del modello più idoneo dipende dal tipo di impianto e dal numero di prese e decoder che si vogliono collegare.

Dopo aver affrontato l’argomento parabola è arrivato il momento di occuparci del convertitore LNB. A differenza dell’antenna, che svolge un ruolo essenzialmente “meccanico” poiché cattura i segnali provenienti dallo spazio e li concentra in un punto preciso, il compito dell’LNB è prettamente “elettrico”. Il cilindro frontale (detto feedhorn) serve a ricevere e canalizzare le onde radio, amplificarle dopo un viaggio di ben 36 mila chilometri (ovvero la distanza satellite-terra) e convertirle in una frequenza più “comoda” per poi trasmetterle al centralino, al decoder o al televisore tramite il cavo coassiale.

Anche in questo articolo vogliamo fornire a tutti, non solo ai principianti che si affacciano per la prima volta su questo mondo ma anche agli esperti che necessitano di continui aggiornamenti, le informazioni necessarie per scegliere l’LNB più adatto a seconda del tipo di impianto da realizzare. Scopriremo cosa sono gli LNB universali, SCR e dCSS, quante e quali uscite possono avere, quali scegliere per un impianto Dual Feed.

A cosa serve l’LNB e come funziona

L’LNB (Low Noise Block downconverter – convertitore a basso rumore) è un componente indispensabile di un impianto di ricezione satellitare perché svolge diversi compiti fondamentali. Riceve, amplifica, converte, gestisce, amplifica ulteriormente e invia al tuner DVB-S/S2 i segnali ad altissima frequenza riflessi dalla parabola.

LNB

La ricezione avviene grazie ad una guida d’onda ed a speciali antenne chiamate “probe”, indipendenti per la polarità orizzontale e per quella verticale, che catturano i segnali e li inviano ai circuiti elettronici che si occupano di amplificarli, filtrarli, convertirli e gestirli nelle loro singole componenti.

La conversione dei segnali RF

La conversione è un’operazione delicata ma necessaria perché le frequenze inviate dai satelliti sono molto elevate, nell’ordine dei 5000 MHz per la banda C, 10000-12000 MHz per la banda Ku e addirittura 20000 MHz per la banda Ka, quella utilizzata principalmente per i collegamenti internet via satellite. Frequenze così alte non possono viaggiare sul cavo coassiale che già fatica a supportare le frequenze al di sopra dei 2000 MHz, tenuto conto che l’attenuazione del segnale aumenta al crescere della frequenza.

I circuiti di conversione operano quindi una traslazione dai 10000-12000 MHz originari (banda Ku) ai 950-2150 MHz (1° IF) gestibili sia dal cavo coassiale sia dal sintonizzatore DVB-S/S2 presente nel decoder o nel Tv. Per fare questo, utilizzano una o più frequenze di conversione (O.L. – oscillatore locale) che variano a seconda della tipologia di LNB. Nei modelli universali, gli O.L. sono pari a 9750 MHz per i segnali in banda bassa (da 10700 a 11700 MHz) e 10600 MHz per quelli in banda alta (da 11700 a 12750 GHz). Sottraendo questi valori alle frequenze di trasmissione dei satelliti, si ottiene la frequenza “finale” dei segnali inviati al decoder. Quest’ultimo, però, conoscendo le frequenze di conversione impostate nel menu (in base al tipo di LNB selezionato), è in grado di mostrare sullo schermo televisivo quelle “originarie” (1° IF + frequenza di conversione) così da semplificare il lavoro all’utente quando deve inserirle per la ricerca manuale dei canali.

La gestione delle frequenze sulle due polarità

Altro compito fondamentale dell’LNB è la gestione delle frequenze. Come appena visto, la banda Ku opera nell’intervallo 10700-12750 MHz e su due diverse polarità, orizzontale (H) e verticale (V). La larghezza di banda complessiva, pari a 4100 MHz (2050 MHz moltiplicato per le 2 polarità), supera di gran lunga la capacità del sintonizzatore satellitare (1200 MHz – da 950 a 2150 MHz). Per consentire al decoder di ricevere tutti i segnali in banda Ku, l’LNB suddivide la banda in due “porzioni”, bassa e alta, selezionabili attraverso un comando di tono a 22 kHz inviato dal tuner DVB-S/S2 lungo il cavo coassiale. Ciascuno di questi due blocchi ospita le frequenze nelle due polarità che vengono successivamente selezionate inviando, sempre attraverso il cavo coassiale, una tensione di 13 volt (verticale) o 18 volt (orizzontale).

L’ultimo compito dell’LNB è quello di amplificare il segnale 1° IF e di trasmetterlo al sintonizzatore del Tv, decoder oppure agli altri componenti dell’impianto di distribuzione (commutatori DiSEqC, miscelatori, ecc.) che si trovano lungo il cavo coassiale di discesa.

LNB universale, SCR o dCSS? Uscita singola o multipla?

Lo schema più semplice ed economico di impianto satellitare impiega un LNB di tipo universale con una sola uscita, un componente facile da trovare anche nei supermercati e del costo di pochi euro.

LBN Singolo

Questo tipo di LNB permette di ricevere tutti i satelliti che trasmettono da un singolo slot orbitale, come ad esempio Hotbird 13° Est oppure Astra a 19,2° Est. Per ricevere un solo satellite o slot orbitale con due o più decoder e Tv che si trovano in diverse stanze, ad esempio in salotto, camera da letto e taverna, serve sempre un LNB universale ma con 2, 4 oppure 8 uscite (chiamato rispettivamente Twin, Quad, Octo).

LBN doppio

Ciascuna uscita va collegata al suo cavo coassiale di discesa destinato alla singola stanza e decoder/Tv: la visione dei canali sarà sempre autonoma e indipendente, con il solo vincolo del satellite verso il quale è puntata la parabola. Questo significa che, ad esempio, in salotto e in camera si potranno ricevere due diversi canali televisivi (ad esempio di tivùsat) ma sempre da Hotbird 13° Est.

In alternativa agli LNB con uscite multiple, che richiedono due o più cavi che non è sempre facile da infilare nelle canaline murate delle vecchie case, si possono utilizzare gli LNB di tipo SCR (Satellite Channel Router).

Questi modelli permettono di portare il segnale satellitare a un massimo di quattro decoder/Tv utilizzando un solo cavo ed uno o più divisori di segnale (splitter, partitori). Anche in questo caso la visione dei canali è totalmente indipendente nelle singole stanze e su ciascun decoder/Tv.

Anche gli SCR sono facili da trovare, economici e ormai compatibili con il 99% dei decoder e Tv in circolazione (anche vecchi di alcuni anni).

L’ultima frontiera della tecnologia applicata agli LNB si chiama “dCSS” e rappresenta l’evoluzione dell’SCR per quanto riguarda il concetto di “user band” (singola frequenza utente al posto dell’uscita fisica dedicata).

Mentre le user band degli SCR vanno da un minimo di 4 a un massimo di 8 per altrettanti decoder/Tv, quelle dei dCSS arrivano a 16 o 32.

 

Quattro oppure otto di queste user band sono le stesse dell’SCR mentre quelle aggiuntive permettono di realizzare un mini impianto di distribuzione satellitare in piccoli caseggiati oppure di portare la Tv Sat in tutte le stanze di una villetta bifamiliare per il collegamento di più decoder (es.: Sky Q, decoder tivùsat, free-to-air, ecc.) e Tv con sintonizzatore Sat.

Essendo nuova, la tecnologia dCSS è supportata solamente da decoder e Tv più recenti.

In commercio si trovano anche modelli con una o più uscite di tipo universale (Legacy – per uno o più decoder con il proprio cavo coassiale) e una o più uscite SCR oppure dCSS. Questi LNB sono comodi per l’aggiornamento dei vecchi impianti perché assicurano la piena compatibilità con tutti i decoder vecchi e nuovi.

Dual Feed: doppio LNB o singolo monoblocco?

Per quanto riguarda i sistemi di ricezione Dual Feed, è possibile optare per due diverse soluzioni. La prima impiega i modelli con almeno una uscita Universale (anche se la seconda è SCR o dCSS) e richiede la sostituzione del supporto porta feed con uno dedicato o universale regolabile.

 

 

Per la seconda servono invece i Monoblocco che integrano nello stesso “corpo” i circuiti di due diversi dispositivi, già tarati per catturare i segnali provenienti da altrettanti slot orbitali distanti tra loro 6°, 4°, ecc.

Ad esempio, per un Dual Feed dedicato ai satelliti Hotbird 13° Est e Astra 19,2° Est si utilizza un LNB monoblocco da 6° (19,2°-13°=6,2°) mentre per un Dual Feed Hotbird 13° Est e Eutelsat 9° Est un monoblocco da 4° (13°-9°=4°).

I monoblocco integrano già i circuiti che servono a commutare i due satelliti (DiSEqC 1.0) e possono avere una o più uscite (Twin, Quad, Octo). Le parabole Dual Feed con LNB separati, invece, richiedono l’aggiunta di un commutatore DiSEqC 1.0 esterno con due o quattro ingressi (per gli LNB) ed una uscita (per il decoder o il televisore).

 

TABELLA LNB-IMPIANTI

Questa tabella ha una doppia funzione a seconda del riferimento utilizzato: tipo di impianto (colonne) oppure LNB (righe). Ad esempio, selezionando la colonna “Impianto Dual Feed” è possibile verificare quali siano gli LNB idonei, quante uscite offrono, quanti decoder/Tv si possono collegare in modo indipendente e quanti cavi coassiali servono. Viceversa, partendo dal tipo di LNB (ad esempio “SCR”), si ottengono tutti gli impianti compatibili, il numero di uscite disponibili a seconda del modello, i decoder supportati e i cavi necessari.

 

Tipo LNB Impianto Mono Feed Impianto Dual Feed Impianto Multi Feed Uscite Decoder collegabili Cavi necessari
LNB universale “Single” Si Si (con 2° LNB e switch esterno DiSEqC) Si (con altri LNB e switch esterno DiSEqC) 1 1 1
LNB universale “Twin” Si Si (con 2° LNB e switch esterni DiSEqC) Si (con altri LNB e switch esterni DiSEqC) 2 2 2
LNB universale “Quad” Si Si* (con 2° LNB e switch esterni DiSEqC) Si* (con altri LNB e switch esterni DiSEqC) 4 4 4
LNB universale “Octo” Si Si* (con 2° LNB e switch esterni DiSEqC) Si* (con altri LNB e switch esterni DiSEqC) 8 8 8
LNB SCR Si No No 1 Fino a 4 1
LNB SCR con 1-2-3 uscite universali (Legacy) Si Si (solo uscite Legacy) Si (solo uscite Legacy) 2-3-4-5 Fino a 7 2-3-4-5
LNB dCSS (SCR2) ^ Si No No 1-2 Fino a 16 1-2
LNB monoblocco “single” No Si* ° (senza ulteriori componenti) No 1 1 1
LNB monoblocco “twin” No Si* ° (senza ulteriori componenti) No 2 2 2
LNB monoblocco “quad” No Si* ° (senza ulteriori componenti) No 4 4 4

 

* verificare prima gli ingombri dell’LNB e lo spazio a disposizione sul supporto/staffa LNB

^ richiede decoder/Tv compatibili dCSS (SCR2/Jess)

° verificare la distanza orbitale tra i satelliti che si vogliono ricevere (es.: 4° o 6°)

 

 

 

 

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