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Trafficante di virus su Prime Video

Già disponibile su Prime Video il film Trafficante di virus, ispirato dall’omonimo libro di Ilaria Capua, diretto da Costanza Quatriglio e con Anna Foglietta.

Irene è ricercatrice presso un importante istituto zooprofilattico italiano. Ha una bella famiglia e una grande passione per il suo lavoro, che svolge con intelligenza e lungimiranza per affrontare epidemie dilaganti tra animali che potrebbero mettere in pericolo anche la salute degli esseri umani. A causa di un’inchiesta giudiziaria condotta nel corso di diversi anni, la sua vita è destinata a cambiare.

Il trafficante di virus

Di Costanza Quatriglio con Anna Foglietta, Michael Rodgers, Andrea Bosca,Isabel Russinova, Beatrice Fedi, Fulvio Falzarano, Alberto Basaluzzo, Francesco Biscione, Nadia Brustolon, con la partecipazione di Roberto Citran, Paolo Calabresi nel ruolo di Sandro, con La Partecipazione di Luigi Diberti.

Il trafficante di virus

Una produzione Picomedia con Medusa Film, realizzata da Picomedia, in collaborazione con Prime Video, in collaborazione con Trentino Film Commission.

Trafficante di virus: la parola alla regista

Trovarmi di fronte al rebus di una vicenda tanto affascinante quanto oscura mi ha imposto di cercare chiavi di lettura che non pretendessero di condurmi a una risoluzione del racconto pacificata.

Nel dramma vissuto da Irene non c’è soluzione né consolazione, dunque il male resta. O meglio, il danno. Il danno all’Italia che perde. Che si lascia sfuggire le intelligenze, che non sa che farsene di chi ha una visione lungimirante, preferendo piuttosto il cosciente mantenimento dello stato delle cose.

I personaggi sono incastonati nel loro ruolo; ognuno, in modo diverso, è prigioniero della propria condizione. Persino chi lo desidera non riesce ad aprire una crepa nel muro di un andazzo tanto spietato quanto rassicurante; ciascuno fa la sua parte, come in un balletto senza scopo. Attraverso l’intonazione non vittimistica di una vicenda devastante, ho voluto mettere al centro questa donna esposta, nuda, il cui corpo sembra quasi sotto il vetrino di un microscopio.

Una donna che cade nell’ingranaggio di una vicenda giudiziaria – ma anche esistenziale e professionale – che ha l’atmosfera emotiva del thriller psicologico, calata in un gioco scoperto con gli immaginari dei generi cinematografici. Il suo talento, nel mondo della scienza e del potere, non basta a proteggerla dai nemici invisibili che la circondano, anzi, è spinta in un labirinto a cui è difficile dare un nome.

Oggi, che viviamo il tempo della pandemia, il film ha il sapore del presagio. I nostri personaggi continueranno a fare il loro dovere e tutto rimarrà identico, il danno non potrà che essere collettivo e questa sarà solo un’emblematica storia italiana in cui a perdere continueremo a essere tutti.

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