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Video editing, quattro app per tutte le esigenze

Quattro app tra cui scegliere lo strumento più adatto alle proprie esigenze per il video editing: CapCut, Kinemaster, FilmoraGo e Video Editor.

VITA DIGITALE

La vita quotidiana in digitale è popolata da tanti piccoli, grandi strumenti, fisici e virtuali. Li passiamo in rassegna analizzandoli per l’utilizzo che se ne fa abitualmente. Una guida alla scelta agli strumenti di base, più diffusi o più interessanti, che aggiorneremo periodicamente

Se per ritoccare una fotografia non sono necessarie competenze professionali, quando si tratta di mettere mano a un video, soprattutto se destinato alla condivisione sui social network, la questione diventa più delicata.

Tagliare, sincronizzare, aggiungere testi o effetti speciali, richiedono tutte una certa pratica. Aspetto non secondario se si agisce da uno smartphone, anche una buona disponibilità di potenza non scontata. Se non si ha l’ambizione di diventare registi però, può venire un soccorso una delle sempre più diffuse e complete app di video editing.

CapCut

La complessità è il rischio maggiore per un’app di editing video. Il numero di funzioni e il livello di precisione necessario quando si tratta di lavorare sul singolo fotogramma, sono difficili da conciliare con uno smartphone

CapCut ci prova selezionando le opzioni. Il risultato probabilmente farà storcere il naso ai più esigenti. Tuttavia, per chi ha interesse solo a realizzare video senza ambizioni di grandi effetti speciali e tuttavia completi, è una soluzione da prendere certamente in considerazione.

Importante infatti, è poter contare sulle opzioni di base. A partire dal ritaglio delle sequenze che non si vuole includere nel filmato finale. Operazione tra le più frequenti, deve essere resa più lineare possibile e in questo caso il risultato si può considerare buono. Può servire un po’ di pratica, ma non dovrebbe essere difficile abituarsi.

Importante è anche poter applicare alcune correzioni come  aggiustare l’inclinazione o modificare la velocità, ma anche invertire del tutto una sequenza.

Sugli effetti speciali il catalogo non sarà dei più ricchi, ma si parla già di esigenze a un livello superiore. Importante, poter comunque intervenire sulla qualità generale delle sequenze e rendere la visione più gradevole.

Oltre alla sovrapposizione di titoli e semplici grafiche e a una libreria a supporto della colonna sonora, si può comunque contare su alcune funzioni non scontate, come il cambio di uno sfondo. Il tutto, importante sottolineare, in modo totalmente gratuito.

Kinemaster

Per chi vuole provare a spingersi oltre, una possibilità e Kinemaster. Decisamente più vicina a un’applicazione professionale, offre spazi di manovra superiori. Per esempio, la massima risoluzione di un filmato elaborato è 4K. Inoltre, è possibile lavorare fino a nove livelli, vale a dire una complessità dei filmati elevata, sfruttando una serie di effetti.

Il tutto supportato da un’ampia libreria di modelli o risorse come tipi di carattere, grafiche e naturalmente file audio. Ai quali si aggiunge una meno scontata serie di una sorta di semilavorati. Sequenze utili per un tocco in più attraverso sovrapposizioni o trasparenze.

A un panorama praticamente completo di controlli, si aggiunge la possibilità di salvare i propri progetti nel cloud. Utile non solo per un backup, ma anche qualora ci sia la necessità di condividere un progetto per un lavoro a più mani.

Per sfruttare tutto quanto possa offrire Kinemaster bisogna però mettere in preventivo una spesa. Indicativamente, intorno ai dieci euro al mese.

FilmoraGo

Su un livello simile per numero di funzioni disponibili si colloca anche FilmoraGo. Oltre alle funzioni di base per un montaggio, si i parla quindi ancora di un ricco catalogo di filtri ed effetti speciali. Aspetto sempre importante considerando le dimensioni ridotte dello schermo di uno smartphone e l’assenza di un  mouse, con pochi passaggi e comandi chiari.

Più di ogni altro però, FilmoraGo nasce con una vocazione ben precisa. Non si tratta infatti solamente di montare dei video a regola d’arte. In questo caso, le operazioni sono finalizzate prevalentemente alla condivisione. Quindi, si può contare su una serie di modelli adatti allo scopo e soprattutto testi e grafiche per applicare le sovraimpressioni necessarie a dare un carattere al video e avere più possibilità di distinguersi.

Altrettanto ricco di conseguenza, anche la libreria audio per il doveroso corredo di una colonna sonora, ove possa tornare utile.

Da sottolineare, la possibilità di applicare una sorta di realtà aumentata ai filmati, come viene definita dall’azienda. In pratica, inserire grafiche aggiuntive, assegnando loro anche movimenti coordinati.

La versione mobile di uno dei numerosi software wondershare prevede uso gratuito per un insieme ristretto di funzioni. Dopodichè, per andare oltre, o per rimuovere la filigrana sul video finale, è richiesto un canone mensile.

Video Editor

Una strada scelta anche da Video Editor, nel cui nome  è racchiusa al meglio anche la filosofia minimalista dell’app per video editing. In sostanza, per la maggior parte degli utenti, ciò che conta è ottenere un video montato senza particolari patemi.

Questo è esattamente quanto offre Video Editor. L’insieme dei filtri, degli effetti disponibili e le dimensioni delle librerie video e audio non saranno al livello dei rivali. Tuttavia, ce ne dovrebbe essere abbastanza per le esigenze più comuni.

Le potenzialità infatti non risultano così limitate. Ritaglio, montaggio, tempi e regolazioni delle immagini sono accessibili. Così come qualche ritocco più avanzato, compresi testi e grafica da sovrapporre, anche loro con un eventuale movimento. Per i più esigenti, i limiti maggiore restano probabilmente la carenza di transizioni e l’assenza del chroma key.

Interessante notare inoltre come nel tempo il divario rispetto alle versioni più complete tenda a restringersi. Aspetto però più importante, la modalità d’uso completamente gratuita.

 

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