Videoproiettore DLP Full HD BenQ W5000

In sintesi
Una questione di soldi: non sarà elegante dirlo in questo modo, ma uno dei principali argomenti a favore del proiettore BenQ W5000 sta proprio nel suo prezzo d’acquisto, basso se comparato alla concorrenza, incredibilmente basso pensando a quanto costavano i proiettori Full HD appena un anno fa.
Con duemila euro, infatti, si ha l’invidiabile opportunità di entrare nel mondo dell’Alta Definizione dalla porta principale, grazie ad un apparecchio basato sulla tecnologia DLP che, com’è tradizione del costruttore di Taiwan, ha nella qualità del gruppo ottico uno dei suoi punti di forza.
Da segnalare poi l’eccellente rapporto di contrasto, 10.000:1, nonché la silenziosità di funzionamento. Un’altra nota di merito va alla connettività, con l’aggiunta rispetto ai precedenti modelli di un secondo ingresso HDMI. L’ingombro è sopra la media, il che, unito alla mancanza del meccanismo di shift orizzontale, consiglia una valutazione preventiva del collocamento dell’apparecchio.

Maggio 2008. In questi mesi l’offerta dei videoproiettori Full-HD assomiglia ad un mazzo di carte rimescolato continuamente. A cambiare senza soluzione di continuità, infatti, sono i due parametri fondamentali dell’elettronica di consumo, vale a dire le caratteristiche tecniche e il prezzo. E questo avviene, per il sommo gaudio del consumatore, con un netto miglioramento complessivo dell’offerta. La fotografia di quanto appena detto? Il proiettore BenQ W5000.

Il costruttore orientale è stato uno dei primi a commercializzare apparecchi a risoluzione piena, sfruttando e portando ai massimi livelli di prestazioni la tecnologia DLP che, non in pochi, giudicavano inadatta ad esprimere grandi risultati qualitativi in ambito Home Cinema.
Ma analizzando l’ultimo nato in casa BenQ possiamo solo osservare come la maggior parte dei presunti limiti “fisiologici” di questa modalità di riproduzione sia stata brillantemente superata.

Formidabile contrasto
Ci riferiamo alle precedenti difficoltà nell’esprimere adeguato spettro cromatico e profondità del nero, nonché alla fastidiosa presenza del cosiddetto “effetto reticolo”, ovvero la visibilità, specie a distanza ravvicinata dallo schermo, dei microscopici interstizi che separano i vari specchi componenti la matrice dell’apparecchio DLP.
Quest’ultimo problema si è risolto “automaticamente” con l’adozione delle nuove matrici Full HD, in quanto il reticolo contenente 1920×1080 pixel è divenuto così sottile da poter essere percepito soltanto nelle immediate vicinanze dello schermo, a distanza ben inferiore rispetto a quella abituale di visione.

Quanto alla resa cromatica e alla profondità del nero, a testimoniare gli enormi progressi compiuti troviamo il rapporto di contrasto del proiettore BenQ W5000, un valore di 10.000:1 che tradotto nella pratica significa un comportamento esemplare anche nella riproduzione di sequenze con scarsa illuminazione o caratterizzate da marcati chiaroscuri.
Resta il problema, peraltro sempre più marginale, della percezione dell’effetto rainbow, ossia di scie arcobaleno visualizzate soltanto da una minoranza di soggetti predisposti, a causa della presenza all’interno dei proiettori DLP a singola matrice della ruota colore. Quest’ultima, però, nel caso del BenQ è del tipo a 7 segmenti, con una conseguente ulteriore riduzione della possibilità di percepire il fenomeno.

Gruppo ottico di prim’ordine
A fronte di queste prime e più evidenti implementazioni tecniche, c’è, appunto, il fattore prezzo.
Sotto questo aspetto il proiettore BenQ W5000 apre addirittura un capitolo nuovo. Infatti, se le macchine DLP costringevano fin qui l’utente ad un esborso maggiore nei confronti della concorrenza forte di apparecchi LCD (anch’essi oggetto di notevoli miglioramenti qualitativi), con il W5000 i termini della questione si capovolgono, se è vero che siamo in presenza di uno dei primi proiettori Full HD reperibile con un prezzo al pubblicoche si aggira intorno ai 2000 euro, come testimonia una breve ricerca su Internet.
Un calo di prezzi reso possibile da pesanti rinunce sul piano della qualità costruttiva e delle prestazioni? A noi così non è sembrato…

Tanto per incominciare, il proiettore BenQ W5000 conserva la caratteristica d’eccellenza che ha contraddistinto i suoi predecessori: la qualità del gruppo ottico, testimoniata anche dalle sue dimensioni largamente superiori alla media.
Siamo ancora una volta di fronte a lenti di prim’ordine, il cui pregio si riscontra sia in termini di resa dei colori sia nella mancanza di aberrazioni, e questo anche nelle porzioni più periferiche del quadro d’immagine, sovente il tallone d’Achille dei proiettori.
Piuttosto, è bene che chie è intenzionato all’acquisto valutino attentamente i criteri di installazione e posizionamento dell’apparecchio nell’ambiente di visione.

Il proiettore BenQ W5000 possiede il meccanismo di shift più importante, quello “verticale”, con la possibilità di traslare l’immagine su e giù fino a centrare lo schermo, ma non è dotato dell’analoga funzione “orizzontale”.
Lo zoom offre un’escursione nella media, per cui sarebbe opportuno non esagerare nella distanza di collocamento dell’apparecchio rispetto allo schermo, tanto in lontananza quanto da vicino.
L’estetica del proiettore W5000 riprende in tutto e per tutto quella delle altre macchine a risoluzione piena del costruttore orientale. Il cabinet grigio-bianco vanta un ingombro apprezzabile con uno sviluppo maggiore in larghezza rispetto alla profondità: una caratteristica dovuta alla particolare disposizione dei componenti interni. In particolare il profilo frontale, oltre al grande gruppo ottico centrale, contiene due grandi prese d’aerazione deputate allo smaltimento del calore.

Menu essenziale
Il menu del proiettore W5000 è stato interamente ripensato rispetto ai precedenti modelli BenQ dedicati all’Home Cinema. Il risultato è un “On Screen Display” molto articolato che però permette di effettuare gli interventi essenziali anche agli utenti meno smaliziati.
Le sezioni principali sono sei: Immagine Base, Immagine Avanzata, Display, Configurazione Sistema, Configurazione Avanzata e Informazioni.

Nella prima sezione si procede all’impostazione dei principali parametri dell’immagine come luminosità, contrasto, nitidezza ecc; per i più esperti c’è poi l’opportunità di eseguire dei settaggi fini, comprese la regolazioni del gamma e dell’apertura dell’Iris.

Nella sezione Display possiamo impostare le proporzioni d’immagine, mentre nella sezione Configurazione Sistema si determinano la lingua e le altre caratteristiche del menu ed è possibile selezionare la sorgente di input.
Le impostazioni di funzionamento della lampada vengono invece effettuate nella sezione Configurazione avanzata.
Infine, tutte le informazioni relative allo streaming in riproduzione si ottengono selezionando la sezione Informazioni.

Resa precisa, controlli molto accurati
Altrettanto inconfondibile il dorso della macchina, funzionale ad un agevole comando diretto del proiettore (nel caso di installazione sopra un tavolo o un ripiano accessibile) grazie ai numerosi tasti di controllo: fermo restando che il modo più naturale per l’impiego dell’apparecchio sia attraverso l’uso del telecomando, un accessorio veramente ben fatto, retroilluminato, con tasti grandi e ben distanziati.

La prova d’uso ha dispensato più di un motivo di soddisfazione. Detto del buon comportamento anche con immagini scure, dove si apprezza un livello del nero adeguato anche nel paragone con le tecnologie concorrenti, dobbiamo aggiungere la notevole resa nella riproduzione dei colori, un po’ “freddi” come si conviene alle macchine DLP ma sicuramente convincenti.
Il dettaglio percepito, poi, è uno degli assi nella manica del proiettore BenQ W5000, con un “fuoco” della macchina straordinariamente tagliente.

Il test differenziato per sorgente ha evidenziato un comportamento notevole con il materiale nativo in Full HD progressivo (1080p), come quello contenuto nei Blu-ray Disc.
In presenza del segnale generato da SKY-HD (1080i) abbiamo riscontrato il buon lavoro di deinterlaccio compiuto dal proiettore, un po’ meno nello scaling operato su materiale video in Standard Definition, come quello contenuto nei tradizionali DVD.
In questo caso il risultato è più che adeguato, ma sicuramente migliorabile interponendo uno scaler video fra la sorgente e il proiettore W5000.

Collegamenti possibili
In fatto di connettività il proiettore BenQ W5000 si rivela più che adeguato alle necessità. A rivelarsi particolarmente utile è la doppia presa HDMI (in alto a sinistra) che permette, ad esempio, di collegare direttamente al proiettore un lettore blu-ray e un decoder satellitare per godere delle immagini in Alta Definizione provenienti da un disco HD o da un emittente come SKY-HD.
A fianco si notano i vari ingressi per il video analogico, vale a dire Component, Composito e S-Video.
Sotto, c’è poi un prezioso set di 5 ingressi BNC utilizzabili tanto per un collegamento RGB con sincronismi separati (RGBHV) quanto per un altro collegamento Component, in questo caso utilizzando solo 3 dei BNC.

DATI TECNICI DICHIARATI
Proiettore: DLP con singola matrice DMD 0,95”
Risoluzione: 1920×1080 pixels
Frequenze: 50/60/24 Hz
Compatibilità segnali: fino a 1920x1080p, comprese 480i/p, 576i/p, 720p, 1080i
Sistemi TV: PAL, NTSC, SECAM
Luminosità: 1200 ANSI lumen
Contrasto: 10000:1
Zoom: 1,2x
Lens Shift: verticale
Durata lampada: 2000 ore (3000 ore in Eco mode)
Rumorosità: 25 dB (in Eco mode)
Connessioni: 2 HDMI, RGBHV (su BNC), 2 Component (1 su BNC), S-Video, Composito
Consumo: 340 Watt max
Dimensioni (LxAxP): 492mm x 180mm x 420mm
Peso: 9,6 kg
Prezzo: Euro 2.199,00

DA SEGNALARE
+ Deinterlacciamento dell’immagine
+ Risoluzione Full HD 1080p/24Hz
+ Dynamic Black
+ Sincronizzazione del segnale HDMI
– No shift orizzontale

Firmware: versione 1.08

PER INFORMAZIONI
BenQ Italy
www.benq.it

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