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Amazon Echo Show 15: il centro di controllo della casa

A settembre 2021 Amazon ha annunciato l’Echo Show 15, ultimo nato nella famiglia di assistenti casalinghi intelligenti dotati di schermo.

Il display è sicuramente la caratteristica più notevole di questo device, perché Amazon ha scelto un pannello da ben 15,6 pollici, con risoluzione Full HD (1.920 x 1.080 punti) e supporto touch. I primi esemplari hanno raggiunto il mercato nordamericano all’inizio di dicembre, giusto in tempo per lo shopping natalizio, mentre in Italia abbiamo dovuto aspettare fino a maggio 2022, con tempi di preordine piuttosto lunghi. Ora l’arretrato sembra essere stato smaltito, tanto che (nel momento in cui scriviamo) l’Echo Show 15 è disponibile in pronta consegna su Amazon, con spedizione in 24 ore.

Il prezzo rimane quello di lancio, ossia 249,99 euro, una cifra che lo colloca al vertice della gamma dei dispositivi intelligenti di Amazon, appaiato all’Echo Show 10 con schermo girevole. Nel caso della nuova versione da 15 pollici, però, in molti casi bisognerà aggiungere all’ordine anche un supporto da tavolo (a partire da 29,99 euro) , perché questo accessorio non è compreso nella confezione.

Echo Show 15, a muro o sul tavolo

Il posizionamento è il primo aspetto da considerare con attenzione: la forma, le dimensioni e lo stile dell’Echo Show 15 reclamano a gran voce l’installazione a muro. Lo schermo è circondato da un passepartout bianco di 2 cm e poi da una cornice grigio scuro che aggiunge un ulteriore centimetro per lato, con un aspetto non casualmente simile a un quadro o una fotografia incorniciata. Molto superiore rispetto a quasi tutti i quadri è lo spessore, che raggiunge i 3,5 cm; nel complesso il design è gradevole e convincente, ma di certo non passa inosservato. L’installazione a muro, però, non è sempre possibile, perché il dispositivo dev’essere alimentato; l’Echo Show 15 è accompagnato da un tradizionale trasformatore a muro da 30 W, piuttosto difficile da nascondere dietro il pannello anche per i pochi fortunati che hanno una scatola di derivazione all’altezza giusta.

L’Echo Show 15 è alimentato da un classico trasformatore da muro da 30W; trovargli posto in un’installazione da parete è un’impresa tutt’altro che banale.

Tutti gli altri saranno costretti a lasciare il cavo “penzolante” sotto lo schermo, oppure a installare una canalina esterna, con risultati non proprio entusiasmanti. Rispetto ad altri oggetti con problemi simili (per esempio i televisori The Frame di Samsung o Gallery di Lg), l’Echo non offre neppure un cavo trasparente, metallizzato o ultrapiatto; l’alimentazione è fornita da un normalissimo cavetto bianco a sezione tonda con diametro di 3,3 mm, che non fa nulla per dissimulare la sua presenza. Nell’ottica di un montaggio a parete, sarebbe sicuramente stato più efficace un trasformatore interno, in modo da doversi preoccupare solo di portare dietro al device un cavo opportunamente terminato. Non sarebbe neppure mancato lo spazio, perché l’Echo Show 15 non è certo un oggetto ultrasottile.

Nonostante queste difficoltà, l’installazione a parete è suggerita implicitamente da Amazon, perché nella confezione è compresa soltanto una semplice staffa per il montaggio a muro, con un sacchetto di viti e tasselli. La struttura della staffa, con un grande foro centrale, è perfetta per coprire una scatoletta a muro, ma come abbiamo già accennato le case predisposte per un dispositivo di questo genere sono una sparuta minoranza. La collocazione è senz’altro più semplice nelle abitazioni nordamericane, che nella maggior parte dei casi hanno muri interni in cartongesso piuttosto semplici da forare; le pareti di mattoni delle case italiane rendono questi interventi molto più impegnativi.

All’interno della confezione dell’Echo Show 15 si trova una semplice ma efficace staffa da installare a muro, per mezzo di quattro tasselli e viti.

Non deve quindi stupire che Amazon proponga il dispositivo anche abbinato a un semplice piedistallo realizzato da Sanus, che consente l’installazione sia in orizzontale sia in verticale, con un angolo di inclinazione massimo di 30 gradi rispetto alla verticale. Il supporto è semplice e ha molte parti in plastica, ma è ben studiato e consente un posizionamento efficace dello schermo. La superfice gommata del piano orizzontale e i piedini inferiori aggiungono il giusto attrito per posizionare il device con la massima libertà e offrono una base stabile anche se si sceglie l’orientamento “ritratto”, ossia con il lato più lungo in verticale.

Chi non può o non vuole installare l’Echo Show 15 a muro dovrà dotarsi di un supporto da tavolo; Amazon suggerisce un semplice ma efficace modello prodotto da Sanus, che sfiora i 30 euro.

A questo proposito, l’Echo Show 15 supporta senza problemi entrambi gli orientamenti e modifica automaticamente l’organizzazione delle informazioni in base al posizionamento dello schermo, grazie a un sensore integrato. Il supporto proposto in abbinamento non offre però un meccanismo di rotazione rapida: per passare dall’orientamento orizzontale a quello verticale bisogna svitare due viti, girare lo schermo e fissare nuovamente il piedistallo. Paradossalmente, è più semplice ruotare l’Echo se è appeso al muro: la struttura del pannello posteriore, infatti, permette di agganciare la staffa sia in orizzontale sia in verticale; bisogna solo sganciare il dispositivo, ruotarlo e appenderlo di nuovo, facendo attenzione a girarlo nella giusta direzione.

amazon echo show 15 verticale
L’Echo Show 15 può essere collocato sia in orizzontale sia in verticale; i sensori al suo interno rilevano automaticamente l’orientamento e modificano l’organizzazione delle informazioni sullo schermo.

In ogni caso, i quattro fori di montaggio presenti sul retro sono conformi allo standard Vesa 100×100; i più intraprendenti potranno quindi cercare una staffa da parete o un piedistallo con meccanismo di rotazione integrato, che però aggiungono costi e spessore all’insieme.

amazon echo show 15
Il pannello posteriore del dispositivo ha un incavo per alloggiare il cavo di alimentazione, alcuni slot per la staffa a parete compresa nella confezione e la predisposizione Vesa 100×100.

Schermo, audio e camera dell’Echo Show 15

Dal punto di vista della dotazione, l’Echo Show 15 non è molto diverso dagli altri componenti della famiglia: lo chassis ospita un array di sei microfoni che riescono a captare i comandi vocali con ottima precisione, anche da un capo all’altro della stanza, mentre la camera da 5 megapixel integrata nell’angolo superiore sinistro del passepartout (o superiore destro se lo schermo è orientato in verticale) non è una novità assoluta, ma offre alcune funzioni esclusive. Dopo una breve procedura di configurazione, in cui ciascun utente è invitato a posizionarsi di fronte al dispositivo e poi a girare la testa in varie direzioni, l’Echo Show 15 saprà riconoscere ogni membro della famiglia ed eventualmente mostrargli informazioni personalizzate. Per chi fosse (giustamente) preoccupato della sua privacy, bisogna sottolineare che la procedura di riconoscimento viene svolta in locale; lungo il perimetro della cornice si trova inoltre una slitta che oscura fisicamente l’obbiettivo della camera, disattivando il riconoscimento (e altre funzioni). Con un piccolo tocco di classe, lo sportellino che copre la camera è in tinta con il resto del passepartout: l’impatto estetico è quindi ancor più gradevole. La scarna dotazione di controlli fisici è completata da tre pulsanti per regolare il volume e attivare o disattivare i microfoni, bloccando l’interazione con l’assistente vocale.

pulsanti echo show 15
I controlli fisici sono limitati allo stretto indispensabile: due pulsanti controllano il volume, uno attiva o disattiva i microfoni e una slitta oscura la camera integrata nella cornice.

La camera non è utilizzata soltanto per il riconoscimento degli utenti: è un componente importante anche nelle funzioni di videochiamata e può essere attivata da remoto (da un’altra stanza della casa oppure quando ci si trova lontani dalle mura domestiche) per controllare l’ambiente, come una normale videocamera di sorveglianza. Per evitare situazioni spiacevoli, l’interfaccia del dispositivo mostra un avviso piuttosto evidente quando la camera è attiva, con un pulsante che termina immediatamente la connessione. L’utente remoto può anche attivare il microfono e ascoltare i rumori provenienti dalla stanza, oppure inviare la propria voce agli altoparlanti del dispositivo.

L’audio è chiaro e ben intellegibile, adatto a riprodurre la voce umana (per esempio podcast e radio) e quella sintetica di Alexa, ma non copre in maniera soddisfacente gli estremi dello spettro audio: la risposta della gamma bassa, in particolare, è davvero deludente. Se da un lato la forma dell’Echo Show 15 rende difficile alloggiare altoparlanti di ampio diametro, dall’altro lo spessore di oltre 3 cm autorizzerebbe a sperare in un risultato migliore, specialmente se lo si confronta con alcuni notebook e computer all in one recenti (come quelli di Apple), che hanno spessori molto più ridotti. Una possibile soluzione per chi non vuole rinunciare alla qualità audio è abbinare l’Echo Show 15 con uno altoparlante separato, sfruttando la connessione Bluetooth; non sono invece presenti ingressi e uscite audio analogiche, che sarebbero comunque state difficili da sfruttare considerando la particolare collocazione di questo device.

Abbiamo già accennato alle caratteristiche tecniche principali dello schermo (15,6 pollici touch, con risoluzione 1080p); il pannello esibisce un’ottima qualità e garantisce una luminosità elevata (a tutto vantaggio della leggibilità anche negli ambienti più luminosi), che si difende bene anche nella visione fuori asse. La luminosità e il contrasto diminuiscono inevitabilmente – è pur sempre un pannello a cristalli liquidi – ma non si notano viraggi di colore particolarmente accentuati. I sensori ambientali svolgono un ottimo lavoro regolando automaticamente la luminosità per armonizzarla con l’ambiente, fino a uno spegnimento quasi completo di notte o in condizioni di oscurità totale. La finitura dello schermo è molto lucida: questo migliora il contrasto percepito, ma potrebbe causare qualche problema di leggibilità in ambienti con molte fonti luminose.

Una nuova modalità di fruizione

L’ecosistema Amazon Echo è nato e si è evoluto attorno all’assistente vocale Alexa, che anche in questo caso rimane la modalità di interazione più efficace e veloce; ma uno schermo così ampio offre molte opportunità, che al momento in cui scriviamo gli sviluppatori di Amazon hanno colto solo in parte. La novità principale nell’interfaccia dell’Echo Show 15 è la presenza di widget multipli nella schermata principale (home). Gli elementi in questa pagina possono essere personalizzati, ma l’elenco degli strumenti disponibili è ancora troppo breve: l’Echo 15 offre due variazioni sul tema del calendario (grande e piccolo), un riquadro con foto recuperate da Amazon Photos, le liste della spesa e degli impegni, il meteo, un paio di varianti per il controllo di Amazon Music, un post-it per condividere i messaggi con il resto della famiglia, gli inevitabili suggerimenti di Alexa, le ricette di Giallozafferano e l’elenco dei dispositivi preferiti per il controllo domotico.

windget echo show 15
La galleria dei widget permette di personalizzare le informazioni in base alle esigenze personali, ma gli elementi tra cui scegliere sono pochi e non sempre utili.

Proprio quest’ultimo è forse la delusione più grande: uno schermo come quello dell’Echo Show 15, appeso a parete e collocato magari in salotto o in cucina, sarebbe ideale come centro di controllo per i dispositivi domotici, ma l’interfaccia proposta da Amazon è al momento abbastanza riduttiva. Infatti, il widget è piccolo e mostra soltanto tre elementi per volta, con un breve testo accanto all’icona (13-15 caratteri).
Questa impostazione, come ben evidenziato dalla nostra immagine, di fatto non permette facilmente di capire quali sono i dispositivi elencati. Nel caso di un termostato, per esempio, rimangono soltanto due caratteri dopo la stringa, mentre per gli scenari i caratteri sono sei.

Si è quindi spesso costretti a rinominare a mano i preferiti per capire quali sono gli elementi e i dispositivi visualizzati. Anche aprendo l’interfaccia di controllo a tutto schermo, l’organizzazione non convince appieno: la prima schermata mostra l’elenco con gli ultimi device utilizzati, mentre passando alla vista Dispositivi si possono filtrare gli oggetti per tipo (Interruttori, luci, telecamere e così via) ma non per stanza.

L’interfaccia di controllo è poco ergonomica, specialmente per chi è abituato a sistemi domotici più evoluti, come per esempio Home Assistant o OpenHab. L’unico aspetto convincente è la gestione delle telecamere di sorveglianza, che sfrutta il grande schermo e spesso si attiva automaticamente quando necessario (per esempio se si dispone di un campanello video come quelli della serie Ring).

La pagina di controllo dei dispositivi domotici è poco ispirata e non sempre sfrutta a fondo la risoluzione e le dimensioni dello schermo.

La scarsa ergonomia è un tema ricorrente in altre funzioni dell’Echo Show 15: l’interfaccia di gestione della riproduzione audio, per esempio, sarebbe forse adatta ai piccoli Show da 5 pollici, ma quando si dispone di uno schermo Full HD da 15 pollici non è accettabile l’assenza dell’elenco dei brani dell’album in corso di riproduzione (si può soltanto saltare alla canzone precedente e successiva).

La schermata di riproduzione audio è scarna per un dispositivo di queste dimensioni: non si può vedere l’elenco dei brani dell’album o della playlist in corso di riproduzione, e neppure navigare tra artisti e album.

Mancano anche funzioni di ricerca e di navigazione tra gli artisti e gli album, che sarebbero preziose per esempio quando Alexa non riesce a individuare correttamente il brano o l’artista desiderato; invece, bisogna recuperare lo smartphone ed effettuare la ricerca nell’app per poi “passare” la riproduzione all’Echo Show. Se il provider musicale è Amazon Music, per lo meno l’interfaccia può mostrare il testo del brano riprodotto, mentre gli utenti di Spotify non potranno sfruttare neppure questa funzione (che è offerta dal servizio).

Se lo stream audio proviene da Amazon Music, l’Echo Show 15 può mostrare sullo schermo il testo del brano; questo non avviene invece per Spotify, anche se il servizio supporta questa funzione.

Multimedialità limitata

Anche sul fronte della riproduzione video, l’Echo Show 15 mostra luci e ombre: gli unici due servizi supportati nativamente sono Prime Video e Netflix, con interfacce non sempre convincenti. Paradossalmente, l’impostazione più scarna è proprio quella del servizio di Amazon, che permette di navigare tra i contenuti per categoria e tipologia, ma non propone una funzione di ricerca touch (bisogna affidarsi ad Alexa) e non supporta profili multipli. Molto migliore è l’impostazione di Netflix, che trova una sintesi convincente tra semplicità d’uso e completezza della dotazione, anche se alcuni elementi dell’interfaccia sono un po’ troppo piccoli.

Nel caso di YouTube, TikTok e di qualsiasi altro servizio Web, l’unica soluzione è accedere via Web, sfruttando il browser integrato (Amazon Silk). Questa strada ha diverse limitazioni, ma consente di raggiungere servizi come RaiPlay con un’interfaccia completa (anche se non ottimizzata). Il browser sarebbe utile anche per accedere ad altri strumenti e funzioni (per esempio le interfacce di controllo domotico avanzate), ma purtroppo non si possono aggiungere alla home collegamenti diretti ai segnalibri, né tantomeno sostituire la pagina principale con un indirizzo Web. Non si può neppure visualizzare il contenuto della pagina a tutto schermo: la barra di navigazione rimane sempre visibile lungo il margine superiore dello schermo.

La forma e lo stile dell’Echo 15 sono ideali per visualizzare le fotografie: il device può recuperare gallerie di immagini selezionate oppure di scatti personali (se memorizzati in Amazon Photos) e usarle come sfondo per la home o mostrarle a tutto schermo nella modalità Cornice fotografica. la visualizzazione è molto gradevole, grazie anche alla resa cromatica molto ricca, ma nella schermata home le immagini sono coperte in gran parte dai widget, che non possono essere attivati e disattivati globalmente, per esempio con uno swipe. Per ovviare in parte al problema è presente la modalità Cornice fotografica, che però non mostra nessuna informazione (neppure l’orologio o il meteo). Non solo: non si può neppure attivare questa funzione come uno screen saver, dopo un intervallo di inattività; al contrario, bisogna richiamarla a mano dal menu superiore o chiedere ad Alexa. Si può anche creare una routine temporizzata per passare alla modalità Cornice a intervalli prestabiliti, ma è un’inutile complicazione per una funzione che avrebbe potuto essere facilmente implementata.

echo show 15 foto
Grazie allo schermo ampio e alla buona resa cromatica, l’Echo Show 15 si presta benissimo a fungere da cornice digitale; peccato che questa funzione non possa essere avviata automaticamente.

In conclusione, l’Amazon Echo Show 15 è un prodotto ancora lontano dalla maturità. L’hardware nel complesso è valido, con un ottimo schermo, una costruzione curata e uno stile gradevole; l’unico difetto è una resa acustica poco convincente nella riproduzione musicale, specialmente in rapporto al prezzo. Il software, invece, è ancora in parte acerbo: un’implementazione limitata sarebbe accettabile sugli Echo Show da 5 e 8 pollici, che svolgono in genere le funzioni di una radiosveglia o poco più, ma già il fratello minore da 10 pollici soffriva per una dotazione troppo povera, un difetto reso ancor più grave dal potenziale del grande e brillante schermo da 15 pollici di questo device.

Attenzione, questo non significa che l’Echo Show 15 sia un prodotto scadente: è l’evoluzione moderna delle bacheche di sughero e delle lavagne magnetiche che si trovavano appese in molte case negli anni ’80 e ‘90, consente di tenere sotto controllo le liste della spesa e gli impegni, scambiare messaggi con gli altri membri della famiglia, comunicare a distanza e godersi qualche contenuto video mentre si è impegnati in altre attività. Il potenziale è senza dubbio molto superiore, e ci aspettiamo che Amazon moltiplichi i propri sforzi per rendere giustizia ad un device comunque interessante.

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