Questa seconda puntata dedicata ai satelliti per telecomunicazioni è dedicata alla flotta Astra 19,2° Est, che irradia oltre un migliaio di canali radiotelevisivi, sia gratuiti sia a pagamento in tutti i possibili formati (SD, HD, Ultra HD).

Insieme agli Hotbird di Eutelsat, rappresentano il punto di riferimento per gli appassionati di Tv satellite non solo per l’ampia e variegata offerta ma anche per la facilità di ricezione in tutta Europa con parabole di piccolo diametro e, grazie ai sistemi Dual Feed, di entrambi gli slot orbitali con una sola antenna e una spesa contenuta.

Il capostipite della flotta Astra, l’1A lanciato in orbita nel 1988 da un razzo Ariane 4, è stato tra i primissimi satelliti al mondo (e il primo in Europa) a essere stato concepito per la trasmissione diretta all’utente finale grazie alla sua elevata potenza di irradiazione (45 watt TWTA – Travelling Wave Tube Amplifier).

Gli altri satelliti europei, come l’Eutelsat I-F1, lanciato nel 1983 e utilizzato in vari slot (10° Est, 13° Est, 16° Est, ecc.), avevano infatti lo scopo di distribuire i segnali televisivi alle sedi dei broadcaster, annullando grandi distanze in pochi secondi per garantire la copertura di grandi eventi e la diffusione capillare alle sedi operative.

Astra 1A inaugurò quindi una nuova era, quella della televisione satellitare “consumer”, accessibile da chiunque con un semplice kit (ai tempi prodotto da Amstrad) composto da una parabola da soli 60 cm (una rivoluzione in un’epoca dove la ricezione satellitare richiedeva antenne molto più grandi), e un ricevitore da ben (per l’epoca) 16 canali che corrispondevano esattamente alla capacità del satellite (16 transponder in banda Ku).

I primi canali di una nuova era

Satelliti Astra 19 Est flotta
I satelliti SES Astra sono stati i primi a sperimentare con successo il co-posizionamento nella stessa orbita per incrementare l’offerta televisiva e assicurare il backup necessario in caso di guasti o anomalie

Astra 1A fu lanciato l’11 dicembre 1998, si posizionò nello slot dei 19,2° Est il 7 gennaio 1989 e inaugurò le trasmissioni il 5 febbraio 1989 con FilmNet, capostipite dei canali tematici a pagamento dedicati al cinema. Seguirono poi altri canali come Eurosport, Sky Channel, Sky News e Sky Movies (i primi tematici della britannica Sky Television), TV3 (Scandinavia), MTV Europe, The Children’s Channel, Lifestyle, Screensport e TV1000. Tra dicembre e giugno, con l’arrivo di ulteriori canali come RTL Veronique, RTL plus, Sat.1, Pro 7, 3sat e Teleclub, i sedici transponder di Astra 1A furono interamente occupati.

Chi scrive, nell’estate del 1989 riuscì a procurarsi un kit Amstrad venduto dalla “storica” GBC e, posizionando temporaneamente la parabola da 60 cm su una finestra rivolta verso sud, sintonizzò sul ricevitore SRX100 (con 16 canali di memoria) le prime trasmissioni dallo spazio.

Nel corso degli anni la flotta crebbe rapidamente con l’arrivo di numerosi satelliti come Astra 1B (1991), 1C (1993), 1D (1994), 1E (1997), 1F (1996), 1G (1997), 1H (1999), 2B (2000), 2C (2001), 1KR (2006), 1L (2007), 1M (2008) e 1N (2011). Nel settembre 2011, SES Astra e la sua sussidiaria SES World Skies (formata da SES Americom e SES New Skies) diedero vita a una nuova società, la SES S.A.

Nell’aprile del 2012, con lo spegnimento degli ultimi canali analogici in lingua tedesca, SES completò il passaggio al digitale 23 anni dopo l’avvio della prima trasmissione. Otto anni prima, esattamente il 1° gennaio 2004, il satellite Astra 1H lanciava il suo primo canale televisivo in alta definizione, euro 1080.

Quattro satelliti nella stessa orbita

Tra le tante innovazioni introdotte da SES Astra, quella più utile e ingegnosa è stata senza dubbio la collocazione simultanea di più satelliti nella stessa posizione orbitale. I primi satelliti commerciali degli anni ’90 e 2000 avevano una capacità trasmissiva limitata a pochi transponder, insufficienti per coprire tutte le frequenze della banda Ku. Se poi consideriamo che nell’era analogica un transponder poteva ospitare un solo canale, è facile comprendere come l’offerta radiotelevisiva risultava troppo limitata e quindi poco attraente per i telespettatori.

Per superare questo limite, SES Astra iniziò a sfruttare la stessa orbita, nel nostro caso i 19,2° Est, per collocare tre satelliti (Astra 1A, 1B e 1C) con frequenze differenti (e quindi senza interferenze reciproche) in modo da coprire l’intero spettro della banda Ku e garantire decine e decine di canali visibili con la stessa parabola fissa. Il “co-positioning” consentiva (e consente tuttora) ampia libertà di trasferimento delle frequenze da un satellite a un altro (backup) in caso di malfunzionamento o esigenze da parte dei broadcaster (come il cambio di footprint per servire specifiche zone geografiche), una gestione ottimizzata delle risorse considerando le differenti età (e quindi performance residue) dei satelliti lanciati nel corso degli anni.

Attualmente, lo slot dei 19,2° Est è occupato da quattro satelliti (1KR, 1L, 1M e 1N) che ospitano complessivamente 145 transponder in banda Ku e 2 in banda Ka per i servizi di internet via satellite a larga banda.

Astra 19 est satellite
Ricostruzione grafica del satellite Astra 1KR. I quattro esemplari attualmente in orbita (1KR, 1L, 1M, 1N) sono stati costruiti da Lockheed Martin (1KR, 1L) o Astrium/Airbus Defence and Space (1M, 1N) e lanciati in orbita tra il 2006 e il 2011

Dall’Islanda alla Scandinavia, dalle Canarie alla Turchia

Seppur con lievi differenze, i footprint dei quattro satelliti Astra hanno la stessa copertura e potenza di irradiazione al suolo (EIRP). Il centro del fascio, quello più potente con un livello di 51 dBw (idoneo per una parabola da 60 cm di diametro), copre interamente i Paesi dell’Europa centrale, orientale e meridionale (Italia inclusa) oltre alle isole britanniche (UK e Irlanda).

La potenza risulta leggermente inferiore (49 dBw – 75-80 cm) nei territori più a Est e a nord come l’Ucraina, la Norvegia e la Finlandia. Spingendoci più a Est (Russia), a nord (Islanda, Svezia e Finlandia) e a sud (Isole Canarie), la potenza scende progressivamente a 47-45 dBw (90-120 cm). Il fascio più esterno è in grado di illuminare anche parte dei territori nord africani (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia), della Turchia, della penisola araba e della Russia.

Le prestazioni dei nuovi esemplari della flotta sono di gran lunga superiori rispetto a quelli di prima generazione che si focalizzavano principalmente sull’Europa centrale (Francia e Germania) e centro-occidentale (UK) ignorando gran parte del centro-sud Italia. Grazie all’ampia copertura, i satelliti Astra sono visibili in oltre 44 milioni di abitazioni dotate di impianto satellitare mentre i suoi canali sono accessibili anche via cavo e IPTV per un totale di 118 milioni di abilitazioni.

Astra 19 est controllo
A Betzdorf (Lussemburgo) c’è il quartier generale di SES. Qui è collocata la sala di controllo (DINO – Digital Network Operation) che monitora 24/7 sia le trasmissioni (Tv, radio, dati) sia i parametri della flotta satellitare

Centinaia di pay-TV di alto spessore

I quattro satelliti Astra a 19,2° Est ospitano circa 900 canali televisivi di cui oltre 500 a definizione standard, poco meno di 400 in alta definizione e una decina circa in formato Ultra HD 4K. A questi si aggiungono diverse decine di canali radio, in gran parte in chiaro. La parte più sostanziosa dell’offerta televisiva è però a pagamento, veicolata da alcuni dei principali bouquet europei come Movistar+ (ex Canal + Espana), Sky Deutschland, Canal France/TNT Sat, Canal Digitaal/TV Vlaanderen, HD+ e ORF Digital.

TNT Sat (www.tntsat.tv) è il bouquet free-to-view di Canal+ che replica via satellite l’intera offerta DTT francese (nazionale e regionale), accessibile con una smart card ed eventualmente un kit di ricezione composto da decoder e/o CAM.

Articolo Astra_HD plusLa piattaforma HD+ (www.hd-plus.de) viene gestita da SES Astra e permette di accedere alle versioni HD di 23 canali generalisti e tematici commerciali come RTL HD, Sat.1 HD, Vox HD, ProSieben HD, RTL2 HD, Gold HD, Nitro HD, DMax HD, MTV HD, Deluxe Music HD, Nickelodeon HD e Disney Channel HD. L’abbonamento ha un costo di circa 6 euro mensili (70 euro annuali), può essere abbinato al modulo CAM CI+ per la visione dei canali su qualsiasi decoder e Tv compatibile (8,50 euro/mese, 79 euro/6 mesi) ed “espanso” con il pacchetto Eurosport (5 euro/mese, 55 euro annui) e il servizio RePlay (catch-up TV – 5 euro/mese, 15 euro/3 mesi).

 

Alcuni di questi bouquet sono visibili anche in Italia grazie agli abbonamenti ufficiali distribuiti da Due Emme Antenne (www.dueemme.com – Tel. 0571931575) e acquistabili anche su eBay e Amazon.

Ricca offerta in chiaro, sia nazionale sia internazionale

Lo slot dei 19,2° Est è molto apprezzato anche per i numerosi canali free-to-air: la parte del leone la fanno i tedeschi con l’intera offerta generalista e tematica degli operatori nazionali ARD e ZDF (Das Erste, Arte, Tagesschau 24, Kika, ZDF Info, ZDF Neo, 3sat, ecc.) e di quelli regionali (WDR, NDR, MDR, ecc.) ma anche le versioni SD dei canali commerciali più popolari come RTL, RTL 2, RTL Plus, Sat.1 Gold, Pro Sieben, Kabel Eins, Vox, N-TV, Melodie Tv, ecc. Troviamo poi decine di canali stranieri e internazionali come Sky Sport News (in lingua tedesca), HSE24 (tedesco), QVC (tedesco), Record TV Europa (portoghese), Telesur (spagnolo), Canal Sur Andalucia (spagnolo), Cubavision (spagnolo), Galicia TV Europa (galiziano), I24 News (varie), Fashion One (in 4K), NHK World Japan (inglese), Aljazeera (inglese e arabo), RT (varie), France 24 (varie), CTGN (varie), TV5 Monde (francese), CNBC Europe (inglese), Bloomberg TV (inglese), TRT Turk (turco), Canal 24 Horas (spagnolo), CNN International (inglese), Sky News (inglese), DW (inglese e tedesco), Euronews (varie), R1 e TV Rus (russo), MTV Europe (tedesco), Nickelodeon (tedesco), Disney Channel (tedesco), Viva (tedesco), Comedy Central (tedesco), Deluxe Music (tedesco), DMAX (tedesco), Eurosport 1 (tedesco), Sport 1 (tedesco), Servus TV (tedesco) e ORF 2 (tedesco). Per ulteriori informazioni sui singoli canali vi rimandiamo agli articoli della rubrica Canali esteri: come riceverli?.

Una parabola Dual Feed puntata a 19,2° Est e 13° Est permette di moltiplicare l’offerta radiotelevisiva gratuita superando tranquillamente la soglia dei 1500 canali.

Astra 19 est dual feed
Chi ha già una parabola puntata su Hotbird 13° Est (va bene anche quella di Sky) può aggiungere, con una spesa contenuta, un supporto Dual Feed e un secondo LNB per ricevere i satelliti Astra a 19,2° Est. In alternativa si può sostituire l’LNB con uno nuovo Monoblocco già predisposto per i due slot (6° di distanza)

Ultra HD anche in chiaro

Lo slot a 19,2° Est è anche quello più ricco di canali televisivi diffusi in formato Ultra HD 4K. L’offerta a pagamento comprende i canali Travelxp 4K Europe (bouquet HD+ e Sky Deutschland), RTL UHD (HD+), Sky Sports Bundesliga (Sky D), Sky Sport UHD (Sky D), Canal + France e BeIN Sports 1 4K (Canal France e Orange France) e Insight UHD (HD Austria, Canal Digitaal e TV Vlaanderen).

Quella gratuita include diversi promo, test e showcase a rotazione (come SES Ultra HD Demo Channel, SES test e UHD 1) ma anche veri e propri canali “full-time” come Fashion One 4K (moda), QVC Deutschland e Pearl TV (televendite), tutti visibili con qualsiasi decoder e Tv dotato di sintonizzatore DVB-S2 Ultra HD

Potenza e diametro della parabola

Astra 19 est parabola
Tutti i satelliti Astra attualmente in orbita a 19,2° Est coprono l’Italia con un segnale di 51 dBW, più che sufficiente per una parabola da 60-80 cm

La tabella mostra la corrispondenza tra la potenza di irradiazione al suolo (EIRP – Effective Isotropic Radiated Power) con unità di misura “dBW” e il diametro minimo della parabola (in centimetri) che assicura ottime probabilità di ricezione dei segnali satellitari.

I dati riportati sono stati calcolati prendendo come riferimento convertitori LNB con figura di rumore (NF) di 0,4/0,5 dB, antenne paraboliche con guadagno “standard” e un cablaggio di poche decine di metri.

LNB con figura di rumore più bassa (es.: 0,1/0,2 dB) e parabole più performanti possono permette di “guadagnare” qualche centimetro, cioè consentire l’utilizzo di parabole più piccole, mentre cablaggi più lunghi incrementano l’attenuazione del segnale (ricordiamo che il valore misurato alla presa utente deve essere superiore ai 47 dBµV) e necessitano quindi di parabole leggermente più grandi.

È invece sconsigliato impiegare amplificatori di linea perché quasi sempre agiscono sia sul segnale sia sul rumore (riducendo la qualità). Il diametro minimo indicato potrebbe non tenere conto del “margine di sicurezza” indispensabile per garantire la ricezione anche in condizioni climatiche e ambientali non ottimali (pioggia, nebbia, ostacoli naturali come piante, ecc.) e con impianto di ricezione non perfettamente efficiente.

Per questo motivo, ove possibile, gli esperti consigliano di abbondare aggiungendo al diametro indicato 10-20 cm (es.: da 60 cm a 80 cm).

Potenza EIRP (dBW) Diametro minimo parabola (cm)
> 55 40
54 45
53 50
52 50
51 55
50 60
49 60
48 70
47 75
46 80
45 90
44 100
43 120
42 140
41 160
40 180
39 200
38 220
37 250
36 280
35 300

Schede tecniche dei satelliti Astra 19,2° Est

Astra 1KR ArticoloAstra_Footprint_1KR

Costruito da Lockheed Martin e lanciato il 20 aprile 2006 con un razzo Atlas V 411, l’Astra 1KR è dotato di 32 transponder in banda Ku con larghezza di banda di 26 MHz e potenza TWTA di 140 watt. Al momento sono attivi 22 transponder.

Il fascio di irradiazione è unico (Europe) e copre un vasto territorio che va dall’Islanda alla Scandinavia, dalle Isole Canarie alla Turchia lambendo Algeria, Tunisia e Libia.

La vita utile stimata è di 15 anni e la sua attività dovrebbe quindi concludersi intorno al 2021.

Astra 1L

ArticoloAstra_Footprint_1L

Astra 1L è stato realizzato sempre da Lockheed Martin e lanciato il 4 maggio 2007 da un razzo Ariane 5 ECA. Dei 29 transponder disponibili ne vengono attualmente utilizzati 23 (6 backup).

L’unico fascio di irradiazione (Europe) ha una copertura simile a quella dell’1KR così come la vita utile stimata (15 anni).

Astra 1M

ArticoloAstra_Footprint_1Meuro

ArticoloAstra_Footprint_1Mwide

Astra 1M è stato realizzato da Astrium (ora Airbus Defense and Space) sulla piattaforma Eurostar 3000S e lanciato il 5 novembre 2008 a bordo di un razzo Proton Breeze M dal cosmodromo di Baikonour (Kazakhstan).

È dotato di 36 transponder in banda Ku con larghezza di banda di 26 o 33 MHz e potenza TWTA di 150 watt. I 28 transponder attualmente attivi ospitano principalmente i canali dei bouquet Movistar+, Sky Deutschland, Canal France oltre a quelli regionali e nazionali del broadcaster pubblico tedesco ARD.

La vita utile è stimata in 15 anni mentre i fasci di irradiazione sono due: Europe ed Europe Wide. Il primo è molto simile a quello degli altri tre Astra co-orbitanti mentre quello Wide si spinge fino alla Russia e alla penisola araba.

Astra 1N

Astra 19 est_Footprint_1N

 

Originariamente posizionato a 28,2° Est per sostituire Astra 2D e incrementare la capacità a disposizione del mercato televisivo britannico (Sky UK, Freesat, ecc.), nella primavera del 2014 è stato trasferito nella sua collocazione originaria dei 19,2° Est.

È stato costruito da Astrium/Airbus Defence and Space e portato in orbita il 6 agosto 2011 da un razzo Ariane 5. La vita utile è stimata in 15 anni e il fascio di irradiazione Europe è simile a quello degli altri Astra.

Dei 52 transponder originari, al momento ne vengono utilizzati poco più della metà (30) così da garantire la piena continuità dei servizi in caso di guasto degli esemplari più vecchi della flotta Astra (come l’1KR e l’1L).

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